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IsPipiusNoSiTocant❤️canale ufficiale:
Al Compartimento Marittimo di Cagliari
Ricorso in opposizione
al preannunciato provvedimento di concessione demaniale marittima demaniale relativo al collegamento in corrente continua WEST fra Sicilia e Sardegna.
*
Il sottoscritto
osserva
Le concessioni demaniali marittime sono attivita di rilevanza economica, e, come tali, devono sempre sottostare alle regole ed ai principi anche comunitari in tema di tutela dell’ambiente.
E’ certa, infatti, la sussistenza di un potenziale valore economico insito nello sfruttamento imprenditoriale dei beni demaniali quando oggetto di concessione in uso speciale a privati. Ma è certa altresì la necessità di operare un adeguato bilanciamento fra siffatti interessi e quello, anche generale e diffuso, alla tutela ed al più ampio sfruttamento generale di un bene ambientale di spiccatissima rilevanza quale il mare, specificamente atto a una fruizione collettiva.
Si pone dunque il problema, dibattuto in dottrina, della compatibilita tra l’uso collettivo e l’uso individuale nel momento in cui detti usi incidono e si sviluppano sulla stessa porzione di bene pubblico.
Si tratta di un profilo che, in relazione al demanio marittimo, e assunto a principio generale, in attuazione del disposto codicistico di cui all’art. 823, co 1.
L’art. 36 cod. nav. stabilisce, d’altro canto, che la concessione di occupazione ed uso “anche esclusivo, di beni demaniali e di zone di mare territoriale per un determinato periodo di tempo” deve avvenire “compatibilmente con le esigenze del pubblico uso”. L’uso particolare dei beni demaniali marittimi, dunque, non deve mai impedirne l’uso generale, che puo solo essere eccezionalmente limitato secondo quanto indicato dalla concessione, sia in relazione alla durata nel tempo, sia con riferimento alla definita porzione di bene riguardo alla quale si configura la situazione soggettiva di vantaggio del concessionario rispetto alla collettività.
In questo senso, in sede di valutazione dell’interesse <<demaniale>>, cioe dell’interesse pubblico a che il bene non sia sottratto al suo normale uso generale (“pubblico” ex art. 36 cod. nav.), l’amministrazione competente deve “considerare e valutare tutti gli interessi pubblici specifici che interferiscono sull’uso individuale a base della richiesta di concessione”. A seguito di questa ponderazione, l’uso eccezionale, affinche sia legittimamente consentito, deve mostrarsi compatibile con tutte le esigenze pubblicistiche che insistono sull’area demaniale richiesta in concessione, tra cui assumono un rilievo preponderante gli interessi di ordine ambientale e paesaggistico (cfr. Cons. St., sez. VI, 3 febbraio 2009, n. 572).
In tale direzione, ancora, è indirizzato anche l’orientamento giurisprudenziale che insegna essere ragionevole “sacrificare entrate teoriche per realizzare interessi generali indiretti” e che perciò la soddisfazione di finalita sociali espresse dalla collettivita territoriale di riferimento prevalga sull’utilita economica ricavabile dal bene.
Si tratta, in definitiva e pur sempre, di diritti che vengono eventualmente concessi ai privati in ordine a beni e ad attivita che sono sostanzialmente riservate a pubblici poteri.
Fatta questa premessa, l’esponente ritiene che la realizzazione dell’opera imponga un peso sproporzionato a un tratto gigantesco di mare, senza che per converso gli obiettivi indicati possano avere una rilevanza neppure minimamente comparabile con il pregiudizio che verrebbe arrecato all’ambiente dall’opera stessa.
Tale necessario bilanciamento fra gli interessi in gioco deve del resto orientare con medesima intensita l’amministrazione in tutte le fasi del procedimento e devono guidare le scelte amministrative già da quando questa imprime, a monte, la destinazione d’uso del bene da dare in concessione.
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E il risultato di questo bilanciamento non può che condurre alla prevalenza degli interessi collettivi e diffusi su quello sottostante alla preannunciata concessione.
Ciò premesso, l’esponente
chiede
il ritiro in autotutela di tutti gli atti prodromici, connessi e conseguenti al preannunciato provvedimento, del quale concludono per la non adozione.
Firma e data
[email protected]
Se mandate la PEC da un tabacchino aggiungete la fotocopia del vostro documento d'identità e firmate la PEC
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Video da parte di Bulla's Ispipius Presidente
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