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COMEFOSBURY

Questo é un luogo di memoria e di bellezza, di coraggio e di immaginazione. Diamo le spalle all’ostacolo perché l’ostacolo non si prenda tutto di noi, e perché il nostro sguardo, finalmente libero, possa ritrovare la vastità degli orizzonti perduti.

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Buongiorno a tutti, al momento non ci sono le condizioni per proseguire l’attività del canale. Tali condizioni potranno certamente mutare prossimamente (anche nel breve periodo) ma per rispetto di coloro che hanno gentilmente atteso notizie finora é giusto dare questo aggiornamento di massima. Naturalmente, nel frattempo, chiunque è libero di lasciare il canale, ma il nostro consiglio è quello di non farlo. Perché? Beh, detto come va detto, COMEFOSBURY non si è limitato a “inoltrare” link e virgolettati da altri canali riempiendo la chat dei propri iscritti con post perfettamente identici a quelli già reperibili altrove. COMEFOSBURY ha invece compiuto un’accurata selezione quotidiana dei contenuti e prodotto innumerevoli post incentrati sull’arte, sulla letteratura, sul pensiero e sulla poesia, creando anche diverse rubriche dedicate con immagini, nomi, e significati del tutto originali. Questo vuol dire che il canale stesso, aggiornato o meno che sia per un certo periodo, costituisce a tutti gli effetti un ARCHIVIO di piccole e grandi gemme cercate, trovate, scelte o prodotte al preciso scopo di innalzare il livello del discorso generale, di suscitare cioè una riflessione sul significato delle cose o di invitare alla contemplazione della “semplice” bellezza, che si tratti dell’etimologia di una parola o di un frammento letterario. La chiave di questo lavoro è stata quindi (e forse sarà) la longevità, la validità concettuale delle riflessioni o dei gesti che non esauriscono il proprio senso nel presente, tantomeno nella cosiddetta “attualità” di una guerra o di una polemica qualsiasi, ma riverberano nel futuro. Ecco, dunque, cosa rimane a chi rimane: migliaia di parole e di immagini senza tempo per sempre reperibili in una grande “libreria”, con la comodità di una ricerca favorita dalla possibilità di trovare i contenuti da consultare tramite il riconoscimento delle immagini originali create appositamente per ogni rubrica, e immediatamente visibili nella sezione “media”. Non ci è d’altronde mai importato minimamente del numero degli iscritti, ma della qualità dell’auditorio, e rimaniamo convinti che la qualità abbia un prezzo. In questo momento, una congiuntura di urgenze materiali e incertezze sul futuro rischierebbe di rendere la continuazione delle attività un gesto inutilmente forzato e inevitabilmente sminuito dall’impossibilità di porvi la cura necessaria… ma la cura è tutto, almeno per noi. Per ora, quindi, è un arrivederci. Grazie. La redazione
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Comefosbury sospende le attività per un po’. Grazie a tutti i lettori per l’interesse e la partecipazione dimostrate, ci vediamo a settembre… La redazione
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"Aspettate con umilità e con pazienza l’ora della nascita di un nuovo chiarore. (…) Il tempo, qui, non è una misura. Un anno non conta. Dieci anni non sono niente. Essere artisti non vuol dire contare, vuol dire crescere come l’albero che non sollecita la sua linfa, che resiste fiducioso ai grandi venti della primavera, senza temere che l’estate possa non venire. L’estate viene. Ma non viene che per quelli che sanno attendere, tanto tranquilli e aperti che se avessero l’eternità davanti a loro. Lo imparo tutti i giorni a prezzo di sofferenze che benedico: la pazienza è tutto." Rainer Maria Rilke - Lettere a un giovane poeta
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È con i fili dell'amore che si intendono le trame più dissimili e straordinarie delle vite umane, e non potrebbe essere diverso per la psicoanalisi. Jacques Lacan affermava che la sola cosa che si fa nel discorso analitico è parlare d'amore. Per più di  trent'anni ho ascoltato i miei pazienti parlare d'amore in tutte le sue sfumature. Gli analizzanti parlano della passione amorosa nella coppia, della tenerezza per i figli, di come i genitori li abbiano prediletti o meno. Ma dicono anche del suo lato più tragico: l'infedeltà, la gelosia, l'odio, l'invidia. L'amore è inscindibile dall'esperienza analitica: è il motore della cura e il centro del discorso soggettivo. M. Castrillejo - Ti amo, ti odio, ti ignoro
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AMORE E MATRIMONIO Tra moglie e marito non mettere il mito di Livio Cadè Maris e mulier, da cui marito e moglie, significano banalmente uomo e donna. Non v’è in tali parole alcun riferimento implicito o esplicito all’amore. Manca in esse quella particella lessicale, am, dalla radice sanscrita kam, che significa desiderio. Quindi, a rigor di termini, benché l’unione nuziale non escluda a priori il desiderio, l’innamoramento, l’amore, l’amicizia, non li presuppone come condizioni necessarie. ‘Sposi’, dal canto suo, conduce etimologicamente a spondere, ovvero rispondere, prendere un impegno, una responsabilità. E ‘coniugi’, ancor più impietosamente, rimanda a un ‘giogo’. L’amore dunque non è fine né mezzo né condizione del matrimonio, al massimo uno stato mentale più o meno labile che a volte l’accompagna. Tuttavia, alcuni vedono nel matrimonio il romantico coronamento di un sogno, il caldo zenit dell’amore, indifferenti a ogni possibile obiezione mossa dalla più fredda ragione. Altri, più prosaicamente, ritengono si debbano vagliare con attenzione i pro e i contro di un simile passo. Per i primi l’unica cosa importante è… CONTINUA
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Amore e matrimonio – Livio Cadè - EreticaMente

Tra moglie e marito non mettere il mito Maris e mulier, da cui marito e moglie, significano banalmente uomo e donna. Non v’è in tali parole alcun riferimento implicito o esplicito all’amore. Manca in esse quella particella lessicale, am, dalla radice sanscrita kam, che significa desiderio. Quindi, a rigor di termini, benché l’unione nuziale non escluda a priori il desiderio, l’innamoramento,

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È vero che le piante sono intelligenti? Abbiamo sempre pensato che l'intelligenza fosse frutto del cervello e che appartenesse, dunque, a pochissimi organismi. Abbiamo sempre sbagliato. In questa intervista, Stefano Mancuso ci racconta l’intelligenza delle piante: “Diceva Leonardo non vi è cognizione che non principia con il sentimento. […] non vi può essere cognizione senza percezione della realtà dell'ambiente. Allora la prima cosa che dovremmo chiederci e se le piante hanno percezione della realtà. Hanno una capacità di senso? e qui abbiamo la prima incredibile scoperta proprio nel senso di disvelamento, perché le piante, contrariamente a quello che noi immaginiamo…cioè il fatto di dire che qualcuno è in stato vegetativo quando è completamente disconnesso dall'ambiente che lo circonda, quando non è più in grado di percepire la realtà, le piante sono esattamente il contrario di questo, le piante sono incredibilmente più sensibili rispetto agli animali nel percepire i cambiamenti dell'ambiente…” Stefano Mancuso è botanico e insegna all’Università di Firenze. Il suo ultimo libro è La tribù degli alberi (Einaudi, 2022). GUARDA IL VIDEO
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È vero che le piante sono intelligenti? - Lucy

Abbiamo sempre pensato che l'intelligenza fosse frutto del cervello e che appartenesse, dunque, a pochissimi organismi. Abbiamo sempre sbagliato.

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I POTENTI HANNO APPALTATO IL CONTROLLO AI “SINISTRI” di Ruggiero Capone Duole doversi ripetere, insistendo su argomenti già trattati almeno da un decennio. Ma la gente oggi è triste e si pone troppe domande. Soprattutto si dichiara afflitta dalle modalità di controllo; dalle tecniche di sorveglianza operate dalla burocrazia sulle nostre esistenze quotidiane. Un controllo enormemente esteso, che ci leva il sonno ed il respiro: ecco i motivi del tornare a battere dove il dente duole. Perché la gente si lamenta ma non sa fare a meno di telecamere, navigatori, telefoni cellulari, smart tv, transazioni finanziarie con moneta elettronica, acquisti online. La gente si comporta come il drogato o l’alcolizzato incallito, criticando il controllo e la tecnologia pur sapendo di non poterne fare a meno. Attraverso il controllo e la profilazione dei cittadini, per motivi finanziari e commerciali, le multinazionali sono riuscite a… CONTINUA
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I POTENTI HANNO APPALTATO IL CONTROLLO AI “SINISTRI” di Ruggiero Capone Duole doversi ripetere, insistendo su argomenti già trattati almeno da un decennio. Ma la gente oggi è triste e si pone troppe domande. Soprattutto si dichiara afflitta dalle modalità di controllo; dalle tecniche di sorveglianza operate dalla burocrazia sulle nostre esistenze quotidiane. Un controllo enormemente esteso, che ci leva il sonno ed il respiro: ecco i motivi del tornare a battere dove il dente duole. Perché la gente si lamenta ma non sa fare a meno di telecamere, navigatori, telefoni cellulari, smart tv, transazioni finanziarie con moneta elettronica, acquisti online. La gente si comporta come il drogato o l’alcolizzato incallito, criticando il controllo e la tecnologia pur sapendo di non poterne fare a meno. Attraverso il controllo e la profilazione dei cittadini, per motivi finanziari e commerciali, le multinazionali sono riuscite a… CONTINUA
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Nel suo libro The Nazi Hydra in America, Glen Yeadon e John Hawkins raccontano che, in una dichiarazione rilasciata il 7 settembre1926 alla American Chemical Society, Irénée du Pont aveva proposto di iniettare droghe speciali ai bambini al fine di creare una super razza. Du Pont era un sostenitore dell'eugenetica, disciplina concepita in Inghilterra nella seconda metà dell'800 e approdata successivamente negli USA, dove degenerava in pratiche di sterilizzazione forzata, segregazione e oltre per pazienti psichiatrici, menomati fisici e mentali, epilettici e "imbecilli". E le teorie eugenetiche avevano numerose centrali di diffusione, alcune delle quali non hanno ancora chiusi i battenti. Il primo laboratorio statunitense di ricerca del settore, il Cold Springs Harbor (NY), risaliva all'inizio del ‘900. Finanziato dagli Harriman e dai Rockfeller, era un centro degli American Eugenics Movements, che fra i suoi simpatizzanti annoverava Prescott Bush e il suocero George Walker. E nell'agosto del 1932, ospitato dal museo di storia naturale di New York, aveva luogo il Terzo Congresso Internazionale di Eugenetica, l'evento in assoluto più importanti in materia, il cui scopo era la promozione di un piano di sterilizzazione di massa degli "inferiori" e dei "socialmente inadeguati". [...] L'eugenetica non nasce dunque dalla Germania di Hitler, ma la sua influenza traspare apertamente già nel Mein Kampf. Il Terzo Reich esaspererà poi un concetto già di per sé aberrante […] Ricapitolando, fra i sostenitori o finanziatori del movimento statunitense vengono citati dunque i Ford, i Bush, gli Harriman e i Rockefeller. In particolare nel 1952 J.D.Rockefeller aveva fondato il Population Council, think tank che avrebbe in seguito ospitato la sede della American Eugenetics Society. E lo aveva fondato con J.F.Dulles, che si apprestava a diventare segretario di Stato. Il fratello era all'epoca già vice direttore della Cia. Germana Leoni - Deep State, l'ombra del IV Reich
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Tramontata è la luna Tramontata è la luna e le Pleiadi: a mezzo è la notte: il tempo trascorre; e io dormo sola. Saffo
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