Osservatorio Repressione
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Il ventennio agitato che si dilunga dalla metà degli anni 60 alla metà degli anni 80 del Novecento italiano, ricco di veloci rivolgimenti, colpi di scena, conflitti durissimi, rapide mutazioni, grandi avanzamenti, repressioni feroci, non ha più una sua narrazione. Per questo può esser facilmente raccontato, meglio sarebbe dire reinventato, come continuum criminale traversato da trame e segreti, tentativi eversivi e assalti rivoluzionari eterodiretti, P2 e mafia, servizi traviati, tutti perfettamente intrecciati e sorretti da un’unica regia e un medesimo disegno: «impedire il compimento della democrazia». E’ quanto ha fatto Report nella puntata andata in onda domenica 12 maggio nel servizio preparato da Paolo Mondani. Quanto avvenuto da piazza Fontana, dicembre 1969, alla morte di Falcone-Borsellino nell’estate 1992, avrebbe fatto parte di un unico disegno dove tutto si tiene: tentativi di golpe, stragi fasciste, lotta armata, rapimento Moro, attentati mafiosi, avvento del Berlusconismo.
L’esercito israeliano ha attaccato diverse zone della Striscia di Gaza durante la notte. A Rafah sono continuati incessanti i bombardamenti e l’avanzata dei mezzi corazzati.
Sono andate avanti tutto il weekend le proteste studentesche pro-Palestina, iniziate una settimana fa nella capitale dei Paesi Bassi. Scontri tra polizia e manifestanti
Mentre a Roma le forze speciali infiltrate di Kossiga sparano ai manifestanti di Piazza Navona e uccidono Giorgiana Masi, il sostituto procuratore della Repubblica Luigi De Liguori a Milano ordina l’arresto di alcune persone, tra le quali due noti avvocati di Soccorso Rosso, Giovanni (Nanni) Cappelli e Sergio Spazzali. L’imputazione più grave nei loro confronti …
L’invasione di Rafah, a lungo minacciata da Israele, è iniziata
La struttura di Deir Al Balah è rimasta l’unico punto di riferimento per l'area centrale di Gaza, dove gli attacchi si sono intensificati e cresce l'afflusso di rifugiati da Rafah. I medici e gli sfollati vivono nel terrore di rivivere quanto accaduto nei presidi di Al Shifa e Al Nasser. La testimonianza di un cardiologo ancora operativo e di un medico generico che è riuscito a riparare in Egitto