❤️Cosa significa il termine REIKI?❤️
Il nome giapponese reiki, indica la connessione tra “rei”, l’energia vitale dell’universo, e “ki”, l’espressione individuale di tale energia, chiamata anche “chi” dai cinesi, “prana” dagli indiani e nella cultura occidentale concepita come “libido” da Sigmund.
Con il tocco delle mani si riequilibrano le energie del paziente, infondendogli benessere.
Reiki “arte per la guarigione”. In una persona sana e armonica questa forza vitale scorre liberamente, ma in seguito a fattori esterni o interni, spesso emotivi, può andare incontro nel tempo anche a blocchi o vuoti. A lungo andare, il perdurare di questo squilibrio energetico, può indurre delle somatizzazioni e trasformarsi in tensioni fisiche, contratture, spasmi, dolori, disfunzioni di organi, malattie.
Sebbene l’utilizzo del reiki come metodo di cura si sia rapidamente diffuso nel Giappone, anche nei paesi occidentali esistono studi clinici controllati sulla sua efficacia ed efficienza.
Il reiki affianca la terapia convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo. Si tratta di una tecnica “dolce” di distensione e analgesia, presenta il vantaggio di essere a basso costo facilmente riproducibile e alla portata di tutti, si presta molto bene come trattamento di supporto.
Come funziona una seduta di reiki
Prima di dare corso alla seduta è importante scambiare alcune parole per creare apertura e sintonia tra terapista e paziente.
Il trattamento inizia con la “centratura”, vale a dire l’acquisizione dello stato di quiete e di equilibrio da parte dell’operatore, una sorta di stato meditativo di “totale vigilanza, ma senza sforzo”.
Questa fase dura pochissimo, uno o due minuti. Nel frattempo è utile che il paziente si metta in contatto con il proprio corpo attraverso una respirazione consapevole, eseguendo tre o più respiri profondi.
L’autotrattamento reiki, ovvero come fare reiki da soli
L’autotrattamento è un modo semplice per ricaricarsi quotidianamente di energia e per canalizzarla a se stessi in caso di necessità
È possibile praticare reiki su se stessi, dopo aver ricevuto la varie attivazioni e aver imparato la tecnica. . Viene istintivo posare le mani sulle zone doloranti, alla testa in caso di cefalea. Quando reiki scorre consapevolmente nei nostri canali, questo atteggiamento istintivo prende potenza e diventa molto più efficace.
Come imparare la tecnica reiki: i tre livelli di apprendimento
L’apprendimento del reiki, secondo il metodo Mikao Usui nella sua diffusione in Occidente, si sviluppa in tre livelli distinti, ma con un unico scopo. L’apprendimento si articola in due momenti principali: le “attivazioni” e l’insegnamento della tecnica.
Le “attivazioni” hanno lo scopo di riportare alla COSCIENZA la rimozione di possedere una potenziale capacità di guarigione.
Il master reiki ha in dotazione un bagaglio energetico che adopera durante le “cerimonie di attivazione” o “iniziazioni”. Tale bagaglio si avvale anche dei simboli reiki, che, disegnati con la mano o mentalmente, sfruttano il campo elettromagnetico, riattivando canali che conducono l’allievo al risveglio e alla consapevolezza delle proprie potenzialità.
ErminioCavallo, Canale Telegram.