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Une réunion d'information sur les élections européennes a eu lieu hier à Berlin. Outre Sebastian Schmidtke, notre président Frank Franz et notre candidat vedette Udo Voigt, il y avait beaucoup de musique et de bonne humeur de la part du musicien Frank Rennicke. Une expérience printanière harmonieuse avec de nombreux nouveaux intéressés.

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Repost from Die Heimat

Gestern fand eine Infoveranstaltung zur EU-Wahl in Berlin statt. Neben Sebastian Schmidtke, unserem Vorsitzenden Frank Franz und unserem Spitzenkandidaten Udo Voigt, gab es einiges an Musik und gute Laune von dem Musiker Frank Rennicke. Ein harmonisches Frühlingserlebnis mit vielen neuen Interessenten. 📚Material 💶 Spenden 🎥 Youtube Jetzt unterstützen: Heimat-Material DE90 1005 0000 6600 0992 06 BELADEBEXXX Zweck: EU-Wahl Folgt der Heimat 🇩🇪 @heimat2023 Kommt in den Diskurs 💬 @dieheimatgespraeche

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We congratulate Roberto Fiore, leader of FN Italia and president of the APF European Alliance for his judicial victory over the October 9 trial that led him to prison. 🏴Congratulations to the Italian comrades who have suffered jail and repression for defending us from the health dictatorship. 'The revolution and the wind comes'🇮🇹 Statement from FN ITALIA, in comments 👇

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Repost from 🇪🇦🏴 info_Pedro Chaparro

Damos la enhorabuena a Roberto Fiore, líder de FN Italia y presidente de la Alianza Europea APF por su victoria judicial sobre el proceso del 9 de Octubre que lo llevó a prisión. 🏴Enhorabuena a los camaradas Italianos que han sufrido cárcel y represión por defendernos de la dictadura sanitaria. 'La rivoluzione e come il vento'🇮🇹 Comunicado de FN ITALIA, en comentarios 👇

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During the Verona trials, it was Pavolini who urged Mussolini not to pardon his own son-in-law Galeazzo Ciano, who had voted for the Grandi motion on 24 July 1943, and to send him to the firing squad. It was also he who suggested to the government of the Republic of Salò, in retreat from the Allied advance, to make a last stand in the Alpine retreat of the Sondrio Valley. Pavolini saw it as 'the Thermopylae of Fascism' and planned to take Dante's bones, 'symbols of Italianness', with him. The route chosen for the escape, from Milan and Como, was along the western shore of Lake Como, close to the Swiss border. On 28 April 1945, the column of vehicles was stopped by a partisan roadblock at Dongo, north-west of Lake Como, and Mussolini was arrested. Alessandro Pavolini, lost for lost, went on a mad dash, machine gun in hand, shouting "We must die as fascists, not cowards" and gave his pursuers a hard time, exchanging blows with them, before finally being captured, half drowned, on a rock just above the water. He was shot - without trial - the same day, along with other fascist hierarchs, on the dock of Lake Como, and his corpse, hung by his feet, was exposed to the vengeance of the crowd next to that of Mussolini and Claretta Petacci in Piazzale Loreto, in Milan, in the following days.

➡️ https://youtu.be/iYmU1hEDHjM

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Battaglion toscano. . . Tuscany Battaglion

Battaglion toscano A noi la morte non ci fa paura O battaglion toscano il bello tu... sei tu di tutta la Repubblica la meglio gioventù. Qualcuno arriccia il naso vorrebbe biasimar ma noi non si fa caso si tira a camminar. E con in testa il nostro comandante lo seguiremo lungo il suo cammin, canta mitraglia la rumba fulminante che legionari siam di Mussolin. A noi la morte non ci fa paura: no! ci si fidanza e ci si fa l'amor, se poi ci avvince e ci porta al cimitero s'accende un cero e non se ne parla più. Vogliam morire tutti crocefissi, per riscattare un'ora di viltà, se ci restasse di vita un sol minuto noi lo vivremo per un'eternità. A noi la morte non ci fa paura: no! ci si fidanza e ci si fa l'amor, se poi ci avvince e ci porta al cimitero s'accende un cero e non se ne parla più. Vogliam morire tutti crocefissi, per riscattare un'ora di viltà, se ci restasse di vita un sol minuto noi lo vivremo per un'eternità. English From Tuscany Battaglion To we the dead women do not make fear us Or battaglion from Tuscany beautiful you... six you of all the Republic the better youth. Someone goffers the nose it would want to.blame but we case is not made it is pulled to walk. And with in head our commander we will follow along its cammin, it sings mitraglia the rumba fulminating that legionari siam of Mussolin. To we the dead women do not make fear us: not! us fidanza and makes the amor us, if then we fascinate us and door to the cemetary s'accende a cero and of it are not spoken more. Vogliam to die all crocefissi, in order to redeem an hour of viltà, if us a sol remained of life tiny we will live it for an eternity. To we the dead women do not make fear us: not! us fidanza and makes the amor us, if then we fascinate us and door to the cemetary s'accende a cero and of it are not spoken more. Vogliam to die all crocefissi, in order to redeem an hour of viltà, if us a sol remained of life tiny we will live it for an eternity.

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🇮🇹🏴 28 aprile 1945: assassinio di Alessandro Pavolini "Dobbiamo morire come fascisti, non come da vigliacchi!" Alessandro Pavolini nasce il 27 settembre 1903 da una famiglia dell'alta borghesia fiorentina. Uomo di buona educazione e grande cultura, fondatore di una rivista di critica artistica, sociale e politica (Il Bargello, pubblicata a Firenze), creatore del festival musicale di Firenze (Maggio Musicale Fiorentino) Pavolini non era un bruto incolto e sanguinario. Come ministro della cultura popolare (informazione e propaganda) del regime fascista, Pavolini aveva il sopravvento sulla stampa, sui media e sul cinema. Le sue linee guida per la censura (chiamate veline) erano la legge e dicevano ai direttori dei giornali e ai registi cosa potevano e non potevano pubblicare o mostrare. Una figura di spicco nell'entourage del Duce, Pavolini fece notizia con la sua relazione altamente pubblicizzata con l'attrice Doris Duranti, una popolare star del cinema italiano degli anni '30. Dopo il 1943 e l'avvento della Repubblica di Salò nel nord Italia, sotto la protezione tedesca, Alessandro Pavolini creò le Brigate Nere, una milizia che combatteva i partigiani antifascisti, fossero essi comunisti, monarchici o repubblicani. Durante i processi di Verona, fu Pavolini a sollecitare Mussolini a non perdonare il proprio genero Galeazzo Ciano, che aveva votato la mozione Grandi il 24 luglio 1943, e a mandarlo al plotone d'esecuzione. Fu anche lui a suggerire al governo della Repubblica di Salò, in ritirata dall'avanzata alleata, di fare un'ultima resistenza nella ritirata alpina della Valle di Sondrio. Pavolini lo vedeva come "le Termopili del fascismo" e progettava di portare con sé le ossa di Dante, "simboli dell'italianità". Il percorso scelto per la fuga, da Milano e Como, era lungo la sponda occidentale del lago di Como, vicino al confine svizzero. Il 28 aprile 1945, la colonna di veicoli fu fermata da un blocco stradale partigiano a Dongo, a nord-ovest del lago di Como, e Mussolini fu arrestato. Alessandro Pavolini, perso per perso, partì in una folle corsa, mitra in mano, gridando "Dobbiamo morire da fascisti, non da vigliacchi" e diede filo da torcere ai suoi inseguitori, scambiando colpi con loro, prima di essere finalmente catturato, mezzo annegato, su una roccia appena sopra l'acqua. Fu fucilato - senza processo - il giorno stesso, insieme ad altri gerarchi fascisti, sul molo del lago di Como, e il suo cadavere, appeso per i piedi, fu esposto alla vendetta della folla accanto a quello di Mussolini e Claretta Petacci in piazzale Loreto, a Milano, nei giorni seguenti ➡️ https://jeune-nation.com/kultur/histoire/28-avril-1945-assassinat-de-benito-mussolini-et-dalessandro-pavolini 🇮🇹🏴 28 April 1945: assassination of Alessandro Pavolini "We must die as fascists, not as cowards". Alessandro Pavolini was born on 27 September 1903 into an upper middle-class Florentine family. A man of good education and great culture, founder of a magazine of artistic, social and political criticism (Il Bargello, published in Florence), creator of the Florence music festival (Maggio Musicale Fiorentino) Pavolini was not an uncultured, bloodthirsty brute. As minister of popular culture (information and propaganda) in the fascist regime, Pavolini had the upper hand over the press, media and cinema. His censorship guidelines (called veline) were the law and told newspaper editors and filmmakers what they could and could not publish or show. A prominent figure in the Duce's entourage, Pavolini made headlines with his highly publicised affair with actress Doris Duranti, a popular Italian film star of the 1930s. After 1943 and the advent of the Republic of Salò in northern Italy, under German protection, Alessandro Pavolini created the Black Brigades, a militia that fought anti-fascist partisans, whether communists, monarchists or republicans.

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Battaglion toscano. . . Tuscany Battaglion

Battaglion toscano A noi la morte non ci fa paura O battaglion toscano il bello tu... sei tu di tutta la Repubblica la meglio gioventù. Qualcuno arriccia il naso vorrebbe biasimar ma noi non si fa caso si tira a camminar. E con in testa il nostro comandante lo seguiremo lungo il suo cammin, canta mitraglia la rumba fulminante che legionari siam di Mussolin. A noi la morte non ci fa paura: no! ci si fidanza e ci si fa l'amor, se poi ci avvince e ci porta al cimitero s'accende un cero e non se ne parla più. Vogliam morire tutti crocefissi, per riscattare un'ora di viltà, se ci restasse di vita un sol minuto noi lo vivremo per un'eternità. A noi la morte non ci fa paura: no! ci si fidanza e ci si fa l'amor, se poi ci avvince e ci porta al cimitero s'accende un cero e non se ne parla più. Vogliam morire tutti crocefissi, per riscattare un'ora di viltà, se ci restasse di vita un sol minuto noi lo vivremo per un'eternità. English From Tuscany Battaglion To we the dead women do not make fear us Or battaglion from Tuscany beautiful you... six you of all the Republic the better youth. Someone goffers the nose it would want to.blame but we case is not made it is pulled to walk. And with in head our commander we will follow along its cammin, it sings mitraglia the rumba fulminating that legionari siam of Mussolin. To we the dead women do not make fear us: not! us fidanza and makes the amor us, if then we fascinate us and door to the cemetary s'accende a cero and of it are not spoken more. Vogliam to die all crocefissi, in order to redeem an hour of viltà, if us a sol remained of life tiny we will live it for an eternity. To we the dead women do not make fear us: not! us fidanza and makes the amor us, if then we fascinate us and door to the cemetary s'accende a cero and of it are not spoken more. Vogliam to die all crocefissi, in order to redeem an hour of viltà, if us a sol remained of life tiny we will live it for an eternity.

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Forteresse Europe - canal d'actualité nationaliste européenne: ⚫🇮🇹 28 aprile 1945: assassinio di Benito Mussolini Il 28 aprile 1945, Mussolini e Clara Petacci furono assassinati a Giulino di Mezzegra, vicino a Dongo, dal Comandante Valerio, nom de guerre di Walter Audisio. Per evitare che i corpi di Benito Mussolini, Clara Petacci e degli altri 16 giustiziati a Dongo fossero fatti a pezzi, furono appesi per i piedi alla facciata di una stazione di servizio di Piazzale Loreto. Questo dà l'opportunità agli antifascisti del "campo dei buoni" dell'ultima ora di dimostrare la loro vigliaccheria e la loro immoralità sfilando davanti ai resti mortali del Duce, potendo ognuno sputare sui resti se vuole... Il corpo di Mussolini ha una storia che segue quel terribile giorno del 29 aprile 1945. Messo in una bara, fu depositato nel cimitero di Musocco dove i militanti fascisti lo rimossero per proteggerlo dai rifiuti antifascisti nell'aprile 1946. La bara fu trovata dalla polizia quattro mesi dopo e le autorità della giovane Repubblica Italiana affidarono gli ingombranti resti al convento francescano di Milano. Rimase nella cripta del convento fino al 31 agosto 1957, quando fu restituito alla famiglia Mussolini per essere sepolto nel cimitero di famiglia di San Cassiano a Predappio. Il caveau che contiene il corpo di Mussolini è da allora oggetto di un culto da parte dei nazionalisti di tutta Europa. ➡️ https://jeune-nation.com/kultur/histoire/28-avril-1945-assassinat-de-benito-mussolini-et-dalessandro-pavolini ⚫🇮🇹 April 28, 1945: Murder of Benito Mussolini On April 28, 1945, Mussolini and Clara Petacci were assassinated in Giulino di Mezzegra, near Dongo by Commander Valerio, Walter Audisio's War nickname. To avoid the dismemberment of the bodies of Benito Mussolini, Clara Petacci and the 16 other executed of Dongo, they are hanged by their feet at the front of a service station, Piazzale Loreto. What gives the opportunity to the antifascists of the “good side” of last hour to demonstrate their cowardice and their immorality by parading in front of the mortal remains of the one who was the Duce, each one being able if he wishes it to spit on the remains ... Mussolini's corpse has a story following this terrible day of April 29, 1945. Placed in a coffin, it is deposited in the cemetery of Musocco where fascist militants remove it to protect it from anti-fascist garbage in April 1946. The coffin was found by the police four months later and the authorities of the very young Italian Republic entrusted the cumbersome remains to the Franciscan convent in Milan. It remained in the crypt of the convent until August 31, 1957, when it was returned to the Mussolini family to be deposited in the family cemetery of San Cassiano in Predappio. The vault containing Mussolini's body has since been worshiped by nationalists across Europe. ➡️ https://youtu.be/h85vg_q6k1o

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🟥⬜🟩⬛ Aujourd'hui, c'est l'anniversaire du protecteur des chrétiens irakiens. #SaddamHussein 🟥⬜🟩⬛ Today is the birthday of the protector of Iraqi Christians. #SaddamHussein #Irak #nationalisme #Iraq #nationalism ➡️ https://youtu.be/9Yk28pbJB50

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"Land of The Two Rivers" - Iraqi National Anthem [1981-2003]

My channel is dedicated to anthems, hymns and patriotic songs, here is the link to our discord server:

https://discord.gg/Vw5SgNDuVV

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Parabéns. ANTÓNIO DE OLIVEIRA SALAZAR Personalidade política mais marcante do século XX português, Salazar foi ministro das Finanças de 1928 a 1932 e presidente do Conselho de Ministros de 1932 a 1968. Filho de pais humildes dedicados à agricultura, nasceu no Vimieiro-Santa Comba Dão, a 28 de Abril de 1889, e ingressou no seminário de Viseu em 1900. Oito anos depois abandonou o seminário e enveredou pelos estudos académicos, matriculando-se na Universidade de Coimbra. Concluiu o curso de Direito e depois o doutoramento em Ciências Económicas, sendo professor assistente de Economia Política e Finanças. Durante esse período, desenvolveu actividade política no Centro Académico da Democracia Cristã e foi eleito deputado pelo círculo de Guimarães, renunciando quase de imediato face à anarquia republicana que reinava no Parlamento.

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