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📢 Progetto DREYFUS {LIVE news}

⚡️Ebraismo, Cultura Ebraica ⚡️Antisemitismo e pregiudizio ⚡️Israele, Medioriente e conflitto

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Kfir Bibas ha diciassette mesi, nove dei quali vissuti come ostaggio di Hamas o di un fiancheggiatore palestinese della Striscia di Gaza che lo nasconde a casa sua per pochi soldi, sempre che sia ancora vivo. Kfir è indubbiamente uno dei simboli della tragedia del 7 ottobre, che una certa opinione tende a giustificare incolpando “la crudele occupazione israeliana”. Gli stessi israeliani che dal 1947 avrebbero accettato firmando in bianco uno stato arabo confinante, gli stessi israeliani che concedevano permessi di lavoro ai palestinesi di Gaza e Cisgiordania, gli stessi israeliani che prestavano (a titolo gratuito) prestazioni mediche ai palestinesi. A quelli stessi palestinesi che oggi nonostante la Striscia si stata rasa al suolo continuano a sostenere Hamas, che ripeterebbero il 7 ottobre e considerano gli ostaggi rimasti in vita assieme a quelli oramai cadaveri, merce il cui valore sale ogni giorno più di qualsiasi metallo prezioso. Non ci è dato sapere quando questa guerra finirà né se un giorno rivedremo Kfir vivo, ma di certo è sempre nei nostri pensieri.
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⭕️Documentazione proveniente dalle telecamere dei combattenti Nahal a Rafah; i combattenti hanno localizzato armi in una residenza e una lista con obiettivi per attacchi nelle città israeliane I combattenti della squadra di combattimento della brigata Nahal continuano a combattere nella zona di Rafah, sotto la 162a divisione. I soldati della pattuglia di Nahal hanno rinvenuto un gioco da tavolo destinato ai bambini: "scale e serpenti", che include obiettivi chiave per gli attacchi nelle città israeliane. In ulteriori perquisizioni nella zona, i combattenti hanno rinvenuto molte armi nelle residenze. Tra le armi ritrovate c'erano granate, cariche, timer per l'attivazione delle cariche, cartucce e altro.
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IRAN, CANDIDATO "RIFORMISTA": "BUONE RELAZIONI CON TUTTI TRANNE CON ISRAELE" «Se Dio vuole, cercheremo di avere relazioni amichevoli con tutti i Paesi tranne Israele». Così si è espresso dopo il voto Masoud Pezeshkian, unico candidato riformista alle elezioni presidenziali iraniane in corso oggi. L'osservazione di Pezeshkian, cardiochirurgo di 69 anni che è favorevole ad un ritorno all'accordo sul nucleare del 2015 e a migliori relazioni con l'Occidente, arriva dopo aver affrontato un avvertimento sottilmente velato da parte del leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, su una sua possibile mano tesa agli Stati Uniti. Testo | Corriere della Sera #Iran #regime #ayatollah #elezioni #ossessione #Israele
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LA CRUDELTA' DEI TERRORISTI PALESTINESI NON RISPARMIA NEANCHE GLI ANIMALI Terroristi di Hamas sono riusciti a impadronirsi di un cane delle unità cinofile delle Forze di Difesa israeliane. Mentre era nelle loro mani, i terroristi hanno filmato quello che appare come un attacco del cane contro un’anziana palestinese nel suo letto. Il video girato dalla body-camera del cane è stato passato al giornalista di Al-Jazeera Anas Al Sharif, notoriamente affiliato a Hamas, ed è poi diventato virale sul web. Le Forze di difesa israeliane hanno specificato che ovviamente ai cani dell’esercito non viene mai dato l’ordine di aggredire inutilmente civili indifesi. Successivamente, i terroristi hanno ucciso il cane e ne hanno abbandonato il corpo imbottito di esplosivo, con l’obiettivo di uccidere i soldati israeliani che fossero venuti a recuperarlo. Ma il metodo dei cadaveri usati come trappole esplosivi è tipico dei terroristi palestinesi, e i militari israeliani che hanno trovato il cane hanno disinnescato l’esplosivo prima di recuperarne il corpo. Testo | Israele.net #animalistidovesiete #trappolaesplosiva #senzapietà #Hamas #Gaza #palestinesi #terrorismo #violenza #brutalità #ostaggi #stupri #crudeltà #bambini #BringThemHome #dirittiumani #diritticivili #7Ottobre2023 #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #terrorismoantiebraico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS #FreeGaza #fromHamas #FreeGazaFromHamas #FreeGazaNow
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MEDICI SENZA FRONTIERE E IL COLLEGA TERRORISTA UCCISO DA ISRAELE: NESSUNA INDIGNAZIONE PER IL DOTTORE CON IL KALASHNIKOV | di Iuri Maria Prado I responsabili di Medici Senza Frontiere (Médecins Sans Frontières / MSF) disponevano di parecchie alternative per commentare la notizia secondo cui un loro “collega”, eliminato l’altro giorno dall’esercito israeliano, sarebbe stato coinvolto in attività terroristiche. Apprendendo dell’uccisione, i plenipotenziari di quella sconfinata propensione umanitaria avrebbero potuto – per esempio – contestare la verità della notizia, argomentando e documentando che il loro “collega” non era in realtà un terrorista. Non l’hanno fatto. Avrebbero potuto rammaricarsi della fine violenta del loro “collega” nella desolazione per la scoperta che era un terrorista. Non l’hanno fatto. Avrebbero potuto piangere il proprio “collega” scusandosi per non essersi accorti che era un terrorista. Non l’hanno fatto. Avrebbero potuto – come hanno fatto – inviare messaggi di condoglianze ai familiari del loro “collega” e avrebbero potuto – come non hanno fatto – chiedere perdono alle vittime dell’attività terroristica di quel medico-miliziano. Che han fatto, invece, a parte esercitarsi in quelle giuste condoglianze? Hanno messo mano ai propri profili social per dar fuori questo comunicato: “Siamo indignati e condanniamo con forza l’uccisione del nostro collega, Fadi Al-Wadiya, in un attacco avvenuto questa mattina a Gaza City”. Non sono indignati, con se stessi, per aver assunto e tenuto nei propri ranghi un terrorista. Perché? Due ipotesi, diremmo. La prima: che non era un terrorista, e i signori di Medici Senza Frontiere sanno che non lo era. Ma allora (torniamo a ciò che avrebbero potuto fare e non hanno fatto) perché non hanno condannato, oltre che l’uccisione del “collega”, anche la motivazione menzognera che l’avrebbe giustificata? Vai a sapere. Oppure c’è l’ipotesi seconda, che in greco antico si dice ‘sticazzi: sapevano che era un terrorista, o sono venuti a saperlo, ma non importa. E sul non importa, ovviamente, ci si può sbizzarrire. Non importa perché è una questione di privacy: se un medico, nelle ore libere, allestisce le rampe per il lancio dei razzi sui civili tu che fai, interferisci? Oppure non importa perché l’attività di Medici Senza Frontiere, come ostentano i loro cartigli, è ispirata a “imparzialità, indipendenza e neutralità”: ti arriva l’affiliato degli sgozzatori e tu che fai, lo discrimini? O forse non importa perché c’è il genocidio, c’è la pulizia etnica, c’è la carestia. E, siccome c’è tutto questo, ci sta pure che Medici Senza Frontiere vi si opponga assoldando chi vi si oppone a modo suo, col kalashnikov. Diversi, ma uniti nella lotta. Se poi fosse tutto falso, e cioè se quel loro “collega” fosse stato solo un medico e non anche un terrorista, sarebbe una tragedia in più di questa orrenda guerra e una tragedia in meno per la credibilità frantumata di certe organizzazioni “imparziali”. Testo |Il Riformista #MediciSenzaFrontiere #MSF #ONG #complicità #connivenza #causapalestinese #Hamas #Gaza #palestinesi #terrorismo #violenza #brutalità #ostaggi #stupri #crudeltà #bambini #BringThemHome #dirittiumani #diritticivili #7Ottobre2023 #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #terrorismoantiebraico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS #FreeGaza #fromHamas #FreeGazaFromHamas #FreeGazaNow
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Repost from Shalom
Nella metropolitana di Londra diversi studenti ebrei della Hasmonean High School sono stati attaccati fisicamente e verbalmente con slogan antisemiti. (✒️ Michelle Zarfati) #londra #antisemitismo https://www.shalom.it/europa/studenti-della-scuola-ebraica-di-londra-aggrediti-in-metropolitana/?
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Studenti della scuola ebraica di Londra aggrediti in metropolitana - Shalom

Nuovi episodi di antisemitismo in Inghilterra. La polizia dei trasporti britannica ha iniziato a indagare sull'incidente avvenuto ieri, nella metropolitana di Belsize Park, in cui diversi studenti ebrei della Hasmonean High School di Londra sono stati attaccati fisicamente e verbalmente con slogan a

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NETANYAHU: "ELIMINARE HAMAS E' IL PRIMO PASSO PER IMPEDIRE L'ESPANSIONE DELL'IRAN" Il primo passo per fermare i tentativi dell'Iran di conquistare il Medioriente è distruggere Hamas. Lo ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו a una delegazione del Jewish Institute for National Security of America in visita in Israele. Lo riporta il The Times of Israel. "Il primo passo è tagliare quella mano, ovvero Hamas - ha affermato - avremo una lunga battaglia, che comunque non credo sarà così lunga, ma ci libereremo di loro". Netanyahu ha aggiunto che Israele deve anche "scoraggiare gli altri elementi dell'asse terroristico iraniano" sostenendo che l'alleanza sostenuta da Teheran "è in marcia per conquistare il Medioriente, compresa la penisola arabica. È solo questione di tempo". Il premier israeliano ha poi aggiunto che l'Iran intende dare la caccia a "Satana di medie dimensioni ovvero l'Europa" e poi al "Grande Satana americano". Testo | la Repubblica
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