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Hurriya Info

articoli, rassegna stampa e appuntamenti di lotta contro frontiere e centri di espulsione

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"La protesta era nell'aria già da alcuni giorni, da quando la situazione all'interno dell'ex Palace Hotel è diventata invivibile: niente corrente elettrica, niente acqua, niente riscaldamento, perfino niente cibo. Così ieri è scoppiata la rabbia dei migranti ospitati nell'ex albergo, circa un centinaio. Una delegazione si era recata in prefettura per denunciare le insostenibili condizioni di vita all'interno della struttura. Al ritorno la clamorosa azione di protesta. Qualcuno di loro ha accatastato dei pezzi di legname e gli ha dato fuoco incendiando parte di una stanza. Poi i migranti hanno improvvisato un sit in nel piazzale esterno. Gli ospiti dell'ex Palace Hotel vanno avanti da quasi una settimana a merendine e succhi di frutta. Affermano che non viene loro consegnato il cibo né l'acqua. Ad occuparsi della loro permanenza a Fiuggi è la cooperativa "Synargasia onlus", che risulta morosa con l'Enel: da qui il distacco della fornitura elettrica che ha lasciato al buio e al freddo i migranti." https://www.ciociariaoggi.it/news/cronaca/229379/abbandonati-senza-cibo-luce-e-acqua-da-giorni-migranti-in-rivolta
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Abbandonati senza cibo, luce e acqua da giorni, migranti in rivolta

Ieri la clamorosa protesta dei migranti ospitati nell’ex Palace Hotel: appiccano un incendio e chiedono assistenza. Sul posto vigili del fuoco e polizia

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Il nuovo reato, previsto dal decreto sicurezza approvato ieri, che punisce le rivolte nelle carceri e CPR, è esteso anche a tutte le varie tipologie di "strutture per richiedenti asilo o altre strutture di accoglienza o di contrasto all’immigrazione illegale": hotspot, CARA, CAS, etc. "Per il solo fatto di partecipare alla rivolta, la pena è della reclusione da uno a quattro anni, reclusione da uno a sei anni per chi promuove, organizza, dirige una rivolta." Fonte: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-59/24300
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Il governo Meloni vara un nuovo "pacchetto sicurezza". Il provvedimento ha avuto il libera del Consiglio dei ministri oggi 16 novembre. Tra le varie misure repressive, "viene introdotto un nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere o CPR con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. Un'ulteriore fattispecie di reato punisce chi istiga la rivolta, anche dall'esterno del carcere, con scritti diretti ai detenuti." Fonte: https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/cdm-approva-pacchetto-sicurezza-arma-fuoco-privata-polizia_72988261-202302k.shtml
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Aggiornamenti sul blocco di una deportazione dal CPR di Caltanissetta - Pian del Lago: 17 persone sono state denunciate per vari reati, 15 hanno ricevuto un foglio di via di 3 anni, 2 un avviso orale. Solidarietà a chi lotta contro razzismo, apartheid, campi di concentramento e deportazioni. https://caltanissetta.gds.it/articoli/cronaca/2023/11/16/tentarono-di-impedire-il-trasferimento-di-migranti-dal-cpr-di-caltanissetta-17-denunciati-7dddb736-9a1d-4b23-96ba-549d43538030/
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Tentarono di impedire il trasferimento di migranti dal Cpr di Caltanissetta, 17 denunciati

Il gruppo di attivisti aveva compiuto un vero e proprio raid fermando il pullman della polizia

Oggi un gruppo di persone ha provato a bloccare una deportazione dal CPR di Caltanissetta. Adesso sono in stato di fermo. Passa parola. FREEDOM FOR ALL. NO BORDERS. https://www.seguonews.it/catanissetta-attivisti-protestano-a-pian-del-lago-e-impediscono-luscita-di-un-pullman-della-polizia
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Catanissetta, attivisti protestano a Pian del Lago e impediscono l'uscita di un pullman della polizia #Caltanissetta

Stanno impedendo l'uscita di un pullman con sopra alcuni stranieri che dovevano essere rimpatriati

"Un protocollo d’intesa in materia di gestione dei flussi migratori è stato siglato a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e il primo ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama. “L’Albania darà possibilità all’Italia di utilizzare alcune aree del territorio albanese dove l’Italia potrà realizzare a proprie spese due strutture dove allestire centri per la gestione di migranti illegali. Inizialmente – ha affermato Meloni -, potrà accogliere fino a 3 mila persone che rimarranno il tempo necessario per espletare le procedure delle domande di asilo ed eventualmente rimpatrio. L’accordo non riguarda i minori, le donne in gravidanza e gli altri soggetti vulnerabili, non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Gdf, non quelle delle ong. Il flusso complessivo potrebbe arrivare fino a 36mila persone che si alternano. Al porto di Shengjin, l'Italia si occuperà delle procedure di sbarco e identificazione e realizzerà un centro di prima accoglienza e screening. A Gjader, nel nord ovest dell'Albania, realizzerà una struttura modello Cpr per le successive procedure." Fonti: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/11/06/meloni-con-lalbania-un-protocollo-per-gestire-i-flussi-di-migranti_2be5459d-3401-44f6-9db6-36c18e0d80fb.html https://qds.it/meloni-incontra-rama-accordo-su-due-centri-per-migranti-in-albania/
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Meloni: 'Con l'Albania un protocollo per gestire i flussi di migranti'

L'Italia è il primo partner commerciale dell'Albania. C'è una strettissima collaborazione che già esiste nella lotta all'illegalità" (ANSA)

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Inizia il concentramento davanti al centro di espulsione di Ponte Galeria a Roma
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Milano
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Torino
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00:32
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Nel nuovo centro di Pozzallo-Modica, fino a ieri erano presenti 7 persone nell'area adibita a centro di detenzione per richiedenti asilo provenienti da paesi "sicuri" . Ieri la giudice della Sezione Immigrazione del Tribunale ordinario di Catania ha respinto tre richieste di convalida della Questura di Ragusa del trattenimento di altrettanti tunisini, ritenendo il trattenimento illegittimo e disponendone la liberazione. Nello stesso centro, nell'area adibita a hotspot erano presenti 146 persone, tra le quali molte famiglie con bambini. Giovedì 28 settembre queste persone, durante un presidio tenuto dalla rete Carovane Migranti hanno protestato gridando a gran voce "Freedom", libertà. Le persone segregate raccontano che non hanno telefoni e non possono comunicare con l'esterno, non hanno sufficienti vestiti, medicine e cure mediche. Tutte chiedevano di poter essere liberate e uscire.
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