Onda Vitale Associazione

Altra iniziativa molto interessante da non perdere per chi abita in zona Bergamo o limitrofi.

NUMERI DRAMMATICI!

NELLA SERATA SI POTRA' TROVARE ANCHE IL SUO NUOVO LIBRO ANCORA INEDITO.

Dopo tre anni, finalmente ci dicono che i cosiddetti esperti (e vengono fatti i nomi di Locatelli, Figliuolo e Speranza) sapevano benissimo dei rischi della vaccinazione e, nonostante tutto, hanno autorizzato gli "open day vaccinali", a cui partecipò la povera diciottenne Camilla Canepa. A noi era chiaro già allora che sapessero, visto che, se le informazioni arrivavano a noi, era scontato che le dovessero avere anche loro e in misura anche maggiore... La domanda, però, è sempre la stessa. I processi di Speranza sono stati archiviati, altri non sono mai stati iniziati, quindi, dobbiamo solo aspettare la conclusione del processo per la morte di Camilla?

⚠️ Il gruppo scientifico del Coordinamento Comitati Guariti da Covid-19 ha predisposto una relazione tecnico scientifica in risposta alle controdeduzioni formulate dal Ministero della Salute, in merito a un ricorso straordinario innanzi al Capo dello Stato, promosso da un gruppo di sanitari guariti e patrocinato dall’Avv. Jenny Lopresti – tra i portavoce del Coordinamento – e dall'Avv. Francesco Caronia, ora pendente al Consiglio di Stato. Dalla risposta del Ministero e dall’analisi degli studi scientifici da questo presentati, è sorprendentemente emerso che le linee guida emanate nel tempo e che suggerivano – e poi obbligavano – i guariti a sottoporsi a vaccinazione (a tre mesi dalla guarigione) non avevano alcuna motivazione o supporto scientifico! Ci sconforta prendere atto che il Ministero della Salute, che dovrebbe agire nell’ottica della miglior tutela della salute dei cittadini, abbia omesso di attivarsi vagliando e analizzando  la documentazione da prendere a base nel processo decisionale, ampliando ed aggiornando continuamente la ricerca *al fine di una valutazione rischio/beneficio precauzionalmente più corretta possibile,* soprattutto riguardo alle categorie non ricomprese nei trials clinici pre-marketing (quali i guariti), così come ci trova perplessi il constatare che lo stesso si ponga a confutare prove inequivocabili di letteratura scientifica offrendo come fonte alternativa documentazione inadeguata, obsoleta, inappropriata, a volte assolutamente non pertinente e le cui conclusioni vanno spesso in senso contrario alle stesse prescrizioni emanate tramite circolari.  Ci lascia delusi, infine, osservare un’istituzione di tutela della salute investirsi di un ruolo di impreparato inquisitore, rappresentando le questioni con un taglio tendente a supportare aprioristicamente le proprie tesi, evidenziando, anche in maniera errata, le risultanze degli studi da lui stesso proposti  o commentando in maniera scorretta le nostre fonti bibliografiche anziché, *quale Organismo pubblico con una peculiare mission, porsi super partes prendendo atto delle evidenze contrarie alle proprie tesi, al fine di adottare scelte razionali di sanità pubblica,* e non indirizzate dalla politica. Ci amareggia, infine, dover prendere atto che il Ministero della salute abbia abdicato al suo compito prioritario, trascurando di garantirsi di consulenti eccelsi e instancabilmente preparati a confrontarsi su temi di conoscenza rimanendo in ambito scientifico e abbia, invero, promulgato nel tempo circolari spesso prive di scientificità, sia in relazione alla vaccinazione che con riguardo al tema delle esenzioni, continuando a ignorare reiteratamente, oltre alle conoscenze già note, le evidenze che emergevano e si susseguivano nel tempo e *che a tutt’oggi consenta ancora ai diversi organismi e società scientifiche che continuano a formulare prescrizioni prive di aggiornamenti, di perseverare in tale condotta!!* *ALLA LUCE DELLE EVIDENZE SCIENTIFICHE DI LETTERATURA UFFICIALE E CITATA DAGLI STESSI ENTI SANITARI ISTITUZIONALI, CON LA MASSIMA ONESTA’ INTELLETTUALE, CONTINUIAMO A RIBADIRE CHE SOTTOPORRE A SUCCESSIVA VACCINAZIONE, E NEI TERMINI STABILITI NELLE CIRCOLARI MINISTERIALI, SOGGETTI GUARITI DALL’INFEZIONE NATURALE, COSTITUISCA UN ASSURDO SCIENTIFICO!* Per leggere la relazione, clicca qui: https://drive.google.com/file/d/1aFVIzJq8R-oeL8gC94DE8dAVe4OQWSRA/view?usp=drivesdk

E' IN PREPARAZIONE QUESTO INTERESSANTISSIMO CORSO, SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL 351.5828819.

SBARRATA LA STRADA AI COMUNI E IMBAVAGLIATI I SINDACI, RESTA PERCORRIBILE L'IPOTESI DI UNA LEGGE REGIONALE A RIBASSO ELETTROSMOG: I GOVERNATORI POSSONO EMANARLA 💪💪💪💪 Povegliano (Treviso), il Sindaco scrive a Zaia: “Veneto sospenda per 5 anni l’aumento d’elettrosmog” – DOCUMENTO⬆️⬆️⬆️⬆️ “La invito a chiedere una moratoria di almeno 5 anni nell’attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 della legge 214 del 30.12.23 e la corrispettiva immediata implementazione di seri studi di ricerca scientifica“. Firmato Rino Marzan, è la richiesta con tanto di timbro municipale girata dal Sindaco di Povegliano (Treviso) a Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. L’istanza si riferisce all’entrata in vigore della legge nazionale che aumenta l’elettrosmog in Italia ed è supportata da ampia letteratura biomedica che attesta i gravi rischi sanitari a cui la popolazione viene esposta nell’overdose elettromagnetica voluta dal Governo Meloni. Con la stessa richiesta per i rispettivi governatori, atti di indirizzo politico sono già stati approvati dalla Regione Piemonte e dalla Regione Emilia Romagna. Secondo una chiave di lettura giuridica offerta dal Codacons, infatti “solo i Presidenti di Regione possono fermare l’aumento sollevando conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Oggi le Regioni possono legiferare nuovamente in materia, fissando limiti più cautelativi di quelli che saranno fissati dal Governo, ricorrendo le condizioni etico-politiche“: in attesa di capire come e se si muoverà la Regione Veneto, le numerose delibere di giunta comunale messe all’albo pretorio in Trentino Alto Adige Sud Tirolo (62 Comuni solo nella provincia di Bolzano) e le ordinanze a raffica emanante in Liguria (14 da altrettanti sindaci nella città metropolitana di Genova) potrebbero innescare un meccanismo di legge regionale per tornare alla media dei 6 V/m, abbandonando la morsa dei 15 V/m promulgata a ridosso dell’ultimo Capodanno, entrata in vigore da pochi giorni. Tra le polemiche. ⬆️⬆️⬆️⬆️⬆️ Seguitemi, Maurizio Martucci giornalista libero https://t.me/MaurizioMartucci

https://www.vederemeglio.it/ Interessante video.