PERICOLOSE SIMMETRIE
SOVRANITÀ
L’etimologia ne spiega in pieno la natura, il potere apparteneva al sovrano designato per volere divino: le moderne costituzioni attribuiscono il potere di un sovrano al popolo, da cui discende il termine sovranità popolare.
“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Pretendere che tale nozione, venga limitata da un vincolo esterno sovranazionale, significa riallineare il diritto alla teoria -proclamata
dall'URSS nel
1968 in occasione dell'invasione della
Cecoslovacchia- della
sovranità limitata dei singoli paesi socialisti.
Limitare la sovranità è appunto impedire libere elezioni, come accade dalla legge truffa (La legge 31 marzo 1953, n. 148) in poi. Peggio accade con il porcellum (La legge n. 270 del 21 dicembre 2005, comunemente nota come legge Calderoli) con le liste bloccate e la designazione dei candidati da parte dei partiti.
SOVRANO-CORPO ELETTORALE
Ricordiamoci che negli stati repubblicani, invece, il sovrano è il popolo stesso, quale corpo elettorale dei cittadini, il quale esprime il proprio potere nel limite delle Costituzioni, di solito eleggendo i propri rappresentanti; essi non hanno la sovranità, ma solo la funzione di rappresentanza di coloro che la detengono, cioè gli elettori.
L’astensione dal voto, è il prodotto di un processo meticoloso che agisce su due fronti. Il primo è convincere l’elettore che le decisioni vengano prese altrove ( non nell’urna). Il secondo è convincere l’elettore a concentrarsi sulla emergenza del momento che richiede l’intervento di decisione più efficaci ma prese altrove: autoritarismo emergenziale.
Il combinato disposto di questi due fattori genera l’astensionismo, spingendo la sovranità popolare verso una minoranza e dunque favorendo una oligarchia sovranazionale che è sempre più in grado di decidere, nonostante non abbia alcuna sovranità, proprio perché il popolo abdica in suo favore.
Unione SovieticaL'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (in russo Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик, СССР?, Sojúz Sovétskich Socialistíčeskich Respúblik, SSSR; ascoltaⓘ [sʌˈjus sʌˈvʲetskʲɪx səʦɪəlʲɪ'stʲitɕɪskʲɪx rʲɪˈspublʲɪk]), acronimo URSS e in forma abbreviata Unione Sovietica (in russo Сове́тский Сою́з?, Sovétskij Sojúz, [sʌˈvʲetskʲɪj sʌˈjus]), fu uno Stato federale che si estendeva tra Europa orientale e Asia settentrionale, sorto il 30 dicembre 1922 sulle ceneri dell'Impero russo. Era composta da 15 repubbliche socialiste, la più grande delle quali era la Russia, a sua volta suddivisa in repubbliche autonome federate.