«Recentemente ho sentito dire che i calciatori devono essere impegnati socialmente, come gli artisti. Ma gli artisti – il 90% di loro sono attivi in cose facili, senza alcun rischio. Dove è rischioso, non si schiera nessuno. Le persone lo accettano perché sono ‘esempi’. Ma sono esempi a buon mercato, esempi di pecore a buon mercato!
Ci sono molti esempi di pecore a buon mercato, nel calcio, come dappertutto. È solo business. Dicono di essere contrari a questo o quello, ma è sempre la cosa più facile. Oggi è il clima, che è positivo, ma pensi di essere davvero impegnato e di prenderti dei rischi perché dici: ‘Dobbiamo stare attenti al clima’?
Ci sono persone in alcuni Paesi davvero impegnate, che rischiano per le loro vite. Ribelli del calcio ma quando dico ribelli, non intendo i ragazzi con tatuaggi e gel nei capelli. Questi sono falsi ribelli. Intendo coloro che mettono in pericolo la propria vita, che hanno combattuto per la democrazia, o come Carlos Caszely in Cile.
Hanno preso sua madre, hanno torturato sua madre. Tutto invece ora è facile. Aspettano, aspettano e poi dicono: “Ora posso andare a dire qualcosa”. Ci sono molte cose per cui puoi combattere oggi. Quindi, combatti per i Palestinesi. Lotta per lo Yemen. Lotta contro l’Arabia Saudita e i Paesi che vendono armi all’Arabia Saudita. Parlatene».
🗯 Tanti auguri a Re Éric Cantona, 57 anni oggi. Uno che non si è mai moderato, dentro e fuori dal campo.
Hanno preso sua madre, hanno torturato sua madre. Tutto invece ora è facile. Aspettano, aspettano e poi dicono: “Ora posso andare a dire qualcosa”. Ci sono molte cose per cui puoi combattere oggi. Quindi, combatti per i Palestinesi. Lotta per lo Yemen. Lotta contro l’Arabia Saudita e i Paesi che vendono armi all’Arabia Saudita. Parlatene».
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(Fonte:
Contrasti)
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