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🔷 Confederazione Legale dei Diritti dell’Uomo IMPORTANTE SENTENZA DEL TRIBUNALE DI BOLZANO Il Collega Mauro Sandri al quale vanno i nostri complimenti ha ottenuto un’importante vittoria al Tribunale di Bolzano che pubblichiamo con questo post. Di cosa si tratta? Una farmacista della ASL Bolzano era stata sospesa, perché non vaccinata, in forza del DL 44/2021. All’entrata in vigore del nuovo procedimento per l’accertamento dell’adempimento all’obbligo vaccinale, la ricorrente aveva prodotto al proprio ordine professionale un certificato di esenzione dalla vaccinazione, rilasciato dal proprio medico di famiglia, sicché l’ordine non disponeva la sospensione, essendo la farmacista in regola con gli obblighi – illegittimi, non dimentichiamo mai di sottolinearlo – del DL 44/2021. In seguito, la farmacista contraeva anche il Covid e ne guariva con il conseguente rilascio del green pass rafforzato. La ASL, tuttavia, sosteneva di avere diritto a sindacare la validità del certificato di esenzione vaccinale e comunque non riammetteva in servizio la ricorrente nemmeno dopo la guarigione. Il Tribunale ha dato torto alla ricorrente per il periodo di sospensione fino al 31.12.2021 (quando l’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo di vaccinazione era di competenza delle ASL) ma ha accolto la domanda per il periodo dal 1.01.2022 fino al 31.10.2022 poiché la farmacista, in forza del certificato del medico di base e dell’attestazione di avvenuta guarigione, aveva il diritto a non vaccinarsi. Il Tribunale ha liquidato alla farmacista i soli stipendi non percepiti e gli sgravi fiscali di cui non ha potuto avvalersi ma non ha riconosciuto nulla a titolo di risarcimento del danno, nonostante la discriminazione subita. L’importo della condanna è elevato perché la ricorrente aveva uno stipendio molto importante (circa 12mila euro al mese). Purtroppo, come in molti altri casi, il Tribunale non è entrato nel merito della vera questione che riguarda gli operatori sanitari, cioè il disconoscimento del diritto di autodeterminazione sanitaria previsto dall’art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la violazione dell’art. 32 della Costituzione che impone, anche nel caso di trattamenti sanitari obbligatori, il rispetto della persona umana. Rispetto che è mancato per gli operatori sanitari e le altre categorie cui è stato impedito di lavorare per l’esercizio della legittima scelta di non sottoporsi ad un trattamento sperimentale la cui pericolosità ed inefficacia sta emergendo in modo sempre più prepotente. Confederazione Legale continuerà a lottare per la difesa dei diritti e delle libertà fondamentali. 🔷 Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo ➡️ https://t.me/confederezionelegale ➡️ https://www.confederazionelegale.it/ ➡️ Per sostenere la Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo: https://www.confederazionelegale.it/sostienici
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Qui trovate la sentenza del Tribunale di Bolzano. ➡️ https://t.me/confederezionelegale ➡️ https://www.confederazionelegale.it/ ➡️ Per sostenere la Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo: https://www.confederazionelegale.it/sostienici
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Asl condannata: risarcimento imponente a sanitaria sospesa

Clamorosa sentenza a Bolzano: l'Asl deve pagare un risarcimento di quasi 170mila euro a una sanitaria sospesa per non essersi vaccinata. «È il risarcimento più alto mai ottenuto», spiega l'avvocato Sandri alla Bussola. E ora il rischio è che la Corte dei conti indaghi per danno erariale.  - L'origine insabbiata del Covid-19 di Stefano Magni

SULL’ILLECITO USO DEL REGISTRO ELETTRONICO ED IL GOLPE DELLA SCUOLA 4.0 Di Keli per News Academy Italia - Scuola e diritti Naturalmente la maggior parte dei Dirigenti Scolastici affermerà perentoriamente che il registro elettronico è obbligatorio, addirittura “di legge”, i docenti italiani, categoria lavorativa dagli stipendi più bassi d’europa e dall’età anagrafica più anziana di tutti i loro colleghi dell’UE, soggetti ad un malessere psichico che li rende incoscienti di loro stessi e preda del burnout senza nemmeno saperlo (a tal proposito si vedano le ricerche del Dottor Vittorio Lodolo D’Oria e le sue innumerevoli pubblicazioni editoriali), sosterranno la stessa mentalità dei loro Dirigenti d’Azienda. Ecco Tutte le normative di legge per esentarsi dall'uso del registro elettronico e dalla frequenza a scuola di tutte quelle "offerte formative" che stanno rendendo le giovani generazioni completamente imbecilli ed incapaci a vedere oltre tik tok. ⬇️Leggi l'articolo⬇️ https://newsacademy.it/news/2024/05/05/sullillecito-uso-del-registro-elettronico-ed-il-golpe-della-scuola-4-0/ #RegistroElettronico, #GDPR, #SicurezzaDeiDati, #ScuolaDigitale, #DidatticaADistanza, #Scuola4.0, #AnalfabetismoFunzionale, #DecretoMinisteriale, #AutonomiaScolastica, #BurnoutInsegnanti
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SULL'ILLECITO USO DEL REGISTRO ELETTRONICO ED IL GOLPE DELLA SCUOLA 4.0 - News Academy Italia

Oggi non siamo più ingenui come 12 anni fa e sappiamo che quando vengono fatte promesse di risparmio con l'erogazione di servizi ugualmente valoriali, la

Prenditi cura dei tuoi diritti e tutela la tua salute.Ogni persona può decidere ed esprimere il proprio consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari. VUOI decidere TU per la TUA salute?
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Autovelox illegali, partono gli esposti in Procura: nel mirino produttori e sindaci

TREVISO - Autovelox illegali, partono gli esposti in Procura dell'Associazione migliore tutela. E nel mirino finiscono sindaci, prefetti, forze dell'ordine e magistrati. Il caso del...

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IL DISPREZZO IDEOLOGICO NO VAX Avv. Angelo Di Lorenzo Avvocati Liberi Erano attese le motivazioni della sentenza del Tribunale di Perugia con cui veniva condannata una giornalista de La Repubblica per diffamazione aggravata in danno di un magistrato definito NO VAX, fatto passare per parziale e ideologicamente orientato. Ne avevamo già parlato 👉qui👈 e scritto 👉su studiocataldi.it👈, ma ora le motivazioni sono disponibili👉qui👈 e non hanno tradito le aspettative in virtù dell'obiettiva carica offensiva delle modalità espositive dell'articolo incriminato, del contenuto di esso e del contesto comunicativo in cui si è inserito, privo della necessaria dignità di esercizio del diritto di critica giudiziaria La giornalista ha invocato a propria difesa la "verità" del suo scritto ma l’istruttoria non solo ha smentito che il Giudice diffamato non si fosse sottoposto al vaccino anti covid-19 (informazione sensibilissima che non poteva essere in possesso dell’imputata) ma addirittura ha dimostrato la falsità della qualifica di “persona di NO VAX” attribuita al magistrato: “si tratta di una differenza non di poco conto tenuto conto del significato dispregiativo attribuito alle espressioni del comune sentire del momento di emergenza pandemica e, soprattutto, alla luce della definizione che la stessa testata giornalistica [ndr. LaRepubblica] alla quale appartiene l'imputata aveva offerto della persona novax”, figura demonizzata ideologicamente, contraria a qualsiasi forma di vaccinazione, con licenza media, disoccupata e con disagio abitativo. In altri termini, precisava il Tribunale che “la persona non vaccinata non sempre coincide con una persona contraria alla vaccinazione”, ciò in quanto alla fine del 2021 si poteva evitare la vaccinazione per diversi motivi, non solo ideologici, ma anche perché, ad esempio, non si era soggetti all’obbligo legale, oppure si era  affetti da patologie incompatibili con la somministrazione del vaccino oppure perché si godeva dell’immunità naturale per pregressa guarigione dal virus. Dunque il Tribunale ha censuraro l’addebito di una ideologia in base alla quale il magistrato avrebbe assunto la decisione per favorire una sanitaria “no vax” anch’ella: “si tratta di una illazione che getta discredito sulla figura del magistrato e che, dunque, non rende invocabile nel caso di specie la scriminante dell'esercizio del diritto di critica giudiziaria, prevista in generale dall'articolo 51 cod. pen.”, per il superamento del limite della continenza narrativa, connotata da espressioni che, in quanto gravemente infamanti e inutilmente umilianti, hanno trasmodato in una aggressione del magistrato. Il Tribunale di Perugia, nel recuperare i principi espressi dalla giurisprudenza della CEDU e della Corte di Cassazione, ha demarcato la linea di confine del “dissenso espresso all'operato altrui - che deve essere ampiamente consentito in una società democratica, soprattutto nei confronti di chi ricopre incarico funzioni pubbliche, e tra questi i magistrati -, il cui superamento provoca la lesione della reputazione dell'onore della persona attaccata…la critica non può trascendere le idee, esorbitare dalla ricostruzione dei fatti e giungere a fondare manifestazioni espressive che diventano aggressione personale di chi è portatore di una diversa opinione”, ledendo i requisiti imprescindibili di indipendenza e di autonomia della funzione giurisdizionale. Allora, se è ammessa la critica innanzi a casi di negligenza e incapacità del magistrato, non lo è certamente ammessa laddove detta critica si incentri su accuse di partigianeria di matrice politica o ideologica - come l'essere NO VAX - e, quindi, attribuisca al magistrato un deficit di imparzialità (intesa come il corretto atteggiamento del magistrato nei confronti di tutti i soggetti processuali) e di indipendenza (intesa come assenza di condizionamenti, rapporti o vincoli che possano influenzare l’esercizio della giurisdizione). Ma tutto ciò il fanatico vaccinista non lo comprende, ritiene di aver reso un buon servizio e perciò appellarà invece di chiedere scusa.
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ALI - Avvocati Liberi

📣 🚨⚖️ CONDANNA ⚖️🚨 📣 Il Tribunale Penale di Perugia ha condannato una giornalista de La Repubblica per la diffamazione aggravata commessa in danno di un magistrato definito NO VAX e fatto passare per un giudice parziale e ideologicamente orientato per aver fatto il proprio lavoro decidendo, nel 2021, di reintegrare in servizio una infermiera non vaccinata. Si tratta solo del primo grado di giudizio e siamo in attesa del deposito delle motivazioni della decisione, ma finalmente la campagna di disinformazione, di denigrazione e discriminazione condotta dal main stream contro il libero pensiero e l'onesto esercizio di pubbliche funzioni è stata arrestata. Ora basta. Sono i finiti i tempi in cui tutto era permesso, quando nessuno rispondeva di ciò che diceva o faceva. Ora la musica cambia, non esiste più l'immunità di fatto, non c'è più superman, e quella che è stata la sua forza (odio e terrore) oggi è la sua krypto. Dopo essere stato diffamato su un quotidiano a tiratura nazionale quale è La Repubblica, la riabilitazione sociale e professionale del Giudice diffamato meriterebbe la prima pagina su La Repubblica a titolo gratuito o a spese della condannata. Ma questo non succederà mai, ed allora noi, nel nostro piccolo, senza alcuna pretesa di poter riabilitare il buon nome del Giudice diffamato con la stessa diffusione che La Repubblica ha dato all'offesa, facciamo quantomeno una corretta informazione di cronaca giudiziaria. Massima condivisione. ➡️Segui ALI su telegram 👉 qui❤️ ➡️Per sostenere Avvocati Liberi 👉qui🙏