Alexander Dugin

GTI-Global Thinkers Institute (GTI) succeeded in interviewing Leonid Savin, a Geopolitical and Philosophical thinker from Russia about the dynamics of relations between the West and East bloc, Monday, 13 May 2024. 🗣 Leonid Savin; A Multipolar World Political Vision

多くの人々は非常に驚くかもしれませんが、現在インドは世界で最も急速に経済成長を遂げている国です。2023年には国内総生産（GDP）が8.4%増加しました。このままこの傾向が続くならば、2027年には世界で第三位の経済大国に躍進すると予測されており、2030年代にはアメリカや中国をも凌ぐ可能性があるとされています。 また、人口動態や情報技術（IT）分野においてもリーダーシップを発揮しています。インド人ディアスポラは、シリコンバレーの重要なセグメントを支配下に置き、英国の首相はリベラル・グローバリストの立場を取るリシ・スナックでありながら、民族的にはインド人です。さらに、共和党の著名な保守派政治家であり、トランプの熱心な支持者でもあるヴィヴェック・ラマスワミは、スナクとは思想的に正反対の立場をとっていますが、どちらにせよインド人は確実に前進しています。 ✍️ アレクサンドル・ドゥーギン 🗣 "AKHAND BHARAT ( 統一インド )"グレーター・インディア

NOW AVAILABLE FROM LEGEND BOOKS Oswald Spengler, The Decline of the West The first volume of Oswald Spengler's The Decline of the West is a milestone in historiography. It is not a standard history book. Instead, it tries to explain the mechanisms that make different cultures tick. While classical culture had no concept of the past or future and was only fixated on the present, Western culture is focused on the past as memory and the future as unconquered territory. Like organisms that are born, mature, and die, cultures are the blossoming youth while civilizations usher in senility, decay, and demise. When a culture becomes a civilization, decadence sets in and the ensuing downward spiral becomes an inevitable whirlwind of self-destruction. The West is in terminal decline, desperately trying to revive the dead forms and traditions that animated the Faustian spirit in its exuberant heyday. It is all in vain as the West has become tired of itself and is unable to innovate in either the arts or philosophy. The West is on its way to the grave and what will see the light next must be something completely new and not just a corpse reanimated. Order Volume 1 now: https://www.amazon.com/dp/8367583728

«In Europe, poetry has for a long time been increasingly pushed into the periphery, the functions of mythopoetics have been divided up, and the main authority was redistributed between theology and philosophy. Instead of mythos and poetic form, there is logos and its rational, privative relationship towards preceding tradition. On the whole, in the mind of church theology it is quite rightful that philosophy took the reigning place, because the philosopher is the one who understands ideas, expresses them, formulates them, and rules through ideas. In this lies the power of thought and the thinker, for absolutely everything within the world is understood through the prism of one or another philosophical system and sets of concepts which, according to Roland Barthes, settle even in the most inert layers of the broad masses in the form of stereotypes, clichés, and socio-political mythology. What seems to be objective and given by nature is always originally but a consequence of the philosophical work of the minds of a few. The last Lydian king, Croesus, probably imagined himself to be a great and bright ruler, but his state was swept away by the Persians and his memory faded into history. Standing on one of his palace’s balconies, he hardly could have thought that some Heraclitus living in his city of Ephesus was the true ruler whose thinking about Being would lay the foundations for all of Western European thinking for thousands of years to come. Heraclitus’ fragments would come to be analyzed and interpreted by the great German classics all the way up to Heidegger, who saw in Heraclitus one of the most important flashes of light at the end of the First Beginning of philosophy. Thus, philosophical power may be inconspicuous or completely detached from worldly government, but it is fundamental, because it is closer to the Divinities, to Being, and to the sources of beings and the beingful world. Philosophy is like an acorn which already contains in its compacted form all the power of a centuries-old oak or a whole forest, for philosophy contains everything without exception and it unfolds into all spheres of human life, even in the extremes of rift and self-denial. Philosophy’s departure from poetry and the sacred arkhe was long-running and far-fetched, ultimately entailing full-scale rationalization, positivism, logic, logistics, and the disenchantment of the world. But it is also in this respect that philosophy inherits, picks up, and appropriates the heritage of poiesis as the rule of the word, as the bringing of beings to presence, to structuring, to interpretation, and to the questioning of Being overall.» — Askr Svarte, Towards Another Myth (forthcoming from PRAV Publishing)

VERSO IL MONDO MULTIPOLARE - CONFERENZA CON PEPE ESCOBAR, ANDREA ZHOK e LORENZO MARIA PACINI Giovedì 16 maggio alle ore 17:30, presso l'aula A dell'edificio A dell'università di Trieste (sede centrale, ala destra), terremo una conferenza incentrata sul multipolarismo, ovvero quell'ordine internazionale che sta spazzando via il giogo dell' imperialismo occidentale. Tra gli illustri relatori avremo come super ospite il famoso e autorevole giornalista e analista geopolitico di fama mondiale Pepe Escobar. Ad accompagnarlo ci saranno anche Andrea Zhok, professore presso l'Università degli Studi di Milano, e Lorenzo Maria Pacini, professore presso UniDolomiti di Belluno. Nel corso dell'incontro analizzeremo questo "nuovo" scenario geopolitico e tenteremo di intravederne le conseguenze e opportunità. Ciò anche consapevoli del ruolo internazionale giocato da Trieste, il suo porto e le peculiarità giuridiche dettate dal Trattato di Pace di Parigi del 1947. @primaveratlt

Natalia Melentyeva, filosofa, madre di Darya Dugina, presenta Ghejdar Džemal’. Premessa mia. A Mosca, a partire dagli anni Sessanta e fino agli inizi degli anni 2000 ha operato un sodalizio che va sotto il nome di Circolo Južinskij. Di questo circolo hanno fatto parte uomini di altissimo spessore, filosofi, esoteristi, tradizionalisti, poeti che, si può ben dire, sono stati tra gli artefici della rinascita dello spirito tradizionale russo. È all'interno di questo "circolo" che si è formato Aleksandr Dugin, ed è tra alcuni dei personaggi che ne facevano parte che Dugin riconosce i suoi maestri, in particolare Evgenij Golovin e Ghejdar Džemal’. AGA Editrice, grazie ad una motivatissima squadra di curatori) si ripropone di portare a conoscenza dei lettori interessati la natura e l'azione propria del "circolo", le biografie, le bibliografie e il pensiero degli uomini straordinari che ne hanno fatto parte. E a tal fine sono in via di traduzione e elaborazione non meno di una decina di libri dedicati a questi uomini e alle loro opere. Tra questi libri ce ne uno di Natalia Melentyeva dal titolo "Gli Altissimi sconosciuti" (titolo russo), in cui la madre di Darya dedica pagine poetiche ad ogni sodale di Aleksandr Dugin che componevano il "circolo". Quel che segue è uno stralcio del libro in questione che mette in luce la natura di Ghejdar Džemal’, autore dell'ultimo libro edito da AGA. * * * «Qualsiasi riferimento alla memoria, alla creatività, alla personalità di Ghejdar Džemal’ implica una riflessione sull'attualizzazione dei veri significati, dimensioni e contesti del suo pensiero. Viviamo in un tempo escatologico di particolare intensità e velocità degli eventi, con tensioni tra l'inizio e la fine dei tempi, tra memoria e progetto, tra mancanza e scoperta di significati che richiedono di essere estratti dai flussi caotici, compresi e decodificati. Stiamo vivendo gli ultimi tempi, definiti come "tempo della fine", "apocalittico" o "tempo messianico". E gli eventi mondiali si stanno evolvendo rapidamente. Finora abbiamo esercitato una certa riservatezza riguardo alla creatività di Ghejdar Džemal’, in particolare riguardo alla fissazione e all'attrazione dei contesti del suo pensiero. Abbiamo posto limiti alla ricerca di corrispondenze e parallelismi tra le sue intuizioni e altri complessi spirituali nella storia, ponendo le sue visioni su un piedistallo di unicità e senza precedenti, riconoscendo ciò che dice al di fuori del contesto. Ma forse è arrivato il momento di iniziare a esplorare l'abisso delle intuizioni, delle idee estremamente illuminate, dei sincretismi strani, delle armonie e delle visioni del pensatore. Saremo in grado di farlo e saremo abbastanza saggi da farlo considerando il tempo di grave carenza intellettuale e lo stato di coscienza misero e dannoso che il mondo moderno ci impone? Ghejdar Džemal’ credeva che le tesi fondamentali del suo unico messaggio metafisico non derivassero affatto da un dialogo o da una polemica con fenomeni intellettuali: egli considerava il suo pensiero come una *Voce venuta da Nessun luogo* e rivolta a Nessuno, come una Parola nella Notte. Egli riteneva che il suo pensiero fosse assolutamente autoriflessivo e che ogni parola del suo messaggio dovesse essere compresa nella completezza delle sue intuizioni, nel flusso unificato dell'ispirazione. Egli viveva il pensiero come un atto iniziatico, come un'esperienza d'invasione dell'Altro. E riteniamo completamente veritiero il resoconto del maestro, partendo dal presupposto che il suo pensiero si è illuminato come una rivelazione improvvisa e come l'annuncio di qualcosa di profondo e significativo[...]». https://www.orionlibri.net/negozio/ghejdar-dzemal-verticale-nord/

Pepe Escobar: BRICS+ decentralized monetary system will spur de-dollarization The global majority has had enough of the centrally controlled monetary framework put in place 80 years ago in Bretton Woods, as well as its endemic flaws like chronic deficits fueling irresponsible military spending, speculative bubbles, protectionism and politically motivated sanctions, says geoeconomic and geopolitical analyst Pepe Escobar in his article for Sputnik. This is why businesspeople and financial executives from Russia came up with “The Unit” project of apolitical money that will be free from the Western elite’s pressure or “rules” that can be twisted at will. The project has already received backing from the BRICS Business Council and is on the agenda at the crucial ministerial meeting in Russia next month, which will work out the road map for the summit next October in Kazan.

“A decentralized approach to the emission of a potential global trade currency, whose intrinsic value is anchored in physical gold and BRICS+ currencies, makes the Unit the most promising of several approaches being considered. It balances political priorities of all participants, while helping each sovereign economy develop along its optimal path," says leading Russian economist Sergey Glazyev.

The removal of Western speculative capital shall free up local commodity trading and enable the pooling of investable capital for sustainable development. To unlock such a vast potential, the Unit may well be the key. Boost us! | Subscribe to @geopolitics_live

Recentemente, o filósofo Alexander Dugin foi entrevistado pelo jornalista estadunidense Tucker Carlson, em que o russo pode comentar sobre as raízes liberais do wokismo, bem como sobre a ponte entre esses elementos e o transumanismo. https://novaresistencia.org/2024/05/02/a-entrevista-de-alexander-dugin-com-tucker-carlson/

Hezbollah Game of Drones