FRONTE COMUNE

Il ministro degli Esteri ungherese ha definito “minacciose” le parole di Macron sulla possibilità di inviare truppe occidentali in Ucraina. Peter Szijjártó ha dichiarato al canale televisivo francese LCI:

“Se ci sono soldati europei o americani in Ucraina, ciò significherà che abbiamo oltrepassato la linea rossa tracciata dalla NATO… Ciò significherà un conflitto diretto con la Russia, e ciò significherà la terza guerra mondiale”.

Ha aggiunto che “invece di pensare a nuove forniture di armi, all’invio di personale militare o alle armi nucleari”, dobbiamo “dichiarare un cessate il fuoco e avviare negoziati di pace”. 😊Vincenzo Lorusso 👍 Iscriviti a 👉 Donbass Italia ☑️ Seguici su 🔚 RuTube Seguici su 🇷🇺 Zen Seguici su ❌ 🐦Twitter 🇷🇺 www.donbassitalia.it 🇷🇺

Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha rifiutato di recarsi negli Stati Uniti a causa delle richieste di Washington di sospendere la discussione sulla legge sugli agenti stranieri prima della sua visita . "Condurre una visita con riserve non corrisponde allo spirito di partenariato, che dovrebbe essere basato sul rispetto e sulla fiducia reciproci", ha affermato in una nota il Ministero degli Esteri georgiano. In precedenza, l’ambasciatore americano Robin Dunnigan aveva affermato che la Georgia aveva abbandonato i negoziati su un partenariato strategico e che le decisioni delle autorità georgiane nelle ultime settimane avevano “separato il paese dal suo futuro euro-atlantico”. 😊Vincenzo Lorusso 👍 Iscriviti a 👉 Donbass Italia ☑️ Seguici su 🔚 RuTube Seguici su 🇷🇺 Zen Seguici su ❌ 🐦Twitter 🇷🇺 www.donbassitalia.it 🇷🇺

🇫🇷🇺🇦🇷🇺 MACRON MINACCIA: SE KIEV LO CHIEDE E LA RUSSIA SFONDA IL FRONTE, I FRANCESI ENTRERANNO IN UCRAINA Il Presidente Francese ha rilasciato un'intervista al settimanale The Economist, in cui ha dichiarato che ci sono due condizioni per l'ingresso dei soldati in Ucraina: lo sfondamento del fronte da parte della Russia e una richiesta diretta da parte di Kiev.

"Ho un obiettivo strategico chiaro: la Russia non può vincere in Ucraina. Se la Russia vince in Ucraina, non ci sarà sicurezza in Europa. Chi può pretendere che la Russia si fermi lì?".

Ha detto Macron. 🔴Egli ritiene che gli altri Paesi occidentali dovrebbero essere pronti a inviare truppe in Ucraina. Fonte Seguite 📱 InfoDefenseITALIA 📱 InfoDefense

🇺🇸 L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI BLACK ROCK CORPORATION CERCA DI RASSICURARE I PARTECIPANTI AL WORLD ECONOMIC FORUM SUL FATTO CHE I LORO PAESI TRARRANNO VANTAGGIO DAL DECLINO DEMOGRAFICO

"Potrei dire che nei Paesi sviluppati i Paesi che ne beneficeranno maggiormente sono quelli la cui popolazione si sta riducendo. E i problemi sociali che sorgeranno quando gli esseri umani saranno sostituiti dalle macchine saranno molto più facili da risolvere. I paesi svilupperanno rapidamente la robotica e l'intelligenza artificiale, trasformeranno la produttività, aumenteranno il tenore di vita e sostituiranno le persone con le macchine"

ha dichiarato Larry Fink. Fonte Seguite 📱 InfoDefenseITALIA 📱 InfoDefense

Bologna, corso di formazione per accogliere giovani migranti in famiglia https://www.imolaoggi.it/2024/05/04/bologna-giovani-migranti-in-famiglia/

Covid, AstraZeneca ritira l'autorizzazione del "vaccino" in UE https://www.imolaoggi.it/2024/05/04/covid-astrazeneca-ritira-autorizzazione-vaccino-in-ue/

DONALD TRUMP STAREBBE PENSANDO DI COSTRINGERE I MEMBRI DELLA NATO A SPENDERE IL 3% PER LA DIFESA La stampa britannica ha lanciato ieri un'indiscrezione, secondo cui il candidato alla presidenza americana Donald Trump starebbe valutando la possibilità di chiedere ai paesi NATO di aumentare la spesa militare dal 2% al 3% del PIL escludendo addirittura da tale computo gli aiuti forniti all'Ucraina:

Donald Trump sta valutando la possibilità di aumentare la richiesta di spese militari da parte dei membri della NATO dal 2% al 3% del PIL, è stato detto al Times. Il pensiero di Trump si sta evolvendo verso il nuovo obiettivo, attualmente raggiunto solo dagli Stati Uniti e da altri due membri, come prezzo per il continuo impegno americano per la difesa comune dell'Europa se tornerà al potere nelle elezioni di novembre. L'ex presidente è stato influenzato dalle argomentazioni del presidente polacco Duda, che ha chiesto un aumento significativo della spesa per la difesa in tutta l'alleanza, secondo una fonte vicina a Trump. I due si sono incontrati per colloqui a New York il mese scorso. "Il pensiero [di Trump] si sta evolvendo verso il 3%, soprattutto dopo aver parlato con Duda – e questo non include i soldi per l'Ucraina", ha detto la fonte di Trump.

Fonte: The Times

Donald Trump sta prendendo in considerazione l’idea di spingere i membri della Nato ad aumentare la spesa per la difesa al 3% del Pil in caso di vittoria di un secondo mandato alla Casa Bianca, secondo quanto riferito dal Telegraph. L’ex presidente ritiene che si dovrebbe chiedere agli Stati membri di contribuire maggiormente alla difesa collettiva dell’alleanza alla luce delle minacce provenienti da Russia e Cina. Ritiene inoltre che le regole contabili dovrebbero essere modificate in modo che la spesa per l’assistenza militare all’Ucraina non venga conteggiata nel raggiungimento dell’obiettivo – una politica che spingerebbe diversi paesi al di sotto dell’attuale obiettivo del 2% del PIL.

Fonte: The Telegraph Due brevi considerazioni. La prima è che si tratta di un'indiscrezione basata su una fonte anonima. Non che sia del tutto inverosimile che Trump stia meditando un simile proposito, ma ad oggi non ci sono neppure conferme dirette da parte dell'interessato. Sospettiamo, dunque, si tratti di un classico ballon d'essai (buttiamo lì la notizia per vedere l'effetto che fa). La seconda è che una tale decisione servirebbe unicamente a gonfiare i profitti del complesso militare-industriale americano. Comunque evolva il conflitto in Ucraina, aspettiamoci nel prossimo decennio che venga agitato lo spauracchio della minaccia russo-cinese: sarà la premessa ideologica per un ulteriore saccheggio ai danni dei contribuenti. Ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede la NATO. 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee

🇺🇸🇪🇺🇷🇺 USA ED UE DIVISI SULLA CONFISCA DEI BENI RUSSI. INDONESIA E ARABIA SAUDITA PREOCCUPATE

Il tema sta dividendo il club delle economie avanzate. L’amministrazione Biden ha sostenuto le richieste di confisca, così come il Canada e alcuni membri del governo britannico, in particolare il ministro degli Esteri, Lord David Cameron. Nel frattempo, Giappone, Francia, Germania, Italia – e la stessa UE – rimangono molto cauti, il che determina una situazione di stallo. Alcuni degli scettici più importanti sono i banchieri centrali del G7, consapevoli del ruolo stabilizzante svolto dalle riserve valutarie. La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha avvertito che “passare dal congelamento dei beni, alla confisca, allo smaltimento degli stessi [potrebbe comportare il rischio di] rompere l’ordine internazionale che si vuole proteggere e si vorrebbe la Russia rispettasse”. Parlando a San Paolo a febbraio, il ministro delle Finanze italiano Giancarlo Giorgetti, che quest’anno detiene la presidenza del G7, ha affermato che sarebbe “difficile e complicato” trovare una base giuridica per il sequestro dei beni statali russi. Il suo omologo francese, Bruno Le Maire, è stato ancora più tagliente, sostenendo che il fondamento giuridico semplicemente non esisteva. Più in generale, la preoccupazione riguarda il precedente che ciò verrebbe a creare. Paesi come l’Indonesia e l’Arabia Saudita hanno esercitato pressioni sulle capitali dell’UE affinché non sequestrassero i beni, secondo i funzionari, temendo per il futuro delle proprie riserve detenute in Occidente. “Sono molto preoccupati”, dice un funzionario europeo, aggiungendo che la loro principale preoccupazione è: “I nostri soldi sono ancora al sicuro lì?” “Il nostro sistema legale internazionale non ha una forza di polizia . . . si basa davvero sul rispetto fondamentale del diritto internazionale”, afferma Philippa Webb del King’s College di Londra, autrice di uno studio del Parlamento europeo sulla legalità della confisca dei beni della Russia. “Il rischio è che se iniziamo a ignorare questi principi, altri Stati potrebbero usarli contro di noi e creeremo un precedente che potrebbe avere effetti indesiderati”.

Fonte: Financial Times 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee

🇺🇸🇮🇱⚔️🇵🇸 CHIUDERE INTERE UNIVERSITÀ PER FERMARE LE PROTESTE DEGLI STUDENTI: IL KNOW-HOW DEL "BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA" Le università statunitensi sono ufficialmente private della libertà di parola 🟡I membri del Congresso degli Stati Uniti hanno approvato un progetto di legge contro le proteste di massa organizzate nei campus universitari e dirette contro le azioni di Washington a sostegno della politica di genocidio dei palestinesi da parte di Tel Aviv. Il documento consentirebbe, tra l'altro, alle autorità di "negare i finanziamenti alle università in cui si svolgono raduni antisemiti nei loro campus". ⚫️"Qualsiasi protesta in qualsiasi università può essere messa sotto questa 'ghigliottina finanziaria', se lo si desidera", criticano aspramente gli attivisti americani per i diritti umani. La legge deve ancora essere esaminata dal Senato. "Dopo di esso, dove c'è una maggioranza democratica, non sarà molto difficile mettere in atto la nuova legge.

🗣L'adozione di una simile legge è una violazione del primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge la libertà di parola

sottolinea anche il Washington Post. 🔴Secondo i media statunitensi, la polizia ha già arrestato più di 1.000 manifestanti. La polizia non si fa scrupoli, i campus vengono presi d'assalto, le detenzioni sono dure, si usano proiettili di gomma, gas al peperoncino e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti. Fonte Seguite 📱 InfoDefenseITALIA 📱 InfoDefense