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Bolognesi contro il passante

canale di informazione sullo scempio causato dall'allargamento del passante di mezzo di Bologna Link: t.me/bolocontropassante Link instagram: www.instagram.com/bolocontropassante/ Link Facebook: facebook.com/bolocontropassante

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I cantieri di Bologna sempre più ripresi in mano da chi vuole una città con meno cemento Il festival artistico Bakkano si terrà da domani per tre giorni nel parco Virginia Woolf, occupato ormai da una settimana da moltissime persone e iniziative 📍 Dove? https://osmand.net/map?pin=44.52861,11.34653#17/44.52861/11.34653 ℹ Info? Qua t.me/bakkano
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CUCU, SIAMO ANCORA QUA! Comincia la fase più difficile per la lotta al Don Bosco, quella in cui le truppe del Partito Democratico e di Coalizione Civica proveranno a forzare la mano giocando sulla stanchezza e sul torrido caldo estivo. Oggi c'è stato il tentativo di "sfondare" dal lato di via Aldo Moro, a partire dal cantiere del tram che prevedeva la distruzione di tutto il terrapieno nord. Delle simpatiche scoiattole hanno presidiato il cantiere e impedito la partenza dei lavori. Ancora una volta. Le urgenze sono quindi di due tipi. Da una parte, intensificare la difesa del parco, venire a vederlo, accamparsi, rispondere all'appello che ha già cominciato a circolare. Costruire le sue difese. Segnarsi nei turni di presidio quotidiani, per non lasciarlo mai sguarnito. Dall'altra, moltiplicare i fronti. Non tanto parlare del Don Bosco, ma FARE COME al Don Bosco. Abbiamo assistito a un fenomeno particolare, ma non nuovo nell'ultimo mese: la costruzione di una mitologia simbolica attorno al parco. La lotta del Don Bosco è diventata un ospite ambito nelle chiacchiere politiche, un simbolo da aggiungere agli altri, e come gli altri spesso inghiottito nell'attivismo forsennato in cui tutto si somma, identico. Come gli altri simboli, sembra spesso aggiungersi a una lista di sconfitte potenziali, piuttosto che darci la forza per cambiare gioco; invece, non sono state le nostre "ragioni" a fermare gli operai, ma l'organizzazione di presidi, l'entrata tutti uniti nei cantieri. Mai come in questi giorni ci accorgiamo che il Don Bosco è una scintilla, che l'entrata nei cantieri del Passante è già una realtà regolare, e che potremmo fare lo stesso in tutte le diverse situazioni in cui il cemento distrugge la nostra città: dal giardino Acerbi ai cantieri di Bertalia/Lazzaretto. Già troppe volte la riproposizione frettolosa di convergenze simboliche si è rivelata un'arma spuntata. La domanda più importante invece ci sembra: cosa funziona davvero, e cosa invece viene fatto per abitudine? Oggi, ancora una volta, ci siamo ricordati che entrare nei cantieri tutti uniti funziona, quantomeno per darci altro tempo. C'è una complicità che sta viaggiando fuori dai loro circuiti. Quella complicità ci ha fatto capire come volantinare e raccogliere firme contro il cemento; ci ha fatto capire quanto è facile violare un cantiere, quanto è semplice costruire un presidio permanente e salire sugli alberi. È bastato poco per organizzarsi e fermare i loro piani. Facciamolo ancora! See you on the trees
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‼️ ALLARME 🚨 Stanno iniziando lavori per l’abbattimento degli alberi su via Aldo Moro, lato nord del parco Don Bosco. Accorrete tutti prima che potete!
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⚠ ATTENZIO ATTENZIO ⚠ Fonte sicura, domani torna il puzzo delle motoseghe al donbosco CHIAMATA IMPORTANTE PER COLAZIONE RESISTENTE DALLE 6 SE PROVANO A DISTRUGGERE IL PARCO, CONTINUIAMO AD IMPEDIRGLIELO Se volete arrivare un po' prima portate caffè e brioches ☕️ 🥐 Per i/le più ardimentos*, previsto pigiama party all night tra le piante sandonatesi
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Al giardino Acerbi la deforestazione è avanzata ancora di qualche metro. E' di ieri la notizia di altri alberi distrutti, in barba alle persone che stanno protestando contro la cementificazione di Bologna. Dobbiamo provare a trarre delle indicazioni tattiche-strategiche, sulla necessità di formare dei presidi in ogni luogo che sia sotto la minaccia dei tagli. Che sia un gazebo o una casetta sugli alberi, può essere una colazione quotidiana o un vero e proprio campeggio, ma solo il monitoraggio dei nostri luoghi può darci una forza capace di fermare la dittatura delle motoseghe. Per parlare di questo ma soprattutto molto altro, della repressione poliziesca, delle prossime mosse al Don Bosco, di come organizzarsi per l'estate... OGGI alle 18 il Comitato Besta ha lanciato un'assemblea pubblica al Parco Don Bosco. Al link qui sotto il comunicato di lancio https://t.me/Comitato_Besta/7
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ABBATTIMENTO IN CORSO AL GIARDINO ACERBI 😡 Chi può accorra per difendere gli alberi
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Il fronte anti cemento non lascia ma raddoppia. Da oggi, alla terza bicitendata no-passante, inizia l'imboscata, settimana per condividere teorie e pratiche di lotta nel bosco. Tutte le info su Http://limboscata.noblogs.org Intanto al parco Don Bosco, martedì alle 18 ci sarà una importante assemblea pubblica per organizzare e rilanciare la difesa del parco, sotto attacco delle truppe targate PD e coalizione civica
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Repost from N/a
Apprendiamo con preoccupazione delle misure cautelari adottate nei confronti di 23 persone, ancora prima di arrivare a una sentenza, nell'ambito più esteso delle lotte cittadine per il diritto all'abitare e contro la guerra. Si tratta di allontanamenti, obblighi di firma e divieto di partecipare a manifestazioni. Sono misure che intendono vietare il diritto a protestare contro chiare ingiustizie, cercando di spezzare i legami tra le diverse e congiunte lotte sul territorio e le persone. È quello che avviene con gli alberi a cui viene tolto il terreno in prossimità del fusto, sperando che poi siano più facili da far cadere. Una situazione che riguarda tuttx noi che non veniamo ascoltati e che vediamo agire questa amministrazione in spregio ai diritti democratici. Per questo condanniamo l'adozione di queste misure ed esprimiamo la nostra solidarietà ai manifestanti coinvolti . Dopo le gravi misure repressive adottate nei nostri confronti il 29 gennaio, il 3 aprile e il 4 aprile, in occasione dei tentativi messi in atto dall'amministrazione per disboscare il parco, ne sono quindi arrivate di nuove, ingiuste ed ingiustificabili. Il comitato Besta sta supportando due attivisti denunciati, in quelle occasioni. Di cui uno brutalmente aggredito con il taser. La cui vita è stata così messa in pericolo. In questa città, sempre più spesso, la gestione del dissenso su scelte politiche, sociali, urbanistiche e ambientali viene demandata alla polizia. Al parco don Bosco, la legittima protesta della cittadinanza ha raggiunto apici di surreale gravità, con il braccio spezzato di un adulto di 70 anni. Da quell'episodio in poi abbiamo subito una serie di ritorsioni e intimidazioni di varia natura, sino alla presenza della Digos in consiglio di quartiere a san Donato. Quando la politica fallisce, si ricorre alla violenza. Quando non si hanno risposte alle domande dei cittadini si cerca di chiudere loro la bocca e di isolarli. Crediamo in una città diversa. La comunità del Don Bosco la sta già realizzando. Comitato Besta.
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