- Suscriptores
- Cobertura postal
- ER - ratio de compromiso
Carga de datos en curso...
Carga de datos en curso...
See posts, photos and more on Facebook.
Da tempo circola la notizia, che l’OMS avrebbe modificato il trattato pandemico internazionale, ma questi non sono altro che spauracchi messi in giro per intimorire e creare un clima di paura generale. Prima di spiegare la differenza tra regolamento sanitario internazionale e trattato pandemico, ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è l’organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute
"Considero molto grave quello che è successo ieri in Parlamento, con un voto che ha sancito come l'Italia sarà l'unico Paese che non aderisce alla rete globale di sorveglianza sanitaria, attraverso il no al cosiddetto Green pass dell'Organizzazione mondiale della sanità. In questo modo verrà tagliata fuori da tutti i meccanismi informativi di controllo. Questo ci isola notevolmente nei già non facili tentativi di sorveglianza e di prevenzione sanitaria". Lo spiega all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, in merito al via libera al decreto Pnrr che conteneva, tra le altre cose, anche la cancellazione della partecipazione del nostro Paese al sistema di certificazione sanitaria digitale che l'Oms sta costruendo. Ricciardi sottolinea le connessioni che la sanità pubblica ha con il resto del mondo, ricordando le preoccupazioni legate ad esempio all'epidemia di aviaria in corso negli Stati Uniti. "Sembra che non abbiamo imparato niente dal Covid", aggiunge e ricorda anche come la sorveglianza sanitaria abbia un'importanza strategica anche sul piano economico. "Lo vediamo con quello che sta succedendo in questo momento a Parma, con la peste suina. Ora sono tutti allarmati, ma l'allarme era stato lanciato dagli addetti ai lavori settimane fa. Conseguenze? Tutte le esportazioni di prosciutto di Parma sono bloccate. Una catastrofe economica legata, purtroppo, alla mancata sorveglianza e prevenzione". In quest'ottica "la decisione del Parlamento di ieri è stata una brutta pagina, per la scienza e per la sanità pubblica - afferma Ricciardi - perché di fatto siamo tagliati fuori da un sistema informativo globale in cui le epidemie e le pandemie, come stiamo vedendo, sono globali. E rimanere fuori significa isolarci e auto-condannarci a navigare senza la bussola dei collegamenti internazionali".Fonte: Adnkronos Ci permettiamo di dissentire, professore. Le brutte pagine per la sanità pubblica sono, se mai, quelle che l'Italia sta scrivendo dal 2011 a oggi con i continui tagli al SSN. Ci perdoni se noi, analfabeti e trogloditi, siamo ancora preoccupati per questi dettagli triviali, ma francamente riteniamo di poter sopravvivere anche senza aderire al sistema di certificazione sanitaria digitale che l'Oms. Se mai, ecco, ci servirebbero cosucce più terra terra, tipo posti letto, gantry per TAC e altre attrezzature diagnostiche, stipendi più decenti per infermieri e medici di pronto soccorso per frenarne l'inarrestabile emorragia verso la sanità privata, telefonare al CUP e sentirsi rispondere che l'esame è prenotato entro due, massimo quattro settimane e non il prossimo anno. Firmato I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto. 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
'Considero molto grave quello che è successo in Parlamento'
VENEZIA - Venezia 25 aprile 2024, il giorno X è arrivato. Al via dalle 8.30 del mattino fino alle 16 il contributo d'accesso per i turisti giornalieri che vogliono visitare la città d'acqua. Cinque euro per chi viene da fuori regione, mentre l'esenzione con obbligo di registrazione per una serie di categorie: forze dell'ordine, minori, disabili, studenti, lavoratori, residenti in Veneto. Ma come è andato il primo giorno di controlli? I primi varchi che incontrano i turisti sono in piazzale Roma e fuori alla stazione ferroviaria. Qui gli steward del Comune controllano il Qr code e chi ne è sprovvisto viene indirizzato negli appositi gazebo per pagare il contributo o ricevere l'esenzione. A poter elevare le sanzioni gli steward in pettorina arancio, dirigenti comunali. La misura varata dall'amministrazione Brugnaro divide i turisti. Se in tanti ne lodano la velocità di registrazione e l'obiettivo di tutela della città, c'è chi storce il naso per il costo. Ai veneziani ovviamente non è richiesta registrazione. Basterà esibire un documento di identità. In ogni caso, il varo del contributo non ha frenato l'arrivo dei turisti che come ogni 25 aprile invadono la città. Complice anche una bella giornata di sole. «Abbiamo visto i turisti esibire il Qr code felici di aver pagato - spiega il sindaco Luigi Brugnaro -. Il rispetto chiama rispetto, Venezia è una città inclusiva. Non vogliamo finire come Barcellona dove i residenti appendono alla finestra le lenzuola con scritto 'tourists go home'. E per il prossimo anno potremmo prevedere delle tariffe differenziate a seconda dei giorni, dai 2 ai 5 euro». In mattinata 300 manifestanti partiti da piazzale Roma hanno sfilato contro il contributo d'accesso. Con qualche momento di tensione subito rientrato. In ogni caso, secondo il Comune l'esordio del ticket è andato oltre le aspettative. Alla fine della giornata, i registrati sono oltre 113mila e i paganti 15mila 700. E in piazza San Marco si continua a festeggiare. (servizio di Emiliana Costa)