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The Age of Q

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Lo stesso articolo pubblicato su X: https://x.com/kallyfugobtc/status/1791164581462540727
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👆👆👆👆 L’ingresso dell’Arabia Saudita nei BRICS e la sua disponibilità a vendere il petrolio in valute diverse dal dollaro hanno, in pratica, sancito la fine degli accordi del 1975 che hanno consentito alla moneta americana di mantenere fino a oggi il ruoto di moneta mondiale. E proprio dai BRICS sta nascendo il nuovo sistema monetario: in cantiere c’è il varo di una nuova moneta per sostituire il dollaro negli scambi internazionali, garantita per il 40% dall’oro e per il 60% dalle valute nazionali dei paesi membri. Valide e funzionanti alternative al sistema SWIFT sono già state sviluppate “grazie” alle sanzioni occidentali nei confronti di Russia e Iran. Sempre in campo monetario, è degno di nota l’endorsement di Trump nei confronti delle criptovalute. Scrivevamo sul nostro blog nel 2019: “Nel quadro dell’attacco a 360 gradi al potere delle banche centrali, è ipotizzabile che la nascita della criptovaluta Bitcoin nel 2009, strumento finora dimostratosi inattaccabile dal punto di vista tecnico, il cui creatore (o creatori) si è nascosto dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto e non è mai stato identificato, sia parte del piano e abbia come fine da un parte la creazione di un’arma monetaria altamente innovativa per lo scardinamento delle banche centrali e dall'altra la creazione di un cuscinetto dove poter riversare il valore (fittizio) dell'economia finanziaria di fronte a un crollo o a un reset (soprattutto in questo caso è utile considerare il ruolo non solo del Bitcoin, ma di tutta la popolosa schiera delle criptovalute). La provenienza della tecnologia delle criptovalute da ambienti militari sembra ancora più evidente nel caso del protocollo Mimblewimble. Una parziale conferma di quanto appena detto viene dalla nomina, a gennaio del 2019, di Mick Mulvaney, personaggio apertamente favorevole al Bitcoin, come capo dello staff della Casa Bianca, una carica molto importante all’interno del panorama politico americano.” Chiudiamo con la nota lieta del declino di due famiglie tra le più infami e luride: i Rothschild (con la recente morte di Jacob, il suo membro più eminente, e l’asta delle opere d’arte possedute dalla famiglia) e la Casa Reale Britannica, in pieno sfaldamento. “Nessun quantitativo di denaro, influenza o potere può fermare tutto questo” Q#1602 “Niente può fermare quello che sta arrivando. Niente.” Q#2494 Parte 9 di 9 FINE
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👆👆👆👆 La Cricca possiede quindi i mezzi e le conoscenze teoriche e pratiche per pianificare in larghissimo anticipo le proprie mosse e quindi, sapendo che la fine dell’attuale sistema economico avrebbe aperto le porte ad un sistema nuovo, di benessere diffuso, che non avrebbe consentito concentrazioni di denaro e potere in poche mani analoghe a quelle del presente, consapevoli perciò che erano destinati a perdere le proprie ricchezze e il proprio potere, hanno escogitato e pianificato un “finale alternativo”, una specie di nuovo feudalesimo in cui avrebbero posseduto tutto il pianeta e tutti i beni, i mezzi di produzione e i prodotti del lavoro e si sarebbero fatti servire dai brandelli di umanità scampati alle loro stragi e ridotti in schiavitù. Questo piano è spiegato con maggiore dettaglio nel nostro articolo “Il folle piano delle élite contro il Popolo”. Entrano in scena i Patrioti Ci siamo occupati altrove, in maniera estesa, del Piano Militare e dell’azione dei Patrioti, nonché della guerra rivoluzionaria in atto per il nuovo sistema economico. Ci limiteremo qui a sottolineare alcuni specifici elementi. Innanzi tutto, la Federal Reserve è stata incorporata nel Tesoro USA sotto Trump (VEDI), segno che la Cricca ne ha perso il controllo. Prova ne sia che, nonostante il panorama economico fosco almeno a partire dal COVID, il temuto crollo di borsa non c’è ancora stato. In effetti, quando si ha a disposizione una “stamperia” di denaro, è teoricamente possibile pomparne quantità illimitate nel sistema finanziario ed evitare i crolli. Citiamo, a proposito, un brano da “La Trump economy”: “A dicembre del 2018 c’è stata la svolta nella lotta per il controllo del truccatissimo mercato azionario, importante soprattutto in ottica propagandistica: nell’attuale circo dell’informazione americana (e, di rimbalzo, mondiale), il rialzo dell’indice azionario viene automaticamente correlato ad un’economia in salute. Fino allo scorso dicembre le sorti dell’andamento di Wall Street erano nelle mani della Cricca, che stava facendo crollare la borsa come risposta agli attacchi diretti di Trump alla FED, il suo asset più prezioso. Il segnale decisivo è arrivato il 25 dicembre 2018: il consiglio di Trump “buy the dip” (comprate ora che i prezzi sono bassi), riferito al mercato azionario, sanciva il passaggio del controllo della borsa nelle mani dei militari. Da allora, l’indice Dow Jones è salito da circa 21.000 punti a circa 25-26.000”. Se in futuro ci saranno crolli di borsa, ci azzardiamo a ipotizzare che saranno permessi per facilitare, in qualche modo, la nascita del nuovo sistema. Parte 8 di 9 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Il controllo diretto di interi apparati statali ha dato alla Cricca la forza militare per imporre il proprio sistema in tutto il globo. Basti pensare agli ultimi che hanno osato tentare di opporsi al dominio del dollaro: Saddam Hussein nel 2000 chiese euro anziché dollari per il pagamento del petrolio iracheno (fu liquidato nel 2003), Gheddafi coltivava il progetto di introdurre, per tutta l’Africa, una moneta basata sull’oro (il dinaro) al posto dell’infame franco CFA, portando il continente fuori dal sistema della moneta fiat (il colonnello fu liquidato nel 2011). In casi meno “gravi”, i paesi che formalmente detengono le “chiavi” del sistema (quindi soprattutto gli USA, con la UE in seconda fila) impongono sanzioni economiche, che possono arrivare al blocco di tutti i trasferimenti bancari, che notoriamente viaggiano sul sistema SWIFT (ovviamente in mani private). In altre situazioni più “complesse”, come quella della Russia, che da almeno un ventennio si oppone alla Cricca e al suo Nuovo Ordine mondiale, alle sanzioni e alla propaganda si sono affiancate strategie di lungo periodo, come l’accerchiamento militare (allargamento dei confini della NATO) e il dirottamento della nazione ucraina attraverso un vero e proprio golpe nella forma di “rivoluzione colorata” (2014), per poi farne un “hub” dell’Occidente, pesantemente armato e finalizzato all’azione militare in chiave anti-russa. Tale strategia è alla radice dell’attuale conflitto russo-ucraino, che non è altro che un’azione preventiva della Russia di fronte all’inevitabilità dello scontro pianificato dalle élite globaliste. Molte sono state negli ultimi decenni, in giro per il mondo, le “rivoluzioni colorate” o i tentativi in tal senso, avvenute grazie all’intervento sul posto delle agenzie di intelligence (in testa a tutte, ovviamente, la CIA), unito a ingenti finanziamenti mirati a far crescere, quando non a creare di sana pianta, forze di opposizione e personaggi “di spicco” che avallano programmi globalisti, a reclutare agitatori professione, a impiantare ONG che fungono da basi operative, a introdurre l’uso del voto elettronico per truccare più facilmente le elezioni. Per fare alcuni esempi diversi dall’Ucraina, un tentativo di rivoluzione colorata è attualmente in corso in Georgia, per permettere all’occidente globalista di aprire un secondo fronte militare contro la Russia; tentativi del genere sono stati recentemente stroncati in Bielorussia e nella stessa Russia (Navalny era un personaggio “allevato” in tal senso), mentre la “rivoluzione colorata” avvenuta in Myanmar nel 2007 è stata da poco tempo ribaltata da un golpe militare anti-globalista. Tornando a quanto detto all’inizio sull’inevitabile crisi finale dell’attuale ordinamento economico, citiamo un brano del nostro articolo “Il quadro generale”, scritto a marzo del 2021: “La crisi finanziaria del 2008, con i suoi perduranti effetti, e le crescenti necessità di intervenire sulla moneta aumentandone a dismisura la falsificazione (ossia creandone una quantità potenzialmente illimitata) ci consegnano uno scenario da “fine impero”, cioè dimostrano chiaramente che il sistema economico è prossimo al collasso e non può essere “riparato”. La ristretta élite economica che controlla il sistema bancario da secoli, che dapprima la nascita e lo sviluppo della finanza e dell’economia di carta e poi l’espansione monetaria hanno reso sempre più potente in un contesto economicamente sempre più fragile, ha potuto prevedere da lungo tempo il corso degli eventi, avendo in mano la visione, praticamente in tempo reale, dei flussi di capitale a livello mondiale e della loro redditività in termini di profitto (storicamente declinante). La posizione privilegiata ha consentito a questa cricca di elaborare con largo anticipo una strategia per il mantenimento e il consolidamento del potere anche di fronte al crollo del sistema economico, secondo un piano che è già in atto da decenni.” Parte 7 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 È fondamentale infatti, per la Cricca, la costruzione di una rete funzionale ai suoi scopi, che comprenda non solo i gangli di numerosi governi, ma anche associazioni più o meno segrete che affasciano il mondo finanziario, industriale e politico in cerchi concentrici (dal gruppo Bilderberg a quello di Davos/WEF alla massoneria e strutture similari), organismi sovranazionali (ONU, OMS, UE, ecc.), agenzie di intelligence (CIA, Mossad, MI6, ecc.), vertici religiosi, funzionari dell’apparato burocratico di diversi stati, l’apparato dei media tradizionali e dei social media quasi per intero, strutture militari e paramilitari (queste ultime descritte un po’ più in dettaglio nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”), altri elementi “ancillari” (ad esempio, le ONG per la movimentazione dei migranti). Tutto questo coacervo eterogeneo va a formare il cosiddetto “deep state”, o “stato profondo”. Per approfondire il ruolo particolare e fondamentale degli strumenti di propaganda, potete visitare la sezione del nostro sito sulla “guerra dell’informazione”, nella cui introduzione abbiamo scritto quanto segue: “Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.” Quello che vale per i media, vale anche per molte aziende dei principali settori economici, costrette dai fondi azionari che le controllano a mettere in atto le politiche decise dalla Cricca (ad esempio, il sostegno alle ideologie “woke”, come spiega molto bene il documentario “The war on children – La guerra contro i bambini”). Un altro meccanismo utilizzato dalla Cricca per drenare la ricchezza mondiale e, nel contempo, favorire l’ascesa di nuovi centri di potere ritenuti più aderenti ai propri interessi, è il sistema dei dazi commerciali asimmetrici, che favoriscono gli investimenti nella produzione industriale in Estremo Oriente (soprattutto in Cina), dove i profitti sono più alti a causa del basso prezzo della forza-lavoro, e il ritorno dei profitti industriali così ottenuti in Occidente, per essere investiti nell’”economia di carta” della finanza, con il suo effetto di ulteriore moltiplicazione dei profitti. Sia i dazi commerciali asimmetrici tra USA e Cina che altri accordi in corso di approvazione e finalizzati ad aumentare all’inverosimile lo sfruttamento della forza-lavoro (ci riferiamo soprattutto ai trattati TPP e TTIP) sono stati disinnescati da Trump nel corso del suo primo mandato (vedi il nostro articolo “La Trump economy”). Parte 6 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 È fondamentale infatti, per la Cricca, la costruzione di una rete funzionale ai suoi scopi, che comprenda non solo i gangli di numerosi governi, ma anche associazioni più o meno segrete che affasciano il mondo finanziario, industriale e politico in cerchi concentrici (dal gruppo Bilderberg a quello di Davos/WEF alla massoneria e strutture similari), organismi sovranazionali (ONU, OMS, UE, ecc.), agenzie di intelligence (CIA, Mossad, MI6, ecc.), vertici religiosi, funzionari dell’apparato burocratico di diversi stati, l’apparato dei media tradizionali e dei social media quasi per intero, strutture militari e paramilitari (queste ultime descritte un po’ più in dettaglio nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”), altri elementi “ancillari” (ad esempio, le ONG per la movimentazione dei migranti). Tutto questo coacervo eterogeneo va a formare il cosiddetto “deep state”, o “stato profondo”. Per approfondire il ruolo particolare e fondamentale degli strumenti di propaganda, potete visitare la sezione del nostro sito sulla “guerra dell’informazione”, nella cui introduzione abbiamo scritto quanto segue: “Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.” Quello che vale per i media, vale anche per molte aziende dei principali settori economici, costrette dai fondi azionari che le controllano a mettere in atto le politiche decise dalla Cricca (ad esempio, il sostegno alle ideologie “woke”, come spiega molto bene il documentario “The war on children – La guerra contro i bambini”). Un altro meccanismo utilizzato dalla Cricca per drenare la ricchezza mondiale e, nel contempo, favorire l’ascesa di nuovi centri di potere ritenuti più aderenti ai propri interessi, è il sistema dei dazi commerciali asimmetrici, che favoriscono gli investimenti nella produzione industriale in Estremo Oriente (soprattutto in Cina), dove i profitti sono più alti a causa del basso prezzo della forza-lavoro, e il ritorno dei profitti industriali così ottenuti in Occidente, per essere investiti nell’”economia di carta” della finanza, con il suo effetto di ulteriore moltiplicazione dei profitti. Sia i dazi commerciali asimmetrici tra USA e Cina che altri accordi in corso di approvazione e finalizzati ad aumentare all’inverosimile lo sfruttamento della forza-lavoro (ci riferiamo soprattutto ai trattati TPP e TTIP) sono stati disinnescati da Trump nel corso del suo primo mandato (vedi il nostro articolo “La Trump economy”). Il controllo diretto di interi apparati statali ha dato alla Cricca la forza militare per imporre il proprio sistema in tutto il globo. Basti pensare agli ultimi che hanno osato tentare di opporsi al dominio del dollaro: Parte 6 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Da un nostro scritto del 2019: “Vale la pena notare come la lotta per instituire una banca centrale negli USA sia sempre stata molto aspra [...] Nella loro storia, gli USA hanno avuto tre banche centrali, le prime due negli anni 1791-1812 e 1816-1836. Quando l’attuale FED fu istituita il 24 dicembre del 1913, l’allora presidente Wilson ebbe a dire al riguardo: “Sono un uomo profondamente infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito”. [...] Durante la Grande Depressione, nel periodo del New Deal, la borghesia finanziaria americana era talmente (e immotivatamente) spaventata dal fatto che il presidente Roosevelt potesse usare le prerogative della FED per stampare denaro e veicolarlo alla popolazione in difficoltà, alterando, attraverso la distribuzione della massa monetaria, la distribuzione della ricchezza tra le classi in favore del popolo, che tentò di organizzare un colpo di stato, il cosiddetto Business Plot del 1934.” Quanto detto vale a sottolineare la forza insita nel controllo della moneta e la sua centralità nel potere delle élite dominanti. Se era stato sempre saldo il controllo della Cricca sulla Gran Bretagna, fino all’inizio del ‘900 prima potenza mondiale e suo strumento docile e preferito, lo spostamento degli equilibri geopolitici ed economici in favore degli Stati Uniti non la trovarono impreparata. Il potere della Cricca si ampliò ulteriormente, in virtù delle due guerre mondiali e della conseguente affermazione del dollaro come moneta mondiale, dapprima attraverso gli accordi di Bretton Woods (1944) e poi attraverso il loro scioglimento nel 1971 (che comportò la fine della parità tra dollaro e oro), seguito dagli accordi tra USA e Arabia Saudita per fare del dollaro l’unica moneta accettata per l’acquisto di petrolio (1974-75). Il controllo delle “fonti” monetarie è, in effetti, da sempre accoppiato al controllo delle fonti energetiche. Ma il potere di creare denaro dal nulla stato utilizzato anche per l’appropriazione della ricchezza mondiale attraverso i fondi di investimento azionari, segnatamente BlackRock, Vanguard e State Street, strettamente interconnessi tra loro e oggi proprietari di oltre un terzo della ricchezza azionaria del pianeta. La proprietà delle banche centrali implica anche la possibilità di controllare interamente il credito e di provocarne la contrazione e l’espansione e, grazie a questa facoltà, approfittando della concomitanza delle periodiche contrazioni dell’economia capitalistica, la Cricca ha ingegnerizzato i crolli borsistici, liberandosi in anticipo di parte delle proprie quote azionarie e poi, dopo la caduta dei listini, acquistando il controllo di aziende sane e redditizie a prezzi di saldo (Q ha accennato chiaramente a questo meccanismo in Q#4962). La vicenda Game Stop di pochi anni fa (vedi il nostro articolo a riguardo) ha mostrato chiaramente come il gioco in borsa sia comunque sempre truccato in favore dei poteri forti e che, nel momento in cui qualche outsider cerca, legalmente, di sfruttare a proprio vantaggio gli stessi meccanismi permessi ai “pesci grossi”, è immediato l’intervento dei cosiddetti “organismi di controllo”, della censura sui social media e dei lacchè dell’informazione asservita per bloccare ogni deflusso di capitale verso rotte indesiderate. La disponibilità di denaro virtualmente infinita è stata utilizzata per manipolare ulteriormente i mercati e far lievitare il prezzo delle azioni delle aziende già acquisite, in modo che i proventi potessero essere “investiti” nella corruzione di politici di tutti gli schieramenti, come viene dettagliatamente spiegato in questo video. Parte 5 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Da un nostro scritto del 2019: “Vale la pena notare come la lotta per instituire una banca centrale negli USA sia sempre stata molto aspra [...] Nella loro storia, gli USA hanno avuto tre banche centrali, le prime due negli anni 1791-1812 e 1816-1836. Quando l’attuale FED fu istituita il 24 dicembre del 1913, l’allora presidente Wilson ebbe a dire al riguardo: “Sono un uomo profondamente infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito”. [...] Durante la Grande Depressione, nel periodo del New Deal, la borghesia finanziaria americana era talmente (e immotivatamente) spaventata dal fatto che il presidente Roosevelt potesse usare le prerogative della FED per stampare denaro e veicolarlo alla popolazione in difficoltà, alterando, attraverso la distribuzione della massa monetaria, la distribuzione della ricchezza tra le classi in favore del popolo, che tentò di organizzare un colpo di stato, il cosiddetto Business Plot del 1934.” Quanto detto vale a sottolineare la forza insita nel controllo della moneta e la sua centralità nel potere delle élite dominanti. Se era stato sempre saldo il controllo della Cricca sulla Gran Bretagna, fino all’inizio del ‘900 prima potenza mondiale e suo strumento docile e preferito, lo spostamento degli equilibri geopolitici ed economici in favore degli Stati Uniti non la trovarono impreparata. Il potere della Cricca si ampliò ulteriormente, in virtù delle due guerre mondiali e della conseguente affermazione del dollaro come moneta mondiale, dapprima attraverso gli accordi di Bretton Woods (1944) e poi attraverso il loro scioglimento nel 1971 (che comportò la fine della parità tra dollaro e oro), seguito dagli accordi tra USA e Arabia Saudita per fare del dollaro l’unica moneta accettata per l’acquisto di petrolio (1974-75). Il controllo delle “fonti” monetarie è, in effetti, da sempre accoppiato al controllo delle fonti energetiche. Ma il potere di creare denaro dal nulla stato utilizzato anche per l’appropriazione della ricchezza mondiale attraverso i fondi di investimento azionari, segnatamente BlackRock, Vanguard e State Street, strettamente interconnessi tra loro e oggi proprietari di oltre un terzo della ricchezza azionaria del pianeta. La proprietà delle banche centrali implica anche la possibilità di controllare interamente il credito e di provocarne la contrazione e l’espansione e, grazie a questa facoltà, approfittando della concomitanza delle periodiche contrazioni dell’economia capitalistica, la Cricca ha ingegnerizzato i crolli borsistici, liberandosi in anticipo di parte delle proprie quote azionarie e poi, dopo la caduta dei listini, acquistando il controllo di aziende sane e redditizie a prezzi di saldo (Q ha accennato chiaramente a questo meccanismo in Q#4962). La vicenda Game Stop di pochi anni fa (vedi il nostro articolo a riguardo) ha mostrato chiaramente come il gioco in borsa sia comunque sempre truccato in favore dei poteri forti e che, nel momento in cui qualche outsider cerca, legalmente, di sfruttare a proprio vantaggio gli stessi meccanismi permessi ai “pesci grossi”, è immediato l’intervento dei cosiddetti “organismi di controllo”, della censura sui social media e dei lacchè dell’informazione asservita per bloccare ogni deflusso di capitale verso rotte indesiderate. La disponibilità di denaro virtualmente infinita è stata utilizzata per manipolare ulteriormente i mercati e far lievitare il prezzo delle azioni delle aziende già acquisite, in modo che i proventi potessero essere “investiti” nella corruzione di politici di tutti gli schieramenti, come viene dettagliatamente spiegato in questo video. Parte 5 👇👇👇👇
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Nel grafico soprastante, si vede la perdita di potere d’acquisto del dollaro dalla fondazione della FED fino al 2020 (fonte: https://www.visualcapitalist.com/purchasing-power-of-the-u-s-dollar-over-time/) Parte 4 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Ci è utile ora un’altra citazione del capostipite dei Rothschild, Mayer Amscher: “La nostra politica è quella di fomentare guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi in nostro potere” (LINK). Capiamo quindi bene il quadro etico (e anche spirituale) entro cui certi poteri si muovono fin dai loro albori e capiamo anche come fosse chiaro fin da subito l’obiettivo del raggiungimento del potere assoluto, al di sopra di qualsiasi entità, comprese le più grandi nazioni. Un obiettivo che ha fomentato, in queste cosiddette “élite”, un folle delirio di onnipotenza (“Questa gente è malata”, Q#280 et al.) e una perdita di contatto con la realtà che li ha condotti a una specie di demenza (“Questa gente è stupida”, Q#304 et al.). Nel tempo, la Cricca ha allargato il controllo su un numero crescente di Stati, creando strutture concentriche di controllo e gestione del potere, sia sotterranee che allo scoperto, basate su intrecci tra ricatto e corruzione. Ad esempio, in un drop Q cita il prestito dei Rothschild alla Santa Sede del 1832 (Q#1021), forse perché segna l’inizio del loro controllo sulla Chiesa Cattolica e sulla sua forza propagandistica rivestita dell’autorità religiosa. Nel 1913 venne fondata la Federal Reserve, che permise alla Cricca un drenaggio capillare della ricchezza prodotta negli USA, la nuova potenza mondiale, attraverso l’inflazione e, nel contempo, rafforzò la sua presa sull’intero Stato e le assegnò il controllo di quella che sarebbe diventata la moneta mondiale.
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👆👆👆👆 Il passaggio dalla moneta con un valore intrinseco (quella fatta di metalli preziosi) alla moneta che ne è priva e che è solo la rappresentazione di un valore (moneta fiduciaria o “fiat”) e l’accentramento del controllo dell’emissione della moneta fiat, praticamente in ogni angolo del mondo (vedi drop di Q: Q#135, Q#136, Q#137, Q#138), nelle mani di un ristretto gruppo di famiglie (tra cui troviamo appunto i Rothschild, i Morgan, i Rockefeller) è stata la chiave perché a quelle stesse famiglie fosse assegnato un potere enorme e senza precedenti. Il passaggio dalla moneta metallica alla moneta fiat non è stata una vera e propria scelta, bensì un passaggio obbligato in un sistema economico che andava maturando e si avviava al declino. Scrivevamo nel nostro articolo “Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino”: “Il sistema economico dell’Occidente è il sistema che, fino a poco tempo fa, dominava il mondo intero e che oggi si presenta in evidente crisi. Esso è afflitto da un problema fondamentale legato alle sue stesse leggi di sviluppo, un problema che porta i margini di profitto a diminuire nel tempo rispetto al capitale investito (cioè, a livello sociale, è necessario investire capitali sempre più ingenti per ottenere gli stesi profitti). Questa legge economica, che è stata scoperta dagli economisti classici e che non è eludibile ma solo momentaneamente aggirabile, è legata all’uso sempre più esteso di macchine e sistemi automatici nella produzione e le circostanze storiche ne stanno dimostrando la completa esattezza. Per fronteggiare le conseguenze di tale legge economica, il sistema ha dovuto dapprima espandere il mercato, soppiantando praticamente tutti i residui pre-capitalistici a livello mondiale, poi ha dovuto rifugiarsi in una bolla borsistica e finanziaria che ha permesso ai capitali di trovare una redditività fasulla, basata su una montagna di carta (la cosiddetta “economia di carta”) e, contemporaneamente, ha dovuto espandere il consumo attraverso la creazione di categorie improduttive (la cosiddetta “espansione del terziario”). Infine, dopo la crisi del 2008, che ha rappresentato la fine della funzione autonoma della finanza come traino dell’economia mondiale, è stato necessario per le élite dominanti pompare moneta creata dal nulla (quindi praticamente falsificata) all’interno di canali specifici, per spostare ricchezze dalla popolazione e da settori “marginali” a settori direttamente legati alle loro attività. Questo significa, semplicemente, essere arrivati a "raschiare il fondo del barile". Il tutto in un dilagare di inefficienza e corruzione, quest’ultima dovuta alla lotta sempre più serrata per la spartizione di profitti sempre più esigui. Ovviamente, tutti questi fenomeni sono sempre coesistiti nell’economia degli ultimi secoli, ma il prevalere dell’uno o dell’altro ha scandito le diverse fasi del progressivo invecchiamento e imputridimento del sistema economico.” L’emissione di moneta fiat non solo amplia all’infinito le possibilità del credito, ma rende possibile, per chi la controlla, creare denaro dal nulla semplicemente per l’arricchimento proprio e dell’ampia cerchia di accoliti che è stato necessario creare per meglio gestire ricchezza e potere. Il denaro fiat, di per sé, non è ricchezza, ma è una leva per muovere la vera ricchezza (beni e servizi) e quella “di carta” (azioni e derivati finanziari) in una determinata direzione. Possiamo quindi dire che il controllo della massa monetaria e la sua distribuzione vengono utilizzati per drenare ricchezza da una classe all’altra (cioè da chi produce la ricchezza a chi è, a rigor di termini, un parassita) attraverso l’inflazione. In altri termini, l’inflazione è un furto chiamato diversamente o, per dirla nei termini di Q, è manipolazione monetaria, è una forma di tassazione senza che, in cambio, alla popolazione venga data adeguata rappresentanza nelle istituzioni (Q#4962). Parte 2 👇👇👇👇
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IL POTERE DELLE ÉLITE “Datemi il controllo della moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le sue leggi” (LINK). Così si espresse Mayer Amschel de Rothschild (1744-1812), fondatore della famosa dinastia di banchieri. In questa citazione, da prendersi alla lettera, c’è il succo degli ultimi 250 anni di capitalismo, che hanno visto concentrarsi sempre più ricchezza nelle mani dei controllori del credito e della moneta, in un ambiente economicamente sempre più fragile: una fragilità causata delle stesse leggi di sviluppo del sistema economico. Parte 1 👇👇👇👇
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Questo articolo forse fa chiarezza sulla vera natura di "vacche sacre" come l'ONU e l'OMS. https://x.com/kallyfugobtc/status/1790663817979998330
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Questo articolo forse fa chiarezza sulla vera natura di "vacche sacre" come l'ONU e l'OMS https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1790663817979998330?t=fZY4AbV-dlCY-2jjJHZ7vQ&s=19
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https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1790663817979998330?t=fZY4AbV-dlCY-2jjJHZ7vQ&s=19
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https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1790663817979998330?t=fZY4AbV-dlCY-2jjJHZ7vQ&s=19
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Troviamo che questo nostro articolo del 30 luglio 2023 sia sempre più attuale. https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1790291695352848827?t=wmfrdC5vZcoSt_n0iBqeVw&s=19
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La Russia mostra al mondo che l'esercito ucraino è alle corde e che può sfondare il fronte quando vuole, conquistando oltre 30 chilometri quadrati in poco tempo, utilizzando solo 4-5 battaglioni di fanteria in un punto in cui l'attacco era comunque atteso. https://t.me/WarRealTime/33603 Nell'ultima settimana, gli ucraini hanno perso quasi mille uomini al giorno. https://t.me/WarRealTime/33604
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https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1788626738995405234?t=-TnlNMAkXjOtDbkUO33hcw&s=19
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https://x.com/kallyfugobtc/status/1788626738995405234
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Abbiamo inserito nel nostro articolo "La crisi mediorientale e l'azione dei Patrioti" il seguente aggiornamento: AGGIORNAMENTO DEL 6 MAGGIO 2024 In un’intervista a Time Magazine di fine aprile, Trump ha affermato, facendo eco alle parole dette a dicembre dal generale Flynn, che Israele aveva tutti i mezzi tecnici e tutte le possibili fonti di intelligence per prevenire l’attacco di Hamas del 7 ottobre, alludendo quindi alla complicità di Netanyahu e della sua cerchia nello stesso. Si tratta forse della più importante conferma che si è trattato di una false flag, come affermato da noi e da molti altri analisti immediatamente dopo l’attacco, anche sulla scorta del drop di Q numero #2337, che sembra aver anticipato di 5 anni il mancato intervento dei servizi di intelligence israeliani. Per quanto riguarda le proteste nei campus universitari contro l’intervento israeliano a Gaza, bisogna rilevare il fatto importante, emerso con chiarezza, che il movimento non è spontaneo, ma è finanziato largamente dalla cricca globalista (sono emersi chiaramente, sulla stessa stampa “ufficiale”, i nomi di Soros, Rockefeller, Gates, Pritzker: tutti finanziatori della campagna di Joe Biden. Altra questione che giustamente Clandestine si pone: perché la stampa lo sta ammettendo? Fonti: link 1, link 2, link 3, link 4, link 5). A nostro avviso, potrebbe essere un tentativo di costituire nuove milizie paramilitari (le nuove “camicie brune”, di cui parliamo nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”) per creare caos nelle aree urbane prima delle elezioni presidenziali di novembre. Potrebbe essere il segnale che i gruppi Antifa e BLM sono stati, in qualche modo, neutralizzati e quindi hanno bisogno di reclutare ex novo le loro truppe irregolari?
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Presentiamo il film-documentario di Robby Starbuck "The war on children - La guerra contro i bambini", con sottotitoli manuali in italiano. Il film stato ripostato da Elon Musk su X e rappresenta una "chiamata alle armi" per tutti i genitori e per tutte le persone decenti, sensibilizzando il pubblico sul fatto che, specie in questo scorcio storico, necessario ergersi a difensori dei loro figli e di tutti i bambini e i ragazzi adolescenti.
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Sul nostro sito abbiamo voluto aggiungere una piccola dedica ai bambini. https://qanon.it/#Dedica
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Abbiamo pubblicato su X l'articolo che unisce i tre lavori sulla devolution, basati sul blog di Patel Patriot. https://x.com/kallyfugobtc/status/1785402678287139248
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"Pat" Nixon e "Mary" Rockefeller, 1969. Prendetevi tutto il tempo che vi serve.
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Ecco a voi il bilancio provvisorio delle recensioni del libro del noto criminale Roberto Speranza
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Media files
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La Russia sta vincendo su tutti i fronti: - contro la NATO in Ucraina - in Africa, dove sta cacciando la Francia - in Siria contro gli alleati degli USA/ISIS - con i BRICS e il Sud del mondo contro l'egemonia del dollaro americano - dal punto di vista diplomatico, Putin è il leader più rispettato al mondo https://twitter.com/angeloinchina/status/1783016414426927584?t=n9yjwX59cmVLqWKbkHEoNw&s=19
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Abbiamo pubblicato su X un articolo che combina insieme due lavori, uno sui vaccini in generale (argomento affrontato da Q nel 2018) e uno sui "vaccini" COVID. Buona lettura 😊 https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1783087897551208583?t=gaj_fCoFBQxGuNMZz8TWWg&s=19
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Il nostro cuore è sempre stato con gli ultimi, è sempre stato con l'Africa. Ci riteniamo quindi fortunati per aver assistito, nell'arco della nostra vita, agli eventi descritti in questo articolo del 29 luglio dello scorso anno. https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1782736027460731358?t=QRC7j6jMKvnFkTYbt7q_xQ&s=19
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Il nostro cuore è sempre stato con gli ultimi, il nostro cuore è sempre stato con l'Africa. Ci riteniamo quindi fortunati per aver potuto assistere, nell'arco della nostra vita, agli eventi descritti in questo articolo del 29 luglio dello scorso anno. https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1782736027460731358
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Abbiamo riproposto su X un nostro articolo di settembre. Buona lettura 😊 https://x.com/kallyfugobtc/status/1782359131686306299
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Abbiamo pubblicato su X l'articolo completo, contenente i due post sopra come aggiornamento. https://twitter.com/kallyfugobtc/status/1782026414033613228?t=F_eSwpt2QFtLJGwYvVgniA&s=19
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👆👆👆👆 “ESCLUSIVO – LA VERA STORIA DELLA CONTRORISPOSTA ISRAELIANA. Da una fonte di intelligence di altissimo livello in Asia, NON dalla Russia o dalla Cina, sebbene la partnership strategica, ovviamente, effettui scambi di informazioni al massimo livello 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Confermata e riconfermata. […] Israele inizialmente ha scelto di rispondere con forza estrema. Un F-35 armato di una bomba nucleare è stato mandato a est verso la Giordania. La missione: causare una detonazione ad alta quota sull'Iran che avrebbe provocato un sovraccarico delle linee elettriche ad alta capacità, paralizzando la rete elettrica iraniana e disabilitando tutti i dispositivi elettronici. Un attacco EMP. Tuttavia, mentre l'F-35 israeliano stava lasciando lo spazio aereo giordano è stato abbattuto dall'aeronautica russa. Quindi, la versione pubblicizzata della controrisposta israeliana è stata una vera farsa. Alla fine, tutte le parti hanno deciso di non rendere pubblica la verità per allentare l’escalation di quella che avrebbe potuto trasformarsi nella Terza Guerra Mondiale.” Questa storia confermerebbe per l'ennesima volta la volontà, da parte della feccia globalista ormai all’angolo, di scatenare il massacro mondiale al solo scopo di ribaltare il tavolo della partita che sta perdendo. Se le cose stessero davvero così, potremmo essere nella fase, preannunciata da Q, che dovrebbe portare a un profondo cambiamento nella stessa essenza politica di Israele e, aggiungiamo noi, forse alla formazione di uno Stato palestinese. Quanto descritto sarebbe in pieno accordo con la strategia dei Patrioti basata sul contenere e ripulire. Parte 2 di 2 - fine
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Abbiamo aggiornato l'articolo "La crisi mediorientale e l'azione dei Patrioti" presente sul sito, aggiungendo il seguente testo, in parte mutuato dai nostri post su Telegram: AGGIORNAMENTO DEL 21 APRILE 2024 Il 2 aprile, un attacco israeliano effettuato con aerei F-35 ha portato alla distruzione del consolato iraniano a Damasco, in Siria, e all’uccisione di 2 generali e 5 ufficiali delle forze armate dell’Iran. Secondo l’analista militare americano Scott Ritter, si trattava di generali e ufficiali molto importanti nella gestione delle attuali alleanze e campagne militari iraniani, un duro colpo per le forze armate del Paese. Nella notte tra il 13 e il 14 aprile, l’Iran ha risposto lanciando 301 tra droni, missili cruise e missili balistici verso Israele. Abbiamo descritto i risultati dell’attacco in un nostro post su Telegram, in cui abbiamo riassunto le parole dello stesso Scott Ritter: “L’analista militare americano Scott Ritter ha fatto il punto sull’attacco iraniano alla base aerea israeliana di Nevatim, avvenuto nel contesto del più ampio attacco del 14 aprile. - Gli iraniani affermano di aver colpito Nevatim con 5-7 missili, gli israeliani ammettono che “alcuni missili” hanno colpito la base. - L’Iran non voleva dare un colpo da KO, ma piuttosto dimostrare le proprie capacità a scopo deterrente. - Nevatim è difesa dallo scudo antimissile integrato più avanzato del mondo, che include i sistemi: Arrow 2, David’s Sling, THAAD, Patriot 3 con il radar di sorveglianza e puntamento AN/TPY 2 X-band. - Nonostante questo, 5-7 missili hanno colpito la base. Gli israeliani hanno riconosciuto che sono stati colpiti 3 magazzini e 2 piste. - Qualsiasi esperto si accorgerebbe dalle immagini che sono stati colpiti dei centri di massa, chiara indicazione di precisione nella guida. - 5-7 missili hanno colpito il sito più difeso del mondo, sconfiggendo un sistema di difesa integrato contro i missili balistici, progettato proprio per neutralizzare quei missili che non è riuscito ad abbattere - Se l’Iran avesse lanciato 30 missili contro Nevatim, la base sarebbe inutilizzabile. Lo sanno gli israeliani e lo sanno gli americani. Questo è il motivo per cui l’Iran ha ottenuto la deterrenza strategica nei confronti di Israele, che era l’intero scopo dell’operazione.” A questo punto, l’Iran sembrava avere il coltello dalla parte del manico, potendo colpire Israele in modo pi efficace rispetto alle possibilità dello stato ebraico, come ha efficacemente spiegato l’analista militare russo Vladislav Shurygin: “L'Iran ha utilizzato meno dell'1% di ciò che ha e Israele ha utilizzato l’80% di tutto ciò che aveva per difendersi, eppure tutti i missili ipersonici sono riusciti a sfondare. L'Iran ha circa 10mila droni, dai 5 agli 8mila missili. Si tratta di un’enorme quantità di munizioni e se verranno utilizzate, sarà una guerra terribile, se non altro perché il territorio di Israele è molto piccolo. Se i razzi colpissero, ad esempio, gli impianti chimici, allora per il piccolo Israele, sarà un disastro. In due giorni è del tutto possibile per l’Iran lanciare sei o sette ondate, che saranno diverse migliaia tra missili e droni.” Ma la mentalità della classe dirigente di Israele, legata a doppio filo alle necessità della Cricca globalista, in genere non consente di accettare che uno Stato nell’area mediorientale possa prevalere militarmente, neanche a livello potenziale. Quindi, è molto probabile che Israele volesse portare l’azione militare a un livello a cui l’Iran non avrebbe potuto rispondere. L’ottimo giornalista Pepe Escobar ha fornito, in un tweet, la versione di ciò che potrebbe essere accaduto nelle ore e nei giorni successivi alla risposta iraniana. La fonte è degna della massima attenzione. Parte 1 di 2 👇👇👇👇
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Lo stesso articolo pubblicato su X: https://x.com/kallyfugobtc/status/1791164581462540727
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TheAgeofQ (@kallyfugobtc) on X

Il potere delle élite

👆👆👆👆 L’ingresso dell’Arabia Saudita nei BRICS e la sua disponibilità a vendere il petrolio in valute diverse dal dollaro hanno, in pratica, sancito la fine degli accordi del 1975 che hanno consentito alla moneta americana di mantenere fino a oggi il ruoto di moneta mondiale. E proprio dai BRICS sta nascendo il nuovo sistema monetario: in cantiere c’è il varo di una nuova moneta per sostituire il dollaro negli scambi internazionali, garantita per il 40% dall’oro e per il 60% dalle valute nazionali dei paesi membri. Valide e funzionanti alternative al sistema SWIFT sono già state sviluppate “grazie” alle sanzioni occidentali nei confronti di Russia e Iran. Sempre in campo monetario, è degno di nota l’endorsement di Trump nei confronti delle criptovalute. Scrivevamo sul nostro blog nel 2019: “Nel quadro dell’attacco a 360 gradi al potere delle banche centrali, è ipotizzabile che la nascita della criptovaluta Bitcoin nel 2009, strumento finora dimostratosi inattaccabile dal punto di vista tecnico, il cui creatore (o creatori) si è nascosto dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto e non è mai stato identificato, sia parte del piano e abbia come fine da un parte la creazione di un’arma monetaria altamente innovativa per lo scardinamento delle banche centrali e dall'altra la creazione di un cuscinetto dove poter riversare il valore (fittizio) dell'economia finanziaria di fronte a un crollo o a un reset (soprattutto in questo caso è utile considerare il ruolo non solo del Bitcoin, ma di tutta la popolosa schiera delle criptovalute). La provenienza della tecnologia delle criptovalute da ambienti militari sembra ancora più evidente nel caso del protocollo Mimblewimble. Una parziale conferma di quanto appena detto viene dalla nomina, a gennaio del 2019, di Mick Mulvaney, personaggio apertamente favorevole al Bitcoin, come capo dello staff della Casa Bianca, una carica molto importante all’interno del panorama politico americano.” Chiudiamo con la nota lieta del declino di due famiglie tra le più infami e luride: i Rothschild (con la recente morte di Jacob, il suo membro più eminente, e l’asta delle opere d’arte possedute dalla famiglia) e la Casa Reale Britannica, in pieno sfaldamento. “Nessun quantitativo di denaro, influenza o potere può fermare tutto questoQ#1602Niente può fermare quello che sta arrivando. Niente.Q#2494 Parte 9 di 9 FINE
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Pepe Escobar - Brics, preparatevi alla notizia bomba geoeconomica del 2024

L'antidiplomatico - Liberi di svelarvi il mondo

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👆👆👆👆 La Cricca possiede quindi i mezzi e le conoscenze teoriche e pratiche per pianificare in larghissimo anticipo le proprie mosse e quindi, sapendo che la fine dell’attuale sistema economico avrebbe aperto le porte ad un sistema nuovo, di benessere diffuso, che non avrebbe consentito concentrazioni di denaro e potere in poche mani analoghe a quelle del presente, consapevoli perciò che erano destinati a perdere le proprie ricchezze e il proprio potere, hanno escogitato e pianificato un “finale alternativo”, una specie di nuovo feudalesimo in cui avrebbero posseduto tutto il pianeta e tutti i beni, i mezzi di produzione e i prodotti del lavoro e si sarebbero fatti servire dai brandelli di umanità scampati alle loro stragi e ridotti in schiavitù. Questo piano è spiegato con maggiore dettaglio nel nostro articolo “Il folle piano delle élite contro il Popolo”. Entrano in scena i Patrioti Ci siamo occupati altrove, in maniera estesa, del Piano Militare e dell’azione dei Patrioti, nonché della guerra rivoluzionaria in atto per il nuovo sistema economico. Ci limiteremo qui a sottolineare alcuni specifici elementi. Innanzi tutto, la Federal Reserve è stata incorporata nel Tesoro USA sotto Trump (VEDI), segno che la Cricca ne ha perso il controllo. Prova ne sia che, nonostante il panorama economico fosco almeno a partire dal COVID, il temuto crollo di borsa non c’è ancora stato. In effetti, quando si ha a disposizione una “stamperia” di denaro, è teoricamente possibile pomparne quantità illimitate nel sistema finanziario ed evitare i crolli. Citiamo, a proposito, un brano da “La Trump economy”: “A dicembre del 2018 c’è stata la svolta nella lotta per il controllo del truccatissimo mercato azionario, importante soprattutto in ottica propagandistica: nell’attuale circo dell’informazione americana (e, di rimbalzo, mondiale), il rialzo dell’indice azionario viene automaticamente correlato ad un’economia in salute. Fino allo scorso dicembre le sorti dell’andamento di Wall Street erano nelle mani della Cricca, che stava facendo crollare la borsa come risposta agli attacchi diretti di Trump alla FED, il suo asset più prezioso. Il segnale decisivo è arrivato il 25 dicembre 2018: il consiglio di Trump “buy the dip” (comprate ora che i prezzi sono bassi), riferito al mercato azionario, sanciva il passaggio del controllo della borsa nelle mani dei militari. Da allora, l’indice Dow Jones è salito da circa 21.000 punti a circa 25-26.000”. Se in futuro ci saranno crolli di borsa, ci azzardiamo a ipotizzare che saranno permessi per facilitare, in qualche modo, la nascita del nuovo sistema. Parte 8 di 9 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Il controllo diretto di interi apparati statali ha dato alla Cricca la forza militare per imporre il proprio sistema in tutto il globo. Basti pensare agli ultimi che hanno osato tentare di opporsi al dominio del dollaro: Saddam Hussein nel 2000 chiese euro anziché dollari per il pagamento del petrolio iracheno (fu liquidato nel 2003), Gheddafi coltivava il progetto di introdurre, per tutta l’Africa, una moneta basata sull’oro (il dinaro) al posto dell’infame franco CFA, portando il continente fuori dal sistema della moneta fiat (il colonnello fu liquidato nel 2011). In casi meno “gravi”, i paesi che formalmente detengono le “chiavi” del sistema (quindi soprattutto gli USA, con la UE in seconda fila) impongono sanzioni economiche, che possono arrivare al blocco di tutti i trasferimenti bancari, che notoriamente viaggiano sul sistema SWIFT (ovviamente in mani private). In altre situazioni più “complesse”, come quella della Russia, che da almeno un ventennio si oppone alla Cricca e al suo Nuovo Ordine mondiale, alle sanzioni e alla propaganda si sono affiancate strategie di lungo periodo, come l’accerchiamento militare (allargamento dei confini della NATO) e il dirottamento della nazione ucraina attraverso un vero e proprio golpe nella forma di “rivoluzione colorata” (2014), per poi farne un “hub” dell’Occidente, pesantemente armato e finalizzato all’azione militare in chiave anti-russa. Tale strategia è alla radice dell’attuale conflitto russo-ucraino, che non è altro che un’azione preventiva della Russia di fronte all’inevitabilità dello scontro pianificato dalle élite globaliste. Molte sono state negli ultimi decenni, in giro per il mondo, le “rivoluzioni colorate” o i tentativi in tal senso, avvenute grazie all’intervento sul posto delle agenzie di intelligence (in testa a tutte, ovviamente, la CIA), unito a ingenti finanziamenti mirati a far crescere, quando non a creare di sana pianta, forze di opposizione e personaggi “di spicco” che avallano programmi globalisti, a reclutare agitatori professione, a impiantare ONG che fungono da basi operative, a introdurre l’uso del voto elettronico per truccare più facilmente le elezioni. Per fare alcuni esempi diversi dall’Ucraina, un tentativo di rivoluzione colorata è attualmente in corso in Georgia, per permettere all’occidente globalista di aprire un secondo fronte militare contro la Russia; tentativi del genere sono stati recentemente stroncati in Bielorussia e nella stessa Russia (Navalny era un personaggio “allevato” in tal senso), mentre la “rivoluzione colorata” avvenuta in Myanmar nel 2007 è stata da poco tempo ribaltata da un golpe militare anti-globalista. Tornando a quanto detto all’inizio sull’inevitabile crisi finale dell’attuale ordinamento economico, citiamo un brano del nostro articolo “Il quadro generale”, scritto a marzo del 2021: “La crisi finanziaria del 2008, con i suoi perduranti effetti, e le crescenti necessità di intervenire sulla moneta aumentandone a dismisura la falsificazione (ossia creandone una quantità potenzialmente illimitata) ci consegnano uno scenario da “fine impero”, cioè dimostrano chiaramente che il sistema economico è prossimo al collasso e non può essere “riparato”. La ristretta élite economica che controlla il sistema bancario da secoli, che dapprima la nascita e lo sviluppo della finanza e dell’economia di carta e poi l’espansione monetaria hanno reso sempre più potente in un contesto economicamente sempre più fragile, ha potuto prevedere da lungo tempo il corso degli eventi, avendo in mano la visione, praticamente in tempo reale, dei flussi di capitale a livello mondiale e della loro redditività in termini di profitto (storicamente declinante). La posizione privilegiata ha consentito a questa cricca di elaborare con largo anticipo una strategia per il mantenimento e il consolidamento del potere anche di fronte al crollo del sistema economico, secondo un piano che è già in atto da decenni. Parte 7 👇👇👇👇
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 Egemonia del dollaro.  Saddam, Gheddafi, Chavez: chi si oppone all’egemonia della moneta americana viene stritolato dalla macchina da guerra Usa. Lo dice Ron Paul ex candidato alla Casa bianca

Qual è il filo conduttore che lega l'eliminazione di Saddam Hussein da parte degli americani nel 2003 nella II^ Guerra del Golfo, l'eliminazione di Gheddafi ne

👆👆👆👆 È fondamentale infatti, per la Cricca, la costruzione di una rete funzionale ai suoi scopi, che comprenda non solo i gangli di numerosi governi, ma anche associazioni più o meno segrete che affasciano il mondo finanziario, industriale e politico in cerchi concentrici (dal gruppo Bilderberg a quello di Davos/WEF alla massoneria e strutture similari), organismi sovranazionali (ONU, OMS, UE, ecc.), agenzie di intelligence (CIA, Mossad, MI6, ecc.), vertici religiosi, funzionari dell’apparato burocratico di diversi stati, l’apparato dei media tradizionali e dei social media quasi per intero, strutture militari e paramilitari (queste ultime descritte un po’ più in dettaglio nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”), altri elementi “ancillari” (ad esempio, le ONG per la movimentazione dei migranti). Tutto questo coacervo eterogeneo va a formare il cosiddetto “deep state”, o “stato profondo”. Per approfondire il ruolo particolare e fondamentale degli strumenti di propaganda, potete visitare la sezione del nostro sito sulla “guerra dell’informazione”, nella cui introduzione abbiamo scritto quanto segue: “Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.” Quello che vale per i media, vale anche per molte aziende dei principali settori economici, costrette dai fondi azionari che le controllano a mettere in atto le politiche decise dalla Cricca (ad esempio, il sostegno alle ideologie “woke”, come spiega molto bene il documentario “The war on children – La guerra contro i bambini”). Un altro meccanismo utilizzato dalla Cricca per drenare la ricchezza mondiale e, nel contempo, favorire l’ascesa di nuovi centri di potere ritenuti più aderenti ai propri interessi, è il sistema dei dazi commerciali asimmetrici, che favoriscono gli investimenti nella produzione industriale in Estremo Oriente (soprattutto in Cina), dove i profitti sono più alti a causa del basso prezzo della forza-lavoro, e il ritorno dei profitti industriali così ottenuti in Occidente, per essere investiti nell’”economia di carta” della finanza, con il suo effetto di ulteriore moltiplicazione dei profitti. Sia i dazi commerciali asimmetrici tra USA e Cina che altri accordi in corso di approvazione e finalizzati ad aumentare all’inverosimile lo sfruttamento della forza-lavoro (ci riferiamo soprattutto ai trattati TPP e TTIP) sono stati disinnescati da Trump nel corso del suo primo mandato (vedi il nostro articolo “La Trump economy”). Parte 6 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 È fondamentale infatti, per la Cricca, la costruzione di una rete funzionale ai suoi scopi, che comprenda non solo i gangli di numerosi governi, ma anche associazioni più o meno segrete che affasciano il mondo finanziario, industriale e politico in cerchi concentrici (dal gruppo Bilderberg a quello di Davos/WEF alla massoneria e strutture similari), organismi sovranazionali (ONU, OMS, UE, ecc.), agenzie di intelligence (CIA, Mossad, MI6, ecc.), vertici religiosi, funzionari dell’apparato burocratico di diversi stati, l’apparato dei media tradizionali e dei social media quasi per intero, strutture militari e paramilitari (queste ultime descritte un po’ più in dettaglio nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”), altri elementi “ancillari” (ad esempio, le ONG per la movimentazione dei migranti). Tutto questo coacervo eterogeneo va a formare il cosiddetto “deep state”, o “stato profondo”. Per approfondire il ruolo particolare e fondamentale degli strumenti di propaganda, potete visitare la sezione del nostro sito sulla “guerra dell’informazione”, nella cui introduzione abbiamo scritto quanto segue: “Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.” Quello che vale per i media, vale anche per molte aziende dei principali settori economici, costrette dai fondi azionari che le controllano a mettere in atto le politiche decise dalla Cricca (ad esempio, il sostegno alle ideologie “woke”, come spiega molto bene il documentario “The war on children – La guerra contro i bambini”). Un altro meccanismo utilizzato dalla Cricca per drenare la ricchezza mondiale e, nel contempo, favorire l’ascesa di nuovi centri di potere ritenuti più aderenti ai propri interessi, è il sistema dei dazi commerciali asimmetrici, che favoriscono gli investimenti nella produzione industriale in Estremo Oriente (soprattutto in Cina), dove i profitti sono più alti a causa del basso prezzo della forza-lavoro, e il ritorno dei profitti industriali così ottenuti in Occidente, per essere investiti nell’”economia di carta” della finanza, con il suo effetto di ulteriore moltiplicazione dei profitti. Sia i dazi commerciali asimmetrici tra USA e Cina che altri accordi in corso di approvazione e finalizzati ad aumentare all’inverosimile lo sfruttamento della forza-lavoro (ci riferiamo soprattutto ai trattati TPP e TTIP) sono stati disinnescati da Trump nel corso del suo primo mandato (vedi il nostro articolo “La Trump economy”). Il controllo diretto di interi apparati statali ha dato alla Cricca la forza militare per imporre il proprio sistema in tutto il globo. Basti pensare agli ultimi che hanno osato tentare di opporsi al dominio del dollaro: Parte 6 👇👇👇👇
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Q, UN'OPERAZIONE MILITARE

Pagina dedicata all'operazione Q e alle azioni politiche e militari dei Patrioti

👆👆👆👆 Da un nostro scritto del 2019: “Vale la pena notare come la lotta per instituire una banca centrale negli USA sia sempre stata molto aspra [...] Nella loro storia, gli USA hanno avuto tre banche centrali, le prime due negli anni 1791-1812 e 1816-1836. Quando l’attuale FED fu istituita il 24 dicembre del 1913, l’allora presidente Wilson ebbe a dire al riguardo: “Sono un uomo profondamente infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito”. [...] Durante la Grande Depressione, nel periodo del New Deal, la borghesia finanziaria americana era talmente (e immotivatamente) spaventata dal fatto che il presidente Roosevelt potesse usare le prerogative della FED per stampare denaro e veicolarlo alla popolazione in difficoltà, alterando, attraverso la distribuzione della massa monetaria, la distribuzione della ricchezza tra le classi in favore del popolo, che tentò di organizzare un colpo di stato, il cosiddetto Business Plot del 1934.” Quanto detto vale a sottolineare la forza insita nel controllo della moneta e la sua centralità nel potere delle élite dominanti. Se era stato sempre saldo il controllo della Cricca sulla Gran Bretagna, fino all’inizio del ‘900 prima potenza mondiale e suo strumento docile e preferito, lo spostamento degli equilibri geopolitici ed economici in favore degli Stati Uniti non la trovarono impreparata. Il potere della Cricca si ampliò ulteriormente, in virtù delle due guerre mondiali e della conseguente affermazione del dollaro come moneta mondiale, dapprima attraverso gli accordi di Bretton Woods (1944) e poi attraverso il loro scioglimento nel 1971 (che comportò la fine della parità tra dollaro e oro), seguito dagli accordi tra USA e Arabia Saudita per fare del dollaro l’unica moneta accettata per l’acquisto di petrolio (1974-75). Il controllo delle “fonti” monetarie è, in effetti, da sempre accoppiato al controllo delle fonti energetiche. Ma il potere di creare denaro dal nulla stato utilizzato anche per l’appropriazione della ricchezza mondiale attraverso i fondi di investimento azionari, segnatamente BlackRock, Vanguard e State Street, strettamente interconnessi tra loro e oggi proprietari di oltre un terzo della ricchezza azionaria del pianeta. La proprietà delle banche centrali implica anche la possibilità di controllare interamente il credito e di provocarne la contrazione e l’espansione e, grazie a questa facoltà, approfittando della concomitanza delle periodiche contrazioni dell’economia capitalistica, la Cricca ha ingegnerizzato i crolli borsistici, liberandosi in anticipo di parte delle proprie quote azionarie e poi, dopo la caduta dei listini, acquistando il controllo di aziende sane e redditizie a prezzi di saldo (Q ha accennato chiaramente a questo meccanismo in Q#4962). La vicenda Game Stop di pochi anni fa (vedi il nostro articolo a riguardo) ha mostrato chiaramente come il gioco in borsa sia comunque sempre truccato in favore dei poteri forti e che, nel momento in cui qualche outsider cerca, legalmente, di sfruttare a proprio vantaggio gli stessi meccanismi permessi ai “pesci grossi”, è immediato l’intervento dei cosiddetti “organismi di controllo”, della censura sui social media e dei lacchè dell’informazione asservita per bloccare ogni deflusso di capitale verso rotte indesiderate. La disponibilità di denaro virtualmente infinita è stata utilizzata per manipolare ulteriormente i mercati e far lievitare il prezzo delle azioni delle aziende già acquisite, in modo che i proventi potessero essere “investiti” nella corruzione di politici di tutti gli schieramenti, come viene dettagliatamente spiegato in questo video. Parte 5 👇👇👇👇
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Cominciamo dalla fine, cioè dall’accettare come fatto compiuto che Donald Trump sia asceso alla presidenza degli Stati Uniti come punta di diamante di una gigantesca operazione militare su scala internazionale... - LA PRESIDENZA TRUMP, Q E... | Minds

Per questa analisi, vista la sua particolare natura, dovremo necessariamente fare affidamento non soltanto su fatti accertati, ma anche su m...

👆👆👆👆 Da un nostro scritto del 2019: “Vale la pena notare come la lotta per instituire una banca centrale negli USA sia sempre stata molto aspra [...] Nella loro storia, gli USA hanno avuto tre banche centrali, le prime due negli anni 1791-1812 e 1816-1836. Quando l’attuale FED fu istituita il 24 dicembre del 1913, l’allora presidente Wilson ebbe a dire al riguardo: “Sono un uomo profondamente infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito”. [...] Durante la Grande Depressione, nel periodo del New Deal, la borghesia finanziaria americana era talmente (e immotivatamente) spaventata dal fatto che il presidente Roosevelt potesse usare le prerogative della FED per stampare denaro e veicolarlo alla popolazione in difficoltà, alterando, attraverso la distribuzione della massa monetaria, la distribuzione della ricchezza tra le classi in favore del popolo, che tentò di organizzare un colpo di stato, il cosiddetto Business Plot del 1934.” Quanto detto vale a sottolineare la forza insita nel controllo della moneta e la sua centralità nel potere delle élite dominanti. Se era stato sempre saldo il controllo della Cricca sulla Gran Bretagna, fino all’inizio del ‘900 prima potenza mondiale e suo strumento docile e preferito, lo spostamento degli equilibri geopolitici ed economici in favore degli Stati Uniti non la trovarono impreparata. Il potere della Cricca si ampliò ulteriormente, in virtù delle due guerre mondiali e della conseguente affermazione del dollaro come moneta mondiale, dapprima attraverso gli accordi di Bretton Woods (1944) e poi attraverso il loro scioglimento nel 1971 (che comportò la fine della parità tra dollaro e oro), seguito dagli accordi tra USA e Arabia Saudita per fare del dollaro l’unica moneta accettata per l’acquisto di petrolio (1974-75). Il controllo delle “fonti” monetarie è, in effetti, da sempre accoppiato al controllo delle fonti energetiche. Ma il potere di creare denaro dal nulla stato utilizzato anche per l’appropriazione della ricchezza mondiale attraverso i fondi di investimento azionari, segnatamente BlackRock, Vanguard e State Street, strettamente interconnessi tra loro e oggi proprietari di oltre un terzo della ricchezza azionaria del pianeta. La proprietà delle banche centrali implica anche la possibilità di controllare interamente il credito e di provocarne la contrazione e l’espansione e, grazie a questa facoltà, approfittando della concomitanza delle periodiche contrazioni dell’economia capitalistica, la Cricca ha ingegnerizzato i crolli borsistici, liberandosi in anticipo di parte delle proprie quote azionarie e poi, dopo la caduta dei listini, acquistando il controllo di aziende sane e redditizie a prezzi di saldo (Q ha accennato chiaramente a questo meccanismo in Q#4962). La vicenda Game Stop di pochi anni fa (vedi il nostro articolo a riguardo) ha mostrato chiaramente come il gioco in borsa sia comunque sempre truccato in favore dei poteri forti e che, nel momento in cui qualche outsider cerca, legalmente, di sfruttare a proprio vantaggio gli stessi meccanismi permessi ai “pesci grossi”, è immediato l’intervento dei cosiddetti “organismi di controllo”, della censura sui social media e dei lacchè dell’informazione asservita per bloccare ogni deflusso di capitale verso rotte indesiderate. La disponibilità di denaro virtualmente infinita è stata utilizzata per manipolare ulteriormente i mercati e far lievitare il prezzo delle azioni delle aziende già acquisite, in modo che i proventi potessero essere “investiti” nella corruzione di politici di tutti gli schieramenti, come viene dettagliatamente spiegato in questo video. Parte 5 👇👇👇👇
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Nel grafico soprastante, si vede la perdita di potere d’acquisto del dollaro dalla fondazione della FED fino al 2020 (fonte: https://www.visualcapitalist.com/purchasing-power-of-the-u-s-dollar-over-time/) Parte 4 👇👇👇👇
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👆👆👆👆 Ci è utile ora un’altra citazione del capostipite dei Rothschild, Mayer Amscher: “La nostra politica è quella di fomentare guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi in nostro potere” (LINK). Capiamo quindi bene il quadro etico (e anche spirituale) entro cui certi poteri si muovono fin dai loro albori e capiamo anche come fosse chiaro fin da subito l’obiettivo del raggiungimento del potere assoluto, al di sopra di qualsiasi entità, comprese le più grandi nazioni. Un obiettivo che ha fomentato, in queste cosiddette “élite”, un folle delirio di onnipotenza (“Questa gente è malata”, Q#280 et al.) e una perdita di contatto con la realtà che li ha condotti a una specie di demenza (“Questa gente è stupida”, Q#304 et al.). Nel tempo, la Cricca ha allargato il controllo su un numero crescente di Stati, creando strutture concentriche di controllo e gestione del potere, sia sotterranee che allo scoperto, basate su intrecci tra ricatto e corruzione. Ad esempio, in un drop Q cita il prestito dei Rothschild alla Santa Sede del 1832 (Q#1021), forse perché segna l’inizio del loro controllo sulla Chiesa Cattolica e sulla sua forza propagandistica rivestita dell’autorità religiosa. Nel 1913 venne fondata la Federal Reserve, che permise alla Cricca un drenaggio capillare della ricchezza prodotta negli USA, la nuova potenza mondiale, attraverso l’inflazione e, nel contempo, rafforzò la sua presa sull’intero Stato e le assegnò il controllo di quella che sarebbe diventata la moneta mondiale.
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Tre secoli di soldi e potere. La leggenda dei Rothschild

L'intricata saga della dinastia di banchieri più famosa e potente del mondo, intrecciata a doppio filo con la storia d'Europa e creditrice di tanti grandi del passato, da Napoleone al duca di Wellington. Tra colossali speculazioni, teorie della cospirazione e storie forse vere e forse no. Come quella sulla battaglia di Waterloo