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Francesca Donato OFFICIAL - LIBERI DI PENSARE

Politica, economia, sanità, diritto

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Parigi, che proclama la “sovranità energetica” della Francia e dell’Europa, è anche accusata regolarmente dalle ong di continuare anche a dipendere dall’industria nucleare russa, importando grandi quantità di uranio arricchito, utile a far funzionare le sue centrali nucleari, dai siti in Kazakistan e Uzbekistan controllati dalla società russa Rosatoom. Citando dati della Direzione delle dogane francesi, il giornale francese online Mediapart ha indicato che, nel 2023, la Francia ha acquistato dalla Russia “poco meno di un terzo della quantità di uranio arricchito necessaria per far funzionare i suoi 56 reattori, intorno a 223 tonnellate”. Nel 2022, secondo Greenpeace, le tonnellate acquistate erano state 312. “È uno dei segreti più scomodi del nucleare francese – ha scritto Mediapart –, mentre la guerra in Ucraina dura da più di due anni e Volodymyr Zelensky protesta contro i Paesi partner di Kiev che, finanziariamente, in questa guerra, sono partner della Russia”. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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ALTRO CHE SANZIONI Francia, salgono gli acquisti di gas. Da Macron 600 milioni a Putin IPOCRISIA - Parigi continua a importare anche il petrolio russo, seppur indirettamente (acquistandolo con triangolazioni da Turchia e India). Per non parlare dell’uranio per le centrali nucleari DI LUANA DE MICCO Parigi è il primo importatore di gas liquefatto russo in Europa. Nei primi tre mesi del 2024, la Francia ha aumentato silenziosamente e come nessun altro in Europa le importazioni da Mosca arrivando a 1,5 milioni di tonnellate di gnl, pari a più di 600 milioni di euro, più di qualsiasi altro Paese dell’Ue. È quanto emerge da un report del think tank Centre for Research on Energy and Clean Air (Crea). Un dato che appare paradossale proprio mentre Emmanuel Macron ribadisce di non voler escludere l’invio di truppe Nato in Ucraina e si è ritagliato il ruolo di primo alleato di Kiev perché la Russia “non può e non deve vincere” questa guerra. In Europa, secondo il Crea, sono ancora almeno nove i Paesi che continuano a importare gas liquefatto (gnl) dalla Russia: la Francia si posiziona davanti a Belgio, Spagna e Olanda. Seguono poi Grecia, Finlandia, Svezia, Germania, Danimarca. L’Italia, come il Portogallo, che già avevano ridotto al minimo le importazioni dalla Russia nel 2023, le hanno azzerate nel primo trimestre 2024. Secondo Politico, Belgio, Spagna e Olanda sarebbero “disposti a ridurre le loro importazioni, ma solo nell’ambito di un’azione comune con Parigi”. “Non è possibile che la Francia dica, da un lato, che dobbiamo mostrarci duri con la Russia e, dall’altro, pagare tali somme di denaro”, ha detto un diplomatico Ue al giornale conservando l’anonimato. La linea di Parigi, infatti, si mostra meno dura quando si tratta di gas. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, nel febbraio 2022, l’Ue, come gli Stati Uniti, ha deciso delle sanzioni contro Mosca, vietando le importazioni di petrolio e carbone, e stabilito di porre fine alle importazioni di combustibili fossili da Mosca entro il 2027. Ma le sanzioni finora non riguardano il gas naturale. Degli sforzi sono stati fatti: sempre secondo il Crea, l’Ue, servendosi ora soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Norvegia, ha ridotto di due terzi la sua dipendenza dal gnl russo, che ha rappresentato “solo” il 5% del suo consumo di gas nel 2023. Ma comunque ha versato a Mosca 8 miliardi di euro. In causa in Francia è soprattutto il ruolo di TotalEnergies, il gigante del settore energetico, accusato regolarmente dalle ong di finanziare la guerra contro l’Ucraina. Nel 2022, il gruppo aveva finito col cedere la sua quota nella società Terneftegaz, che gestisce il giacimento di gas Termokarstovoye, dopo essere stato accusato dal quotidiano Le Monde e dalla ong Global Witness di partecipare a un’azienda che fornisce il carburante ai caccia del Cremlino usati nella guerra contro Kiev. Ma TotalEnergies detiene sempre il 19,4% di Novatek, produttore di gas naturale in Russia, con cui partecipa, a più del 20%, al progetto Yamal Lng, uno degli impianti di produzione e liquefazione più grandi al mondo, con più di 200 pozzi, in Siberia occidentale. TotalEnergies detiene inoltre più del 10% dell’impianto Artic Lng 2 in costruzione nell’Artico russo. L’azienda spiega di essere vincolata da contratto con Novatek e di essere tenuta ad acquistare e rivendere in Europa almeno 4 milioni di tonnellate di gnl all’anno fino al 2032. Alcuni giorni fa, Global Witness e la ong ucraina Razom We Stand (che aveva denunciato TotalEnergies per “complicità di crimini di guerra”, denuncia poi giudicata irricevibile dal tribunale di Parigi) hanno anche accusato il gruppo di “approfittare delle falle” del sistema delle sanzioni per continuare a importare indirettamente petrolio russo, comprandolo da Paesi come Turchia e India e rivendendolo legalmente in Europa. Segue...
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Repost from Matteo Demicheli
Distrutta Alitalia e svenduta ad un solo euro “la parte buona”, comprensiva di slot e aeromobili, la nuova compagnia ITA non decolla e a restare a piedi sono anche gli ex dipendenti Alitalia. #ITAAirways #Alitalia #volo #aereo #bandiera #UE #Meloni VIDEO: https://rumble.com/v4mvx5b-ita-alitalia-e-gli-ex-dipendenti.html ARTICOLO: https://www.radioroma.it/2024/04/04/ita-alitalia-e-gli-ex-dipendenti/ Puoi seguire Matteo Demicheli e il programma "A Viso scoperto" qui: https://t.me/InformatiTu Canale Informal TV: https://t.me/MatteoDemicheliInformalTV
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ITA, ALITALIA E GLI EX DIPENDENTI (Con F. Donato, L. Battaglia, A. Amoroso, A. Rizzo)

DOVE SEGUIRCI GUARDACI IN TV SUL DIGITALE TERRESTRE: Radio Roma Television LCN Regione Lazio canale 14 DTT Radio Roma LCN Regione Lazio canale 15 DTT Radio Roma Network LCN Nazionale canale 224 DTT AS

*Romania, Francesca Donato incontra Mosca e Cammalleri in carcere* Romania, Francesca DONATO incontra Mosca e Cammalleri in carcere L'europarlamentare entrerà nel penitenziario di Porta Alba Roma, 4 apr. (askanews) - L'europarlamentare Francesca DONATO della Democrazia Cristiana è giunta in Romania dove domani si recherà assieme al personale dell'Ambasciata italiana al carcere di Porta Alba dove sono detenuti Filippo Mosca e Luca Cammalleri. "Sono qui per sincerarmi delle condizioni di detenzione dei nostri concittadini a cui purtroppo i giudici romeni hanno negato domiciliari e scarcerazione", spiega la parlamentare europea della Dc. Bla 20240404T185636Z
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Dopo aver bandito i media russi dall'UE, vogliono mettere a tacere i parlamentari europei sospettati di diffondere "narrazioni ostili" - Secondo una bozza di documento vista da POLITICO, il gruppo Renew legato al presidente francese Emmanuel Macron presenterà la prossima settimana in Parlamento emendamenti legali che, tra le altre misure, proporre di vietare l'uso delle strutture della Camera allo scopo di indebolire "i valori dell'UE o allo scopo di diffondere informazioni ostili da parte di regimi autoritari". Domanda: chi rileverà queste misteriose “narrazioni statali autoritarie” nei dibattiti e nei discorsi parlamentari? La psicopolizia? Laura Ruggeri 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Giorgio Bianchi Photojournalist

Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

Il solito @CarloCalenda continua a diffondere insinuazioni nei miei confronti affermando anche in tv a @OmnibusLa7 che sarei in una “lista degli eurodeputati supportati dai Russi”. Premesso che questa lista non è ben chiaro da chi sia stata redatta (certamente non dalla Commissione Europea come egli falsamente afferma) e con quali finalità, il termine “supportata dai Russi” è volutamente ambiguo e lascia intendere che io possa aver ricevuto denaro o altri vantaggi da soggetti russi. Tutto ciò è assolutamente FALSO, privo di qualsiasi fondamento e infatti nessuna accusa è stata mossa nei miei confronti da alcuna autorità o istituzione. Pertanto, vista la gravità di suddette illazioni e l’evidente malafede su cui poggiano, sarò costretta ad adire le vie legali a tutela del mio onore e reputazione se costui continua. Non mi esprimo oltre sulla caratura morale e intellettuale del personaggio.
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L’Europa continua ad attaccare la Russia, stavolta puntando alle reti digitali, mentre si svolgono le elezioni presidenziali. Ma noi siamo quelli rispettosi della democrazia
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#Election2024 ⚡️ Roskomnadzor (Federal Service for Supervision of Communications, Information Technology and Mass Media): During the presidential election, Roskomnadzor’s Public Communications Network Monitoring and Management Centre (PCNMMC) had to adopt countermeasures against 497 DDoS attacks at Russia’s ICT infrastructure. During the election, Roskomnadzor specialists protected 920 important Russian resources. The main vector of DDoS attacks was aimed at the resources of the Central Election Commission and at Moscow’s remote online voting. Attacks were conducted at all election infrastructure resources at the same time. The most powerful attack was 87 Gb/S, the longest lasted for 40 hours 12 minutes. ❗️ Germany, the UK, the US, Finland and Lithuania were the main sources of the attacks. Active countermeasures by the PCNMMC neutralised the impact of the attacks on Russian infrastructure. The attacks did not cause any mishaps or loss of access to Russian resources. All attacks were rebuffed. Five phishing websites imitating electoral resources were also blocked during these days.
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Repost from RangeloniNews
Nuovo video shock dall’Ucraina, “orgoglio democratico” dell’Europa: Picchiati e arrestati 34 giovani intenzionati a fuggire dal proprio paese per non finire al fronte Ieri a tre chilometri dal confine ucraino con la Romania è stato fermato un furgone a bordo del quale erano stipati 34 giovani intenzionati a fuggire dal paese per non finire a combattere al fronte. I reclutatori dell’esercito ucraino hanno arrestato i giovani in modo civile e democratico ricoprendoli di botte e insulti. Con grande probabilità questi ragazzi al posto di trovare la salvezza in Ue verranno spediti come “volontari” sul fronte orientale. Io non voglio essere monotematico, anche ieri avevo pubblicato un video ritraente le gesta dei reclutatori dell’esercito ucraino, ma mi chiedo come mai NESSUN quotidiano in Italia non presti attenzione a questi fenomeni per nulla marginali ed isolati. Si tratta di eventi all’ordine del giorno che hanno coinvolto, e continuano a farlo, decine di migliaia di persone. Chissà quanti ucraini soffrono più per mano delle proprie autorità che a causa della guerra con la Russia, ma probabilmente i diritti di queste persone che lottano per la vita non sono ritenuti così importanti, del resto mettono in dubbio quella narrazione costruita nel corso di anni dai nostri media, secondo la quale tutta l’Ucraina è un baluardo della democrazia, dove la popolazione è compatta e disposta ad immolarsi per far trionfare la bandiera blu-stellata di Bruxelles. ✍️ RangeloniNews
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Repost from Giubbe Rosse
CAMILLA CANEPA MORTA DOPO IL VACCINO REPUBBLICA: VERSIONE 1)
CAMILLA ERA AFFETTA DA UNA MALATTIA AUTOIMMUNE
VERSIONE 2)
CAMILLA ERA SOTTO TERAPIA MA NON RISULTA NELLA SCHEDA
VERSIONE 3)
CAMILLA CANEPA MORÌ DOPO IL VACCINO
GENOVA, CAMILLA CANEPA MORTA A 18 ANNI DOPO VACCINO COVID: 5 INDAGATI Dall'autopsia era emerso che Camilla "non aveva alcuna patologia pregressa e non aveva preso alcun farmaco e che la morte per trombosi era ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid" si legge nel verbale. (Fonte: Sky) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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