War Alert - Notizie militari e geopolitiche

📢 "La #Cina può conquistare #Taiwan senza sparare un colpo" 👀Pechino ha l’opportunità di prendere il controllo di Taiwan senza avviare un'operazione militare, scrivono gli analisti del Center for Strategic and International Studies di Washington (CSIS). 🔍Questo scenario presuppone che le autorità cinesi dichiarino una “quarantena” e blocchino parzialmente o completamente l’accesso ai porti dell’isola. Per questa operazione la Cina dispone delle forze necessarie, grazie ad un’enorme flotta. 👁‍🗨Queste azioni non saranno considerate un assedio o un atto di guerra e, se gli #Usa intervengono, saranno considerati gli iniziatori delle ostilità, concludono gli analisti. @tutti_i_fatti

How Likely Is It That The US Replaces Zelensky In The First Half Of Next Year? https://korybko.substack.com/p/how-likely-is-it-that-the-us-replaces

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Possibile quindi che l’obiettivo non fossero gli edifici più grandi ma lo spiazzo tra loro, in modo da colpirli tutti – in pratica colpendo quello che contenevano, non le stesse strutture. Se poi avessimo la certezza che le bombe non sono esplose al suolo ma a qualche distanza dal suolo, quindi in modalità ‟airburst”, questa ipotesi sarebbe confermata in pieno. Nel primo filmato pare di sì, nel secondo non è chiarissimo. Queste naturalmente sono supposizioni ed è possibilissimo che le bombe abbiano, in entrambi I casi, mancato il bersaglio (anche se, appunto, qualsiasi cosa ci fosse all’interno degli edifici non esiste più). Anche le prime FAB-500 plananti mancavano il bersaglio, a volte di parecchio, finché il problema non è stato risolto. Resta però da chiedersi a cosa possano servire le FAB-3000 quando si possono usare, appunto, quattro o cinque FAB-500, considerando anche che, per via del peso, un Su-34 può portarne solo una e che la traccia radar della bomba, per via delle dimensioni della struttura planante, è grande come quella di un piccolo aereo e può essere rilevata più facilmente. Non è meglio, invece di una bomba da 3000, utilizzarne più di una da 500 o da 1500? Se lo chiedeva anche il nostro amico David Axe già a marzo, quando per la prima volta se ne vide una durante la famosa ispezione di Shoiugu alla fabbrica che le produce (https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2024/03/25/dont-fear-russias-66-ton-glide-bomb-its-massive-overkill-when-a-11-ton-glide-bomb-will-kill-you-just-fine/), esortando a preoccuparsi, più che di queste, appunto di quelle più piccole ma che stavano provando tutta la loro efficacia. Ogni tanto anche David Axe dice cose sensate, nonostante di solito spari roba del tipo ‟400 russi circondati a Volchansk si stanno arrendendo” e non era proprio così, diciamo (https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2024/06/16/trying-and-failing-to-cross-a-river-in-vovchansk-400-russian-troops-got-cut-off-now-theyre-surrendering/). Immagino che alla fine tutto dipenda dal bersaglio e dalle necessità sul campo. La possibilità di poter lanciare un aggeggio del genere con ragionevole precisione aumenta di molto le opzioni tattiche a disposizione dei comandanti locali. Queste bombe vanno immaginate non ‟al posto” delle 500 o delle 1500, ma ‟insieme”. E non è una bella immagine per chi sta dall’altro lato.

Anche in questo caso la bomba ‟manca il bersaglio”, come si vede dalla seconda foto: sorvola il palazzo ed esplode a poca distanza da esso. A questo punto però, visto che la dinamica è uguale a quella del filmato diffuso ieri, ci tocca chiederci se davvero manca il bersaglio o se questa esplosione a distanza non è invece voluta – perché è vero che abbiamo solo due filmati, ma un errore che si ripete sempre non è più un errore. Guardando il filmato si vede chiaramente come non solo tutto il palazzo vicino all’esplosione, ma anche gli edifici e la zona circostante siano investiti in pieno dallo spostamento d’aria (che supera il limite della telecamera che inquadra l’esplosione) e dal volo dei frammenti: anche nel fermo immagine che ho selezionato è possibile vedere fumo e vapore fuoriuscire dalle finestre del lato opposto al punto d’impatto in tutti gli edifici circostanti, segno che tutto il loro interno è stato interessato dagli effetti dell’esplosione.

È stato diffuso il secondo filmato di una FAB-3000 in azione, anch’essa impiegata a Liptsy. Il filmato è interessante per due motivi. Il primo (foto 1) è che ci fa vedere la struttura planante, che non è piccola: a occhio l’apertura alare è di circa 5 metri. Era abbastanza ovvio, visto che, appunto, la bomba pesa 3 tonnellate. Prima della seconda cosa interessante, chiariamo un dato importante: dei 3000 chili di peso ‟solo” 1400 sono di esplosivo, gli altri 1600 sono di involucro, ovvero di metallo, metallo che viene proiettato, al momento dell’esplosione, in un raggio di circa 1200 metri e che va ad aggiungersi ai danni causati dall’esplosivo. Questa precisazione è importante un po’ perché qualcuno davvero pensava che FAB-3000 significasse 3 tonnellate d’esplosivo, e un po’ perché ci porta al secondo punto interessante di questo nuovo filmato.

Ogni crisi è un'occasione per proseguire il salasso dalla periferia - ricca ma senza potenza - al centro dell'impero in modo creativo. Covid, Libia, Ucraina e "green deal"; si va sempre nella stessa direzione. Non a caso il trend inizia con la crisi del 2008, quando finisce il momento unipolare americano e iniziano a delinearsi blocchi finanziari alternativi (che potenzialmente potranno diventare militari). A quel punto, si tracciano i nuovi confini dentro i quali va rafforzato il potere centrale a scapito dell'autonomia e della prosperità dei clienti. Come nel tardo impero romano. Segui @Inimicizie

🇬🇧Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha proposto di limitare il rilascio delle patenti di guida e le operazioni sui conti bancari ai giovani che rifiutano di arruolarsi nell'esercito. Dal Green Pass, all'Army Pass è stato un attimo.