🏴☠️Attualità
🇬🇧
REGNO UNITO. IL TELEGRAPH RENDE PUBBLICI MIGLIAIA DI MESSAGGI WHATSAPP COMPROVANTI LA DELIBERATA MALAFEDE DEL GOVERNO BRITANNICO NELLA REALIZZAZIONE DELLA FARSA PANDEMICA
Una serie di oltre 100.000 messaggi WhatsApp inviati a e da Matt Hancock, l'ex segretario alla Sanità, sono stati consegnati al Telegraph e da esso resi pubblici, in seguito alle preoccupazioni sulla velocità e la portata dell'inchiesta ufficiale in corso.
Gli inquirenti hanno ora acquisito tali messaggi come prova.
Isabel Oakeshott, giornalista e coautrice del libro «Pandemic Diaries di Hancock», ha dichiarato di avere reso noti i messaggi, perché ritiene che l'inchiesta possa rimanere bloccata o subire gravi azioni di rallentamento e che dunque l'opinione pubblica «potrebbe dover aspettare molti anni prima che [l'inchiesta] raggiunga delle conclusioni».
Durante l'udienza preliminare di mercoledì, che esaminava le decisioni politiche e amministrative fondamentali intraprese durante la pandemia, Hugo Keith KC, avvocato dell'accusa ha chiesto l'acquisizione di una serie di informazioni rilevanti per l'indagine.
A tal proposito Keith ha dichiarato che sono state inviate formali richieste a funzionari chiave, tra cui il professor Chris Whitty, Chief Medical Officer per l'Inghilterra e Sir Patrick Vallance, Chief Scientific Adviser del governo britannico.
Sono state inoltre richieste testimonianze a consulenti del Cabinet Office e del «numero 10» di Downing Street, tra cui Dominic Cummings, Simon Case, Lee Cain, Jack Doyle e Lord Sedwill.
Keith ha anche aggiunto: «E naturalmente, alla luce di alcune notizie di stampa riguardanti i messaggi WhatsApp del signor Hancock, vorremmo anche incoraggiare chiunque abbia altre informazioni rilevanti da fornire, ma che noi stessi non abbiamo ancora contattato, a farsi avanti e a contattarci».
Keith ha detto che ai testimoni è stato chiesto di rivelare e-mail e comunicazioni private sulla risposta del governo britannico alla Covid-19 e «questi documenti includono, e sono stati resi pubblici, i documenti relativi alla risposta del governo britannico alla Covid-19 (...) Questi documenti includono, e non sono limitati a, comunicazioni informali di gruppo come messaggi di testo e messaggi di gruppo Whatsapp, messaggi privati, comunicazioni e-mail e note contemporanee di agenda o di altro tipo (...) Questa inchiesta non si trascinerà per decenni».
La baronessa Heather Hallet, presidente dell'inchiesta, ha respinto le critiche sull'inchiesta e ha insistito sul fatto che non si tratterà di un "whitewash" che si trascinerà per decenni.
Aprendo l'udienza preliminare mercoledì, Lady Hallett ha detto di voler «correggere alcuni malintesi» sull'indagine e sulla pubblicazione dei messaggi di Hancock durante la notte.
Lady Hallett ha dichiarato: «Questa inchiesta non si trascinerà per decenni, sono stata determinata fin dall'inizio perché l'inchiesta giunga a conclusioni e formulare raccomandazioni il prima possibile, se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo di trarre insegnamenti e ridurre le sofferenze in qualsiasi futura pandemia (...) Per questo motivo ho chiesto l'esplicito consenso dell'allora Primo Ministro per la stesura di rapporti provvisori, e ho dato istruzioni ai team del modulo che questo è ciò che desidero fare ogni volta che sarà possibile (...) Tuttavia, se vogliamo condurre un'indagine approfondita ed efficace, ci vorrà del tempo, nonostante il team d'inchiesta stia lavorando a pieno ritmo».
Lady Hallet ha anche respinto le affermazioni secondo cui altri Paesi, tra cui Svezia e Francia, avrebbero già concluso le loro indagini sulla pandemia: «Non conosco nessun'altra inchiesta al mondo di questo tipo, cioè pubblica, con poteri statutari per ottenere prove, con partecipanti principali che svolgono ruoli importanti e con termini di riferimento straordinariamente ampi» - ha dichiarato - «Perciò, rispetto ad alcuni commentatori, i paragoni con altri Paesi non sono utili (...) Inoltre, desidero ribadire che non ci sarà alcun "whitewash"».