Sono usciti i dati degli indici Pmi cinesi. Ieri Milano Finanza pavetnava una nuova caduta, perlomeno conferma della contrazione, degli indici a seguito dei contagi di massa Covid. Questi i risultati: PMI manifatturiero, numero precedente, 47, atteso 49, reale 50.1 (espansione). Indice Pmi servizi, numero precedente 4.1.6, atteso 52, numero reale 54. 4 (forte espansione) .Indice PMI composito (manifatturiero + servizi) passa da 42.6 a 52.9. Quindi, la riapertura di fine dicembre sta già dando risultati, contrariamente a quanto si pensava, che erano attesi a fine aprile. I viaggi, la ristorazione, il turismo in generale e i consumi tutti mostrano, da questi indici, specie dei servizi, che hanno un gran balzo, una ripresa a raffica, proprio come accadde da noi a maggio 2020 dopo la riapertura dai lockdown. Come testimoniato un mese e mezzo fa da un mio amico, direttore di diverse aziende nel nord est della Cina, i cinesi è da tre anni che non spendono, hanno un enorme risparmio accumulato che ora riversano nell'economia, come come accadde da noi, il cui tasso di risparmio passò da una media del 9.5 al 22%, diminuito nei due anni successivi e alla base, assieme al Superbonus e alle esportazioni, frutto delle politiche fiscale dei governi mondiali per uscire dalla pandemia, della crescita cumulata di circa il 10% in questi ultimi due anni. Draghi non centra niente, anzi, con il freno al Superbonus e il Greenpass non ha fatto altro che frenare la discesa del forte tasso di risparmio e quindi la crescita dei consumi, alla base della crescita del Pil italiano. Oggi stima preliminare flash Pil IV trimestre Italia dato, come la Germania, a -0.2%. Uscirà alle 11:00.
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