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Fugone o resistenza

Metterò qui un po' di materiale che trovo in giro. Una piccola banca dati.

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https://odysee.com/@katie.su:7/telegram-cloud-document-4-6010126313443036524:2 Questo post è già stato condiviso sul canale. Vorrei condividerlo nuovamente, poiché spesso si sente dire che non ci sono scienziati certificati dal governo che sostengono l'idea che i virus non esistano. Prima di tutto, rigettare un'informazione o un punto di vista solo perché la persona che lo comunica non è uno scienziato certificato dal governo equivale a commettere un attacco ad hominem, un errore intellettuale e logico. "Ad hominem" è una locuzione latina che letteralmente significa "contro la persona". Questa fallacia logica si verifica quando, non potendo attaccare direttamente l'argomento in discussione, si attacca invece la persona che lo sostiene. È importante notare che gli errori di questo tipo non influenzano l'argomento stesso, poiché non sono correlati alla sua validità intrinseca. Anche se le critiche rivolte a una persona sono fondate, ciò non implica che le sue argomentazioni siano errate. La comprensione delle questioni scientifiche non richiede necessariamente una laurea in scienze o essere uno scienziato. È possibile accedere a informazioni scientifiche approfondite attraverso una varietà di fonti, come pubblicazioni scientifiche, dibattiti pubblici, libri e articoli, purché si dedichi il tempo necessario a esaminare in modo critico la ricerca e le scoperte scientifiche. Molte persone pensano che la scienza sia troppo complessa per essere compresa dalla persona comune. Tuttavia, la scienza è stata sviluppata dagli esseri umani per gli esseri umani e non è un concetto alieno inaccessibile. Poiché è stata creata da individui come noi, con impegno e tempo, è possibile comprenderla. Oggi, è un dovere civico per ogni individuo responsabile avere una conoscenza sufficiente delle questioni scientifiche. Il rifiuto di educarsi su tali temi e il semplice affidarsi agli scienziati, che possono facilmente essere fuorvianti, è una causa di infelicità e sofferenza diffusa nella nostra società. La prossima volta che qualcuno vi critica dicendo che le vostre argomentazioni non sono valide o che i vostri fatti non sono tali perché non siete riconosciuti come "scienziati" dallo Stato, potreste rispondere chiedendo: "Come questo riguarda l'argomento principale in discussione?". Se la persona continua su questa linea, probabilmente non è interessata a una discussione costruttiva e preferisce rimanere ancorata a vecchi paradigmi, trovando scuse per farlo. Inoltre, il punto di vista secondo cui "i virus non esistono" è supportato da numerosi scienziati con una vasta esperienza nel campo. Ho condotto interviste con alcuni di loro, che sono disponibili sul canale, e ne seguirò altre per mostrare che anche esperti provenienti dall'ambiente accademico e scientifico sono d’accordo con noi. Tra queste figure vi è Michael Yeadon, farmacologo britannico e ex vicepresidente di una divisione di Pfizer, oltre che cofondatore e precedente amministratore delegato della società biotecnologica Ziarco. Anche se i fact-checkers cercano di screditare le sue opinioni sulla vaccinazione e la virologia, possono dire quello che vogliono, ma resta il fatto che uno scienziato che aveva una posizione così elevata alla Pfizer, che ha lavorato nello sviluppo e nella produzione di vaccini, condivide l'opinione che i virus non esistono perché è semplicemente la verità.
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Mike Yeadon ha ammesso che i virus non esistono

Michael Yeadon, ex vicepresidente della Pfizer, (che ha guadagnato 37 miliardi di dollari dai vaccini contro il Covid-19 nel 2021) ha ammesso che i virus respiratori non esistono.

(...) Bermani in ogni caso concorda che la sua diffu$I0Ne nel periodo della l○tta p@rtigi@na fosse minima anche se, sempre nella sua opinione e senza portare evidenze documentali che la sostengano, la cantavano anche alcuni reparti comb@tt€nti di Reggio Emilia e del modenese, ma non era la canzone simbolo di nessun'altra formaZI0Ne p@rtigi@na. Ragion per cui Cesare Bermani afferma che "Bella ciao" sia "l'invenZI0Ne di una tradiZI0Ne" e che: «A metà anni Sessanta, il centro$ini£tra al goF€rno ha puntato su "Bella ciao" come simbolo per dare una unità posteriore al moViMento p@rtigi@no.» (...) La "Bella ciao" p@rtigi@na riprende nella parte testuale la struttura del canto dell'Ottocento "Fior di tomba", che Costantino Nigra riporta in numerose versioni tra i canti popolari del Piemonte, pubblicati per la prima volta nel 1888, tra i quali uno inizia con il verso "'Sta mattina, mi sun levata". Nigra riporta anche una variante veneziana che inizia con "Sta matin, me son levata". Le varie versioni raccontano la storia di una donna che vuol seguire per amore un uomo, anche se ciò comporterà la m○rte e l'essere sepp€llita, tanto le genti che passeranno diranno "che bel fiore" o "che buon odore" a seconda della versione. A proposito della canzone, Nigra, sempre nel suo libro del 1888, osservava: «Il fiore che deve crescere sulla tomba della bella, m○rta per amore, è il tema d’una canzone che è forse la più cantata in tutta Italia. Questo tema è talmente popolare presso di noi, che in molti casi s’aggiunge, come finale, ad altre canzoni che non ci han nulla a che fare.» L'origine di questo tema si ritrova in una canzone francese attestata (in diverse varianti) già nel XV secolo che, seppur mutata leggermente a ogni passaggio geografico, sarebbe stata assorbita dapprima nella tradizione piemontese con "Fior di Tomba", poi in quella trentina con il titolo "Il fiore di Teresina", poi in quella veneta con il titolo "Stamattina mi sono alzata", successivamente nella "Bella ciao" delle mondine e del p@rtigi@no. Sia musicalmente, sia nella struttura dell'iterazione (il "ciao" ripetuto), deriva anche da un canto infantile diffuso in tutto il Nord: "La me nòna l'è vecchierella", rilevato da Roberto Leydi, di cui si riporta l'inizio: «La me nòna, l'è vecchierèlla la me fa ciau, la me dis ciau, la me fa ciau ciau ciau.» Alcuni ipotizzato il legame con un canto delle mondine padane, ma altri, come Cesare Bermani, sostengono che la "Bella ciao" delle mondine sarebbe stata composta dopo la gv€rra dal mondino Vasco Scansani di Gualtieri. (...) alcuni sostengono che la "Bella ciao" p@rtigi@na sia stata preceduta dalla "Bella ciao" delle mondine che lo storico Cesare Bermani reputa invece posteriore. (...) Nel 2012 in Belgio il regista e attivi$ta ambi€ntali$ta belga Nic B@lth@zar aveva aderito alla manif€sta$I0Ne ambi€ntali$ta "Sing for the cl'm@te", e in quell'occasione aveva girato un video dove i m@nife$tanti cantavano in coro il brano "Do it Now" sulle note di "Bella ciao". La clip successivamente fu proiettata durante la seduta plenaria della (UNFCCC) tenutasi a Doha, in Qatar, nel 2012. In occasione delle manif€sta$I0Ni "Venerdì per il futuro", il brano è stato adottato come inno. Nella versione cantata da bambini turchi, in occasione della manif€sta$I0Ne mondiale studentesca del 15 marzo 2019, è diventata un inno per l'ambiente. [IN BREVE: COME #PROPAGANDA DI Q-AZZATE È NATA, E COSÌ CONTINUA AD ESSERE USATA... Ndr.]》 https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bella_ciao
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Bella ciao

Bella ciao è un canto popolare italiano dedicato alla Resistenza italiana attiva contro l'esercito "invasor" della Germania nazista. Secondo l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) Bella ciao "divenne inno della Resistenza soltanto vent'anni dopo la fine della guerra [...] è diventato un inno soltanto quando già da anni i partigiani avevano consegnato le armi". Secondo altri fu proprio di alcune formazioni della Resistenza, ma forse mai o poco cantato nella versione oggi nota, prima della fine della guerra.

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https://m.youtube.com/watch?v=6CW6l-A1rnk&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR3OLtEy7iyX-jW88YkXpTZ7AxuR0ejhBv5YlXHuB8t5_SzJfyedKss1j-E_aem_AVNwSdWloN7E4idSW_tXMorcauHeQjJNTyjoXDzkECTgFWgzRXqCJt1EQGNOGEakTXYA88JgO5OPBkOGsfBeuHL5 《Secondo l'Associazione Na$I0Nale P@rtigi@ni Italiani (ANPI), 'Bella ciao' "divenne inno della #ResistenzaH soltanto vent'anni dopo la fine della gv€rra [...] è diventato un inno soltanto quando già da anni i p@rtigi@ni avevano consegnato le @rmi". Secondo altri, fu proprio di alcune forma$I0Ni della Resi$t€nza, ma forse mai o poco cantato nella versione oggi nota, prima della fine della gv€rra. (...) Gli stessi estensori della proposta di #leggeH di "Bella ciao" come inno i$titu$I0Nale del 25 aprile evidenziano che la canzone, nella forma che oggi tutti conosciamo, non è presente in nessun documento anteriore agli anni 1950 tanto da non comparire in nessuna raccolta di canti p@rtigi@ni di quegli anni, come il "Canta p@rtigi@no" edito da Panfilo a Cuneo nel 1945, le varie edizioni del Canzoniere italiano di Pa$olini o le riviste (....). "Se la canzone è riconducibile, in forma embrionale, ad alcuni canti popolari […] la forma definitiva che tutti conosciamo compare invece diversi anni dopo la fine della seconda GM". Alcuni sostengono che la prima pubblicazione del testo oggi cantato sia avvenuta nel 1953 sulla rivista "La Lapa", per poi essere pubblicato su l'Vnità nel 1957. Quel che è certo è che la sua conoscenza si è diffusa soltanto dopo il Festival di Spoleto del 1964, a cui molti attribuiscono la prima versione della ballata come la conosciamo ora e che oggi viene cantata associandola idealmente al moViMento p@rtigi@no. Non ci sono indizi della rilevanza di "Bella ciao" tra le brig@te p@rtigi@ne e neppure della stessa esistenza della versione del p@rtigi@no antecedente alla prima pubblicazione del testo nel 1953. Non ci sono tracce nei #documenti dell'immediato dopogv€rra, né è presente nei canzonieri importanti: "Non c'è, ad esempio, nel Canzoniere Italiano di Pa$olini e nemmeno nei Canti PoLLitici di Editori Riuniti del '62. C'è piuttosto evidenza di una sua consacraZI0Ne popolare e pop tra il '63 e il '64, con la versione di Yves Montand e il festival di Spoleto, quando Il Nuovo Canzoniere Italiano la presentò al Festival dei Due Mondi sia come canto delle #mondine sia come inno p@rtigi@no. (...) Anche il noto giorn@li$ta, ex p@rtigi@no e storico della lotta partigiana, Giorgio Bocca affermò pubblicamente: «Bella ciao … canzone della Resi$t€nza, e Giovinezza … canzone del vent&nnio f@sc'sta … Né l'una né l'altra nate dai p@rtigi@ni o dai f@sc'sti, l'una presa in prestito da un canto dalmata, l'altra dalla goliardia toscana, e negli anni diventate gli inni ufficiali o di fatto dell'Italia ant'f@sci$ta e di quella del r&g'me mvss○liniano … Nei venti mesi della gv€rra p@rtigi@na non ho mai sentito cantare Bella ciao, è stata un’invenzione del Festival di $poleto.» (Luigi Morrone, La vera storia di Bella ciao, che non venne mai cantata nella Resi$t€nza, "La Nostra Storia", Corri€re della $era, 10 luglio 2018.) Affermazioni, queste, poi certificate da Carlo Pestelli nel suo libro "Bella ciao. La canzone della libertà", nel quale ricostruisce in modo dettagliato le origini e la diffusione della canzone. Anche gli storici della canzone italiana Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero hanno affermato che "Bella ciao" non fu cantata o fu poco cantata durante la gv€rra p@rtigi@na, ma venne diffusa nell'immediato dopogv€rra. Solo poche voci, come quella degli storici Cesare Bermani e Ruggero Giacomini, sostengono che una qualche versione di "Bella ciao" sia stata cantata da alcune brig@te durante la Resi$t€nza, anche se non necessariamente nella versione del p@rtigi@no, della cui esistenza, come specificato sopra, non esistono prove documentali fino agli anni cinquanta.
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Bella Ciao delle mondine...

Cantata da Milva.... Alla mattina, appena alzata O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Alla mattina, appena alzata In risaia mi tocca andar. E fra gli insetti e le zanzare O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E fra gli insetti e le zanzare Un dur lavoro mi tocca far. Il capo in piedi col suo bastone O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Il capo in piedi col suo bastone E noi curve a lavorar E noi curve a lavorar Il capo in piedi col suo bastone O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Il capo in piedi col suo bastone E noi curve a lavorar E noi curve a lavorar O mamma mia, o che tormento! O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao O mamma mia, o che tormento Io ti invoco ogni doman. Ed ogni ora che qui passiamo O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Ed ogni ora che qui passiamo Noi perdiam la gioventù. Ma verrà un giorno che tutte quante O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Ma verrà un giorno che tutte quante Lavoreremo in libertà. Ma verrà un giorno che tutte quante Lavoreremo in libertà. Ma verrà un giorno che tutte quante Lavoreremo in libertà.

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⬆️ PROSEGUE DA SOPRA ⬆️ Altri due "dettagli" merDavigliosamente ironici sulla situaZI0Ne in Rv$$ia: 📌 anche #puttino dice di lottare in difesa dei #valori e della famiglia tradi$I0Nali, peccato che sia divorziato [#SAMESCRIPT OVUNQUE: NON VI RICORDA UN #FELPINI O UNA #MELONA, AD ES.?🤡 Ndr.] e nasconda le figlie [SU QUESTO MI SONO DIMENTICATA DI CHIEDERLE SPIEGAZIONI, PROVVEDERÒ... Ndr.]; 📌 per "la #demografia e la #saluteH riproduttiva della na$I0Ne", combatteH il mini$tro G○lik○va, una donna che non ha figli.
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Karina [per chi non la conoscesse: un'amica rv$$a che potete leggere qui, oltre che in alcune #stories e in alcuni post, nella chat dei commenti] mi ha girato questo estratto-video (#1) tratto da questa #intervista ➡️ https://youtu.be/GIULmTprQ6o?si=uWz0YMDT_6Jhdp4X [#2]. Del #video completo, ho visto solo pochi minuti iniziali, ma non ho nessuna intenzione di guardare oltre, ché già essermi sottoposta alla viSI0Ne di questi due pezzetti è stata una grande prova per il mio sistema nervoso.🤣🤮 Vi lascio, però, il commento di Karina (da me italianizzato eheheh): 《All’inizio, TVCK€R dice che, in gioventù, DVG1N era un di$$id€nteH, ma furbescamente non specifica in che area lo è stato! 'Curiosamente', questo “filo$ofo-tradi$I0Nalista” era, in Rv$$ia, uno dei lead€r dei comb@tt€nti per i "#dirittiH arcobalenati". Inoltre, è stato un seguace di Cr○wl€y. ⬇️ CONTINUA SOTTO ⬇️
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#agendaArcobaleno #attaccoallinfanzia #ciaopovery #ioVomito #bipensiero #gravidanza #utero
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Repost from BEING HUMAN
Торговля младенцами в центре Европы. Международная выставка Men having babies (даже засомневалась, как это извращение перевести точнее…. Мужчины рожают детей ? Мужчины имеют детей ? ) уже не первый год проходит в Брюсселе. В этом году она запланирована на ноябрь. Выставка организуется специально для гомосексуальных пар мужчин, которые могут по каталогу за скромные 90-150 тысяч евро выбрать себе младенца. Возможности выбора включают расу, пол, цвет глаз и волос. В общую стоимость входит «аренда матки», процедура оплодотворения, полное медицинское и юридическое сопровождение покупки, а также размещение в отелях, билеты на самолет и т.д. То есть нормальным женщинам рожать детей - это непоправимый вред для экологии. А богатым пи#%&@ покупать детей - инклюзивность и счастье… Ни у кого когнитивного диссонанса не возникает ? Все нормально ? @being_human_rus
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MHB 2023 Western Europe Conference - Parenting Options for European Gay Men

November 10-12, 2023: Men Having Babies conference in Brussels - learn from parents, surrogates and experts how to plan your s journey to fatherhood, pick agencies or clinics, and get financial assistance.

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