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01 A quanto pare, i signori incappucciati che tentano di dare l'assalto ai palazzi del potere di Tbilisi sono tutti alfieri dell'inclusività.
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02 UCRAINA: FRONTE PRECARIO
Dopo l'esplosione del conflitto in Medio Oriente, la guerra in Ucraina ha perso la centralità che i media occidentali le avevano tributato per più di un anno. Eppure, anche in questi mesi lontani dai riflettori, gli scontri sono continuati e la situazione al fronte è notevolmente cambiata.
Di cosa stia accadendo in Ucraina e di come questi sviluppi siano da inquadrare nel quadro globale parleremo questa sera nella diretta del giovedì con il direttore del blog Inimicizie. Come al solito, a partire dalle 21:00 su YouTube, su Facebook e anche su X.
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03 In questo momento è ancora difficile stabilire con certezza se ci siano dei mandanti dell'attentato a Robert Fico, il premier slovacco. Non c'è dubbio sul fatto che la sua ferma posizione contro l'invio di armi all'Ucraina e la sua apertura al dialogo con la Federazione Russa (oltre a una certa avversione verso le politiche dell'OMS) gli abbiano procurato diversi nemici nei circuiti che contano, ma i moventi non bastano a inchiodare un colpevole.
L'unica cosa che possiamo fare allo stato attuale è testimoniare piena solidarietà al popolo slovacco e al suo primo ministro. E denunciare, se fosse ancora necessario, lo squallore di quei media nostrani che nelle scorse ore hanno descritto Fico come un "dittatore" "estremista" e "xenofobo". Quasi a suggerire ai lettori che, tutto sommato, l'attentato se lo sia meritato.
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04 Non siamo del tutto convinti del fatto che il nostro pianeta possa sparire da un giorno all'altro in assenza di api, ma siamo certissimi del fatto che andrebbe avanti meglio senza i deliri del fanatismo gretino.
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05 L'unica vera minaccia è la nostra classe politica.
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06 Quando sei ansioso di andare in guerra in Ucraina ma ti ricordi che la guerra ce l'hai in casa.
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07 Preservare la nostra identità culturale è cruciale per risollevarci. Storia, bellezza, genialità: un tesoro tutto italiano che può fungere da ispirazione per il futuro. Questa è la nostra forza, ma dobbiamo riscoprirla!
Ne parliamo giovedì 16 maggio alle ore 18.30 a Roma, Al Biondo Tevere, via Ostiense 178.
Saranno ospiti Matteo Brandi (segreteria nazionale di Pro Italia), Kristel Kaaber (scrittrice e autore del "Decalogo italiano per i tempi bui"), Francesco Ricciardi (autore della rivista "La fionda") e Roberto Michelangelo Giordi (musicista e autore de "Il bello, la musica e il potere").
L'incontro verrà moderato da Agata Iacono (antropologa e sociologa).
Vi aspettiamo! | 6 318 | 11 | Loading... |
08 È venuto fuori che nessun rappresentante diplomatico Italiano era presente al Cremlino alla cerimonia di insediamento di Vladimir Putin. A differenza di quanto fatto da Ungheria e Francia, che hanno fatto presenziare i propri ambasciatori.
Aldilà dell'incidente diplomatico in sé, questo sgarbo così poco lungimirante porterà con ogni probabilità a un'ulteriore marginalizzazione dell'Italia sul futuro tavolo delle trattative per la definizione della questione ucraina.
Un signore che risulta essere il nostro Ministro degli Esteri ha tentato di giustificare la decisione di non presenziare sostenendo che la nuova ambasciatrice italiana a Mosca non abbia ancora ricevuto il placet del Cremlino. Segnaliamo sommessamente, anche qualora fosse vero, che esistono dei Consoli, come quello a San Pietroburgo, che potevano ovviare al problema. L'amara verità è che, diplomaticamente parlando (e non solo), siamo nelle mani di nessuno.
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09 La situazione degli italiani alla pompa di benzina quando si accorgono che, nonostante le promesse di Meloni e Salvini, le accise sono ancora tutte lì.
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10 Amici empolesi, mercoledì 15 maggio torniamo a trovarvi!
In un momento storico così concitato, in cui la classe dirigente del nostro Paese si mostra completamente spiazzata di fronte alla gravità dei conflitti che si consumano, ragioneremo di quale sia la strategia da metter in campo perché l'Italia torni padrona del proprio destino. Insomma, parleremo di quale potrebbe essere, e dovrebbe essere, il nostro posto nel mondo.
L'incontro si terrà a partire dalle 21:30 in Piazza Farinata degli Uberti, 16, presso il Comitato Elettorale per Andrea Poggianti Sindaco. Non mancate!
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11 Sono al Salone del Libro di Torino e ho trovato la sezione dedicata alla letteratura horror...
Matteo Brandi
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12 Astrazeneca ha ritirato i propri vaccini dai mercati di tutto il mondo. Ma state tranquilli: gli "esperti" italiani hanno spiegato che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
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13 Ormai manca solo un mese all'8 e al 9 giugno e lo scenario che si va concretizzando davanti agli occhi degli italiani che entreranno nell'urna per votare il rinnovo del Parlamento europeo è a dir poco sconfortante. Occorre dirlo esplicitamente, senza prender in giro nessuno.
Vi proponiamo pertanto il documento di posizione elaborato dalla nostra Assemblea nazionale in vista della prossima tornata di elezioni europee e amministrative.
https://proitalia.org/articoli/sulla-tornata-elettorale-dell8-e-9-giugno | 8 442 | 32 | Loading... |
14 Che si tratti del prossimo Zelensky?
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15 Il 9 maggio 1978 segna una data importante per la storia del nostro Paese.
In quella mattina di 46 anni fa, a Roma, veniva ritrovato dopo 55 giorni di prigionia il corpo senza vita di Aldo Moro, Presidente della Democrazia Cristiana e figura politica di spicco negli anni della cosiddetta "prima Repubblica".
In pochi sanno che, nelle stesse ore, in Sicilia, il giornalista e attivista Peppino Impastato veniva assassinato dalla mafia.
Impastato era noto per la sua lotta contro Cosa Nostra e la sua denuncia del sistema criminale palermitano. Per screditarlo, i suoi assassini inscenarono un attentato terroristico suicida, facendo esplodere il suo corpo con del tritolo. Solo grazie alla tenacia della madre e del fratello, la verità sulla sua morte venne alla luce, trasformandolo in un simbolo della lotta contro la mafia.
Vogliamo oggi ricordare Peppino Impastato attraverso alcune parole che, più o meno a ragione, vengono a lui attribuite:
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante nel davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione a rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".
Queste parole ci pongono di fronte a una riflessione profonda sul ruolo della bellezza nella vita dell'uomo e, soprattutto, sulla necessità di educare le nuove generazioni a riconoscerla e apprezzarla. In queste poche frasi emerge con forza come la mancanza di sensibilità estetica possa portare a una pericolosa rassegnazione, a un'accettazione passiva del degrado e della bruttezza che ci circondano.
Viviamo in un mondo in cui siamo costantemente bombardati da stimoli visivi, spesso di bassa qualità. Il paesaggio urbano è deturpato da palazzi anonimi e la pubblicità ci propone modelli di bellezza stereotipati e, quanto meno, discutibili.
Ci abituiamo a questa bruttezza, la assimiliamo come parte integrante del nostro quotidiano, e perdiamo la capacità di indignarci, di ribellarci, di immaginare un mondo diverso.
Educare alla bellezza significa, innanzitutto, risvegliare la curiosità e lo stupore. Insegnare a guardare il mondo con occhi nuovi, a cogliere i dettagli, a riconoscere l'armonia e la disarmonia delle forme, a distinguere l'autentico dal falso, il bello dal brutto. Significa stimolare la capacità di giudizio critico, di mettere in discussione ciò che ci viene presentato come "normale", di rifiutare l'omologazione e la banalità.
L'educazione alla bellezza non deve limitarsi all'arte e alla cultura, ma deve abbracciare ogni aspetto della vita. Dal modo in cui ci vestiamo a quello in cui arrediamo le nostre case, dal modo in cui parliamo a quello in cui ci relazioniamo con gli altri. La bellezza è un valore universale, che può essere trovato ovunque, anche nelle piccole cose.
Ma educare alla bellezza significa anche educare alla responsabilità. La bellezza del nostro ambiente, delle nostre città, dei nostri paesaggi è un patrimonio comune che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare. Significa impegnarsi attivamente per contrastare il degrado e la bruttezza, per promuovere un mondo più armonioso e vivibile per tutti.
Educare alla bellezza è un investimento sul futuro. Un futuro verso il quale non dobbiamo essere trascinati passivamente dagli eventi, ma che dobbiamo prenderci passo dopo passo.
Magari, con uno sguardo nuovo. Uno sguardo che parta da un qualcosa che noi italiani, possiamo dirlo, abbiamo financo nel nostro patrimonio genetico: la bellezza.
✍🏻 Giacomo Del Pio Luogo
Segretario Pro Italia Treviso
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16 UNA VITA DA CANI
Quando ci hanno raccontato che persino i cani sono vittime del politicamente corretto, faticavamo a credere alle nostre orecchie. Eppure le cose stanno davvero così e lo dimostrando gli "sviluppi" degli ultimi anni nel campo dell'addestramento dei cani.
Ne parleremo questa sera alle 21 nella nostra diretta del giovedì in compagnia di Oscar Persico sul nostro Canale Youtube e sulla nostra Pagina Facebook. | 7 296 | 23 | Loading... |
17 Rotta verso nord - Uno sguardo da Vicino
In un periodo in cui la sicurezza di alcune delle principali rotte del commercio mondiale inizia a esser messa seriamente in discussione, la prospettiva che possano aprirsi delle nuove rotte a nord del circolo polare artico desta l'attenzione di tutti i principali attori dell'agone internazionale.
Di rotte artiche e stretti sempre più "stretti" parleremo nell'appuntamento di oggi di Uno sguardo da Vicino. Come sempre a partire dalle 18:30, in diretta su YouTube, su Facebook e anche su X.
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18 Sono trent'anni che liberalizzano qualsiasi cosa ma, guarda un po', quando a qualcuno viene in mente di liberalizzare l'emissione di base monetaria subito se la prendono a male. | 8 799 | 65 | Loading... |
19 Gli studenti entrano in classe e vengono bombardati da una propaganda incessante spacciata per "inclusività". Sulle ali di una digitalizzazione goffa e spesso inutile, i cervelli vengono atrofizzati e resi eternamente immaturi. Così il ruolo dell'insegnante diventa sopravvivere in un piccolo inferno...
Intervento di Sara Rosati, docente di Lettere, all'evento di Pro Italia "D'Istruzione" dedicato alla scuola italiana.
https://youtu.be/Rfh77D45hGg | 1 847 | 16 | Loading... |
20 Che tipo di cittadino viene plasmato dalla scuola odierna? Perché l'insegnamento della logica, del pensiero critico e delle nozioni più importanti passa in secondo piano rispetto all'Agenda 2030? Come hanno trasformato gli istituti scolastici in aziende?
Eccellente intervento di Marco Guarguaglini, docente di fisica e matematica.
https://www.youtube.com/watch?v=gKoNTfC__Gk | 2 058 | 16 | Loading... |
21 Con oltre un anno di ritardo, il ministro della Difesa Guido Crosetto risponde alla richiesta dell'ormai ex capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Serino, in merito alla costituzione di un polo industriale militare nazionale per le forze terrestri. Peccato che lo faccia con... un polo europeo organizzato coi francesi! Chissà, magari con la stessa struttura societaria di MBDA (il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa nato dalla fusione di Matra, BAE Dynamics e Alenia), dove Leonardo è il socio di minoranza. Si tratta, almeno sulla carta, di un polo dove confluiranno le migliori società italiane e francesi. Nel nostro caso, presumibilmente, IVECO ed Oto Melara.
Non c'è nulla di definitivo ma abbiamo l'ennesima prova del fatto che negli ambienti di governo italiani giri una qualche strana forma di distorsione del pensiero: ogni volta che si parla di interesse nazionale, esso viene automaticamente tradotto in "interesse europeo". | 8 947 | 28 | Loading... |
22 Ogni volta che apri il cofano, ridi.
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23 Grande successo a Latina per l'evento di Pro Italia "D'istruzione", dedicato alla scuola italiana
Grazie all'analisi di docenti in prima linea abbiamo affrontato il tema dell'educazione e dello stato del sistema scolastico in Italia. Che tipo di cittadino viene plasmato nelle scuole di quest'epoca? Quali sono i pilastri della propaganda dominante che viene fatta ingerire a forza agli studenti? E come possiamo ribaltare la situazione?
L'evento è stato molto partecipato ed è stato, come sempre, arricchito da un interessante dibattito pubblico.
Complimenti ai nostri militanti di Latina che hanno lavorato davvero sodo per dar vita a questa giornata. Lavoro, costanza e passione: questa è la forza della nostra comunità ❤️ | 8 810 | 11 | Loading... |
24 Più di 700.000€ in 8 giorni. La stessa cifra prevista come entrate per tutta la durata della sperimentazione del ticket d'ingresso a Venezia è stata incassata in soli 8 giorni. Altro che metodo per controllare i flussi e combattere il sovraffollamento turistico. Questo è solo un modo per fare cassa!
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25 Per l'ormai classica rubrica 'giudici contro la Giustizia', Ludovico Vicino ci riporta le motivazioni della sentenza del tribunale di Bologna sul blocco della tangenziale organizzato dai fanatici di Ultima (de)Generazione.
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26 È quasi tutto pronto per "D'istruzione", il nostro evento dedicato alla drammatica parabola della scuola italiana.
Questa domenica, 5 maggio, ci vediamo a Latina per parlare di digitalizzazione acritica, di retorica delle competenze, di ideologia arcobaleno e di quanto ormai spopola nelle nostre aule in compagnia di due giovani docenti che ci aiuteranno a riflettere su cosa sia diventato l'insegnamento nell'era dell'agenda 2030.
Ci troveremo alle 16:00 presso il Bar Farina 1964 in Via Cesare Augusto, 14. Al termine dell'incontro, chi vorrà potrà fermarsi a condividere con organizzatori e relatori un'apericena al costo di 15€. Per restare a mangiare occorre prenotare contattando il 3404073384.
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27 Le uscite di Macron sulla possibilità di inviare truppe in Ucraina qualora i russi sfondino il fronte suonano terrificanti alle orecchie di chiunque abbia un minimo di sale in zucca. Eppure negli ultimi mesi, nonostante l'incombenza delle elezioni europee, il Presidente francese si è trovato più volte a ventilare la prospettiva di uno scontro diretto fra gli eserciti della Nato e quello della Federazione Russa. Cosa c'è dietro?
Ne parliamo questa sera nella diretta del giovedì in compagnia di Marco Adorni, segretario della nostra sezione di Parma. In diretta dalle 21:00 su Youtube, su Facebook e su X!
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28 Come direbbe Ennio Flaiano: "la situazione è grave ma non seria."
Ebbene sì, perché Emmanuel Macron ha dichiarato di aver preso in considerazione l'idea di inviare soldati francesi in Ucraina "se i russi dovessero sfondare le linee del fronte e se ci fosse una richiesta ucraina".
Una dichiarazione che smonta, in maniera abbastanza goffa, due pilastri della propaganda euroatlantista di questi ultimi due anni: la clamorosa sconfitta russa sul campo e la non belligeranza europea.
Nel primo caso, bastava non prendere per oro colato le roboanti prime pagine dei giornaloni nostrani, sempre pronti a dipingere l'esercito di Mosca come un'armata Brancaleone messa in difficoltà dalle doti da stratega di Zelensky. Nel secondo, invece, qualora non bastasse la quantità di munizioni e denaro partita dall'UE verso Kiev in questi mesi, per ordine di Washington e con buona pace delle reali necessità europee, siamo di fronte all'ennesima secchiata di benzina sul fuoco.
Ma d'altronde è cosa risaputa: Parigi, unica potenza nucleare dell'Unione Europea, preme per intestarsi l'egida di un possibile esercito europeo. Per la gioia delle tante "legion d'onore" che brillano sul petto di tanti, troppi anti-italiani. E con buona pace della Storia, che dovrebbe aver insegnato alla Francia cosa significhi partire verso le steppe russe con troppa sicumera.
Nel frattempo, gli USA accusano i russi dell'utilizzo di armi chimiche (la cloropicrina) nel conflitto ucraino. Cosa che avrebbe spinto lo stesso Macron a sbilanciarsi nelle ultime uscite. E qui, come direbbero proprio a Parigi, abbiamo come un déjà vu...
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29 Ovviamente nella rossa Toscana esser alternativi al PD significa esser inquadrati dai giornali locali come forza direttamente o indirettamente riconducibile al centro-destra. Ma noi ce ne freghiamo alla grande e tiriamo dritto. Un grande in bocca al lupo al nostro Fabrizio Marilli e a tutti i ragazzi della sezione del Chianti alle prese con le elezioni comunali di Barberino-Tavarnelle!
https://www.gazzettinodelchianti.it/barberino-tavarnelle/elezioni-david-baroncelli-avra-il-suo-avversario-e-fabrizio-marilli-pro-barberino-tavarnelle/
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30 In teoria, leggendo la Costituzione, la nostra sarebbe una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Ma il lavoro stesso è passato da diritto a concessione. Piegato alle logiche ordoliberiste, felice di umiliarsi dinanzi ai vincoli di bilancio europei, lo stato italiano ha voltato le spalle a milioni di cittadini, lasciando che sprofondassero nel precariato e nella disoccupazione.
I grandi sindacati agiscono da stampella dello status quo mentre sempre più giovani fanno le valige e cercano fortuna altrove, come nel dopoguerra. Il tutto mentre i media cercano di convincerci di quanto sia bello e moderno non avere un posto fisso.
Noi non la pensiamo così.
Il lavoro è la strada maestra per la realizzazione della persona umana: chi è sottoposto al ricatto economico difficilmente può contribuire liberamente alla vita politica e sociale del Paese. È soltanto tramite il perseguimento della piena occupazione e la ricostruzione di un vero stato sociale che favorisca il superamento dello stato di bisogno che si potrà realizzare una democrazia sostanziale e non solo formale.
Dunque buon 1° Maggio a chi si batte davvero per i lavoratori. Sul territorio, tutti i giorni, e non da un palco di un concerto che fa da colonna sonora a un sistema ingiusto, iniquo e criminale.
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31 Ieri sera su Rete 4 Alessia Morani (PD) ha ribadito che l'Italia deve cedere la propria sovranità militare non solo alla Nato, ma pure all'UE. Il che vuol dire assoggettare i nostri soldati alla Francia, perché l'esercito europeo altro non è che una Grande Armée allargata.
Segnaliamo alla Morani due cosucce che forse le sono sfuggite: i francesi non vincono da soli una guerra dai tempi di Napoleone e, soprattutto, in Europa nessuno fuori dalla Francia vuol farsi comandare da Macron. Tranne il partito delle legion d'onore, cioè il PD.
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32 Persino i giornalisti di Repubblica si sono accorti di che ciofeca sia il PNRR. Certo, giusto in ritardo di qualche anno e per ragioni del tutto strumentali... Ma, insomma, meglio tardi che mai. | 9 766 | 40 | Loading... |
33 "Uno Stato come l'Italia che ha bisogno di essere messo sotto tutela ha bisogno di un Draghi."
Leggendo queste parole, qualcuno di voi starà pensando: "Vabbè, sarà la classica dichiarazione autorazzista del solito politicante euroinomane." E in effetti è proprio così, avete ragione. Però c'è un dettaglio interessante: a parlare non è un esponente di +Europa o del PD, bensì Cateno De Luca.
Per chi non lo sapesse, Cateno De Luca è il federatore del progetto "Libertà", una lista che si presenterà alle prossime elezioni europee proponendosi come alternativa "anti-sistema" ed "euro-scettica".
Siete perplessi? Eh già, lo siamo anche noi. Con "alternative" di questo calibro, non stupiamoci se poi la gente non va a votare.
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34 Il Presidente Luca Zaia celebra l'efficienza del Veneto nell'utilizzo dei fondi del PNRR, ma dietro questa narrazione trionfale si celano numerose criticità.
In effetti, gli obiettivi del PNRR sono scelti ed imposti dall'esterno e spesso slegati dalle esigenze del territorio, rischiando di tradursi in enormi sprechi di risorse e denaro (il nostro).
Ha, dunque, senso spendere i soldi del PNRR?
Giacomo Del Pio Luogo, segretario della sezione Pro Italia Treviso, lo spiega in due minuti. | 8 872 | 31 | Loading... |
35 "Ci sono 17,5 miliardi da investire in istruzione, ma pochi soldi vanno in edilizia e tanti in una tecnologia spesso inutilizzabile. Le scadenze ravvicinate costringono a scelte al buio: velivoli telecomandati e occhialoni rischiosi per la vista destinati agli adolescenti. Presidi e docenti: le segreterie sono al collasso.”
Incredibile ma vero: persino a Repubblica si sono accorti di cosa sia il PNRR. Il passo successivo è comprendere che lo scenario che rilevano nelle nostre aule, tra lavagne interattive nuove di zecca e soffitti che crollano, non è uno sfortunato errore di percorso ma l'esito di un progetto chiaro e cristallino.
Anche di questo parleremo domenica 5 maggio a Latina nel corso dell'incontro "D'istruzione", dalle 16:00 presso il Bar Farina 1964 in Via Cesare Augusto, 14. Per partecipare all'apericena che si terrà al termine dell'evento, prenotate entro il 2 maggio contattando il 3404073384!
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36 Questa sera il nostro Ludovico Vicino parteciperà alla tavola rotonda dedicata alle elezioni europee organizzata da Ignis TV. Sarà un momento di confronto fra realtà politiche diverse ma accomunate dalla contestazione radicale della deriva liberticida e guerrafondaia in cui il Governo Meloni e l'Unione europea stanno trascinando il nostro Paese.
La diretta inizia alle 21:00, per seguirla basta cliccare QUI!
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37 A Maastricht hanno affisso questo poster per pubblicizzare il dibattito tra i candidati presidente della Commissione UE: l'Europa rappresentata come un uomo che si regge sulle stampelle a causa di una gamba malata, ovvero l'Italia.
Ovviamente si tratta di una clamorosa menzogna: l'Italia è uno dei tre pilastri della baracca europea, assieme alla Germania e alla Francia, essendone uno stato fondatore e contributore netto.
Ma non è questo il vero problema, perché è dai tempi dell'acronimo infamante "PIIGS" che conosciamo la visione ignorante di certi "paesi frugali" (spesso paradisi fiscali con debiti privati alle stelle) nei nostri confronti.
Il problema è un altro: questo poster sintetizza trent'anni di propaganda auto-razzista inflitta agli italiani da altri italiani, sostenitori dell'UE. Tutta la narrazione europeista nostrana ha dipinto un'Italia incapace, spendacciona e lavativa tenuta in piedi dalla somma Europa e dai sacri vincoli di bilancio.
Il vero nemico, dunque, è qui. | 8 978 | 122 | Loading... |
38 Mentre la criminalità dilaga e i cittadini chiedono sicurezza, il Comune di Desenzano ha finalmente individuato il nemico pubblico numero uno: Enzo "Racman" Fattori, un anziano signore colpevole di... Raccogliere rifiuti abbandonati sulle spiagge.
Evidentemente, l'uomo non era a conoscenza della pericolosità di un gesto simile. Ignorava che raccogliere rifiuti abbandonati sulle spiagge fosse un crimine tanto efferato.
Fortunatamente, grazie all'inflessibile azione della polizia municipale che ha multato Racman per ben 500 euro, possiamo dormire sonni tranquilli. Le spiagge del lago di Garda sono finalmente al sicuro dalla minaccia di essere pulite.
Si consiglia ai cittadini di non imitare il comportamento criminale di Racman: lasciate pure i rifiuti sulle spiagge, contribuendo all'inquinamento e al degrado.
La tutela e la salvaguardia dell'inquinamento sono priorità assolute!
Il Comune vi ringrazierà.
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39 Riconoscere la durezza della realtà in cui siamo immersi è un processo faticoso e spesso traumatico. È ingenuo pensare che per costruire un consenso politico basti enunciare ad alta voce delle verità, specialmente se lo si fa con la prosopopea di chi si ritiene l'unico sveglio in mezzo una pletora di addormentati.
Una riflessione su Matrix, Willy il Coyote e Platone a cura di Alberto Pardini, segretario della nostra sezione di Lucca.
https://proitalia.org/articoli/il-dissenso-non-basta | 1 715 | 6 | Loading... |
40 Un signore anziano si mette lodevolmente a tosare le siepi e strappare le erbacce che crescono lungo la strada.
L'opposizione di centro-destra a Carrara: "E I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE? E LE AUTORIZZAZIONI?"
Altro che erbacce: se c'è una specie davvero infestante nelle nostre città... È quella delle maestrine.
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UCRAINA: FRONTE PRECARIO
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In questo momento è ancora difficile stabilire con certezza se ci siano dei mandanti dell'attentato a Robert Fico, il premier slovacco. Non c'è dubbio sul fatto che la sua ferma posizione contro l'invio di armi all'Ucraina e la sua apertura al dialogo con la Federazione Russa (oltre a una certa avversione verso le politiche dell'OMS) gli abbiano procurato diversi nemici nei circuiti che contano, ma i moventi non bastano a inchiodare un colpevole.
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È venuto fuori che nessun rappresentante diplomatico Italiano era presente al Cremlino alla cerimonia di insediamento di Vladimir Putin. A differenza di quanto fatto da Ungheria e Francia, che hanno fatto presenziare i propri ambasciatori.
Aldilà dell'incidente diplomatico in sé, questo sgarbo così poco lungimirante porterà con ogni probabilità a un'ulteriore marginalizzazione dell'Italia sul futuro tavolo delle trattative per la definizione della questione ucraina.
Un signore che risulta essere il nostro Ministro degli Esteri ha tentato di giustificare la decisione di non presenziare sostenendo che la nuova ambasciatrice italiana a Mosca non abbia ancora ricevuto il placet del Cremlino. Segnaliamo sommessamente, anche qualora fosse vero, che esistono dei Consoli, come quello a San Pietroburgo, che potevano ovviare al problema. L'amara verità è che, diplomaticamente parlando (e non solo), siamo nelle mani di nessuno.
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Amici empolesi, mercoledì 15 maggio torniamo a trovarvi!
In un momento storico così concitato, in cui la classe dirigente del nostro Paese si mostra completamente spiazzata di fronte alla gravità dei conflitti che si consumano, ragioneremo di quale sia la strategia da metter in campo perché l'Italia torni padrona del proprio destino. Insomma, parleremo di quale potrebbe essere, e dovrebbe essere, il nostro posto nel mondo.
L'incontro si terrà a partire dalle 21:30 in Piazza Farinata degli Uberti, 16, presso il Comitato Elettorale per Andrea Poggianti Sindaco. Non mancate!
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