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War Room - Russia, Ucraina, NATO

Un tentativo di riflessione sugli aspetti MILITARI del conflitto, più qualche considerazione sparsa. I tifosi sono pregati di andare a tifare altrove.

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Intanto Shoigu (questa sarà un'altra notte di meme)
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02
Molto velocemente su Belousov al posto di Shoigu (mandato al Consiglio di Sicurezza, il Politburo in pratica): Belousov è un economista. La guerra si fa coi soldi. All'esercito bisogna allocare fondi in base alle necessità, non a progetti cosmetici che stanno in piedi magari da vent'anni e non hanno prodotto nulla di utilizzabile. Gerasimov resta Capo di Stato Maggiore, quindi la discontinuità non è fortissima, né si tratta della "vendetta di Prigozhin". Che nel Ministero ci fossero un bel po' di incompetenti non serviva Prigozhin a dimostrarlo. PS: Belousov è il classico "cattivo russo" da film, come aspetto fisico.
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03
Ora di corsa a casa che i fronti si muovono e dobbiamo capire che succede...
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04
Questa due giorni (e mezzo) torinese è volata in un attimo tra ottimo cibo e ottimo bere, una cara amica rivista, una città bellissima e ottocentesca al punto giusto (l'ottocento resta il secolo scorso, in fin dei conti) con ritmi lentissimi ma una vivacità stupefacente. Velocissimo passaggio al Salone del Libro ospiti della Regione Campania per parlare di "Oppenheimer, Putin eccetera": purtroppo la bronchite (malattia appunto ottocentesca, meglio la tisi ma non gliela auguro) ha impedito a Carlo Ziviello di essere presente ma me la sono cavata decentemente anche da solo. Alla prossima, magari organizzandomi meglio e con almeno in giorno in più.
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05
Trovandomi a Torino, potevo mai farmelo sfuggire?
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06
Coesistere
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07
La cautela è d'obbligo: le fonti ucraine esagerano il numero delle truppe russe coinvolte nell'operazione, le fonti russe lo minimizzano. Quando ne sapremo di più, scriveremo.
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08
(Sono in treno e ne avrò ancora per un po', quindi post breve e carta non mia) Dell'offensiva, se possiamo chiamarla così, russa nel settore di Kharkiv sappiamo al momento molto poco. Non ci sono geolocalizzazioni ed entrambe le parti diffondono pochissime foto, che come al solito non è certo si riferiscano alla zona in oggetto. Non si segnala la presenza di mezzi corazzati, quindi piú che di una offensiva possiamo parlare di una ricognizione in forze. Alcuni villaggi sono stati occupati (Streleche, Krasnoye, Pylnaya e Borisovka), ma non c'è stato nessuno sfondamento del fronte per il semplice motivo che le unità ucraine (come quelle russe dall'altro lato del confine) sono a qualche chilometro, non sulla frontiera. Rinforzi ucraini stanno affluendo nella zona e c'è da capire se lo scopo di questa incursione è proprio questo, ossia attivare un'altra zona di fronte per obbligare il comando ucraino a rinforzare le difese a scapito di altri settori.
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09
Tanto per chiarire meglio il concetto: il dipinto in allegato, "Congratulazioni nel giorno della Vittoria" è opera di Nikolai Chuprina (1928-2000), artista SOVIETICO e UCRAINO.
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10
Sulla questione "giorno della Vittoria" mi limito solo a dire una cosa: la sua gestione da parte dell'Occidente è una cascata di fallacie logiche e sillogismi sbagliati, sciocchi e pericolosi. Non lo si deve celebrare perché è una festa sovietica, l'Unione Sovietica era il male quindi tutto ciò che faceva era il male, incluso celebrare il 9 maggio (questo di solito in Europa orientale). Oppure: il 9 maggio era una festa sovietica, l'Unione Sovietica era in realtà la Russia imperialista sotto altro nome, noi ci opponiamo alla Russia imperialista sotto ogni nome, quindi ci opponiamo alle celebrazioni del 9 maggio (questo anche in Europa occidentale). Queste interpretazioni non solo sono sciocche, sono esattamente speculari a quelle della propaganda russa: il 9 maggio è una festa russa, la Russia ha lottato contro il nazismo e ne celebra la distruzione, l'Occidente è nazista, quindi l'Occidente non celebra la distruzione del nazismo. E così via. Ora, anche i sassi (ma non i redattori di parecchi dei nostri giornali e i liberali del webbe e chi li segue) sanno che l'URSS non era solo la Russia, e che i morti sovietici per combattere il nazismo erano russi, ucraini, bielorussi, baltici, caucasici, centroasiatici, siberiani e tutte le centinaia di nazionalità che l'URSS comprendeva, quindi il 9 maggio non è la festa "russa", con buona pace sia di Putin che degli scemi del lato nostro. È la celebrazione del sacrificio immane delle donne e degli uomini sovietici - guidati all'epoca, tra l'altro, da un georgiano (ma lo vedete quanto siete scemi, mannaggia tutto?). E anche i sassi capiscono che queste fallacie logiche in realtà fallacie non sono, perché sono accuratamente costruite per identificare l'Unione Sovietica (l'impero del male in passato) con la Russia (l'impero del male di oggi e, inteso come impero russo, di sempre), e di conseguenza identificare comunismo (socialismo più o meno realizzato, vabbè) e populismo/nazionalismo. Se celebri il 9 maggio o qualsiasi cosa abbia fatto l'URSS stai celebrando in realtà Putin, proprio lui personalmente. È, ripeto, una costruzione voluta e propagandata, alla quale come di regola avviene molti allocchi si accodano credendo di essere molto intelligenti; e che porta a minchiate (scusate, ma non mi viene in mente altro termine) quali "la seconda guerra mondiale è stata scatenata insieme da Hitler e Stalin" dalla quale si arriva dritto per dritto a "Stalin era peggio di Hitler", "il comunismo era peggio del nazismo" e paccottiglia assortita. E questa è la parte stupida. Veniamo a quella pericolosa. Il 9 maggio si celebra la vittoria SUL NAZISMO. Ora, a me non pare che questa cosa possa essere soggetta a interpretazioni o a distinguo. Se ti rifiuti di celebrare la vittoria SUL NAZISMO, dicendo che però questo e però quello (invece, magari, di ribaltare il discorso e dire che il 9 maggio non è la festa dei russi ma la festa di tutti i popoli che hanno combattuto il nazismo eccetera, perché spero bene che tu voglia che il tuo popolo sia incluso nel novero di quelli che l'hanno combattuto, il nazismo), dovresti anche renderti conto che così facendo dai una grossa mano a quelli che per quella ideologia hanno un certo affetto, e ai quali spiace che il 1945 sia andato come è andato. Ora se tu governo lettone o moldavo credi, ingenuamente, che tanto i nazisti li puoi tenere sotto controllo, non c'è problema, e intanto li usi per combattere i russi o i comunisti o i russi e i comunisti e fare la tua bella carriera politica e poi quando non ti servono più che ci vuole a levarli di mezzo, ho delle brutte notizie per te.
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11
Invece sul 9 maggio in generale, e sul patetico revisionismo di cui è fatto oggetto dalle parti nostre, rimando a quanto ho scritto l'anno scorso:
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12
La seconda foto che allego va nella stessa direzione. Sul palco d'onore, in mezzo ai veterani della seconda guerra mondiale, dietro Putin c'è un giovanotto decorato (tra le altre cose) con la stella di "Eroe della Federazione Russa". Vi ricordate, ai tempi di Mariupol, quel fante di marina alto e magro, chiaramente in posizione di comando, che per essere più riconoscibile dai suoi uomini aveva in spalla uno zainetto rosso? È lui.
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13
Dunque, sul 9 maggio a Mosca. Rispetto alle parate del Giorno della Vittoria del 2022 e del 2023, l'edizione di quest'anno ha visto più elementi di "normalità": c'è stato il passaggio aereo e un maggior numero sia di truppe che di veicoli. Continuano a non esserci carri armati, tranne il T-34/85 che apre la parata, per la gioia dei nostri Iacoboni che possono scrivere, per il terzo anno di fila, che non ce ne sono perché sono tutti al fronte. Però c'è stata una novità piuttosto significativa (foto 1) per la prima volta hanno sfilato anche distaccamenti delle truppe impiegate al fronte. L'intento è chiaro, legare la "Operazione Militare Speciale" alla seconda guerra mondiale, presentando la seconda come la continuazione della prima. E certo, avere un'altra volta carri armati tedeschi da far saltare in aria aiuta questa interpretazione forse più delle truppe che sfilano.
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14
Tra poco meno di un'ora, alle 20.45, come spesso accade il giovedì sono ospite degli amici di Punto Critico Blog. Questo è il link per seguire la diretta (o anche la differita, eh, siamo tolleranti): https://www.youtube.com/live/q6LxN6nky74?si=8ageIas4A28meIyG Per quanto riguarda la parata di oggi (e il 9 maggio in generale), più tardi posto una riflessione che mi è venuta in mente ma che per pigrizia non ho ancora scritto. Vi lascio intanto con la foto di Umka, il cane di Lukashenko, anche lui spettatore della parata.
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Nonostante il maltempo, oggi siamo a Sorrento.
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Per un pezzo del genere, un anno fa ti avrebbero paracadutato Iacoboni sul pianerottolo.
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Qui la seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=vnNgoS8VsoQ
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Qui il link alla prima parte di Ivan Grozny: https://www.youtube.com/watch?v=ZYOxxp_EVxc
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19
Certo, per "virtue signalling" ben pochi ambasciatori europei hanno presenziato: ma i nostri padroni d'oltreoceano, seppure a malincuore e ribadendo che non ne sono contenti, hanno ovviamente riconosciuto la sua legittimità. Eh, ma il loro ambasciatore (ambasciatrice, in realtà) non era presente alla cerimonia! Infatti non c'era, ma aveva avvertito da tempo che, guarda caso proprio in questi giorni!, doveva tornare negli USA per varie faccende improrogabili. E così USA e Russia hanno risolto eccellentemente la questione. L'ambasciatrice non poteva andare, ovviamente, ma altrettanto ovviamente non poteva non andare. Quindi non c'è andata ma non è rimasta in ambasciata, ha lasciato temporaneamente il paese. Così gli USA possono raccontare che hanno fatto lo sgarbo a Putin, i russi che l'ambasciatrice USA si è giustificata tipo scolara prima della verifica, e tutti e due possono sostenere di aver vinto. Quando entrambi sono fessi e contenti (e sanno benissimo di esserlo) si chiama "diplomazia" e forse sarebbe il caso di tornare a praticarla, perché ha il gran vantaggio che la gente non muore.
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20
Dell'insediamento di Putin (il quinto...) ci importa il giusto, ovvero molto poco - nel senso che chi temeva, o sperava, che avrebbe sfruttato l'occasione per dichiarare guerra all'Occidente satanista e gender si è beccato il solito discorso democristiano e le solite banalità che chiunque dice in questi momenti, anche perché il rituale è abbastanza codificato e non c'è troppo spazio per le improvvisazioni. Quella che invece è interessante è stata la reazione occidentale, che sostanzialmente è quella del fotogramma che allego, tratto dall'Ivan Grozny (Ivan il terribile) di Sergei Eisenstein, in cui i cortigiani mormorano "L'Europa non lo riconosce come re!" - e andatevi a vedere il film se non sapete come continua la scena, e vergogna a voi se non l'avete visto. L'Europa, infatti, non lo riconosce, o meglio dice di non riconoscerlo ma, nei fatti, non può non farlo, e infatti non lo fa, con buona pace di Borrell.
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21
Il programma di terza elementare secondo Valditara. (Per chi è vissuto sotto una roccia negli ultimi due giorni: https://tg24.sky.it/cronaca/2024/05/07/valditara-modifica-programma-scuola)
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PS - tanto per andare sul sicuro, Tajani ha detto che l'Italia non ha mandato armi che possono colpire il territorio russo.
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Non sembra invece che all'ambasciatore francese siano stati fatti discorsi di obiettivi militari da colpire, ma poco dopo Macron ha dichiarato che la Francia sostiene l'Ucraina ma non è in guerra né con la Russia né col popolo russo, e non cerca un cambio di regime a Mosca. Per dare un po' più di sostanza al discorso fatto agli ambasciatori, ad ogni modo, poco prima del loro ingresso al Ministero lo Stato maggiore russo ha dichiarato che, su ordine di Putin, ha iniziato le preparazioni per esercitazioni delle forze nucleari non-strategiche (cioè tattiche) "nel prossimo futuro", nel Distretto Militare Meridionale (che comprende Russia meridionale, territori annessi e Crimea) e con la partecipazione della flotta (ovvero, che le esercitazioni in questione saranno condotte nel Mar Nero). Le esercitazioni, continua lo Stato Maggiore, sono effettuate in risposta alle "affermazioni provocatorie e alle minacce di certi funzionari occidentali" nei confronti della Federazione Russa. È chiaro che le esercitazioni non saranno condotte con missili nucleari, ma che verranno testati solo i meccanismi di dispiegamento, comando e controllo. Ad ogni modo è un'escalation seria, che viene in risposta a una serie di escalation altrettanto serie da parte di Francia e Gran Bretagla - da cui appunto la convocazione degli ambasciatori. Le dichiarazioni di Macron potrebbero lasciare intendere che il messaggio è stato recepito, considerando anche che, a quanto pare, i colloqui con Xi Jinping non hanno porato ai risultati da lui sperati (quanto queste speranze poi fossero fondate ognuno può immaginarlo): se nei prossimi giorni dalla Francia non si parlerà più di inviare le truppe, la collaudata (ma un po' rischiosa) tattica "escalate to de-escalate" potrebbe essersi rivelata vincente. Per quanto riguarda le testate tattiche, visto che se ne parla come fossero fuochi d'artificio solo un po' più rumorosi: non si sa quante la Russia ne abbia, perché non sono regolate da nessun trattato. Sono certamente meno potenti delle armi nucleari strategiche, ma vanno comunque da un minimo di uno a un massimo di 50 chilotoni, che non è poi pochissimo - per mettere le cose in prospettiva, la bomba di Hiroshima era di 15 chilotoni. Sappiamo con certezza che nell'arsenale russo ci sono testate nucleari tattiche per gli Iskander, per i Kh-59M (lanciati dai Su-24M, Su-30, Su-34 e Su-35S), per i Kalibr (probabilmente), per le bombe a caduta libera (il cui impiego ormai non è più ipotizzabile)e anche proiettili per l'artiglieria da 1 chilotone: i 3BV1 da 180 mm, i 3BV2 da 203 mm, i 3BV3 da 152 mm e i 3BV4 da 240 mm. Buona parte dei proiettili nucleari per l'artiglieria è stata deattivata e distrutta, ma sicuramente qualcosa è rimasto, e non è difficilissimo farne di nuovi.
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24
Oggi pomeriggio sia l'ambasciatore britannico Nigel Casey (nella foto, non felicissimo) che l'ambasciatore francese Pierre Levy sono stati convocati al Ministero degli Esteri a Mosca, dove sono rimasti rispettivamente per trenta e quaranta minuti. Non hanno rilasciato dichiarazioni, ma ci ha pensato il Ministero degli Esteri russo. All'ambasciatore inglese è stato chiesto conto delle parole di David Cameron, secondo il quale l'Ucraina è autorizzata a usare armi britanniche per colpire il territorio russo, e gli è stato notificato che il governo russo le considera un'escalation molto seria: se dovesse verificarsi un'eventualità del genere, la Russia si riserva il diritto di colpire obiettivi militari inglesi "sia sul territorio dell'Ucraina che altrove".
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25
Lasciando perdere l'ultima versione della blyatmobile che ho condiviso poco fa, occupiamoci di cose più serie. È sconcertante vedere come siamo passati in relativamente poco tempo da "tranquilli, i russi hanno già perso, finiscono i missili a metà marzo (2022)" a ragionare di "tracollo", di "extrema ratio" e di interventi diretti NATO per salvare il (poco) salvabile. Ed è ancora più sconcertante notare come questi due discorsi convivano, apparentemente senza problemi, nel dibattito intorno al conflitto: sì, i russi sono degli incapaci che hanno finito i missili e non hanno più né uomini né carri armati, e sì, ora spazzeranno via l'Ucraina e invaderanno la NATO. La gente, e anche chi la guida, sta perdendo la capacità di ragionare in maniera spaventosamente veloce.
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Per chi si stesse ponendo il problema, questa è la visuale del guidatore:
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Sempre più grandi, sempre più rozzi, sempre più senza vergogna. Piango.
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Qui c'è un articolo molto completo dell'Agenzia Nova: https://www.agenzianova.com/en/news/Niger-Italy-aims-to-become-the-leader-of-European-interests-to-the-detriment-of-France/
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L'8 marzo il generale Figliuolo (ve lo ricordate?) e il Direttore generale del Ministero degli Esteri, Riccardo Guariglia, hanno visitato il paese incontrando non solo l'ambasciatore italiano e i militari di stanza laggiù, ma anche il Ministro della Difesa del Niger Alkassoum Indatou e il Capo di Stato Maggiore Salifou Modi, che li hanno ringraziati per l'impegno italiano (nella foto, il generale Figliuolo e il suo omologo nigerino si scambiano doni. L'articolo, sempre a cura del nostro Ministero della Difesa, è qui: https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/niger-missione-bilaterale-supporto/notizie-teatro/misin-il-generale-figliuolo-termina-la-visita-di-tre-giorni-in-niger/33626.html). la visita è particolarmente importante perché segnala che, sia per il governo italiano che per il nuovo governo nigerino, i rapporti restano positivi e "business as usual", nonostante il colpo di stato. Insomma, via gli USA, via la Francia, resta l'Italia. E la Russia. Sarà una situazione interessante.
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Forse ancora più paradossale è che buona parte dell'opinione pubblica italiana non sa che nella "Airbase 101" ci sono anche militari italiani, visto che nel 2018 il Parlamento Italiano ha autorizzato la Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (MISIN), le cui attiuvità sono elencate qui: https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/niger-missione-bilaterale-supporto/contributo-nazionale/28247.html. I soldati impiegati sono circa 350 con una dozzina di mezzi, a fronte di un massimo ipotizzabile di 500 militari, 100 mezzi terrestri e 6 mezzi aerei: non hanno ovviamente alcuna mansione di combattimento ma solo di addestramento, assistenza umanitaria, lavori infrastrutturali eccetera, insomma tutte quelle belle cose che noi "italiani brava gente" andiamo facendo in giro per il mondo (no, non sono ironico, non del tutto almeno). E vabbè, direte voi, peccato però che insieme agli statunitensi e ai francesi se ne dovranno andare anche loro. E invece, e qui sta il paradosso del paradosso, non se ne devono andare proprio per niente. Non solo il governo del Niger non li vuole cacciare, ma pare anzi che li apprezzi molto.
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Quella nella foto è la "Airbase 101" all'aeroporto di Niamey, in Niger (o, alla francese, "Base Aérienne 101"), di cui negli ultimi giorni si sta parlando per via di un dettaglio un po' paradossale: il governo ha chiesto agli USA di sgomberare i propri soldati dal paese, ma la faccenda va a rilento e intanto, nella "Airbase 101", sono arrivati i russi, invitati al posto loro (qui un articolo che ricostruisce la viocenda: https://www.reuters.com/world/africa/russian-troops-enter-base-housing-us-military-niger-us-official-says-2024-05-02/?utm_source=Sailthru&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Daily-Briefing&utm_term=050324&user_email=beb153e26cc5453399a6e864e8ac4930395c650a1cbabfad18dc356e71a2c4ba). Ovviamente i due contingenti occupano strutture separate e non sono in contatto, però insomma è una situazione un po' paradossale.
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32
La casa di videogiochi Hoyoverse (quella di Genshin Impact, per intenderci) ha aperto la pre-registrazione del suo nuovo gioco Zenless Zone Zero in tutto il mondo, Ucraina inclusa, come testimonia la foto. Il problema? Che l'abbreviazione del gioco è ZZZ, e il suo logo, ovviamente, una Z. Cosa che sta destando qualche polemica.
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REEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
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Sumlenny, tra l'altro, come funzionano i think tank foraggiati dall'estero lo sa benissimo, essendo stato prima il direttore della Heinrich-Böll-Stiftung a Kiev dal 2015 al 2021, e poi il fondatore dell'European Resilience Initiative Center a Berlino, che non solo è un altro aspiratore di soldi pubblici ma è pure uno di quegli "istituti" che ci insegna come funziona la guerra in Ucraina e l'Europa orientale in generale.
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Andando in Ucraina le cose nel modo in cui vanno, parecchi NAFO si stanno riposizionando sulla Georgia: ed essendo NAFO sperano, ovviamente, che la faccenda vada a finire nel sangue. E non lo sperano solo loro ma anche un bel po' di liberali, che ormai tra orchi russi, neonati filo-Hamas e georgiani pagati da Putin stanno perdendo decisamente il controllo. Qui, ad esempio, il "dissidente" (naturalizzato tedesco) Sergej Sumlenny dice di aver capito qual è il problema dell'opposizione georgiana: manca gente alla Pravyj Sektor, loro sì che saprebbero opporsi "alla violenza russa" (https://twitter.com/sumlenny/status/1785635984324862272).
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Almut Rochowanski e Sopo Japaridze ci spiegano un po' meglio la questione della legge "filorussa" sulle NGO (che, sorpresa, non è affatto "flio russa" così come non è "filorusso" Sogno Georgiano, il partito al governo) e il ruolo spropositato che le NGO hanno sulla vita pubblica ed economica del paese. In sintesi? È una situazione molto, molto, molto complicata, ed è improbabile che finisca bene qualsiasi cosa succeda. https://lefteast.org/unrest-georgia-foreign-influence-transparency-law/ Trovate entrambe su X/Twitter: @rochowanski @sopjap
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Ogni due maggio non ho voglia di dire niente, e metto sempre e solo questa foto. Vadim Papura, 24 luglio 1996 - 2 maggio 2014 (Odessa), quando un altro mondo sembrava sempre possibile.
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Con grande tatto (foto 3) gli organizzatori hanno pensato al personale delle ambasciate di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia e Polonia: se vogliono venire a ispezionare i mezzi, che in fondo è roba loro, possono saltare la fila.
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E in effetti è stato davvero uno spettacolo, anche se probabilmente non come pensava lui: l'Abrams è senza dubbio la stella della mostra di mezzi NATO recuperati dai campi di battaglia inaugurata oggi a Poklonnaja Gora, "la collina dell'inchino" da cui, tradizionalmente, chi arrivava a Mosca da occidente si fermava ad omaggiare la città prima di entrarvi, e dove è stato costruito il Parco della Vittoria dopo la seconda guerra mondiale. Luogo simbolico quanto pochi, così come simbolico era stato, nelle intenzioni di chi a un anno dall'inizio della guerra aveva all'epoca organizzato l'evento, piazzare davanti all'ambasciata russa a Berlino un carro russo distrutto in Ucraina. Chi di cringe ferisce, di cringe perisce, e complice anche la giornata di festa e di sole i vatniki si sono disciplinatamente messi in fila per, appunto, vedere l'Abrams, e non solo quello.
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"Ragazzi, quando il primo vatnik incontrerà il promo Abrams. Sarà uno spettacolo", twittatava orgoglioso Paul Massaro il 27 maggio 2023 (https://twitter.com/apmassaro3/status/1662439282659696640). Tra quelli che si sono salvati il post, lo ammetto, c'ero anch'io, come si può notare dallo screenshot (foto 1).
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Sulla questione "giorno della Vittoria" mi limito solo a dire una cosa: la sua gestione da parte dell'Occidente è una cascata di fallacie logiche e sillogismi sbagliati, sciocchi e pericolosi. Non lo si deve celebrare perché è una festa sovietica, l'Unione Sovietica era il male quindi tutto ciò che faceva era il male, incluso celebrare il 9 maggio (questo di solito in Europa orientale). Oppure: il 9 maggio era una festa sovietica, l'Unione Sovietica era in realtà la Russia imperialista sotto altro nome, noi ci opponiamo alla Russia imperialista sotto ogni nome, quindi ci opponiamo alle celebrazioni del 9 maggio (questo anche in Europa occidentale). Queste interpretazioni non solo sono sciocche, sono esattamente speculari a quelle della propaganda russa: il 9 maggio è una festa russa, la Russia ha lottato contro il nazismo e ne celebra la distruzione, l'Occidente è nazista, quindi l'Occidente non celebra la distruzione del nazismo. E così via. Ora, anche i sassi (ma non i redattori di parecchi dei nostri giornali e i liberali del webbe e chi li segue) sanno che l'URSS non era solo la Russia, e che i morti sovietici per combattere il nazismo erano russi, ucraini, bielorussi, baltici, caucasici, centroasiatici, siberiani e tutte le centinaia di nazionalità che l'URSS comprendeva, quindi il 9 maggio non è la festa "russa", con buona pace sia di Putin che degli scemi del lato nostro. È la celebrazione del sacrificio immane delle donne e degli uomini sovietici - guidati all'epoca, tra l'altro, da un georgiano (ma lo vedete quanto siete scemi, mannaggia tutto?). E anche i sassi capiscono che queste fallacie logiche in realtà fallacie non sono, perché sono accuratamente costruite per identificare l'Unione Sovietica (l'impero del male in passato) con la Russia (l'impero del male di oggi e, inteso come impero russo, di sempre), e di conseguenza identificare comunismo (socialismo più o meno realizzato, vabbè) e populismo/nazionalismo. Se celebri il 9 maggio o qualsiasi cosa abbia fatto l'URSS stai celebrando in realtà Putin, proprio lui personalmente. È, ripeto, una costruzione voluta e propagandata, alla quale come di regola avviene molti allocchi si accodano credendo di essere molto intelligenti; e che porta a minchiate (scusate, ma non mi viene in mente altro termine) quali "la seconda guerra mondiale è stata scatenata insieme da Hitler e Stalin" dalla quale si arriva dritto per dritto a "Stalin era peggio di Hitler", "il comunismo era peggio del nazismo" e paccottiglia assortita. E questa è la parte stupida. Veniamo a quella pericolosa. Il 9 maggio si celebra la vittoria SUL NAZISMO. Ora, a me non pare che questa cosa possa essere soggetta a interpretazioni o a distinguo. Se ti rifiuti di celebrare la vittoria SUL NAZISMO, dicendo che però questo e però quello (invece, magari, di ribaltare il discorso e dire che il 9 maggio non è la festa dei russi ma la festa di tutti i popoli che hanno combattuto il nazismo eccetera, perché spero bene che tu voglia che il tuo popolo sia incluso nel novero di quelli che l'hanno combattuto, il nazismo), dovresti anche renderti conto che così facendo dai una grossa mano a quelli che per quella ideologia hanno un certo affetto, e ai quali spiace che il 1945 sia andato come è andato. Ora se tu governo lettone o moldavo credi, ingenuamente, che tanto i nazisti li puoi tenere sotto controllo, non c'è problema, e intanto li usi per combattere i russi o i comunisti o i russi e i comunisti e fare la tua bella carriera politica e poi quando non ti servono più che ci vuole a levarli di mezzo, ho delle brutte notizie per te.
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