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📢 Etica Digitale

Etica Digitale nasce con l'intento di parlare di tecnologia da un punto di vista che mette avanti l'essere umano e i suoi diritti https://link.eticadigitale.org

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🇬🇧 Nel Regno Unito sarà vietata la creazione di immagini “iperfalse” senza consenso L’iperfalso (o "deepfake”) è una tecnologia basata sull'intelligenza artificiale che permette di creare immagini o video estremamente realistici. Questa tecnologia viene spesso abusata per sovrapporre il volto di una persona in contesti compromettenti senza il suo consenso, violando così gravemente la privacy individuale. Per far fronte al problema, il Regno Unito ha introdotto l'anno scorso l'Online Safety Act, che vietava la diffusione in larga scala di tali contenuti. Ora, con un emendamento al disegno di legge sulla giustizia penale, il governo britannico ha stabilito che la sola creazione di tali immagini, realizzata senza il consenso esplicito dellɜ soggettɜ rappresentatɜ, comporterà una condanna penale e una multa illimitata, a prescindere dalla loro diffusione o meno. Inoltre, qualora tali contenuti vengano diffusi, lɜ responsabili rischiano una pena detentiva. https://www.theguardian.com/technology/2024/apr/16/creating-sexually-explicit-deepfake-images-to-be-made-offence-in-uk #notizia #IA #legge #privacy @EticaDigitale
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Creating sexually explicit deepfake images to be made offence in UK

Offenders could face jail if image is widely shared under proposed amendment to criminal justice bill

🇩🇪 La Germania mira alla Sovranità Digitale con soluzioni basate sul software libero In Germania, lo stato federale dello Schleswig-Holstein si è distinto come regione all'avanguardia nella digitalizzazione con una delibera del governo per l'implementazione su larga scala del software libero LibreOffice. Il piano futuro prevede la sostituzione di Windows con una distribuzione desktop Linux ancora da definire, insieme ad altri programmi Microsoft con equivalenti liberi per garantire, prima tra tutte, come riportato nel progetto di legge sulla protezione dei dati del 2021, l'implementazione adeguata della crittografia end-to-end non pienamente raggiungibile con software proprietario come quello di Microsoft. La scienza ci dice che l'adozione di soluzioni come LibreOffice e Linux non solo migliora la sicurezza informatica, ma offre anche vantaggi in termini di costi e interoperabilità tra sistemi. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso la protezione dei dati dellɜ cittadinɜ e l'indipendenza tecnologica della Germania. https://www.zdnet.com/article/german-state-ditches-microsoft-for-linux-and-libreoffice/ #SoftwareLibero #Legge #Notizia @EticaDigitale
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German state ditches Microsoft for Linux and LibreOffice

Why? Schleswig-Holstein cites cost, security, and digital sovereignty - though not necessarily in that order.

🚗 Nissan comunica un mese prima che disattiverà le app delle prime auto elettriche Le prime auto elettriche di Nissan strizzavano l'occhio allɜ appassionatɜ di tecnologia, garantendo funzionalità che oggi ci sembrano fondamentali, come la connessione tramite app. Tuttavia, proprio questa funzionalità verrà ora meno in circa 3000 veicoli Nissan (principalmente Leaf ed e-NV200 prodotti prima del 2016), in quanto utilizzano un sistema di rete (2G) che verrà spento alla fine del decennio per lasciar più spazio al 5G. Lo spegnimento della rete 2G senza soluzioni di continuità è un problema di non poco conto che tocca più ambiti del settore tecnologico; tuttavia il premere sull'acceleratore di Nissan non è d'aiuto: l'azienda ha rimosso il supporto già dal 1° aprile 2024, circa 5 anni prima dello spegnimento stimato da Paesi come l'Italia e il Regno Unito (altri sono invece più prossimi). E proprio nel Regno Unito viene denunciato il poco preavviso da parte dell'azienda, che ha mandato una mail al riguardo solo un mese prima. Nissan ha sottolineato che tutte le azioni legate all'app potranno comunque essere svolte dall'interno del veicolo, ma ciò non ha placato l'ira dellɜ acquirenti; che lamentano avere ora meno servizi rispetto a quelli per cui hanno pagato. https://www.bbc.com/news/technology-68426263 #Notizia #Ecologia #Autodeterminazione @EticaDigitale
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Nissan accused of dumping its electric car pioneers

Owners of older vehicles tell the BBC of their anger that their cars' apps will stop working.

🇫🇷  In Francia hanno riconosciuto legalmente una licenza libera (con tanto di multa salata) Da circa metà degli anni 2000 la maniera in cui il software libero viene condiviso e utilizzato è regolamentata da "licenze". Una licenza stabilisce un insieme di regole che delineano ciò che è permesso o vietato fare con il programma in questione. Nel 2005, in Francia, una grande azienda, Orange SA, ha utilizzato del software libero senza adempiere però alla licenza associata. Grazie a questo programma (una sorta di SPID francese) era possibile gestire gli accessi ai servizi online tramite un'identita digitale, e Orange SA l'ha usato per costruire un sito web dove cittadine e cittadini potevano interfacciarsi ai servizi pubblici. È quindi dal 2010 che si protrae la diatriba legale, con diversi giudici nell'analisi delle specifiche violazioni commesse. Inizialmente, la vicenda è stata trattata come una violazione del diritto d'autore, ma dopo un'attenta revisione si è arrivatɜ a un riconoscimento più accurato e specifico: si tratta di violazione della licenza. Il 14 febbraio 2024, la Corte d'Appello di Parigi ha emesso una sentenza che ha legalmente riconosciuto la violazione della licenza da parte di Orange, imponendo all'azienda di pagare una somma considerevole: 500 mila euro per il risarcimento e 150 mila euro per i danni morali. Questo caso sottolinea l'importanza delle licenze libere non solo come strumento di tutela dell’etica delle tecnologie, ma anche come entità legale riconosciuta e protetta dalla legge. https://heathermeeker.com/2024/02/17/french-court-issues-damages-award-for-violation-of-gpl/ #SoftwareLibero #Legge #Notizia @EticaDigitale
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French Court Issues Damages Award for Violation of GPL

On February 14, 2024, the Court of Appeal of Paris issued an order stating that Orange, a major French telecom provider, had infringed the copyight of Entr’Ouvert’s Lasso software and violate…

🤖 All'IA basta il tuo nome per sapere se (non) sei portato per il lavoro L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel processo di selezione del personale è una tendenza in forte crescita. I dipartimenti di risorse umane non generano profitto per le aziende, trovandosi così costantemente sotto pressione per ridurre le spese. Una possibile soluzione ideale è l’utilizzo di strumenti come GPT: un’IA sviluppata da OpenAI, capace di "comprendere" e generare testi in maniera sorprendentemente umana. Tuttavia, uno studio condotto da Bloomberg ha rivelato che GPT discrimina lɜ candidatɜ basandosi esclusivamente sui loro nomi, evidenziando come tali pregiudizi di genere e origine etnica siano influenzati dalla natura del lavoro ambito. Ad esempio, nomi maschili sono svantaggiati nelle risorse umane, mentre nomi femminili afroamericani sono penalizzati nell'ingegneria informatica. Sebbene OpenAI consigli di adottare misure preventive, come oscurare i nomi dai CV prima della loro valutazione, e vieti l'uso di GPT per assunzioni totalmente automatizzate  (senza intervento umano), l'azienda non proibisce l'uso di GPT per creare analisi che assistano nel reclutamento. Nella pratica, però, ciò si traduce in reparti di risorse umane che spesso si affidano all'IA per scremare grandi mole di curriculum, concentrandosi poi solamente sui migliori selezionati. Senza che, in tutto ciò, sia chiaro allə candidatə il motivo per cui non è statə assuntə. https://www.bloomberg.com/graphics/2024-openai-gpt-hiring-racial-discrimination/ #IA #lavoro @eticadigitale
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OpenAI’s GPT Is a Recruiter’s Dream Tool. Tests Show There’s Racial Bias

Recruiters are eager to use generative AI, but a Bloomberg experiment found bias against job candidates based on their names alone

🇨🇭 Un'inchiesta rivela come i servizi segreti svizzeri monitorano tutta la rete internet (in nome del terrorismo) Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico. Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che: 1. il traffico internet dellɜ cittadinɜ svizzerɜ è stato letto e analizzato, con tanto di archiviazione dei dati per ricerche successive 2. i tre grandi fornitori di rete (Sunrise, Swisscom e Salt) sono obbligati dalla legge a monitorare e inviare i dati ai servizi segreti 3. l'intercettazione avviene tra mail e chat private, basandosi su alcune parole chiave come nomi di persone, aziende, numeri di telefono e parole cercate sui motori di ricerca In loro difesa, i servizi segreti avevano dichiarato al Tribunale Federale Amministrativo che sono in grado di monitorare solo il traffico che parte dalla Svizzera e che arriva in una specifica regione (ad esempio la Siria). Tuttavia, l'ingegnere Fredy Künzler smentisce questa affermazione, perché internet non funziona così: il traffico è dinamico e muta nel tempo, ovvero ciò che oggi può puntare in Siria, domani potrebbe puntare su un'altra area del mondo. Sempre dal Tribunale risale la dichiarazione dell'attuale direttore dei servizi segreti, Christian Dussey; che, nel rispondere alla causa intentata nel 2016 da un gruppo di attivistɜ, giornalistɜ e avvocatɜ, che accusa la legge di violare il diritto della tutela delle fonti e del segreto professionale, ha affermato che nessuna comunicazione tra un`giornalista e la sua fonte è stata monitorata dal 2017. Con il problema che, per fare un'affermazione del genere davanti al tribunale c'è solo un modo: aver revisionato il contenuto di tutte le chat e le mail setacciate. https://www.republik.ch/2024/01/09/der-bund-ueberwacht-uns-alle #Notizia #Sorveglianza #Legge @EticaDigitale
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Der Bund überwacht uns alle

Ob Chats, Mails oder Suchanfragen – die Behörden lesen immer mit. Die Serie zum Schweizer Überwachungsstaat, Teil 1.

📣 Etica Digitale cerca nuovɜ collaboratorɜ per la stesura di riassunti su Telegram o per post su Instagram ✍️ Riassunti: cerchiamo persone che si interessino ai temi che trattiamo, che sappiano e vogliano leggere articoli, che siano in grado di riassumerli in un italiano corretto, comprensibile e inclusivo. Se studiate o avete una formazione umanistica e/o esperienza nella scrittura, ancora meglio! 📷 Instagram: cerchiamo persone che si interessino ai temi che trattiamo, che sappiano usare Canva e che abbiano dimestichezza con la piattaforma. Se studiate o avete una formazione in comunicazione, gestione social o grafica, allora vi adoriamo già. Sei interessatə? Contattaci alla nostra mail [email protected] Se ti piacerebbe contribuire in un altro modo, illuminaci comunque! Se non puoi partecipare, anche una condivisione e/o una donazione vogliono dire tanto per supportare la nostra realtà. Supportaci qui 👉 https://liberapay.com/eticaDigitale
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EticaDigitale's profile - Liberapay

Etica Digitale nasce come gruppo volontario di divulgazione per un futuro tecnologico che rispetti le persone. Ci impegniamo tramite la stesura di articoli presso il nostro …

🌍 Com'è cambiato Il movimento per il libero accesso alle informazioni L'Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente ordinato la chiusura di Anna's Archive, una libreria online che offre accesso gratuito, ma illecito, a libri e contenuti accademici e culturali, aggiungendosi ad altri archivi bloccati nel corso degli anni. Questi archivi digitali, noti anche come librerie ombra, fungono da piattaforme che consentono l'accesso gratuito a contenuti protetti da diritto d'autore o difficili da ottenere legalmente - come gli studi scientifici e l'editoria accademica. Il movimento che ha portato alla creazione di questi archivi è quello per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche. Tuttavia, oggi questo movimento ha perso slancio a causa di vari motivi: pesanti sanzioni, mancanza di ricambio generazionale, centralizzazione dei contenuti su poche piattaforme, predominanza dei dispositivi mobili rispetto ai computer, e dopaminizzazione (spazi digitali sempre più progettati per trattenere lɜ utenti e stimolarlɜ a consumare pubblicità). Oggi, nonostante la diminuzione di attivistɜ, i risultati delle loro battaglie persistono. Ad esempio, Sci-Hub, archivio di pubblicazioni scientifiche fondato dalla ricercatrice casaca Aleksandra Elbakyan, continua ad essere ampiamente utilizzata, rappresentando una forma di disobbedienza civile contro il sistema di gestione degli accessi alle pubblicazioni scientifiche. Sebbene stiano emergendo modelli legali più accessibili, il dover pagare le riviste scientifiche per accedere agli articoli rimane infatti un grosso ostacolo alla libera circolazione delle informazioni. https://www.ilpost.it/2024/01/12/fine-guerrilla-open-access/ #Riflessione #Attivismo @EticaDigitale
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Che fine ha fatto il movimento per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche

Negli ultimi dieci anni ha perso forza e popolarità, perché internet è cambiata completamente, ma quei problemi sono rimasti

🇵🇸 No Tech for Apartheid: la campagna contro gli aiuti di Google e Amazon all'esercito israeliano No Tech For Apartheid è stata lanciata da più di mille lavoratorɜ di Amazon e Google, e supportata da organizzazioni di palestinesi ed ebreɜ statunitensi che sono contrarie all'apertheid a Gaza. Il loro obiettivo è quello di far ritirare i due giganti tecnologici (Amazon e Google) dal Progetto Nimbus; ovvero l'accordo firmato tra Amazon, Google e il governo israeliano, che prevede la fornitura di servizi di computazione cloud e tecnologie di intelligenza artificiale alle forze armate. Tali tecnologie sono usate nelle operazioni di sorveglianza e repressione che la popolazione palestinese subisce, e che subiva già prima dell'attuale genocidio. Sul sito della campagna, alcunɜ studenti palestinesi raccontano le discriminazioni subite: se vivi a Gaza ti devi accontentare di connessioni 2G o 3G (mentre in Israele si parla di 5G), non puoi acquistare app nel Play Store, né memoria aggiuntiva su Google Drive. Come è già noto, infine, sui social le voci del popolo palestinese vengono periodicamente censurate oppure nascoste dall'algoritmo. https://www.notechforapartheid.com/ #Notizia #Sorveglianza #Attivismo #IA @EticaDigitale
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No Tech For Apartheid

Tell Google and Amazon: Stop doing business with Israeli apartheid

🇮🇹 Sari Real Time, il sistema di sorveglianza con riconoscimento facciale progettato per lo Stadio Olimpico di Roma Sari funziona tramite delle telecamere che riprendono il volto delle persone, in tempo reale, e poi lo confrontano con quello di una lista di persone bandite dallo stadio (DASPO). Ad aprile 2021 il Garante della Privacy ha annunciato che il sistema di riconoscimento facciale in tempo reale non può essere usato, in quanto sistema di sorveglianza di massa indiscriminato. Nello stesso anno, il Parlamento ha approvato una moratoria che ha vietato l'uso di questi sistemi fino al 2025. Per capire se in futuro diventeranno illegali o meno, bisognerà aspettare il testo finale della nuova legge europea sulle intelligenze artificiali (AI Act). Numerosi sono i casi esteri di persone che vengono segnalate erroneamente da questi sistemi, con conseguenti danni anche reputazionali. Nei casi in cui i dati sono pubblici, come nella città di New Orleans, è possbile verificare che l'efficacia di questi sistemi è troppo bassa e porta ad usi sproporzionati sulle persone di colore. https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-stadio-olimpico-roma-riconoscimento-facciale/ #Notizia #Sorveglianza #IA #Privacy @EticaDigitale
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Quello che la polizia non dice sulle telecamere allo Stadio Olimpico

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