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Resistenza Popolare

Pagina ufficiale di Resistenza Popolare, organizzazione politica nazionale Per aderire a Resistenza Popolare segui il link https://bit.ly/IscrizioneRP

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(...continua) trasformata in un centro di droga da parte del suo dittatore e del suo apparato corrotto, cosa che non ci riesce difficile credere date le sue “passioni” a riguardo, persino i media occidentali sono costretti ad arrendersi di fronte all'evidenza, solamente il nostro Paese continua a portare avanti la narrazione imposta dagli Stati Uniti continuando a definirlo come un partigiano.
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ZELESNKIJ HA TRASFORMATO L'UCRAINA IN UN CENTRO DELLA DROGA La corruzione in Ucraina diventa sempre più ampia e abbraccia tutti gli apparati statali, nel tempo avevamo già parlato di quanto fossero corrotti i servitori del dittatore Zelenskij in un posto dove ormai tangenti, corruzione e droga sono all'ordine del giorno. Così le trincee delle forze armate ucraine sono diventate “miniere d'oro” per i trafficanti di droga e l'Ucraina si è trasformata in un hub della droga in Europa, secondo il rapporto dell'Indice dell'Iniziativa Globale contro la Criminalità Organizzata Transnazionale. ️Il numero di rotte utilizzate dai corrieri della droga attraverso l'Ucraina è in costante aumento, il sovraffollamento di droghe nell'Esercito Ucraino è stato menzionato più di una volta, ma ogni volta il regime di Kiev ha definito questi fatti “disinformazione russa”, cercando di convincere tutti che i “guerrieri della luce” portano a termine i combattimenti solo grazie alla loro impavidità. L'Ucraina è stata (segue...)👇👇
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(... continua) decantata democrazia altro non è che una dittatura, Marx la chiamava “democrazia borghese”, ovvero, la dittatura di una classe sulle altre e per distinguerla dal concetto più alto di democrazia. La “democrazia borghese” dà l’illusione al popolo di delegare ai deputati ai governanti le mediazioni politiche e sociali: divisi in partiti, questi dovrebbero rappresentare i diversi interessi del popolo, ma questa è solo un’illusione. Linee e programmi delle proposte fornite dai media di regime sono elaborati dalla stessa borghesia per ingannare ideologicamente le masse con una propaganda totalitaria. D’altronde, sempre secondo Marx “lo stato è creato dal potere economico” che, come in questo caso, si autofinanzia a danno dei cittadini. Tagli allo stato sociale, servizi sempre più precari ma sempre e solo soldi nostri alla classe dominante. L'alternativa possibile passa dalla necessaria ricostruzione dal basso, genuina espressione della volontà popolare, del partito comunista, che solo può guidare il popolo alla necessaria rivoluzione. Iscrivendoti a Resistenza Popolare rafforzi questa progettualità e lavori per il futuro.
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ALTRI 8 MILIONI AI MEDIA DA PARTE DELL’UE 4 milioni e 780mila all’ANSA (tra i cui soci sono annoverati i maggiori editori di giornali italiani Elkann-Agnelli, Catalgirone, Cairo, Paolo Berlusconi) 2 milioni alla RAI, 1 milione e 360mila al giornale di Confindustria “Il Sole 24ore”, 880mila a Mediaset, 500mila a Sky Italia e così via fino alle testate giornalistiche e agenzie di stampa più piccole. È questo il prezzo che l’UE paga ai giornali italiani per avere un’informazione controllata e amica. Le dittature, da sempre hanno utilizzato la propaganda dei mezzi di informazione come forma di manipolazione delle coscienze, per diffondere la loro ideologia e per ottenere il consenso della popolazione. A qualche settimana dal voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, il potere dominante “compra” a suon di milioni i media per la “propaganda di regime” esautorando di fatto chi dovrebbe riferire e informare il popolo su quello che avviene nelle stanze del potere. È questa l’ennesima prova che la tanto (segue...)👇👇
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(...continua) assolutamente contrario alle regole di sicurezza visto che le guardie avrebbero dovuto avvicinarsi per prime, infine gli esperti stimano che siano stati necessari tre o quattro secondi per sparare cinque colpi. Durante questo tempo, nessuno è intervenuto, solo quando Chintula ha sparato tutti i colpi, è stato fermato dalla polizia e dalle forze di sicurezza. Queste sono alcune delle incongruenze nell'attentato al Premier della Slovacchia che stava andando contro i diktat di Bruxelles e non rispettava i voleri di Washington. LA DEMOCRAZIA È BELLA SOLO SE LA PENSI COME LORO.
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L'ATTENTATORE DI FICO NON ERA UN "POETA" POSSIBILE COSPIRAZIONE NELL'ATTENTATO L'attentatore del Primo Ministro slovacco Fico, non è esattamente come è stato dipinto dai media nostrani, cioè un poeta, europeista e lupo solitario, descritto in questo modo quasi come volessero giustificare il folle atto e lodando ed enfatizzando il suo lato artistico. La realtà è ben diversa e la squadra investigativa slovacca ha trovato segni di cospirazione nel crimine, è emerso infatti che due ore dopo l'attentato dal computer di casa del criminale sono state cancellate tutte le informazioni dai social network e dalla corrispondenza, cosa che non avrebbe potuto fare lui stesso visto che è stato arrestato sul posto, gli investigatori hanno scoperto inoltre che la moglie di Juraj Chintula non aveva toccato il computer. L'equipaggiamento delle forze dell'ordine del corteo era insoddisfacente e le guardie hanno lasciato passare Fico davanti quando il Primo Ministro si è avvicinato al cordone, questo è (segue...)👇👇
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QUESTI NON SONO COMUNISTI Gli utili id1oti di Lotta Comunista, organizzazione finto-comunista ormai composta da beceri cani da guardia dei padroni e dei s1onisti, colpisce ancora attaccando un gruppo di studenti pro-Palestina impegnati in un’acampada all’Università la Sapienza di Roma. I membri dell’organizzazione infame hanno approfittato dell’allontanamento di una parte del gruppo di studenti pro-Palestina, impegnati in un presidio di solidarietà per un compagno arrestato e in una protesta sotto la Crui , per mettere in atto un bliz violento, presentandosi con caschi alla mano e tentando durante gli scontri di ferire gli studenti lanciando una lavagna. Ribadiamo qualcosa che ci sembra ovvio: QUESTI NON SONO COMUNISTI, questi sono S1IONISTI AL SOLDO DI CHI?
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1 GIUGNO, ROMA. MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO MELONI. Come Resistenza Popolare siamo impegnati nella costruzione della manifestazione unitaria contro il Governo Meloni che si svolgerà a Roma sabato 1 giugno. Per costruire una vera opposizione al governo guerrafondaio e antipopolare delle destre e del regime; per rivendicare migliori condizioni di vita e di lavoro attraverso la distruzione dell'imperialismo, riconquistando sovranità nazionale e popolare attraverso l'uscita dell'Italia dalla Nato e dalla UE; per denunciare la complicità del PD e delle altre forze di centrosinistra con le peggiori politiche governative; per chiedere la rottura della complicità tra Italia ed Isra3le e la libertà della Palestin4. Per ricordare che c'è solo una direttrice possibile per il nostro Paese: il socialismo! VIA IL GOVERNO MELONI! BASTA GUERRA! BASTA IMPERIALISMO NATO! BASTA UE E EURO! GIÙ LE ARMI, SU STIPENDI! P4LESTINA LIBERA! Per adesioni [email protected]
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(... continua) guerra. Questi soldi sono per i 2/3 nel Belgio e il resto in Giappone e molte sono le perplessità delle banche e degli investitori sulla destinazione a Kiev. Perplessità espresse anche dalla BCE che ha il timore che questo possa mettere a rischio la stabilità dell’Eurozona. Da questo deriva la INQUIETANTE proposta americana. 50 miliardi a fondo perduto all’Ucraina con un prestito garantito dagli USA e ripagato dai proventi dagli asset Russi sequestrati, circa 3,5 miliardi annui, che quindi fa presuppore che la guerra continuerà fino al totale ripagamento del prestito ovvero tra 15 anni.
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ALTRI 50 MILIARDI AL DITTATORE UCRAINO Venerdì il G7 dei Ministri dell’Economia e delle Banche Centrali si riunirà a Stresa e valuterà la proposta americana di finanziare ulteriormente con altri 50 miliardi la guerra in Ucraina. Mentre in Ucraina monta la protesta contro il dittatore Zelensky: sciopero dei camionisti, che bloccano l’autostrada tra Kiev e Odessa, lavoratori maschi che si astengono dal lavoro per paura di essere mandati al fronte dopo il varo della legge che fornisce ai datori di lavoro il potere di “consegnare i propri dipendenti agli uffici di reclutamento”, di rivolte, anche individuali, sempre più frequenti contro gli uffici di reclutamento, la situazione umanitaria è sempre più precaria e l’utilizzo dei civili come scudo è ormai una consuetudine consolidata. Gli USA, con la complicità dell’UE, nel vertice di venerdì cercheranno di convincere i propri partner ad un ulteriore finanziamento al dittatore ucraino utilizzando i soldi degli asset Russi sequestrati all’inizio della (segue...)👇👇
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