Invece la non totale preparazione ha fatto si che questi soggetti deboli, fossero totalmente fagocitati dal Sistema. Non possiamo negare che il tutto possa essere stato preparato a priori, per illudere le masse popolari e poi portarle a non credere più a nulla.
QRL: È vero che alcuni rappresentanti di piazza durante le manifestazioni dello scorso anno non volevano la presenza di tale Italexit, mentre gli stessi sono ora candidati con Italexit?
R.V.- Certo, si è fatta una grande fatica per fare accettare dal movimento di piazza con i loro capi agitatori i partiti (antisistema) al loro fianco, poi le grandi manifestazioni di piazza terminarono, avendo esaurito l’illusione di potere cambiare gli eventi, in questo semplice modo. Si iniziò a pensare alle elezioni, via via siamo arrivati ai giorni nostri ed ora chi non voleva i partiti si è ora candidato al suo interno ed i partiti che criticavano i capi piazza alla Masaniello, ora li hanno in parte assunti per candidarli. In politica non si può mai dire mai…
QRL: Il 4 agosto si è svolta una manifestazione organizzata dalla sezione di Saluzzo, che si schiera a favore delle rimostranze degli immigrati. Il responsabile di sezione ha recentemente dichiarato alla stampa quanto in alcuni casi è il immigrazione costituisca una risorsa, che ne pensi tu e che ne pensano i militanti all’interno di Italexit?
R.V. Difendere i diritti del lavoro e il rispetto delle persone, è sempre un atto di giustizia. L’immigrazione da altro continente Africa o altro, è per un espediente pilotato dalle lobby oligarchiche per creare una marmellata sociale (gli anglofoni la chiamano melting pot) per controllare in modo totale le masse lavorative, metodo definito un tempo “esercito industriale di riserva”. Quei paesi sono così ricchi di materie prime, che sei nativi ne avessero il controllo, potrebbero vivere bene e nelle loro nazioni.
QRL: Sono importanti queste elezioni? Il movimento può cambiare il corso degli eventi sia con le elezioni sia con le proteste?
R.V. - Come opposizione resistente non ci fossimo, il blocco del multilateralismo, contro il globalismo forse sarebbe ugualmente vittorioso. Noi opposizione nascente abbiamo però il dovere di formare le nuove classi dirigenti che sostituiranno quelle ora asservite alle lobbies del Nuovo Ordine Mondiale. Il nostro lavoro sarà molto prezioso all’Italia, forse un po’ meno le battaglie che noi faremo, che ci permetteranno però di conquistare nuovi amici che allargheranno le fila della nuova classe dirigente per gestire il futuro della nostra nazione..
Non posso però esimermi dall’allontanamento dal partito, con effetto immediato, perché lo ritengo inutile, se non dannoso per i cittadini.
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