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ERIS IACCO il DisCreAttore

Aforismi e Riflessioni di uno Spirito Libero

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E’ difficile sfuggire all’impressione che le classi dirigenti dell’Occidente siano in preda alla schizofrenia. Porto due esempi. Per decenni si è promossa la deindustrializzazione dell’Europa e degli Stati Uniti. La produzione di oggetti è stata progressivamente spostata verso Oriente. Si è trattato di una politica perseguita con tenacia al fine di distruggere l’odiata classe operaia organizzata e di inondare i mercati più ricchi con merci provenienti da paesi dove costo del lavoro era irrisorio. Le multinazionali avrebbero fatto profitti colossali lucrando sui marchi e l’Occidente avrebbe conservato la sua egemonia concentrandosi sulla finanza, sul terziario e sull’alta tecnologia. La guerra in Ucraina ha dimostrato che le cose non stavano così. Un paese come la Russia, che la nostra stampa dipingeva come arretrato, tiene testa, in una guerra d’attrito, a una coalizione composta da tutti i paesi occidentali. Ciò avviene non perché l’Occidente non voglia dare all’Ucraina tutti i mezzi necessari per vincere ma perché non è capace di farlo. Non ci sono più le industrie in grado di fronteggiare le esigenze di una guerra di questo tipo. Non a caso, le elite al potere propongono, attraverso l’autorevole voce di Mario Draghi, di operare una grande riconversione in direzione di un’economia di guerra. Con quali operai, con quali periti, con quali ingegneri si potranno fabbricare gli automezzi, i carri armati e le bombe, di cui , secondo Draghi , c’è tanto bisogno, se queste figure professionali sono state quasi cancellate da tre decenni di neoliberismo delocalizzatore? Non è dato sapere. Il proverbio della nonna spiegava che è più facile distruggere una casa che costruirla. Per i condottieri del nostro Occidente basta la parola per trasformare l’acqua in vino. Ancora più buffa è la questione del servizio militare obbligatorio. Da decenni si promuove l’individualismo più estremo. La patria ? Una costruzione retorica. La nazione? Anche. La sovranità? Ancora peggio, tanto è vero che si è coniato il termine denigratorio di sovranismo. La famiglia? Quando non ti va più bene, hai il diritto di sbarazzartene. La religione? Una superstizione. Il sesso? Una convenzione: al di fuori di ogni realtà biologica, se ti senti maschio, sei maschio; se ti senti femmina, sei femmina. Esiste solo l’individuo con i suoi bisogni . E allora, poste queste premesse, chi ci mandiamo in caserma, chi ci mandiamo in trincea ? Forse Nemo, il vincitore dell’ultimo eurofestival? Senza alcun dubbio, la sua presenza al fronte riempirebbe di terrore i russi cattivi. La realtà è che le oligarchie vorrebbero la botte piena e la moglie ubriaca. Ha un bel dire, l’ineffabile Mario Monti, che bisogna essere pronti a versare il sangue per i sacri principi delle democrazie. Le parole non sono cose. La propaganda non è realtà. Solo dei pazzi possono crederlo. Silvio Dalla Torre
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-7 A QUESTO WORKSHOP POTENTEMENTE RIVELATORIO E DECISAMENTE TRASFORMATIVO!!! 😎😎😎
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LOGICO NO???
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Repost from All'Elefante Nero
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Credere che faccia parte del patrimonio stabile dell’umanità soltanto ciò che è comprensibile per via razionale o addirittura soltanto ciò che è dimostrabile scientificamente, è un errore che comporta conseguenze disastrose e che induce a gettare a mare l’ingente tesoro di conoscenze e di saggezza contenuto nelle tradizioni di tutte le antiche culture e nelle dottrine delle grandi religioni universali e a vivere nella convinzione che la scienza sia in grado di dar vita dal nulla, unicamente per via razionale, a una intera cultura, con tutto ciò che essa comporta. - Konrad Lorenz, Gli otto peccati capitali della nostra civiltà
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Il mito omerico e orfico della creazione Certuni dicono che tutti gli dèi e tutte le creature viventi nacquero dal fiume Oceano che scorre attorno al mondo, e che Teti fu la madre di tutti i suoi figli. Gli Orfici dicono invece che la Notte dalle ali nere, una dea che si impone persino al rispetto di Zeus, fu amata dal Vento e depose un uovo d’argento nel grembo della Oscurità; e che Eros, chiamato anche Fanete, nacque da quell’uovo e mise in moto l’Universo. Eros fu un ermafrodito dalle ali d’oro, e poiché aveva quattro teste di volta in volta ruggiva come un leone, muggiva come un toro, sibilava come un serpente o belava come un ariete. La Notte, che chiamò Eros col nome di Ericepeo e di Fetonte Protogeno, visse con lui in una grotta e assunse il triplice aspetto di Notte, Ordine e Giustizia. Dinanzi a quella grotta sedeva l’inesorabile madre Rea che battendo le mani su un bronzeo tamburo costringeva gli uomini a prestare attenzione agli oracoli della dea. Fanete creò la terra, il cielo, il sole e la luna; ma la triplice Dea imperò sull’Universo, finché il suo scettro passò nelle mani di Urano. Robert Graves, I miti greci
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Il 19 maggio del 1898 nasceva Julius Evola. C'è chi lo ritiene un Maestro e chi lo ritene un impresentabile. Non è stato nessuna delle due cose. L' ostracismo da parte della cultura ufficiale deriva spesso da una posizione aprioristica, per partito preso, in realtà se ci si confronta ci si rende conto che costoro non si sono mai avvicinati agli scritti della sua sterminata bibliografia. Ma una cosa è innegabile: con la sua opera si deve fare i conti. Evola è un pensatore che non si può ignorare o attaccare senza prima averlo approfondito. Non è mai troppo tardi per cominciare.
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GLI ERRORI DELLA NEW AGE di Gnoma Jessica Fra i tanti errori della New Age (prima o poi potrei mado' farlo un articolo serio e lungo per dirne buona parte) c'è la totale disinterpretazione del concetto base dell'alchimia, che sta portando la pseudo spiritualità a bestemmiare su due questioni di primaria importanza. V.I.T.R.I.O.L. I più lo considerano l'acrostico di "Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem (Veram Medicinam), che , tradotto , significa “Visita l’interno della terra, e rettificando troverai la pietra nascosta (che è la vera medicina)”. Non è l'unica versione, ma il concetto è più o meno lo stesso. È giusto ricordare che, ogni ricerca reale, sia interiore, perché non è dal mondo che l'uomo (l'uomo non terreno) impara, ma da ciò che è nel suo angolo più recondito. Per ascoltare Dio bisogna imparare ad ascoltare il proprio sé. MAAAAAAAA... 1) solo perché Dio è in noi, non significa che noi siamo Dio 2) solo perché la ricerca è dentro di noi, non significa che dobbiamo mettere noi stessi sempre al primo posto Il primo punto rappresenta un'enorme arroganza, mentre il secondo un inguaribile edonismo individualista. Due errori GRAVISSIMI. (Per chi non mi conosce abbastanza da saperlo, questi miei discorsi non sono "religiosi" per come si intende comunemente la religione).
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