TERRA (Tanker Enemy Channel)

Se la famiglia Von der Leyen avesse ricevuto soldi per costringere gli stati europei a comprare da pfizer? Se la vaccinazione dei vostri nonni e figli dipendesse dalla corruzione e non dalla salute? Se le decisioni europee fossero condizionare da tangenti pagate al marito di Ursula? La giustizia, se tale, deve indagare quelle che sembrano molto più che ombre… Il giornalista rumeno, Adrian Onciu, ha condotto un’inchiesta sulla genesi della trattativa. Il dottor Heiko Von der Leyen è il marito di Ursula. Ha studiato farmacologia, medicina interna e cardiologia all’università di Amburgo; nel dicembre del 2020 il marito del presidente della Commissione europea entra nel consiglio di amministrazione della Orgenesis, una società americana strettamente legata alla Pfizer. Tra dicembre 2020 e marzo 2021 si svolgono le negoziazioni tra la Pfizer e la Commissione europea. A maggio 2021, c’è la firma del contratto tra l’UE e il colosso farmaceutico americano per un contratto di fornitura che ha previsto l’acquisto di 1,8 miliardi dosi di vaccino al prezzo di circa 20 dollari a dose. Il risultato dell’accordo è un fiume di denaro (36 miliardi di dollari) che escono dalle casse dell’UE e quindi anche dalle casse dello Stato italiano, terzo contributore netto di Bruxelles, e finiscono in quelle della Pfizer. A questo punto, secondo quanto documentato da Adrian Onciu, la Pfizer trasferisce circa 760 milioni di dollari nelle casse Orgenesis, società per la quale lavorava da poco tempo il dottor von der Leyen, marito della Ursula, con un bonus di prestazione elargito direttamente a Heiko von der Leyen. Se il giornalista rumeno ha ragione, si tratterebbe del più grosso scandalo di conflitto di interessi e di corruzione mai visto nella storia dell’UE. - Mauro Bertamè

Non fatevi intortare: il "cloud seeding" non sono le "scie chimiche"! Da almeno un anno i media ufficiali - e non solo - stanno spingendo per far credere che l'inseminazione delle nubi (cloud seeding) abbia a che fare con quelle che i negazionisti spacciano per scie di condensazione. E' il gioco delle tre carte. Infatti l'inseminazione delle nubi si opera sopra gli 8000 metri, al di sopra delle celle temporalesche (ed induce le piogge), mentre l'inseminazione igroscopica delle nubi basse si opera a quote basse (in genere tra i 1800 ed i 4000 metri) e serve a disseccare l'atmosfera, impedendo così le precipitazioni piovose. Gli obbiettivi di queste due tecniche sono diametralmente opposti, come ben si può intuire. 🔷 Pubblicazioni cartacee autoprodotte: 🔹Attacco dal cielo: Geoingegneria clandestina ed altri crimini governativi: https://amzn.to/3DNa08H 🔹Scie chimiche - La guerra segreta: https://amzn.to/3Ee26qA 🔹Scie chimiche: la verità nascosta. Le prove: https://amzn.to/3Uz6llQ 🔹COVID-19: il grande inganno: https://amzn.to/3EcfnQf 🔹UFOLOGIA ERETICA: https://amzn.to/3RaJIpj Donazione con IBAN IT09B0503401753000000052068 - Swift (BIC): BAPPIT21A88 su BANCO BPM; conto intestato ad Antonio Marcianò. Causale: "Donazione".

JOHN CLAUSER, VINCITORE DEL PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2022: "Posso affermare con molta sicurezza che NON esiste un'emergenza climatica." “Per quanto possa turbare molte persone, il mio messaggio è che il pianeta NON è in pericolo. … la CO2 atmosferica e il metano hanno un effetto trascurabile sul clima. Le politiche attuate dal governo sono del tutto inutili e dovrebbero essere eliminate. Finora, [noi] abbiamo completamente identificato erroneamente quale sia il processo dominante nel controllo del clima, e tutti i vari modelli sono basati su una fisica incompleta e errata. Il processo dominante è “il meccanismo del termostato nuvola-luce solare-riflessività. Le nuvole sono tutte di un bianco brillante e riflettono il 90% della luce solare nello spazio, rendendole l’aspetto più cruciale e allo stesso tempo più trascurato del sistema climatico. Due terzi della Terra sono oceani. Solo l’Oceano Pacifico rappresenta la metà della Terra. La copertura nuvolosa media per la Terra è del 67%; circa il 50% sulla terraferma e il 75% sugli oceani. Io sostengo che le proprietà evidenti delle nuvole di cui sopra sono la parte mancante del puzzle. Posso affermare con molta sicurezza che non esiste un’emergenza climatica”.

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO LEGISLATIVO: LA LOBBY DEL 5G POTRA' AVERE E FARE TUTTO IN OGNI CITTA' D'ITALIA Lo avevo anticipato, è arrivato. Pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo Meloni sul Codice delle Comunicazioni: la lobby del 5G ha pieno mandato sui territori e potrà persino autocertificare la stima dell'elettrosmog. Il Sindaco non potrà negare l'installazione di nuove antenne, tenuto a "garantire una localizzazione o soluzione alternativa"; prevista poi la "comunicazione all’amministrazione e all’organismo competente" per innalzare i limiti d'elettrosmog dal 30/4; infine c'è anche il modulo per autocertificare la "stima puntuale dei valori di campo nei punti dove si prevede una maggiore esposizione della popolazione" all'elettrosmog. Per contestare la manovra, martedì 30 Aprile sciopero digitale col DISCONNESSY DAY. Già numerose le adesioni. Seguitemi, Maurizio Martucci giornalista libero. https://t.me/MaurizioMartucci

La Storia della Centrale Idroelettrica di Bargi, puzza e non poco: la centrale di Bargi fa parte, infatti, del complesso di ripompaggio idroelettrico di Suviana-Brasimone, dove era in fase di sviluppo il "nucleare pulito" di quarta generazione. Il racconto di un sommozzatore: "Pareti spesse due metri sfondate come fossero di cartongesso". Provate a chiedere ad un Ingegnere del genio civile che cosa ci vuole per creare un buco dentro a quei muri. Generatori / Alternatori / Dinamo non hanno componenti che possano determinare una deflagrazione. Nessuna parte che li compone può minimamente esplodere. Possono grippare i cuscinetti, possono interrompersi le spire degli avvolgimenti (che sono fili di rame coperti da vernice isolante), possono fondersi i contatti tra indotto ed induttore, ma alcunché in un generatore ha capacità esplodente. Assolutamente niente. https://www.newcleo.com/press-releases/newcleo-signs-agreement-with-enea-to-develop-safe-and-innovative-nuclear-systems/?fbclid=IwAR09iKDdOl7LdQmcx70sbEyVxROfh5G8aZXFeG97Fw3Le0p_w8LqAmxhgUs_aem_AZttzuhGXkvG8Fpy4WpWbBvj-u1mLOXHxVaftMtKbQVsO3eeS9utA-a_2yqMIlDmOGDPW0oR8AmCtrXXccpTFC8F

Speranza sapeva che il siero era tossico. L'avv. Veneziano: «Speranza dice che lui è a conoscenza del fatto che un evento avverso su cinque di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale.». Come riferisce l’avv. Veneziano, però, già dopo le prime settimane di vaccinazioni a Speranza erano arrivati segnali allarmanti, che tuttavia egli preferì ignorare pur di portare avanti l’impresa di “immunizzare” gli italiani - si fa per dire, visto che le inoculazioni non bloccavano un bel niente. Nonostante questa drammatica e sconvolgente ammissione, il Tribunale dei Ministri di Roma, ha archiviato. L'Italia ha un enorme problema da risolvere: si chiama giustizia.

Già dal 2014 e poi negli anni successivi escono pubblicazioni di studi sull'uso del grafene al fine di integrarsi o sostituire i neuroni del nostro cervello. Ciò evidentemente è un'ulteriore conferma di quanto accade ora, laddove il grafene è parte integrante dei sieri COVID19 e non solo. Viene da chiedersi per quale recondito motivo alcuni soggetti a noi noti insistono con l'asserire che il grafene non esiste. Quali interessi hanno? Vi riporto una delle decine di pubblicazioni sul tema. Questo risale al 2018. https://www.frontiersin.org/journals/neuroscience/articles/10.3389/fnins.2018.00001/full SOPRAVVIVENZA E CRESCITA DEI NEURONI PERIFERICI SUL GRAFENE Domenica Convertino, Domenica Convertino1, Stefano Luino, Stefano Luino, Laura Marchetti, Camilla Coletti. Scuola Normale Superiore, Pisa, Italia - 2018 2 Centro per l'Innovazione Nanotecnologica @NEST, Istituto Italiano di Tecnologia, Pisa, Italia Il grafene mostra proprietà che lo rendono interessante per la medicina neurorigenerativa, ma la sua interazione con i neuroni periferici è stata scarsamente studiata. Qui, coltiviamo sul grafene due modelli consolidati per i neuroni periferici: cellule PC12 e neuroni primari DRG. Eseguiamo un'analisi nano-risolta dei rivestimenti polimerici sul grafene e combiniamo la microscopia ottica e test di vitalità per valutare la citocompatibilità del materiale e l'influenza sulla differenziazione. Troviamo che le cellule PC12 differenziate mostrano una lunghezza dei neuriti notevolmente aumentata sul grafene (fino al 27%) rispetto ai controlli. In particolare, i neuroni primari DRG sopravvivono sia sul grafene nudo che rivestito. Presentano dense reti assonali sul grafene rivestito, mentre formano isole cellulari caratterizzate da densi fasci assonali sul grafene non rivestito. Questi risultati indicano che il grafene ha un potenziale per la rigenerazione del tessuto nervoso e potrebbe aprire la strada a nuovi concetti di condotti nervosi attivi. Introduzione Una caratteristica specifica dei nervi periferici è la capacità di rigenerarsi spontaneamente dopo lesioni traumatiche. In presenza di spazi importanti dove una sutura end-to-end non è possibile, viene utilizzato un approccio chirurgico, in cui i condotti nervosi (generalmente autoinnesti o alloinnesti) vengono utilizzati come ponti tra i monconi nervosi e forniscono una guida fisica per gli assoni ( Faroni et al., 2015 ). Tuttavia, presentano limitazioni nel recupero funzionale e altri svantaggi, ad esempio, discrepanza dimensionale e aumento del tempo di guarigione per gli autotrapianti, nonché rigetto e trasmissione della malattia per gli allotrapianti ( Daly et al., 2012 ). Un'alternativa promettente è rappresentata dagli innesti nervosi di ingegneria tessutale, che hanno dimostrato di migliorare la rigenerazione, ridurre la formazione di cicatrici e aumentare la concentrazione di fattori neurotrofici ( Gu et al., 2014 ; Faroni et al., 2015 ). Tra i materiali che possono essere utilizzati per la produzione delle guide, il silicio stimola la formazione eccessiva di tessuto cicatriziale, mancando così di stabilità a lungo termine, mentre alcuni altri polimeri naturali, come il collagene e il chitosano, mancano di proprietà meccaniche ed elettriche adeguate ( Tran et al., 2009 ; Fraczek-Szczypta, 2014 ; Pinho et al., 2016 ). Negli ultimi anni sono stati suggeriti nuovi materiali come candidati alternativi per applicazioni di ingegneria tissutale. In particolare il grafene e altri nanomateriali a base di carbonio sono stati proposti in applicazioni nelle scienze della vita e nella rigenerazione dei tessuti nervosi ( Fraczek-Szczypta, 2014 ; Kostarelos e Novoselov, 2014 ; Ding et al., 2015 ).