Weltanschauung Italia

Film durissimo sullo sfruttamento dei lavoratori nel mondo anglosassone. Nello specifico dei corrieri che consegnano i pacchi. I nuovi schiavi del migliore dei mondi possibili. Il capo dei corrieri freelance spiega al protagonista che ha un grave problema familiare, che ai clienti non interessa nulla delle persone, interessa solo avere il loro pacco il prima possibile al minor costo possibile. A lui interessa solo avere il miglior fatturato del settore. Questo è il mondo che prendiamo a modello. Se non ci interessano le persone ma solo fare affari e avere convenienza, poi è inutile che ci mettiamo sopra il mito inclusivo o il sentimentalismo religioso o il legalismo farisaico. La storia è costruita su una famiglia unita che va in tilt proprio per il lavoro del padre che accetta qualunque sfruttamento per portare il pane a casa e dare opportunità migliori alla famiglia. Perché il mito del padre che porta il pane a casa a qualunque costo (ricatto del siero compreso) può fare saltare le famiglie.

L’AI ci aiuterà a svolgere compiti ripetitivi, aiutandoci a liberare energie creative per altre occupazioni. Tale affermazione, piuttosto diffusa tra gli 'AI-fans', è banalmente falsa. https://www.weltanschauung.info/2024/05/la-maschera-dellintelligenza-artificiale.html?m=1

Questo tizio ci ha convinto ad andare a votare. Un genio. Senza farlo apposta ha rappresentato alla perfezione il significato delle elezioni europee: https://youtu.be/OJmclreonEU?si=fHFN24VkDKF9peE7

Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese viene considerato, da uno dei tanti servizi di streaming, un film offensivo. Sì legge: “Questo film include linguaggio e/o stereotipi culturali che non sono in linea con gli standard odierni di inclusione e tolleranza e potrebbero offendere alcuni spettatori”. Per ora è solo un avvertimento che compare ad inizio film ma sappiamo bene che in altre pellicole sono stati già effettuati tagli e censure. Pertanto, visto l'andazzo, conviene lasciare il cinema in mano alle grandi piattaforme di streaming? No, bisogna assolutamente recuperare le copie fisiche dei film, perché si rischia seriamente che in pochi anni, gran parte della cinematografia, subisca tagli e ridoppiaggi come piace a lor signori per proseguire con l'opera di cancel culture fluida e "tollerante". Dunque nessuna fiducia nelle piattaforme private che hanno nei loro database migliaia di film, se vogliamo un giorno far vedere alcune opere ai nostri figli, a partire dai cartoni animati, dobbiamo recuperare un lettore dvd e i dischi fisici, prima che sia troppo tardi. WI

Sue parodie post-moderne sono ad esempio il turismo organizzato, le vacanze studio/lavoro e quella curiosa rivisitazione di ciò che fu il pellegrinaggio dei clerici vagantes (nonchè autentica fucina di omologazione culturale giovanile) che è l'esperienza Erasmus. https://www.weltanschauung.info/2020/08/la-parodia-postmoderna-del-viaggio.html?m=1

Non importa che conosciate i soggetti in foto, Li prendiamo solo come esempio per sottolineare come funzionano le cose in questo Paese. In alto Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus. Giovane di valore medio, ad inizio anno si scopre che si bruciava tutti i milioni guadagnati in calcioscommesse e giri malavitosi. Cosa accade? Viene squalificato per un anno, la Juventus gli rinnova il contratto, gli aumenta l'ingaggio e lo fa diventare un icona della lotta alle dipendenze alla "ludopatia". Ciliegina sulla torta, viene anche convocato dalla Nazionale italiana per gli europei di calcio di luglio, nonostante non abbia quasi mai giocato durante la stagione. Il secondo è Colpani, calciatore del Monza, autore di prestazioni sopra le righe, tanti gol e assist per lui quest'annata. Centrocampista rivelazione del campionato, nessuna convocazione per lui, nello slot centrocampisti gli è stato preferito lo juventino. Cosa aggiungere? Una bella fotografia italiana. WI

Dall'area commenti, per riflettere: "Io faccio una vita da liberal: ho un dottorato, faccio un lavoro altamente specializzato e molto richiesto, negli ultimi quattro anni ho vissuto in quattro paesi diversi, non esiste una terra o un paese col quale abbia un vero legame, non ho affiliazioni religiose, e sono sempre con la valigia in mano. In un certo senso sono il cittadino europeo modello. E vi posso dire che è una vita schifosa. È una vita schifosa vedere famiglia e amici una volta all'anno. È una vita schifosa non avere radici, vivere in uno stato costante di limbo, ogni relazione umana temporanea, superficiale, impalpabile. È una vita schifosa non avere neanche più il conforto di una fede, una qualsiasi, guardare le stelle e provare solo freddo. Non passa giorno che non maledica il destino - ma anche gli innominabili responsabili - che non mi ha fatto nascere e crescere in una comunità vera, non un formicaio di impiegati distinti solo dal codice fiscale, ma un'entità organica fatta di tradizione, terra, e sangue, dove ogni volto ha un nome e ogni vita ha un senso. I sapientoni benpensanti pensano di curare il mal di vivere dell'uomo contemporaneo col welfare, con gli psicofarmaci, col "reddito base universale", ma quello che manca davvero è la comunità, le radici, un sistema di riferimento tangibile entro il quale l'uomo possa orientarsi. Ma questo i sapientoni non possono accettarlo, perché significherebbe riconoscere che la somma delle stupidaggini che ripetono da una vita vale zero."

 Lo specialismo, che è la grande piaga di un sapere ipertrofico ormai indominabile nel suo insieme, ha abituato l'uomo di scienza a considerare i fenomeni principalmente in modo analitico, sacrificando capacità di sintesi e approcci olistici. Non chiedete al medico o allo scienziato il senso e il fine di ciò che accade: la scienza non pensa e non deve pensare. https://www.weltanschauung.info/2021/06/il-destino-politico-delloccidente.html?m=1

Buongiorno amici di WI. https://youtu.be/YcyKf3gd_Q0?si=tsfn3FxTWbAzgzcD

ATTEGGIAMENTO DI GRATITUDINE L'abitudine alla gratitudine è la più grande cura dell'anima. È educare lo sguardo e il cuore alla bellezza. A partire dalle piccole cose. È prendersi cura di se stessi, degli altri e del mondo. È sentirsi parte di qualcosa di più grande e non solo ripiegati sul proprio io. È non vivere eternamente in credito per qualcosa. La gratitudine cura l'invidia, la rabbia, il rancore. Silenzia il pettegolezzo e la maldicenza. Non dà nulla per scontato, non pretende nulla di dovuto. E non è accontentarsi, è nutrire l'anima per fare il nostro meglio. È gioire di essere vivi e avere ancora una possibilità di essere migliori. È tendere una mano all'altro. È vivere la differenza tra vendetta e giustizia. È lasciare luoghi e persone sbagliate non per malevolenza ma per maggior bene di tutti. E quando è davvero difficile essere grati chiediamo il dono del riposo, che un corpo stanco fa più fatica ad essere grato.