Di Alfredo Tocchi:
Invisibili: proiezione del documentario di Paolo Cassina a Gavirate
Dibattito con ospiti d’eccezione venerdì 3 maggio a Gavirate: Alfredo Borghi, Marco Cosentino, Domenico Margariti, Paolo Sceusa e Adriano Segatori
All’Auditorium di Gavirate, organizzata dall’Associazione Parco Comerio di Busto Arsizio, una serata dedicata alla proiezione del documentario Invisibili di Paolo Cassina, seguita da un dibattito moderato dall’Avv. Domenico Margariti (Membro del Gruppo 15 febbraio e oltre, avvocati contro il Green Pass e gli obblighi vaccinali, autori di alcuni documenti memorabili come la lettera aperta contro la vaccinazione ai minori pubblicata in piena frenesia vaccinale da questo giornale).
Ospiti illustri, tutti ben noti a chi segua la contronarrazione sulla pandemia: il Dottor Alfredo Borghi, medico che ha continuato a curare i pazienti malati di SARS-COV 2 con un protocollo terapeutico mirato (frutto della sua esperienza di ricercatore e medico di base) senza piegarsi al diktat ministeriale tachipirina e vigile attesa, il Professor Marco Cosentino, medico chirurgo e farmacologo titolare di cattedra all’Università dell’Insubria, autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, tra i pochi ad avere avuto il coraggio di denunciare, in un’audizione (in videoconferenza) al Senato in data 7 ottobre 2021, l’inutilità (e l’illegittimità) degli obblighi vaccinali, il Professor Adriano Segatori, psichiatra, giornalista e dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, autore di due saggi sul COVID-19, il secondo dei quali (COVID-19 31 gennaio 2020 / 31 gennaio 2022 Due anni di terrorismo informativo, di manipolazione di massa e di dittatura sanitaria) recensirò tra qualche giorno, il Giudice Paolo Sceusa, ben noto per la sua marcia per le libertà e per il suo costante impegno contro la violazione dei nostri diritti umani e costituzionali.
Coda all’ingresso. Purtroppo – a causa della capienza limitata a 200 spettatori per motivi di sicurezza – in molti sono rimasti fuori e si sono accontentati di seguire l’evento in diretta sui canali FB e Telegram “9MQ Cronaca e Attualità”.
Seduto tra il pubblico, ho rivisto il documentario: una serie di interviste a persone vittime di reazioni avverse alle vaccinazioni (che vaccinazioni non erano).
Se alla prima visione mi ero commosso, questa volta mi sono indignato. Il motivo è semplice: assisto (come avvocato) due clienti danneggiate, riconosciute invalide al 100% dall’INPS e proprio il mese scorso a una delle due è stato negato l’indennizzo ex L. Lorenzin con la motivazione che non sarebbe stata data dimostrazione del nesso di causalità tra la “vaccinazione” e l’invalidità.
Dopo l’obbligo vaccinale, la presa in giro, l’abbandono da parte delle Istituzioni.
Ho dedicato oltre 100 editoriali a questi temi: in tutta sincerità, sono pervaso da una stanchezza esistenziale, da un senso di impotenza davanti a tutte le ingiustizie patite in questi ultimi tempi. Mi sono seduto tra il pubblico con un senso di rassegnazione. Pensavo: “Ho tentato di rendermi utile denunciando la mistificazione dei media, redigendo un parere pro veritate contro gli obblighi vaccinali, denunciando l’inerzia del Garante della Costituzione in un’intervista insieme al Professor Augusto Sinagra, collaborando con i Colleghi avvocati del Gruppo 15 febbraio e oltre, parlando a Byoblu del Trattato pandemico dell’OMS. Ora sono stanco, è stato tutto inutile”.
Poi, ascoltando gli interventi dei relatori, ho capito che è necessario non arrendersi, continuare a testimoniare la Verità. Il Giudice Paolo Sceusa ha marciato per chilometri e ora gira l’Italia in camper per partecipare a conferenze e incontri, Borghi e Segatori hanno subito provvedimenti disciplinari da parte dell’Ordine di appartenenza ma hanno continuato per la loro strada. Sono certo che Cosentino abbia subito pressioni fortissime ma non ha ceduto: loro sono modelli da emulare, rassegnarsi significa darsi per vinti.