cookie

Мы используем файлы cookie для улучшения сервиса. Нажав кнопку «Принять все», вы соглашаетесь с использованием cookies.

avatar

🔥 𝔾𝕃𝕆𝔹𝔸𝕃 𝕎𝔸ℝ𝕄𝕀ℕ𝔾: Cambiamento climatico • Surriscaldamento globale • Green economy

Articoli, studi, approfondimenti, riflessioni e ricerche sulla tematica del cambiamento climatico e della green economy.

Больше
Рекламные посты
1 294
Подписчики
+424 часа
+147 дней
+11930 дней
Время активного постинга

Загрузка данных...

Find out who reads your channel

This graph will show you who besides your subscribers reads your channel and learn about other sources of traffic.
Views Sources
Анализ публикаций
ПостыПросмотры
Поделились
Динамика просмотров
01
“Prossima settimana una massa d'aria polare con termiche che a 850 hPa (circa 1500m), saranno di qualche grado sotto lo zero. Osservate anche la vastità del territorio con temperature che per il mese di giugno saranno ragguardevoli. Nel Regno Unito termosifoni accesi e non solo.” ➡️ Attività Solare Colpa del Cambiamentoclimaticoh™®© 🔗 Unisciti a Global Warming
72919Loading...
02
MANGIARE INSETTI PER “SALVARE IL PIANETA” Detta così, sembra una battuta stupida che non fa ridere nessuno. Eppure, al WEF sono molto seri. Dopo aver avvelenato e deforestato il mondo senza ritegno per produrre le risorse necessarie alla costruzione della stupida società consumistica in cui viviamo, adesso si preoccupano di “salvare il Pianeta” facendoci mangiare insetti. Siamo in ottime mani! Vi aspettiamo tutti a Singapore dal 19 al 22 giugno prossimi per la prima conferenza internazionale dedicata alla salvifica pratica insettivora. Non mancate! Grazie al canale Buffonate di Stato per il video con sottotitoli. 🔗 Unisciti a Global Warming
96624Loading...
03
Ci sarebbe da piangere se non venisse da ridere.
7989Loading...
04
LA TRANSIZIONE ENERGETICA ESISTE SOLO NEI SOGNI Mark Mills, direttore del National Center on Energy Analytics e senior fellow al Manhattan Institute, spiega in termini molto concreti perché la transizione energetica non è possibile. Petrolio, gas naturale e carbone forniscono l'84% dell'energia globale, un valore solo due punti percentuali più basso rispetto a 20 anni fa, nonostante tutti gli sforzi messi in campo. Il petrolio è la fonte di energia del 97% dei trasporti globali. Per avere dalle fonti rinnovabili la stessa energia che produciamo dai combustibili fossili dovremmo aumentare l'estrazione di minerali e terre rare di più del 1000%, mentre in futuro, con lo sviluppo tecnologico, la richiesta di energia aumenterà drasticamente. 🔗 Unisciti a Global Warming
2 16445Loading...
05
UN ALTRO COSPIRAZIONISTA NEGAZIONISTA Il Dr. David Bellamy, insigne botanista, si aggiunge alla lista dei “negazionisti del clima”, qualunque cosa voglia dire questa definizione. 🔗 Unisciti a Global Warming
52814Loading...
06
AUTO ELETTRICHE. SI VENDONO PIÙ FERRARI CHE 500 GREEN Niente da fare: l’elettrico non tira. Per rendersene conto basta guardare i dati di vendita di due emblemi del Made in Italy: la Ferrari e la Fiat 500. Numeri che, dopo la sor presa iniziale, fanno capire quanto la transizione elettrica imposta da Bruxelles si scontri con la realtà. E cioè con i gusti e le disponibilità economiche dei consumatori. Perché, come riporta Milano Finanza, mentre nel 2023 Ferrari ha venduto 13.663 esemplari per quasi 6 miliardi di euro di ricavi, ovvero 1.110 modelli al mese (1.138 per la precisione), Stellantis ad aprile ha consegnato in Italia soltanto cento 500 elettriche. Cifre che testimoniano quanto sia tonica la domanda per un marchio di lusso come quello del Cavallino Rampante - il cui modello meno caro costa 260mila euro, dieci volte tanto la 500 – e quanto invece sia asfittica quella per l’automobile che fece la fortuna di casa Agnelli negli anni del boom economico. E forse è anche per questo che Exor, la cassaforte di famiglia guidata da John Elkann, ha scelto di lasciare il timone ai francesi di Psa in Stellantis. Exor detiene infatti il 26,4% di Ferrari, quota che quest’anno frutterà un dividendo intorno ai 108 milioni di euro. Non solo. Perché la casa di Maranello macina utili e vendite. Il titolo è cresciuto del 193% negli ultimi cinque anni e del 38% nel solo 2024. Fonte: Libero Articolo, a nostro avviso, costruito su una forzatura, benché riporti dati veri. L'elevato numero di vendite di Ferrari testimonia come in Italia, alla pari di quasi tutti i paesi occidentali, vi sia oggi una minoranza di ultraricchi che dispone di elevati mezzi finanziari e ha smania di esibire status symbol. Per contro, i deludenti dati delle vendite della 500 elettrica dimostrano come l'elettrico non sfondi nel segmento delle city car rivolte al grande pubblico. L'elettrico europeo non tira essenzialmente perché costa troppo per ciò che offre (soprattutto sul piano dell'autonomia) e non è in grado di reggere la concorrenza con la Cina. I dazi che l'UE si appresta ad applicare potranno solo mitigare il problema. Presto o tardi, si dovrà prendere atto che questa scelta è stata disastrosa e ha accelerato la deindustrializzazione europea. Ci sarà pure un bambino tra la folla che ha il coraggio di gridare che il re è nudo? 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
59615Loading...
07
LA GERMANIA È ALLA SATURAZIONE SOLARE. TROPPI PANNELLI, PREZZI in NEGATIVO ED È UN PROBLEMA: "SERVE IL GAS, MA SAPPIAMO DA DOVE ARRIVA" l’energia solare viene prodotta quasi esclusivamente durante l'estate quando la domanda è inferiore. Una persona potrebbe pensare “Bello, non serve più produrre energia e finalmente le bollette scendono” ma in realtà gran parte dell’energia solare prodotta dalla Germania è dovuta ad impianti privati che immettono in rete ed è quella che viene definita energia prodotta non regolamentata, ovvero sulla quale non si ha alcun controllo né di produzione né dei disponibilità. Proprio per questo surplus i produttori di energia solare tedeschi si sono trovati davanti ad un taglio del prezzo dell’87% rispetto al prezzo medio, con un megawattora di energia che costava solo 9 euro, praticamente niente. Questa è ovviamente una anomalia di mercato che ha portato a diversi contraccolpi: un picco di produzione implica che qualche fonte di energia deve spegnersi, ma la legge tedesca proibisce lo spegnimento delle rinnovabili e quindi dovrebbero essere le centrali convenzionali a ridurre le loro produzione. Le grandi centrali elettriche, che usano ancora combustibili fossili, non possono però ridurre la produzione per poche ore, hanno tempo di accensione e spegnimento lunghi, e le uniche centrali che potrebbero garantire tempi di accensione e spegnimento brevi, così da poter modulare l’erogazione, sono quella a gas naturale, ma oggi sappiamo da dover arriva il gas. Ci si trova quindi davanti al paradosso dove i produttori di energia che hanno investito sul rinnovabile, e che quindi hanno installato enormi parchi fotovoltaici, sono costretti a svendere la loro energia perché nelle ore in cui loro producono c’è meno richiesta ma soprattutto sono in concorrenza con il solare residenziale. Per far fronte a questa problematica, secondo alcuni report, si sta pensando di reindirizzare tutti gli incentivi per il fotovoltaico verso incentivi per l’accumulo, in attesa che si diffonda il vehicle to grid: l’energia prodotta di giorno con il sole deve essere in qualche modo immagazzinata, non tanto a livello locale quanto a livello di produzione, devono essere i produttori a poter garantire una vendita 24/24. L’eccesso di produzione e di immissione in rete sta facendo crescere anche una seconda problematica, ovvero la tenuta della rete. Sembra infatti che in Cina, dove il crollo dei prezzi del fotovoltaico ha portato alla creazione di enormi parchi composti da distese di pannelli, la rete in alcuni punti stia facendo fatica a sopportare l’energia prodotta e sia necessario intervenire con l’intero rifacimento di alcuni rami. Anche in Germania, a livello locale, si sta verificando la stessa problematica, e questo coinvolge anche i cittadini: oggi chi ha installato un impianto fotovoltaico può “vendere” energia al distributore, ma la questione della vendita pare essere al centro di diverse discussioni, perché davanti ad un surplus di produzione come quello che c’è in questo periodo si potrebbe anche decidere che i privati non possono più vendere energia e devono autoconsumarla Fonte: DDay 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
79417Loading...
08
La stagione della copertura nevosa dell'emisfero settentrionale sembra essere quella di un ritiro tardivo. Il grafico in allegato è dell'Instituto Finnish Meteorogical che sta registrando accumuli superiori alla media e ai limiti della deviazione standart superiore.
8469Loading...
09
BATTERIE AUTO ELETTRICHE. DURATA, EFFICIENZA, SOSTITUZIONE E SMALTIMENTO Il costo delle batterie delle auto elettriche può raggiungere il 50% del costo del veicolo. Si oscilla tra i 10 mila euro dei modelli auto più economici ai 40 mila e più dei modelli più costosi. Lo smaltimento prevede costi molto elevati, a causa delle sostanze tossiche che contengono. La durata delle batterie è garantita per 8 anni, che diminuiscono nel caso in cui si superi il chilometraggio minimo. L'efficienza è soggetta alle temperature, che devono essere comprese tra i -10° e i +30° C. Quindi, se comprate un'auto elettrica, mettete in conto di: 1. comprarla nuova dopo 8 anni, a patto che facciate pochi chilometri; 2. fare pochi chilometri, per evitare la scadenza anticipata della garanzia; 3. evitare di utilizzarla d'inverno e d'estate, per scongiurare malfunzionamenti; 4. sborsare diversi soldi al momento della sostituzione o/e smaltimento. Buon viaggio! ➡️ Automobile ➡️ InsideEVs 🔗 Unisciti a Global Warming
1 48632Loading...
10
PATRICK MOORE E JIMMY DORE A RUOTA LIBERA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO  Il primo, nel 2018, denunciava la frode dei modelli climatici dell'IPCC, il secondo sottolinea come tutte le strategie per contrastare il 'cambiamento climatico' siano ridicole, mentre Greta e gli ecoguerrieri di Ultima Generazione se ne occupano pur sostenendo la guerra in Ucraina, un enorme contribuente all'inquinamento e alle emissioni di CO2 presuntivamente dannose. Apriamo gli occhi e finiamola con la “crisi climatica” una volta e per sempre. Un ringraziamento a Buffonate di Stato per il video e i sottotitoli. 🔗 Unisciti a Global Warming
1 79915Loading...
11
Un nuovo rapporto del Williams Institute della UCLA School of Law rileva che le coppie dello stesso sesso corrono un rischio maggiore di sperimentare gli effetti negativi del cambiamento climatico rispetto alle coppie di sesso diverso. Le persone LGBT che vivono in famiglie di coppie dello stesso sesso vivono in modo sproporzionato in aree costiere, città e aree con infrastrutture più povere e minore accesso alle risorse, il che le rende più vulnerabili ai rischi climatici.  “Le politiche dovrebbero concentrarsi sulla mitigazione delle pratiche discriminatorie in materia abitativa e di sviluppo urbano, rendendo i rifugi spazi sicuri per le persone LGBT e garantendo che gli aiuti umanitari raggiungano le persone e le famiglie LGBT sfollate”. Il meraviglioso mondo del “Climate Change”. Dalla California è tutto. ➡️ Williams Institute
7215Loading...
12
Guardate il fuori contesto dato a un nostro post con i grafici originali della stessa NOAA! "Questi grafici non smentiscono l’innalzamento dei mari causato dalla crisi climatica". Quindi, cosa vuol dire: "Questi grafici non smentiscono l’innalzamento dei mari causato dalla crisi climatica"? Vuol dire forse che nel XIX secolo, quando la rivoluzione industriale non era ancora iniziata o era appena agli inizi e i mari si alzavano anche senza aumento di CO2, c'era comunque una crisi climatica? 😃 Fate ricorso, questa barriera del sistema oscurantista deve terminare.
67710Loading...
13
Lo scorso anno ci fu, da parte del catastrofismo climatico, una campagna pubblicitaria straordinaria a causa del calo dei ghiacci marini antartici rispetto la media che la deviazione standard. La causa, secondo questa straordinaria campagna pubblicitaria, pare fosse data al continuo aumento della CO2 nell'atmosfera. Oggi, cosa ha permesso l'aumento dell'estensione dei ghiacci rispetto allo scorso anno? Forse la diminuzione della CO2? 😎
75524Loading...
14
BIDEN EMETTE UNA LEGGE CHE IMPEDISCE DI TRACCIARE I JET PRIVATI: COSÌ VERRÀ NASCOSTA L’IMPRONTA CARBONICA DEI RICCHI E POTENTI Una polemica nata dopo che qualcuno ha calcolato la traccia carbonica del et privato di Taylor Swift favorisce una norma che ora nasconderà le tracce dei jet privati. Perché così i potenti potranno predicare la correttezza climatica senza essere chiamati ipocriti. Fonte Scenari Economici 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
61122Loading...
15
MASCHERINE: DANNI ALL'AMBIENTE DEVASTANTI. MA GLI ECOLOGISTI NON SE NE OCCUPANO Dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 – il gas della vita ininfluente sul clima – ristrutturando le nostre abitazioni, acquistando auto elettriche e vivendo in città-prigione di 15 minuti, ma non dobbiamo preoccuparci di aver saturato il nostro habitat di microplastiche tossiche molto dannose per l'ambiente e per la salute, provenienti da centinaia di miliardi di mascherine usate soprattutto durante il periodo della dichiarata pandemia. Non abbiamo sentito gli ecologisti allarmisti di mainstream sollevare questo problema. E voi? ➡️ L'Indipendente ➡️ Yahoo News ➡️ Science Direct ➡️ Swansea University ➡️ Water Research 🔗 Unisciti a Global Warming
7 99599Loading...
16
L'IPOCRISIA ECOLOGICA Si parla tanto di CO2, di Smart Cities, di auto elettriche, ma non si parla mai di inquinamento. L'inquinamento, tra le altre cose, riguarda anche l'elettrosmog, che oltre certi limiti danneggia tutti gli organismi viventi, inclusi i resistentissimi e resilientissimi insetti. Lo dimostra una nuova revisione sistematica e meta-analisi pubblicata di recente su Reviews on Environmental Health, che si concentra proprio sugli effetti dei campi elettromagnetici sugli insetti.  I risultati sono allarmanti. Ma gli ecologisti non si allarmano, perché il problema è solo il “cambiamento climatico”. ➡️ Lo studio 🔗 Unisciti a Global Warming
2 99354Loading...
17
Avrete sentito spesso parlare di innalzamento dei mari, di coste sommerse e atolli che dovrebbero già essere spariti. L'immagine che alleghiamo oggi, ma potremmo fare altre decine di esempi, ci dice che non c’è alcuna “accelerazione dell’innalzamento del livello del mare”. I mareografi a lungo termine mostrano che il livello del mare sta aumentando allo stesso ritmo di 180 anni fa. Non c'è alcuna crisi climatica. https://tidesandcurrents.noaa.gov/sltrends/sltrends_station.shtml?id=140-012
67619Loading...
18
DODICI RAGIONI PER CUI NON CREDO CHE ESISTA UN’EMERGENZA CLIMATICA di Russell David per The Daily Sceptic Non sono uno scienziato. Ma ho delle ragioni per cui non mi fido completamente della narrativa dell'“emergenza climatica”. Eccole: 1. Guardando indietro nella storia, ci sono sempre stati profeti del giorno del giudizio, persone che dicono che il mondo sta per finire. Gli attivisti moderni non sono solo la versione attuale di tutto ciò? 2. Considero alcuni fatti: la CO2 costituisce lo 0,04% dell'atmosfera; gli esseri umani sono responsabili solo del 3% della CO2; La Gran Bretagna è responsabile solo dell’1% della produzione mondiale di CO2 – e penso “davvero”? La decarbonizzazione farà davvero la differenza per il clima della Terra? 3. Ho ascoltato alcuni eminenti scienziati che affermano che la CO2 non provoca il riscaldamento globale; che la CO2 nell'atmosfera è una cosa buona o vitale; che molte altre cose, come il Sole, le nuvole e gli oceani, sono maggiormente responsabili della temperatura della Terra. 4. Noto che la maggior parte degli attivisti climatici più rumorosi sono socialisti e di sinistra. Non stanno forse usando questo movimento solo per promuovere i loro sogni di un’utopia socialista deindustrializzata? E noto anche il crossover tra attivisti verdi e attivisti del BLM, di genere, pro-Hamas, nessuno dei quali mi piace o con cui non sono d’accordo. 5. Come psicologo dilettante, so che gli esseri umani sono suscettibili alle manie. So anche che gli esseri umani tendono a concentrarsi su minuscoli frammenti di tempo e su minuscoli frammenti di luogo geografico quando formano idee e opinioni. Siamo anche estremamente malleabili e facilmente ingannabili, come è stato dimostrato nel 2020 e nel 2021. 6. Ho esaminato le implicazioni di Net Zero. È incredibilmente costoso. Ridurrà notevolmente il tenore di vita e ostacolerà la crescita economica. Non penso che sia una buona cosa. So che la crescita economica ha portato a standard di vita più elevati, il che ha reso le persone più sicure e più consapevoli dell’ambiente. 7. Net Zero porterà anche a una significativa diminuzione della libertà personale e minaccia persino la democrazia, poiché alle persone viene detto che devono fare determinate cose e non devono farne altre, e potrebbero persino essere limitate nel parlare apertamente delle questioni climatiche. 8. Quali saranno le cose peggiori che accadranno se i profeti di sventura avranno ragione? Un aumento della temperatura? Dove? Siberia? Singapore? Stoccolma? Qual è la temperatura ideale? Per quanto? Questa utopia sarà mantenuta per sempre? Sono sospettoso delle utopie; i comunisti cercavano le utopie. 9. Se una conseguenza del cambiamento climatico è l’innalzamento del livello del mare, non sarebbe meglio spendere soldi per costruire più difese marine per proteggere la nostra terra? Come hanno fatto gli olandesi. 10. È una narrazione fortemente spinta dal Guardian. Non mi piace il Guardian. Credo che si sia sbagliato sulla maggior parte delle questioni della mia vita: socialismo, immigrazione, razza, UE, genere, lockdown e così via. Probabilmente si è sbagliato anche riguardo alle questioni climatiche? 11. Sono sospettoso della quantità di denaro che guadagnano gli attivisti verdi e le industrie verdi sovvenzionate. E 40 anni fa gli ambientalisti dicevano che la Terra sarebbe diventata troppo fredda. Gran parte di ciò che dicevano sarebbe dovuto accadere non è accaduto. Inoltre, ora mi fido molto meno degli “esperti”, dopo che hanno mentito sull’efficacia dei lockdown, delle mascherine e dei “vaccini”. 12. Mi piace il sole. Preferisco stare al caldo piuttosto che al freddo. Mi fa sentire meglio. È più divertente. Fa risparmiare sulle bollette del riscaldamento. Fa risparmiare sui vestiti. Rende le persone più felici. Sono molto poche le persone che muoiono per il caldo rispetto al freddo. ➡️ Russell David scrive il blog Mad World 🔗 Unisciti a Global Warming
78326Loading...
19
LA METÀ DEGLI AMERICANI PENSA CHE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DISTRUGGERÀ IL PIANETA NEL CORSO DELLA LORO VITA: SONDAGGIO Secondo una nuova ricerca, la metà degli americani ritiene che il cambiamento climatico devasterà la terra nel corso della loro vita. Il sondaggio condotto su 5.000 americani, divisi equamente per Stato, ha rivelato che il 48% di tutti gli intervistati crede che vivranno abbastanza per vedere il cambiamento climatico distruggere il pianeta. (Fonte: Nypost) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
6062Loading...
20
... segue dal post precedente. 12. Conclusioni Niente di ciò che avete appena letto si riflette nei rapporti dell’IPCC, che ignorano la grande quantità di prove che dimostrano che l’effetto del Sole sul clima non si limita a un piccolo cambiamento di energia. E niente di tutto questo rientra nei modelli climatici. Per ricapitolare, abbiamo visto che i cambiamenti causati dal Sole sulla superficie hanno schemi dinamici inversi rispetto a quelli della stratosfera, che è la stessa impronta digitale del riscaldamento causato dalla CO2. Abbiamo visto che il Sole provoca cambiamenti di temperatura nell’oceano molto maggiori del previsto e che influenza l’ENSO, un importante fenomeno climatico globale. Abbiamo visto che il Sole regola la forza del vortice polare, che influenza la frequenza degli inverni molto freddi in gran parte dell'emisfero settentrionale, e abbiamo visto che altera la rotazione del pianeta. Niente di tutto ciò può essere spiegato da una variazione dello 0,1% nell’energia che raggiunge la superficie del pianeta dal minimo solare al massimo solare. C'è qualcos'altro. Qualcosa che è stato studiato dal 1987 che può spiegare questi effetti. L’IPCC lo sa e lo menziona nel suo quinto rapporto, ma non vuole o non è in grado di comprenderne il significato globale. Si può sostenere che gli effetti dell’attività solare sul clima che abbiamo analizzato sono periodici. L'attività solare varia ciclicamente ogni 11 anni, El Niño lascia il posto a La Niña, il vortice cambia forza ogni inverno e la rotazione del pianeta ritorna quella che era. Tuttavia, ci sono due cose che indicano che esiste un effetto a lungo termine molto più forte, e quindi che l’attività solare ha un effetto cumulativo sul clima che non comprendiamo ancora bene. Il primo è che, come abbiamo visto, le tendenze della temperatura invernale nell’emisfero settentrionale cambiano nel corso dei decenni con l’attività solare, provocando un riscaldamento nell’Artico e un raffreddamento nel Nord America e in Eurasia durante l’inverno a partire dalla fine degli anni ’90, un fenomeno che sta andando avanti. ormai da 25 anni a causa della bassa attività solare che abbiamo avuto nel 21° secolo. L’altro è che, come abbiamo visto nella prima parte, la bassa attività per più di un secolo nel passato è stata la causa di alcuni dei maggiori cambiamenti climatici dell’Olocene. Ho passato gli ultimi 10 anni cercando di capire come cambia il clima in modo naturale, senza idee preconcette, esaminando un’enorme quantità di informazioni e dati. Le prove mi hanno portato a una teoria del cambiamento climatico alternativa a quella dell’IPCC. Non si basa sui cambiamenti dell’attività solare, ma, con mia sorpresa, li spiega. C’è molto di più nel clima oltre al Sole, ma la conclusione è che il massimo solare del 20° secolo ha contribuito in modo determinante al recente riscaldamento. E non mi sfugge che ciò significa che il controllo delle nostre emissioni, che è diventato l’obiettivo principale delle Nazioni Unite e del mondo occidentale, potrebbe non avere molto effetto sul clima futuro. Questo articolo può anche essere visto in un video di 16 minuti con sottotitoli in inglese e francese. Fine seconda parte. 🔗 Unisciti a Global Warming
72417Loading...
21
... segue dal post precedente. 11. Effetti sulla rotazione terrestre Dalla metà del XX secolo siamo in grado di misurare con grande precisione la velocità di rotazione della Terra. Nel 1962, uno scienziato francese si rese conto che l'attività solare modificava la velocità di rotazione del pianeta (fonte: Danjon, A, 1962. La rotation de la Terre et le Soleil calme. Comptes Rendus Hebdomadaires des Seances de l’Academie des Sciences, 254(17), p.3058). Da allora, questa scoperta è stata confermata da decine di studi. I climatologi stanno ignorando questa scoperta. Ho analizzato anche i dati e non lasciano spazio a dubbi. La rotazione terrestre aumenta due volte l’anno, quando in ciascun emisfero arriva l’inverno. Ho scelto di analizzare i cambiamenti che si verificano tra novembre e gennaio perché il cambiamento è più piccolo e più variabile, permettendomi di vedere meglio la risposta. Questo grafico mette a confronto un anno ad alta attività solare con un anno a bassa attività. Quando l'attività è bassa, la rotazione accelera e ogni giro si accorcia di mezzo millisecondo. La mia analisi conferma ciò che molti ricercatori hanno scoperto: la rotazione della Terra cambia con l’attività solare. Quando l'attività solare è bassa, la rotazione accelera maggiormente tra novembre e gennaio, mentre quando è alta quasi non accelera. L’effetto è disturbato da altri fenomeni che influenzano anche la rotazione del pianeta, come El Niño, ma il ciclo di 11 anni è chiaro. Il risultato ottenuto in altri studi con un diverso trattamento dei dati è simile (fonte)(figura). L'effetto del Sole sulla rotazione è noto da 60 anni, eppure non è stata data alcuna spiegazione. La sua causa deve necessariamente risiedere nei cambiamenti del momento angolare dell'atmosfera. Lo scambio di momento angolare tra la Terra e l'atmosfera può essere compreso in termini di ciò che accade a un pattinatore sul ghiaccio quando gira. Quando le braccia si allontanano dal corpo, la rotazione diventa più lenta, mentre man mano che si avvicinano, la rotazione diventa più veloce. Il problema è che cambiamenti nel momento angolare abbastanza grandi da influenzare la rotazione della Terra non possono essere causati da cambiamenti piccoli come lo 0,1% nell’energia depositata sulla superficie dal Sole. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
65911Loading...
22
... segue dal post precedente. 10: Effetti atmosferici Sappiamo dal 1988 che il Sole influenza la circolazione atmosferica (fonte). Ma come altri effetti del Sole sul clima, la maggior parte degli scienziati ignora questa conoscenza. Questo effetto sull’atmosfera può influenzare gli uragani in modo molto più significativo del riscaldamento globale. Il grafico del numero annuale dei principali uragani nel mondo (invertito) mostra che il numero di uragani tende ad aumentare in corrispondenza o dopo il massimo solare (fonte)(figura). Come riesce il Sole a influenzare l'atmosfera? Nel 1959, uno scienziato scoprì che i cambiamenti nel vortice polare sembravano rispondere all’attività solare (fonte). Questa è una questione che continua ad essere studiata, e stiamo cominciando a capire che gran parte dell’effetto dell’attività solare sulla circolazione atmosferica è a causa di questo effetto. Nel grafico successivo, l'attività solare è rappresentata in rosso. In viola in basso c'è la forza del vortice polare (fonte). Valori alti indicano un vortice forte e valori bassi indicano un vortice debole. Questi valori tendono a mostrare un grande cambiamento di anno in anno. In blu si può vedere la velocità cumulativa del vento che forma il vortice polare (fonte). Quando la curva sale, indica che la maggior parte delle volte la velocità è superiore alla media e il vortice è forte. Quando scende, indica il contrario (figura). Durante il Ciclo 20 di bassa attività solare, il vento del vortice era più lento del normale e la maggior parte degli anni aveva un vortice debole. Ciò corrisponde alla fine degli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70, quando molti inverni erano freddi. Poi è arrivato il Ciclo 21, che è stato molto attivo. La velocità del vento è aumentata e si è verificato solo un debole vortice all'inizio e alla fine del ciclo, quando l'attività solare era bassa. Alla fine degli anni ’70 e ’80 gli inverni erano più caldi. Il Ciclo 22 è rimasto molto attivo e il vento ha continuato ad essere più veloce del normale, risultando in anni senza vortici deboli. Gli inverni continuarono ad essere caldi per tutti gli anni ’90. Con il Ciclo 23, l’attività solare è nuovamente diminuita, portando ad una diminuzione della velocità del vento. Ritornarono gli anni del vortice debole. Inoltre, dalla fine degli anni ’90, sono tornati gli inverni freddi, qualcosa che gli scienziati che ignorano l’effetto del Sole sul clima hanno difficoltà a spiegare. I dati in mio possesso non coprono i cicli solari 24 e 25, ma la correlazione tra bassa attività solare e inverni freddi continua, soprattutto nell’America settentrionale orientale e nell’Eurasia. Dalla fine degli anni ’90, gli inverni tendono ad essere più freddi in gran parte dell’emisfero settentrionale, mentre l’Artico si è riscaldato, come mostra la figura successiva (fonte). L’inverno del 2024 è stato il più freddo in Mongolia da decenni. Sono morti 6 milioni di animali, il 10% della loro popolazione (fonte)(figura). Senza comprendere l’effetto del Sole sul clima, questo non può essere compreso. Niente di tutto ciò ha nulla a che fare con la CO₂ atmosferica. Riconoscere che il Sole controlla la temperatura degli inverni dell’emisfero settentrionale implica che il Sole ha contribuito al riscaldamento osservato, poiché gran parte del riscaldamento è dovuto all’aumento delle temperature minime dell’emisfero settentrionale. Gli effetti del Sole sull’atmosfera hanno un effetto sorprendente anche sulla rotazione terrestre. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
52711Loading...
23
... segue dal post precedente. 9. Effetto del Sole sull’oceano Anni fa, alcuni scienziati studiarono i tassi di riscaldamento e raffreddamento nello strato superiore degli oceani tropicali. Hanno scoperto che segue un ciclo simile a quello del Sole (fonte). Tuttavia, c’è un problema: la variazione nell’energia del Sole è dieci volte più piccola di quella necessaria per causare questi cambiamenti. Invece di pensare che ciò supportasse un effetto indiretto del Sole sul clima, la maggior parte degli scienziati ha ignorato lo studio (figura). Nel Pacifico, gli alisei spingono l’acqua calda superficiale verso ovest, portando in superficie acque profonde e fredde al largo delle coste del Sud America. Questa è chiamata fase neutra. In alcuni anni, gli alisei diventano più forti e spingono l’acqua fredda verso il centro del Pacifico, accumulando più acqua calda verso ovest. Questa è la fase de La Niña. Negli altri anni, gli alisei soffiano più lentamente o nella direzione opposta, l'acqua fredda smette di salire a est e l'acqua nel Pacifico centrale e orientale si riscalda. Questa è la fase di El Niño. Questa oscillazione influenza il clima di gran parte del pianeta e dobbiamo ricordare che ha tre stati, non due. Dal 1990 sono stati condotti innumerevoli studi sul ciclo solare e su El Niño. Non si troverà alcun riferimento ad essi negli articoli di revisione, nei libri o nei rapporti dell’IPCC. Ho deciso di indagare questa relazione utilizzando i dati sull’attività solare e l’indice oceanico El Niño, che mostra in blu i periodi in cui il Pacifico equatoriale è più fresco della media e in rosso quando è più caldo. Poiché i cicli solari hanno lunghezze leggermente diverse, ho diviso entrambe le serie di dati in segmenti di un ciclo solare e poi ho regolato la lunghezza in modo che fosse la stessa per tutti i cicli. Questa tecnica statistica è chiamata analisi epocale. In questo modo si determinano la media e la varianza dei dati per periodi che coincidono nella loro fase del ciclo. Ciò ha rivelato uno schema che indica una risposta di El Niño all’attività solare. Ho osservato un periodo in cui il ciclo sta guadagnando attività, accompagnato dalle condizioni de La Niña. Ho utilizzato il metodo Monte Carlo per determinare la probabilità che questo risultato fosse casuale e la risposta era solo dello 0,7%. Ciò significa che c’è una probabilità del 99,3% che le condizioni de La Niña in questo momento del ciclo solare siano dovute al Sole (figura). Poiché la risposta è più chiara per La Niña, ho analizzato le frequenze relative di ciascuna fase del fenomeno El Niño. Ciò che si osserva è che gli anni di fase neutra seguono nella loro frequenza il ciclo solare con un ritardo di uno o due anni. Sorprendentemente, la frequenza di La Niña è l'opposto di quella neutra. L'attività solare determina se si tratta di un anno La Niña o di un anno neutro. L’effetto del Sole sugli anni di El Niño è meno chiaro. El Niño sembra avere un’altra causa, che potrebbe essere la quantità di calore accumulata nell’oceano. Il modello solare è confermato da uno studio delle frequenze di El Niño dal 1900, perché tra i picchi ripetuti c'è un picco di 11 anni, che è la frequenza del ciclo solare (fonte)(figura). È sorprendente che, con così tante prove e studi, la stragrande maggioranza degli scienziati non sappia che il Sole controlla l’importantissimo fenomeno El Niño. Ma El Niño è il prodotto dell'azione degli alisei sul Pacifico equatoriale. Per controllare El Niño, il Sole deve controllare la circolazione atmosferica. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
50812Loading...
24
COME SAPPIAMO CHE IL SOLE CAMBIA IL CLIMA. PARTE II: IL PRESENTE di Javier Vinòs per Climate Etc. ➡️ Continua dalla prima parte L’effetto del Sole sul clima è stato discusso per 200 anni. Il problema di base è che quando studiamo il passato osserviamo forti cambiamenti climatici associati a periodi prolungati di bassa attività solare, ma quando osserviamo il presente siamo in grado di rilevare solo piccoli effetti dovuti al ciclo solare di 11 anni. Esistono diverse possibili spiegazioni per questa discrepanza. Ma la domanda principale è come il Sole influisce sul clima. In questo articolo esaminiamo gli effetti sul clima causati dal ciclo solare di 11 anni negli ultimi cicli e la loro relazione con i recenti cambiamenti climatici. 7. L’IPCC dice… Nel suo quinto rapporto di valutazione, l’IPCC ha utilizzato modelli climatici per calcolare il contributo del Sole al riscaldamento. Questi modelli tengono conto solo dei cambiamenti nell’energia totale proveniente dal Sole, che come noto varia solo dello 0,1%. Pertanto, la risposta dell’IPCC è che il Sole non ha contribuito in alcun modo al riscaldamento (fonte). Ciò è assurdo data la nostra conoscenza del clima passato e il fatto che abbiamo attraversato un massimo solare di 70 anni nella seconda metà del 20° secolo, uno dei periodi più attivi di attività solare in migliaia di anni. L’IPCC sta ignorando un’ampia serie di prove che dimostrano che il Sole influenza il clima in modi che non possono essere spiegati solo da questi cambiamenti energetici. Abbiamo spazio per esaminare solo alcuni di questi effetti inspiegati. Cominciamo dalla superficie. 8. Effetto del Sole sulla superficie La maggior parte dell’energia del Sole raggiunge la superficie del pianeta. Se questa energia aumenta dello 0,1%, ogni punto sulla superficie riceve lo 0,1% in più. Ci si aspetterebbe che ciò causi un piccolo riscaldamento complessivo, stimato dagli scienziati in due centesimi di grado Celsius, che non è rilevabile. Ma non è questo ciò che si osserva. Diversi studi mostrano che durante il ciclo solare, la superficie si riscalda 4 volte di più del previsto, 0,1°C, e lo fa in modo estremamente irregolare con grandi variazioni spaziali (fonte). Passando da un minimo solare a un massimo solare, alcune aree mostrano più di 1°C di riscaldamento, mentre altre mostrano più di mezzo grado di raffreddamento. Questo non è l'effetto che ti aspetteresti. Se analizziamo la media per ciascuna latitudine, osserviamo un riscaldamento molto forte intorno ai 60° di latitudine N. Ma se analizziamo il cambiamento a 20 km di quota, nella stratosfera, osserviamo qualcosa di molto curioso. La risposta in questo strato dell'atmosfera è inversa alla risposta in superficie. Perché questo è importante? L’IPCC ci dice che una delle impronte del riscaldamento dovuto alle nostre emissioni è che vediamo il riscaldamento in superficie e il raffreddamento nella stratosfera. Ma se il Sole mostra anche una risposta inversa tra i due, allora l’osservazione non è più una prova di colpevolezza da parte delle emissioni. Potrebbe essere il Sole. È anche importante notare che la parte del globo che si è riscaldata di più durante il riscaldamento globale (dal 1976) è la superficie terrestre dell’emisfero settentrionale, proprio la regione che mostra il riscaldamento maggiore in risposta a un Sole più attivo, mentre i tropici si sono appena riscaldati. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
1 10114Loading...
25
TEMPESTA DI NEVE IN TURCHIA A metà maggio... L'IPCC si è sbagliato: voleva dire che la CO2 causa raffreddamento climatico, non riscaldamento. Per riparare alla confusione, adesso diranno che la CO2 causa cambiamento climatico, così non si sbaglia mai 😁 🔗 Unisciti a Global Warming
1 01314Loading...
26
RON DESANTIS CANCELLA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN FLORIDA “La legislazione che ho firmato oggi ... manterrà i mulini a vento lontani dalle nostre spiagge, il gas nei nostri serbatoi e la Cina fuori dal nostro stato”, ha scritto DeSantis su X. “Stiamo ripristinando la sanità mentale nel nostro approccio all'energia e rifiutando l'agenda dei fanatici verdi radicali”. ➡️ Daily Mail 🔗 Unisciti a Global Warming
1 21421Loading...
27
LE UTILITY EUROPEE TAGLIANO GLI OBIETTIVI PER LE ENERGIE RINNOVABILI A CAUSA DEI COSTI ELEVATI E DEI BASSI PREZZI DELL'ENERGIA La tendenza al ridimensionamento e alla revisione dei piani evidenzia le difficoltà economiche della transizione dai combustibili fossili Alcune grandi compagnie elettriche europee hanno ridimensionato o stanno rivedendo al ribasso i loro obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili a causa dei costi elevati e dei bassi prezzi dell'elettricità, segno della difficoltà nell'abbandonare i combustibili fossili. Statkraft, il più grande produttore di energia rinnovabile d'Europa, ha dichiarato questo mese che stava rivedendo i suoi obiettivi annuali per la nuova capacità di energie rinnovabili, mentre la società energetica portoghese EDP sta riducendo i suoi piani, citando gli alti tassi di interesse e i prezzi dell'energia più bassi. Allo stesso tempo, la danese Ørsted, il più grande sviluppatore di energia eolica offshore al mondo, ha tagliato i suoi obiettivi rinnovabili per il 2030 di oltre 10 GW, sufficienti a rifornire potenzialmente milioni di case, dopo essere stata costretta ad abbandonare due grandi progetti negli Stati Uniti a causa dell'aumento dei costi. Il gigante spagnolo dell'energia Iberdrola ha dichiarato ad aprile che adotterà un approccio più "selettivo" alle energie rinnovabili e aumenterà la sua attenzione alle reti elettriche. Non ha più un obiettivo di 80 GW di energie rinnovabili per il 2030, ma evidenzia la sua pipeline di 100 GW. L'utility italiana Enel ha annunciato a novembre che avrebbe tagliato i suoi investimenti nelle rinnovabili, da 17 miliardi di euro tra il 2023 e il 2025 a 12,1 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. Tuttavia, la società ha dichiarato di voler continuare ad aumentare la capacità di energie rinnovabili con i partner per raggiungere il suo obiettivo di 73 GW entro il 2026. Tuttavia, l'aumento dei tassi di interesse negli ultimi anni ha fatto lievitare i costi di finanziamento di nuovi progetti, creando difficoltà ad alcuni sviluppatori. Anche i costi delle materie prime sono aumentati, mentre in alcuni mercati i prezzi dell'elettricità sono diminuiti. Anche il processo di approvazione normativa, spesso lento, crea delle sfide. Fonte: Financial Times 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
4167Loading...
28
GLOBAL COOLING L'ex meteorologo presso il NOAA David Dilley, climatologo, paleoclimatologo e fondatore e CEO di Global Weather Oscillations (GWO), dichiara la morte del Global Warming entro il 2030. Le motivazioni per questo cambio di rotta climatico sono: l'ingresso dell’Atlantico e del Pacifico nella fase di raffreddamento dei loro cicli; Il basso numero di macchie solari nei cicli solari 24 e 25, con i cicli solari 26 e 27 che dovrebbero essere ancora più bassi; Il Ciclo di De Vries che entra in fase negativa. Vediamo come IPCC e media mainstream si aggiusteranno con la narrativa. Certamente, non potranno prendersi il merito del raffreddamento della Terra, perché la transizione ecologica non c'è stata. Forse lo spiegheranno sdoganando le scie chimiche! Nel frattempo, dovremo rinominare questo canale “Global Cooling”! ➡️ Attività Solare ➡️ Video intervista su YT 🔗 Unisciti a Global Warming
1 18640Loading...
29
... segue dal post precedente. 5. Il massimo solare del 20° secolo Poiché una bassa attività solare provoca un raffreddamento, è ovvio che un’elevata attività debba causare un riscaldamento. L’attività solare nel 20° secolo è stata molto elevata, nel 10% più alto degli ultimi 11.000 anni. Se contiamo il numero di macchie solari in ciascun ciclo solare negli ultimi 300 anni e lo dividiamo per la durata di ciascun ciclo, possiamo vedere quanta attività solare si è discostata dalla media. Dal minimo di Maunder, durante la Piccola Era Glaciale, l'attività solare è aumentata ed è stata ben al di sopra della media tra il 1933 e il 1996, un periodo di sei cicli di aumento dell'attività solare che ha formato il massimo solare del 20° secolo. Anche se non possiamo sapere quanta parte del riscaldamento del 20° secolo sia dovuta a questo massimo solare moderno, non si può negare che si tratti di una parte significativa, perché come abbiamo visto, il Sole è stato la causa di gran parte dei principali cambiamenti climatici nel corso degli ultimi 11.000 anni. 6. Conclusioni Ci sono due buone notizie. La prima è che l’attività solare non può superare il massimo del 20° secolo. Non è come la CO₂, che può continuare a salire. L’attività del Sole può rimanere alta o scendere, ma non può salire, quindi il riscaldamento non dovrebbe accelerare e non dovrebbe essere pericoloso. Nel 2016 ho sviluppato un modello per prevedere l’attività solare nel 21° secolo. A quel tempo, alcuni scienziati credevano che l’attività solare avrebbe continuato a diminuire fino a un nuovo grande minimo solare e una mini-era glaciale. Ma il mio modello prevede che l’attività solare nel 21° secolo sarà simile a quella del 20° secolo. Ha predetto inoltre che l’attuale ciclo solare, il 25, avrebbe avuto più attività del precedente, ed era giusto. La seconda buona notizia è che se gran parte del riscaldamento del XX secolo è dovuto al Sole, allora non esiste alcuna emergenza climatica. Credere che tutti i cambiamenti climatici siano dovuti alle nostre emissioni è uno di quegli errori che a volte si commettono nella scienza, come credere che la Terra sia il centro del sistema solare, che lo spazio interplanetario sia pieno di etere o che le ulcere allo stomaco siano causate dallo stress , non dai batteri. Fine prima parte. 🔗 Unisciti a Global Warming
91123Loading...
30
... segue dal post precedente. 4. Minimi solari di tipo Spörer Quando analizziamo la curva del radiocarbonio negli ultimi 11.000 anni, osserviamo grandi deviazioni che indicano lunghi periodi di bassa attività solare. Questi periodi prolungati di bassa attività solare sono chiamati grandi minimi solari e aumentano la produzione di carbonio-14 del 2%. I più comuni durano circa 75 anni, e se ne sono verificati una ventina negli ultimi 11.000 anni. Il più recente è stato il minimo di Maunder alla fine del XVII secolo. Ma ci sono altri tipi di grandi minimi solari che sono molto più gravi perché durano il doppio del tempo, circa 150 anni. L'ultimo di questi minimi solari gravi fu il minimo di Spörer, verificatosi nel XV e XVI secolo. Ci sono stati solo quattro grandi minimi di tipo Spörer nell'intero Olocene. 2.800 anni fa ci fu il minimo Omero, 5.200 anni fa il minimo Sumero e 10.300 anni fa il minimo Boreale. Sappiamo quando si sono verificati grazie agli anelli degli alberi. Se le date suonano familiari, è perché i quattro grandi minimi dell’Olocene di tipo Spörer coincidono esattamente con i quattro principali eventi climatici sul grafico che abbiamo visto in precedenza. Sappiamo che durante ciascuno di questi grandi minimi solari, quando l’attività del Sole è diminuita per 150 anni, il clima ha subito un tremendo raffreddamento che ha avuto un effetto importante sui proxy climatici in tutto il mondo. Sappiamo anche che la bassa attività solare durante i grandi minimi ha avuto un impatto notevole sulle popolazioni umane. Gli insediamenti umani del passato e le strutture che li compongono possono essere datati al radiocarbonio. Quando in passato gli esseri umani se la cavavano bene, la popolazione cresceva e costruivano di più, mentre quando andavano male, di solito perché c’era meno cibo, la popolazione diminuiva e si costruiva di meno. Gli scienziati hanno stimato l'evoluzione della popolazione umana delle isole britanniche analizzando le date al radiocarbonio di migliaia e migliaia di resti provenienti da centinaia di scavi archeologici (fonte). Ciò che hanno scoperto è che la popolazione è aumentata notevolmente con l’avvento dell’agricoltura, ma ogni volta che si verificava un grave deterioramento del clima, la popolazione umana soffriva di una diminuzione delle risorse. E i maggiori cali si sono verificati quando si sono verificati minimi solari di tipo Grand Spörer. Anche altre diminuzioni della popolazione coincidono con altri periodi di raffreddamento, confermando la nostra ricostruzione. Questo ci dice che i peggiori cambiamenti climatici del passato sono stati causati da cambiamenti nell’attività solare. Ci dice anche che ciò che è dannoso per l’umanità è il raffreddamento, non il riscaldamento. Ora possiamo rispondere all’IPCC e alla NASA. Non importa che l’irradianza solare cambi molto poco, e non importa che la temperatura non sempre abbia lo stesso effetto dell’attività solare. Chiaramente ci sono altri fattori in gioco. Ma possiamo affermare con enfasi che i cambiamenti nell’attività solare influenzano il clima perché questo è ciò che dice il clima. Lo studio del clima passato non lascia spazio a dubbi. Il sole cambia il clima. E se non sappiamo come funziona, dovremmo studiarlo. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
84021Loading...
31
... segue dal post precedente. 3. Attività solare nel passato L’attività del Sole è registrata negli anelli degli alberi attraverso l’azione dei raggi cosmici. Un flusso costante di raggi cosmici dalla galassia raggiunge il sistema solare. Alcuni interagiscono con l'atmosfera. Alcuni entrano in collisione con l'azoto presente nell'atmosfera, convertendolo in carbonio-14, che è più pesante del normale carbonio-12 e radioattivo. Questo carbonio-14 si combina con l'ossigeno per formare CO₂ radioattiva, che viene respirata dagli alberi. Il carbonio viene utilizzato nella fotosintesi per produrre cellulosa, che consente al tronco dell'albero di aumentare di diametro. Quando l'albero muore, il carbonio-14 nel legno decade lentamente nel corso di secoli e millenni. Basta misurare la quantità di carbonio-14 rimasta nel legno per sapere quanto tempo è passato da quando l'albero è morto. Ogni anello di crescita di un albero registra il carbonio-14 presente nell’atmosfera quell’anno e gli scienziati hanno utilizzato alberi millenari e tronchi conservati per costruire una curva di calibrazione che copre decine di migliaia di anni. Ciò consente loro di determinare l’età di eventuali resti organici, anche se non si tratta di un tronco d’albero, semplicemente conoscendo il carbonio-14 che contiene. Questa è nota come datazione al radiocarbonio. L’unico problema è che la produzione di carbonio-14 da parte dei raggi cosmici non è costante. Il campo magnetico del Sole devia il percorso dei raggi cosmici, facendo sì che molti non raggiungano la Terra, e i cambiamenti nell’attività del Sole influenzano il suo campo magnetico. Man mano che l’attività del Sole aumenta, arrivano meno raggi cosmici, viene prodotto meno carbonio-14 e i resti organici appaiono più vecchi perché ne contengono meno. Quando l’attività del Sole si indebolisce, arrivano più raggi cosmici, viene prodotto più carbonio-14 e i resti organici sembrano più giovani perché ne contengono di più. Ciò produce deviazioni nella curva di calibrazione che ci permettono di sapere quale è stata l’attività del Sole nel passato. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
81222Loading...
32
... segue dal post precedente. 2. Il clima durante l'Olocene E il modo migliore per scoprirlo è osservare cosa è successo al clima negli ultimi 11.000 anni, il periodo interglaciale che chiamiamo Olocene. Il vantaggio di ciò è che i cambiamenti climatici dell’Olocene non potrebbero essere stati causati da cambiamenti nella CO₂. Devono essere stati causati da qualcos'altro. Per studiare il clima del passato, gli scienziati utilizzano vari proxy climatici che raccolgono in diverse parti del mondo. Un importante studio pubblicato su Science ha utilizzato 73 di questi proxy per ricostruire il clima dell'Olocene (fonte). Ho usato gli stessi proxy, con una leggera modifica nel modo in cui sono mescolati. Ciò che vediamo, e supportato anche da un gran numero di studi, è che ci fu un periodo caldo di migliaia di anni, chiamato Clima Ottimale, seguito da un lungo periodo di raffreddamento, chiamato Neoglaciazione. Come facciamo a sapere che questa ricostruzione è corretta? Un altro studio ha ricostruito l’andamento dei ghiacciai della Terra negli ultimi 11.000 anni (fonte). Hanno diviso il globo in 17 regioni e questo grafico mostra il numero di regioni i cui ghiacciai sono aumentati di dimensioni durante ogni secolo dell'Olocene. Dato che i ghiacciai crescono quando fa più freddo, possiamo invertire il loro dato e confrontarlo con il grafico di ricostruzione della temperatura in modo che il suo significato sia lo stesso. Troviamo un alto grado di accordo. I ghiacciai confermano quanto mostra la ricostruzione della temperatura. Sappiamo anche che la CO₂ ha avuto l’effetto opposto alla temperatura, ma questa è un’altra storia. Entrambi i grafici [grafico 2] mostrano anche alcuni gravi episodi di raffreddamento accompagnati da un aumento della crescita dei ghiacciai. Questi eventi climatici improvvisi del passato sono stati studiati e identificati dai paleoclimatologi. Tra tutti, ci concentreremo su quattro tra i più importanti. L'oscillazione boreale, l'evento di 5,2 chilometri, l'evento di 2,8 chilometri e la piccola era glaciale. I quattro sono separati da multipli di 2.500 anni e formano un ciclo che ho chiamato ciclo di Bray perché questo era il nome dello scienziato che lo scoprì nel 1968 (fonte). Ora che conosciamo il clima del passato, dobbiamo parlare dell'attività del Sole nel passato. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
82422Loading...
33
COME SAPPIAMO CHE IL SOLE CAMBIA IL CLIMA. PARTE PRIMA: IL PASSATO di Javier Vinós per Climate Etc. Il Sole è una stella variabile e la quantità di energia che emette varia di mese in mese, di anno in anno e di secolo in secolo. Una delle manifestazioni di queste variazioni sono le macchie solari, che sono più frequenti quando il Sole è più attivo e scompaiono quando è meno attivo. Queste macchie seguono un ciclo solare di circa 11 anni, ma a volte c’è un periodo più lungo, decenni o secoli, in cui l’attività del Sole è così bassa che non ci sono macchie. Questi periodi sono chiamati grandi minimi solari. Ci sono anche periodi di decenni o secoli in cui l'attività è maggiore. Questi sono chiamati grandi massimi solari. Il Sole fornisce il 99,9% dell’energia che riceve il sistema climatico. Quindi, ci sono sempre stati scienziati che pensavano che le variazioni del Sole fossero la causa del cambiamento climatico. Il problema è che non hanno mai avuto prove sufficienti per dimostrarlo. Finora. 1. L'IPCC e la NASA dicono... L’IPCC e la NASA sono convinti che i cambiamenti del Sole abbiano scarsi effetti sul clima. Si basano su due argomenti. Il primo è che i cambiamenti nell’attività solare sono molto piccoli. Li misuriamo con i satelliti perché non possono essere misurati dalla superficie, e sappiamo che l'energia radiante proveniente dal Sole varia solo dello 0,1%. L’entità dei cambiamenti si apprezza meglio quando utilizziamo l’intera scala. Molti scienziati ritengono che un cambiamento così piccolo possa produrre solo piccoli cambiamenti nel clima. La seconda argomentazione è che l’evoluzione della temperatura non coincide con l’evoluzione dell’attività solare. Dagli anni ’90, l’attività solare è diminuita mentre il riscaldamento è continuato (fonte). In realtà questo argomento non è valido perché non dice che il Sole non influisce sulla temperatura, ma che non è l’unico fattore a farlo, cosa che già sapevamo perché la temperatura risponde a molti fattori come El Niño, i vulcani, il vortice polare o cambiamenti nell'orbita terrestre. Sono molte le cause naturali che modificano il clima, e quello che dobbiamo sapere è se il Sole è una delle principali. Per scoprirlo, non dobbiamo preoccuparci di ciò che pensano l’IPCC e la NASA, dobbiamo interrogarci sul clima stesso. Non importa quanto piccoli siano i cambiamenti nel Sole se si scopre che il clima risponde fortemente ad essi causando grandi cambiamenti. Continua nel post successivo... 🔗 Unisciti a Global Warming
1 26828Loading...
34
Pubblichiamo, di seguito, la traduzione in italiano di un bellissimo articolo di Javier Vinós dal blog di Judith Curry “Climate Etc.”, in cui è spiegata in modo chiaro e comprensibile la correlazione tra l'attività solare e i cambiamenti climatici sulla terra e le metodologie grazie alle quali la scienza è stata in grado di stabilirla. L'articolo è molto lungo e, siccome la funzione Telegra.ph non sta funzionando molto bene, sarà diviso in cinque post. L'articolo che segue è la prima parte della relazione di Vinós sull'influenza del sole sul clima terrestre, relativa agli studi effettuati in passato, a cui seguiranno la seconda e la terza parte relative agli studi del presente. Buona lettura! 🔗 Unisciti a Global Warming
95113Loading...
35
LA PRESA IN GIRO DEL GREEN Tutti sono preoccupati di ridurre le emissioni di CO2 umane (ossia il 5% dello 0,04% di CO2 presente in atmosfera), ma nessuno è preoccupato dei miliardi di tonnellate di plastica che abbiamo riversato e continuiamo a riversare nell'ambiente.  ➡️ UNESCO ➡️ Mascherine e plastiche 🔗 Unisciti a Global Warming
1 19738Loading...
36
COME VOLEVASI DIMOSTRARE “Il governo sta pensando a un piano per introdurre le accise sulle auto elettriche per non perdere quei fondi che oggi lo Stato recupera da benzina e diesel e che andranno persi con la progressiva elettrificazione dei veicoli. «Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha già iniziato a lavorare su questo punto» – ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti” ➡️ Corriere 🔗 Unisciti a Global Warming
2 01549Loading...
37
L'IPCC RIFIUTA I RIPETUTI APPELLI AL DIALOGO CON GLI SCIENZIATI CRITICI di Arthur Blok “L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ignora la letteratura cruciale sottoposta a revisione paritaria e seleziona le prove per promuovere scenari catastrofici sul cambiamento climatico. Queste sono solo alcune delle scoperte del fondatore di Climate Intelligence (Clintel), il professore emerito Guus Berkhout (84), dopo aver analizzato criticamente i rapporti scientifici dell’IPCC. "Rifiutano la mia richiesta di un dibattito onesto e aperto. Il risultato è una storia molto unilaterale e allarmistica".” Questo è il nuovo metodo scientifico: decidere politicamente ed istituzionalmente una “verità” e perseguirla con ogni mezzo, ignorando ogni voce, anche autorevole, che non si allinea. ➡️ Articolo completo in italiano su Attività Solare ➡️ Articolo originale in inglese su Liberum 🔗 Unisciti a Global Warming
1 64431Loading...
38
SICCITÀ A TORINO Oggi, 12/05/2024
1 0038Loading...
39
Attività Solare aveva previsto proprio ieri la possibilità che si verificassero terremoti importanti in concomitanza con il massimo solare in corso e l'inizio dell'inversione di polarità del Sole. Oggi, un terremoto di 6.2 gradi ha colpito il Messico vicino alla costa del Chapas. Speriamo che sia solo una coincidenza. ➡️ ADN Kronos
1 55315Loading...
40
NON CONTROLLANO NEPPURE I DATI! OPPURE I DATI SONO FALSI Il 1997, secondo il New York Times, è stato dichiarato l'anno più caldo del secolo (il che smentisce gli aricoli che ogni anno escono dichiarando quello corrente come “l'anno più caldo di sempre”), con una temperatura media globale di 16.92° C. Ma Copernicus, all'inizio di quest'anno, ha annunciato che il 2023 è stato l'anno più caldo, con una media globale di 14.98° C. Complimentoni. https://climate.copernicus.eu/copernicus-2023-hottest-year-record 🔗 Unisciti a Global Warming
1 88252Loading...
Фото недоступноПоказать в Telegram
“Prossima settimana una massa d'aria polare con termiche che a 850 hPa (circa 1500m), saranno di qualche grado sotto lo zero. Osservate anche la vastità del territorio con temperature che per il mese di giugno saranno ragguardevoli. Nel Regno Unito termosifoni accesi e non solo.” ➡️ Attività Solare Colpa del Cambiamentoclimaticoh™®© 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
02:18
Видео недоступноПоказать в Telegram
MANGIARE INSETTI PER “SALVARE IL PIANETA” Detta così, sembra una battuta stupida che non fa ridere nessuno. Eppure, al WEF sono molto seri. Dopo aver avvelenato e deforestato il mondo senza ritegno per produrre le risorse necessarie alla costruzione della stupida società consumistica in cui viviamo, adesso si preoccupano di “salvare il Pianeta” facendoci mangiare insetti. Siamo in ottime mani! Vi aspettiamo tutti a Singapore dal 19 al 22 giugno prossimi per la prima conferenza internazionale dedicata alla salvifica pratica insettivora. Non mancate! Grazie al canale Buffonate di Stato per il video con sottotitoli. 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
51.51 MB
🤡 12👎 4🔥 1
Фото недоступноПоказать в Telegram
Ci sarebbe da piangere se non venisse da ridere.
Показать все...
🤡 19😱 4😁 2🤬 2
05:12
Видео недоступноПоказать в Telegram
LA TRANSIZIONE ENERGETICA ESISTE SOLO NEI SOGNI Mark Mills, direttore del National Center on Energy Analytics e senior fellow al Manhattan Institute, spiega in termini molto concreti perché la transizione energetica non è possibile. Petrolio, gas naturale e carbone forniscono l'84% dell'energia globale, un valore solo due punti percentuali più basso rispetto a 20 anni fa, nonostante tutti gli sforzi messi in campo. Il petrolio è la fonte di energia del 97% dei trasporti globali. Per avere dalle fonti rinnovabili la stessa energia che produciamo dai combustibili fossili dovremmo aumentare l'estrazione di minerali e terre rare di più del 1000%, mentre in futuro, con lo sviluppo tecnologico, la richiesta di energia aumenterà drasticamente. 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
6.67 MB
👍 10😁 1
01:46
Видео недоступноПоказать в Telegram
UN ALTRO COSPIRAZIONISTA NEGAZIONISTA Il Dr. David Bellamy, insigne botanista, si aggiunge alla lista dei “negazionisti del clima”, qualunque cosa voglia dire questa definizione. 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
6.95 MB
👍 2
Repost from Giubbe Rosse
AUTO ELETTRICHE. SI VENDONO PIÙ FERRARI CHE 500 GREEN
Niente da fare: l’elettrico non tira. Per rendersene conto basta guardare i dati di vendita di due emblemi del Made in Italy: la Ferrari e la Fiat 500. Numeri che, dopo la sor presa iniziale, fanno capire quanto la transizione elettrica imposta da Bruxelles si scontri con la realtà. E cioè con i gusti e le disponibilità economiche dei consumatori. Perché, come riporta Milano Finanza, mentre nel 2023 Ferrari ha venduto 13.663 esemplari per quasi 6 miliardi di euro di ricavi, ovvero 1.110 modelli al mese (1.138 per la precisione), Stellantis ad aprile ha consegnato in Italia soltanto cento 500 elettriche. Cifre che testimoniano quanto sia tonica la domanda per un marchio di lusso come quello del Cavallino Rampante - il cui modello meno caro costa 260mila euro, dieci volte tanto la 500 – e quanto invece sia asfittica quella per l’automobile che fece la fortuna di casa Agnelli negli anni del boom economico. E forse è anche per questo che Exor, la cassaforte di famiglia guidata da John Elkann, ha scelto di lasciare il timone ai francesi di Psa in Stellantis. Exor detiene infatti il 26,4% di Ferrari, quota che quest’anno frutterà un dividendo intorno ai 108 milioni di euro. Non solo. Perché la casa di Maranello macina utili e vendite. Il titolo è cresciuto del 193% negli ultimi cinque anni e del 38% nel solo 2024.
Fonte: Libero Articolo, a nostro avviso, costruito su una forzatura, benché riporti dati veri. L'elevato numero di vendite di Ferrari testimonia come in Italia, alla pari di quasi tutti i paesi occidentali, vi sia oggi una minoranza di ultraricchi che dispone di elevati mezzi finanziari e ha smania di esibire status symbol. Per contro, i deludenti dati delle vendite della 500 elettrica dimostrano come l'elettrico non sfondi nel segmento delle city car rivolte al grande pubblico. L'elettrico europeo non tira essenzialmente perché costa troppo per ciò che offre (soprattutto sul piano dell'autonomia) e non è in grado di reggere la concorrenza con la Cina. I dazi che l'UE si appresta ad applicare potranno solo mitigare il problema. Presto o tardi, si dovrà prendere atto che questa scelta è stata disastrosa e ha accelerato la deindustrializzazione europea. Ci sarà pure un bambino tra la folla che ha il coraggio di gridare che il re è nudo? 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
Показать все...
Auto elettriche, si vendono più Ferrari che 500 green

Niente da fare: l’elettrico non tira. Per rendersene conto basta guardare i dati di vendita di due emblemi del Made in Italy: la Ferrari e la Fi...

👍 13
Repost from Giubbe Rosse
LA GERMANIA È ALLA SATURAZIONE SOLARE. TROPPI PANNELLI, PREZZI in NEGATIVO ED È UN PROBLEMA: "SERVE IL GAS, MA SAPPIAMO DA DOVE ARRIVA"
l’energia solare viene prodotta quasi esclusivamente durante l'estate quando la domanda è inferiore. Una persona potrebbe pensare “Bello, non serve più produrre energia e finalmente le bollette scendono” ma in realtà gran parte dell’energia solare prodotta dalla Germania è dovuta ad impianti privati che immettono in rete ed è quella che viene definita energia prodotta non regolamentata, ovvero sulla quale non si ha alcun controllo né di produzione né dei disponibilità. Proprio per questo surplus i produttori di energia solare tedeschi si sono trovati davanti ad un taglio del prezzo dell’87% rispetto al prezzo medio, con un megawattora di energia che costava solo 9 euro, praticamente niente. Questa è ovviamente una anomalia di mercato che ha portato a diversi contraccolpi: un picco di produzione implica che qualche fonte di energia deve spegnersi, ma la legge tedesca proibisce lo spegnimento delle rinnovabili e quindi dovrebbero essere le centrali convenzionali a ridurre le loro produzione. Le grandi centrali elettriche, che usano ancora combustibili fossili, non possono però ridurre la produzione per poche ore, hanno tempo di accensione e spegnimento lunghi, e le uniche centrali che potrebbero garantire tempi di accensione e spegnimento brevi, così da poter modulare l’erogazione, sono quella a gas naturale, ma oggi sappiamo da dover arriva il gas. Ci si trova quindi davanti al paradosso dove i produttori di energia che hanno investito sul rinnovabile, e che quindi hanno installato enormi parchi fotovoltaici, sono costretti a svendere la loro energia perché nelle ore in cui loro producono c’è meno richiesta ma soprattutto sono in concorrenza con il solare residenziale. Per far fronte a questa problematica, secondo alcuni report, si sta pensando di reindirizzare tutti gli incentivi per il fotovoltaico verso incentivi per l’accumulo, in attesa che si diffonda il vehicle to grid: l’energia prodotta di giorno con il sole deve essere in qualche modo immagazzinata, non tanto a livello locale quanto a livello di produzione, devono essere i produttori a poter garantire una vendita 24/24. L’eccesso di produzione e di immissione in rete sta facendo crescere anche una seconda problematica, ovvero la tenuta della rete. Sembra infatti che in Cina, dove il crollo dei prezzi del fotovoltaico ha portato alla creazione di enormi parchi composti da distese di pannelli, la rete in alcuni punti stia facendo fatica a sopportare l’energia prodotta e sia necessario intervenire con l’intero rifacimento di alcuni rami. Anche in Germania, a livello locale, si sta verificando la stessa problematica, e questo coinvolge anche i cittadini: oggi chi ha installato un impianto fotovoltaico può “vendere” energia al distributore, ma la questione della vendita pare essere al centro di diverse discussioni, perché davanti ad un surplus di produzione come quello che c’è in questo periodo si potrebbe anche decidere che i privati non possono più vendere energia e devono autoconsumarla
Fonte: DDay 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
Показать все...
La Germania è alla saturazione solare. Troppi pannelli, prezzi in negativo ed è un problema

I prezzi dell'energia in Germania stanno crollando con il mercato che ha raggiunto la saturazione della produzione solare. Questo porta a costi altissimi nei periodi senza sole ma soprattutto pone problemi sul futuro.

👍 11😁 3
Фото недоступноПоказать в Telegram
La stagione della copertura nevosa dell'emisfero settentrionale sembra essere quella di un ritiro tardivo. Il grafico in allegato è dell'Instituto Finnish Meteorogical che sta registrando accumuli superiori alla media e ai limiti della deviazione standart superiore.
Показать все...
👍 13
Фото недоступноПоказать в Telegram
BATTERIE AUTO ELETTRICHE. DURATA, EFFICIENZA, SOSTITUZIONE E SMALTIMENTO Il costo delle batterie delle auto elettriche può raggiungere il 50% del costo del veicolo. Si oscilla tra i 10 mila euro dei modelli auto più economici ai 40 mila e più dei modelli più costosi. Lo smaltimento prevede costi molto elevati, a causa delle sostanze tossiche che contengono. La durata delle batterie è garantita per 8 anni, che diminuiscono nel caso in cui si superi il chilometraggio minimo. L'efficienza è soggetta alle temperature, che devono essere comprese tra i -10° e i +30° C. Quindi, se comprate un'auto elettrica, mettete in conto di: 1. comprarla nuova dopo 8 anni, a patto che facciate pochi chilometri; 2. fare pochi chilometri, per evitare la scadenza anticipata della garanzia; 3. evitare di utilizzarla d'inverno e d'estate, per scongiurare malfunzionamenti; 4. sborsare diversi soldi al momento della sostituzione o/e smaltimento. Buon viaggio! ➡️ Automobile ➡️ InsideEVs 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
😁 14 1🔥 1
05:24
Видео недоступноПоказать в Telegram
PATRICK MOORE E JIMMY DORE A RUOTA LIBERA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO  Il primo, nel 2018, denunciava la frode dei modelli climatici dell'IPCC, il secondo sottolinea come tutte le strategie per contrastare il 'cambiamento climatico' siano ridicole, mentre Greta e gli ecoguerrieri di Ultima Generazione se ne occupano pur sostenendo la guerra in Ucraina, un enorme contribuente all'inquinamento e alle emissioni di CO2 presuntivamente dannose. Apriamo gli occhi e finiamola con la “crisi climatica” una volta e per sempre. Un ringraziamento a Buffonate di Stato per il video e i sottotitoli. 🔗 Unisciti a Global Warming
Показать все...
81.20 MB
💯 6👍 2