🎭Dietro la maschera
🌳Ho creato questo canale al fine condividere strumenti per conoscersi meglio.
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Non decidiamo noi dove andare nella vita. Non siamo padroni di niente, sarebbe arrogante e fuorviante credere il contrario. Noi possiamo solo essere consapevoli e osservare dove ci conduce questo viaggio e interagire con i passeggeri che salgono sul nostro traghetto. Prima o poi, però, tutti scendono, perché si muore soli, ma ognuno avrà lasciato un po’ della sua essenza in noi, che ci abbia accompagnato un giorno o una vita. Io osservo, dalla mia cabina di comando, e mi godo il viaggio e la compagnia di chi vuole condividere, anche solo per un attimo, il viaggio con me.
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La verità non è che tutto ha un senso.
Tutto ha un senso per Dio, ma noi non siamo Dio, non diamo alle cose il senso che dà Lui.
Io non capisco, parto da questo punto.
Per me è la parte più ardua, ammettere: non capisco.
Posso solo osservare, osservarmi.
I miei pensieri, a volte, sono una camera a gas.
Se davvero decidessi io avrei altri pensieri.
Da dove vengono?
Non ne ho idea.
Li osservo.
Come li osservo vaniscono, poi tornano, poi svaniscono.
É una danza.
Quindi sorrido, nella camera a gas, nelle tenebre, sorrido.
Io non capisco, ma Dio sì.
Cosa sono io, poi?
Dove sono?
Mi arrendo.
Come una bambina che non sa dove si va, ma c’è babbo che guida la macchina, quindi é tranquilla.
Babbo lo sa.
Buona giornata a tutti noi 😊.
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« […] Questi campi cosparsi
di ceneri infeconde, e ricoperti
dell'impietrata lava,
che sotto i passi al peregrin risona;
dove s'annida e si contorce al sole
la serpe, e dove al noto
cavernoso covil torna il coniglio;
fur liete ville e colti,
e biondeggiàr di spiche, e risonaro
di muggito d'armenti;
fur giardini e palagi,
agli ozi de' potenti
gradito ospizio; e fur città famose
che coi torrenti suoi l'altero monte
dall'ignea bocca fulminando oppresse
con gli abitanti insieme. Or tutto intorno
una ruina involve,
dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
i danni altrui commiserando, al cielo
di dolcissimo odor mandi un profumo,
che il deserto consola. A queste piagge
venga colui che d'esaltar con lode
il nostro stato ha in uso, e vegga quanto
è il gener nostro in cura
all'amante natura. E la possanza
qui con giusta misura
anco estimar potrà dell'uman seme,
cui la dura nutrice, ov'ei men teme,
con lieve moto in un momento annulla […] ».
[Ginestra, Giacomo Leopardi]
Vi ricordate la Ginestra? Sapevate che Leopardi la scrisse un anno prima di morire? Questa poesia però non è soltanto una delle più celebri della poesia italiana, ma è la più bella di tutte, perché il messaggio che c’è dietro dà i brividi.
Immaginate di camminare sulle pendici del monte Vesuvio, dappertutto vedete cenere e lava; a un tratto però scorgete un fiore che si erge tra tante rovine. La ginestra non è come le piante che vediamo spesso nei nostri giardini, ma è un fiore più raro, diverso dai suoi simili: cresce in luoghi solitari, «cosparsi di ceneri infeconde». È l’unico fiore che riesce a crescere lungo le pendici desolate del Vesuvio. Però questo fiore solitario spande nell’aria un profumo dolcissimo.
Cosa vi sta dicendo Leopardi? Che dalla sofferenza e dalla diversità nasce la bellezza. Van Gogh fu rinchiuso in manicomio, Alda Merini fu rinchiusa in manicomio, Beethoven diventò sordo, Pascoli perdette il padre da bambino, Dostoevskij venne condannato ai lavori forzati… Se andate a leggere le biografie dei grandi uomini, vi troverete sempre questa cosa qui: una caduta, un momento di terribile disperazione, un ostacolo talmente grande che sembrava impossibile da superare.
Però proprio in manicomio Van Gogh dipinse alcuni dei suoi quadri più belli, e c’è un motivo se in ogni parte del mondo, le sue opere, a distanza di due secoli, continuano a suscitare emozioni tanto forti. Perché? Perché ci raccontano la storia di un’anima che resiste e splende anche nelle tenebre. Anche la Ginestra «resiste», non si arrende. C’è sofferenza nella vita? Certamente. Leopardi non vi mente, non vi mente mai. Non indossa la maschera del moralista, non vi vende illusioni, vi parla della ginestra che accetta la vita così com’è, con tutte le sue difficoltà e i suoi ostacoli, ma resta comunque lì, a creare bellezza in mezzo al deserto, a fare qualcosa di bello anche se nessuno dovesse venirlo a sapere.
[Professor X]
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« Se ti prendi cura del momento presente non c'è bisogno che ti preoccupi del futuro.
Prendendoti cura del presente stai già facendo tutto ciò che puoi per assicurarti un buon futuro ».
[Thích Nhãt Hanh]
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