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⚡️ Il tribunale australiano stabilisce che i datori di lavoro che hanno richiesto le vaccinazioni sono responsabili dei danni Un tribunale del Sud Australia ha stabilito che i datori di lavoro che richiedono la vaccinazione dei propri dipendenti contro il Covid-19 possono essere ritenuti responsabili per gli infortuni causati dalla vaccinazione. Un tribunale del lavoro ha concesso un risarcimento al funzionario pubblico sudafricano di 44 anni Daniel Shepherd, che ha sviluppato pericardite dopo aver ricevuto la sua terza dose di vaccino nel febbraio 2022 (ABC News). Nel gennaio 2022, il governo sudafricano, ai sensi dell’Emergency Management Act, ha ordinato la rivaccinazione di alcuni lavoratori per mantenere il posto di lavoro. Shepherd, un ex operatore infantile e giovanile del Dipartimento per la protezione dell'infanzia (DCP), è disoccupato da marzo 2022, ad eccezione di due mesi di lavoro amministrativo part-time. Ha chiesto un risarcimento per il danno da vaccino ma gli è stato negato. La corte d'appello ha stabilito che ha diritto al risarcimento dei lavoratori per l'infortunio causato dal vaccino, compreso il sostegno al reddito settimanale e le prestazioni mediche. Sebbene DCP sostenesse che avrebbe dovuto essere immune da responsabilità perché l'infortunio di Shepherd era dovuto a una direttiva dell'Emergency Management Act, il giudice Mark Calligeros ha stabilito che sia l'ordine di posto vacante che DCP erano un "fattore sostanziale che contribuisce" all'infortunio di Shepherd. "Il signor Shepherd doveva ricevere una terza dose di vaccino per continuare a svolgere le sue funzioni e ricevere il suo stipendio", ha detto. “La vaccinazione non gli sarebbe stata somministrata se non avesse lavorato come DCP e lavorato nel settore sanitario”. "Il legame tra lavoro e infortunio è molto forte, poiché ho scoperto che il signor Shepherd non avrebbe ricevuto la terza dose di vaccino se non gli fosse stato richiesto di continuare a lavorare", ha detto Calligeros. “Non sorprende che alcune persone che ricevono una dose del vaccino COVID-19 ne risentiranno”, ha affermato Calligeros. “Lo Stato ha richiesto che il signor Shepard fosse vaccinato per continuare a lavorare nel settore sanitario perché voleva proteggere il pubblico, in particolare le persone che utilizzano i servizi sanitari, e ridurre il rischio di infezione. "Sarebbe ironico e ingiusto negare al signor Shepard il sostegno finanziario e medico perché ha rispettato il desiderio dello Stato di proteggere la salute pubblica", ha aggiunto il giudice. I documenti del tribunale descrivono in dettaglio come Shepherd ha risposto al suo primo vaccino COVID-19 nell'agosto 2021: dolori articolari, sintomi di raffreddore e influenza e lieve dolore toracico. Sintomi simili sono comparsi dopo la seconda vaccinazione. Al momento delle sue prime due vaccinazioni, Shepherd lavorava per Baptist Care SA, che non richiedeva (ma incoraggiava) le vaccinazioni contro il COVID-19. Shepard ha ricevuto il vaccino di richiamo nel febbraio 2022. Il giorno dopo avvertì un forte dolore al petto. Il dolore è peggiorato nel corso di due settimane fino a diventare così “insopportabile” che ha temuto di avere un infarto ed è stato portato in ambulanza all’ospedale di Ashford https://www.westernstandard.news/news/australian-court-rules-employers-who-mandated-jab-legally-liable-for-injuries/52430 Messaggio da SocialTv Network (https://t.me/socialtvnetwork)

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37961408/ La dermatomiosite positiva per anti-MDA5 (proteina-5 associata alla differenziazione del melanoma) (MDA5 + -DM) è caratterizzata da malattia polmonare interstiziale (ILD) rapidamente progressiva e elevata mortalità. MDA5 rileva l’RNA a filamento singolo ed è un recettore chiave per il riconoscimento di pattern per il virus SARS-CoV-2. Questo è uno studio osservazionale retrospettivo su un aumento dell'autoimmunità MDA5, determinato utilizzando un pannello di 15 autoanticorpi muscolo-specifici (MSA), tra gennaio 2018 e dicembre 2022 nello Yorkshire, Regno Unito. La positività all’MDA5 era correlata alle caratteristiche cliniche e agli esiti, alla positività regionale alla SARS-CoV-2 e ai tassi di vaccinazione. Stiamo parlando di una patologia piuttosto rara che però ha subito un incremento di alcuni punti statiostìci, passando, tra il 2020 e il 2022, dallo 0,4% nel 2019 al 2,1% (2020), 4,8% (2021) e 1,7% (2022). Sono incrementi importanti che hanno una forte evidenza della genotossicità del RNA, che poi si esprime con malattie autoimmuni e tumori, come temevo ancora prima che si iniziasse la campagna vaccinale nel 2020...

👆 Domani sera, ultima chiamata. Alessio Fortunati e il suo nuovo libro, Giuseppe Di Bella, Alessandra Chiavegatti e Armando Manocchia. Da non mancare !

E intanto il Regno Unito sta rifiutando di firmare il trattato pandemico dell'OMS, sostenendo che i termini minerebbero la sua sovranità. E questo è un segnale importante e induce ad un leggero ottimismo. https://vigilantnews.com/post/uk-refuses-to-sign-who-pandemic-treaty/

https://www.instagram.com/reel/C66I0sztv1D/?igsh=MTNoOXFiM3RuNWR0cA%3D%3D Tangentopoli Liguria, lo scandalo si allarga: truccati i dati Covid e favori alle cliniche private. Salta fuori anche il nome di Matteo Bassetti, sebbene per questioni collaterali.

Per i non addetti ai lavori: la pseudouridina è la base azotata uracile cui si lega una molecola di ribosio. L'Uracile è uno dei nucleotidi del filamentio di RNA costituito da una serie di basi chiamate nucleotidi che quando si legano ad altre molecone prendono il noime di nucleosidi. Nel disegno che allego, nel post precedente, si vede un pezzo di filamento di RNA con le sue basi tra cui, in basso, uracile. NUcleotidi e nucleosidi costituiscono le unità monomeriche degli acidi nucleici e pertanto occupano ruoli centrali nell'espressione e nella conservazione delle informazioni genetiche. La pseudouridina al posto della uridina è una ingegnerizzazione (manipolazione del RNA) che produce una spike più resistente e più "cattiva".