IN.Palestina

Il 14 maggio scorso, mentre il mondo si preparava ad accogliere un'altro anniversario dell'inizio della Nakba, auspicandosi che fosse l'ultimo, il Comitato Nazionale per il Boicotaggio [BNC] rilasciava un comunicato agghiacciante in cui esortava i movimenti di solidarietà nel mondo a tradire i principi della lotta palestinese [Thawabet] e scendere a compromessi con le forze liberali: Riconosciamo che sostenere la resistenza armata nell'Occidente coloniale potrebbe danneggiare il movimento di solidarietà per la Palestina, soprattutto perché viene utilizzato dalle autorità repressive e anti-palestinesi e dai media pro-apartheid come "prova" di incitamento alla violenza, di incitamento all'odio o di sostegno a gruppi "vietati". Ciò esaspera la repressione e facilita inavvertitamente il tentativo di criminalizzazione del movimento di solidarietà con la Palestina in tutte le sue diverse mobilitazioni, alienando così gli alleati. Questa è la risposta della campagna di Boicottaggio e Antinormalizzazione.

Alla luce del continuo e brutale attacco al campo di Jabalia, il campo rimane un simbolo di fermezza e resistenza, sfidando la macchina di morte genocida e difendendo valorosamente i diritti del nostro popolo, rifiutando di concedere o di arrendersi.

Condividete il più possibile. Mobilitazione urgente per Seif Bensouibat, rifugiato politico algerino rinchiuso ieri in un CPR per ever espresso il suo disgusto davanti alle immagini delle carneficina a Gaza.

"Ma c'è, e c'è sempre stato, di più nella nostra realtà. Siamo, senza dubbio, soggetti di conquista e colonizzazione, prodotti delle circostanze, ma siamo anche molto di più. In ogni momento della nostra storia insanguinata, ci hanno brutalizzato e privato di tutto, ci hanno esiliato, affamato, massacrato e imprigionato, ma, con sgomento del mondo, abbiamo esercitato il rifiuto alla sottomissione. Per ogni massacro e invasione, c’erano allora e ci sono tutt’oggi uomini e donne che impugnano le armi, di fortuna o più sofisticate, molotov, fucili, fionde, razzi, per combattere. C'è sempre stata lotta, c'è sempre stato il gelsomino." Mohammed el Kurd scrive, ancora una volta di Nakba e errori di calcolo. "Al telefono, mia madre mi dice che sta arrivando la pioggia e che Dio è onnipotente."

Oggi condividiamo un articolo scritto esattamente un anno fa dal Palestinian Youth Movement in occasione del 75esimo anniversario della Nakba. Ad una anno di distanza, le analisi raccolte in questo articolo suonano come presagi. "L'inaugurazione della Giornata della Nakba da parte di Yasser Arafat e il riconoscimento della data da parte delle Nazioni Unite rivelano come la Nakba sia stata strumentalizzata come punto di riferimento neoliberale per la pace e la riconciliazione piuttosto che per il ritorno e la liberazione. Queste commemorazioni mettono al centro l'espropriazione e la vittimizzazione palestinese, piuttosto che la resistenza, e seppelliscono la resistenza pre-Nakba e post-Nakba riducendo un'intera storia e la lotta contemporanea a un singolo momento." Glora alla Resistenza

AGGIORNAMENTO 15.5.24 ALLUVIONE DI AL AQSA 222° giorno 76 anni di Nakba 76 anni di Resistenza Comunicati della Resistenza: 1. Brigate Martiri Izz El-Din Al-Qassam: Giorno 221: Al-Qassam prende di mira 18 veicoli e infligge perdite alle forze nemiche. 2. I leader di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del Fronte popolare per la liberazione della Palestina hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa in Tunisia, presso la sede del Sindacato dei giornalisti tunisini, a coronamento della loro partecipazione al Forum sociale del Mashreq-Maghreb, tenutosi questa settimana

AGGIORNAMENTO 15.5.24 ALLUVIONE DI AL AQSA 222° giorno 76 anni di Nakba 76 anni di Resistenza In copertina: Abd al-Qader al-Husseini (al centro), fondatore dell’organizzazione per il Sacro Jihad (1948) Gloria allɜ martiri Gloria alla Resistenza

I tre principali gruppi palestinesi per i diritti umani hanno lanciato l’appello mentre l'esercito sionista invade a Rafah: quello a cui stiamo assistendo è un massacro annunciato. L'entità sionista considera qualsiasi civile palestinese maschio, anche i bambini, come terroristi e si sta probabilmente preparando alla “soluzione finale”. In questo articolo per The Electronic Intifada, Maureen Clare Murphy spiega come l'invasione di Rafah preannuncia il ripetersi del massacro di Srebrenica.

AGGIORNAMENTO 12.5.24 ALLUVIONE DI AL AQSA 219° giorno In memoria di Shireen Abu Akleh, martire, figlia di Gerusalemme In focus: - il campo profughi di jabalia - le Fosse comuni di gaza Gloria allɜ martiri Gloria alla Resistenza