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Negli USA è emerso un dato statistico sulla mortalità materna che dovrebbe allarmarci tutti. È riferito alle donne che muoiono durante la gravidanza o entro le prime sei settimane dal parto. Quante? Le tabelle dei CDC rivelano che i decessi delle giovani incinte sono addirittura raddoppiati in pochi anni. Nel 2018 il tasso di mortalità delle neomamme era di 17,4 ogni 100.000, nel 2021 è diventato 32,9 ogni 100.000. Muoiono indifferentemente donne di ogni età e etnia. Quale la causa? Le ragioni sono diverse ma primeggiano le malattie dell’apparato cardiocircolatorio (arresto cardiaco, trombosi, crisi ipertensiva) e respiratorio (insufficienza respiratoria). Queste malattie sono classificate come SMM, (severe maternal morbidity). Sono decessi che nulla hanno a che fare con la malasanità o con un’inadeguata assistenza al parto. Si tratta di donne nel fiore degli anni, che, mentre il loro figlio sta crescendo in grembo, o è appena nato, hanno un infarto, un ictus, una trombosi o un’insufficienza respiratoria.…
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Bard è la neonata delle intelligenze artificiali. Appartiene a Google e ha fatto il suo ingresso in società a marzo. Ha un nome importante, rimanda a Shakespeare, detto il Bardo, ossia il poeta dei poeti, i bardi erano agli antichi cantori. Secondo il Libro Tibetano dei Morti, il bardo è anche il momento di passaggio dalla morte del corpo a una nuova forma di vita. Non sappiamo quanto i riferimenti culturali ed escatologici possano influenzare la nuova IA sperimentale. Di certo si è visto che Bard è stato salutato con entusiasmo. Si suppone che possa affiancare in un futuro prossimo il motore di ricerca Google. Se così sarà, ogniqualvolta cercheremo informazioni avremo un algoritmo che decide di suo cosa dobbiamo leggere, che “filtra” le notizie, per noi. Qui trovate spiegato a cosa andremo incontro sostituendo i motori di ricerca con i chatbot AI. Lo stesso Bard si presenta così: “Utile collaboratore creativo per liberare la tua immaginazione, migliorare la tua produttività e dare vita alle tue idee”. Prima…
Da tempo cullavo l’idea di intervistare Fabio Franchi sulla pandemia. O meglio, sulla “Catastrofe provocata dal virus che non c’è” parafrasando il titolo del suo ultimo libro (Ed. Youcanprint, 20 euro, pdf gratuito). Ora, che si discute molto dell’indagine della Procura di Bergamo e che in qualche modo si cerca di riflettere su quanto accaduto negli ultimi tre anni, è arrivato il momento. Chi è Franchi. È stato per decenni dirigente medico agli Ospedali Riuniti di Trieste. È specializzato in Igiene, Medicina Preventiva e Malattie infettive. Poco prima di concludere il percorso di studi, alla Specialità di Infettivologia, ha rischiato di essere estromesso per le sue posizioni (che però mantenne anche in seguito). Nel 1996 pubblicò, assieme al prof Luigi De Marchi, il libro “AIDS, la grande truffa”, oltre a numerosi articoli critici verso la versione mainstream e contro l’utilizzo dell’AZT per curare l’AIDS.
La denuncia arriva dalla Lombardia, per quanto è un problema gravissimo che colpisce tutta Italia.Mancano gli educatori di sostegno, un lavoro precario e mal pagato che sta portando gravissimi disagi a famiglie che già vivono l'incubo di una patologia spesso sottovalutata.Sono coinvolte oltre 9.500 famiglie che oggi chiedono a gran voce alla regione di prendere provvedimenti, se necessario coinvolgendo anche Roma. Contratto regionali inadeguati, uniti a salari insufficienti portano le cooperative, mezzo spesso utilizzato per la ricerca di figure atte a questo tipo di sostegno, a disertare i bandi regionali.Problemi normativi, difficoltà nell'erogazione dei voucher, a farne le spese chi non dovrebbe, ovvero i bambini con le loro famiglie. Le stime nazionali, condotte dall'Istituto Superiore della Sanità e dal Ministero della Salute, attraverso il
La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Covid dovrebbe partire a marzo. Secondo quanto riferito da esponenti di governo, l’obiettivo di fare chiarezza non resterà circoscritto al piano pandemico mai applicato ma riguarderà a “tutto tondo” la gestione Covid dal 2020 a 2022. Qui e qui. Intanto ci si chiede quanto siano costati alla Sanità i vaccini anti Covid Si sa che la famosa coperta è sempre troppo corta e che, dopo la pandemia, si è ristretta ulteriormente. Se negli ospedali mancano i letti, se i pazienti restano giorni in attesa nei pronti soccorso prima di essere ricoverati, (come ha documentato la trasmissione Fuori dal Coro), se non ci sono abbastanza medici, è perché manca il denaro, nonostante le tasse non siano diminuite, anzi: per un curioso fenomeno (che speriamo venga indagato) le imposte crescono in misura proporzionale a quanto si impoverisce il Sistema Sanitario.
Altro che “non irragionevole né sproporzionato” (cit. Corte Costituzionale), la Corte suprema di New York ha dichiarato “arbitrario, illegittimo e nullo” l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per i sanitari “perché i farmaci mRNA non prevengono la trasmissione del virus”. Qui trovate la decisione, depositata il 13 gennaio 2023, firmata dal giudice Gerard Neri che ha stabilito che l’obbligo vaccinale Covid-19 per gli operatori sanitari è da ritenersi “nullo e senza effetto“. Respinta la richiesta di archiviazione inoltrata dal Dipartimento di Salute.
Cari amici del blog, Nell’augurarvi buon anno, cedo a una previsione. Presto si parlerà in televisione di quanto i vaccinati siano protetti. Intendo dire che ai telegiornali e alle trasmissioni dedicate alla pandemia verrà dato spazio ai dati ISS che monitorano l’infezione e la protezione individuale ogni sette giorni. Se state pensando che queste notizie abbiano già fin troppo spazio, vi invito a proseguire. Guardando ai dati ISS del 24-12-22 emerge che, in percentuale, si infettano di più i vaccinati rispetto ai non vaccinati, dai 5 ai 79 anni. In dettaglio: rispetto ai coetanei che non hanno mai fatto un vaccino anti Covid, i bambini di 5-11 anni si infettano il 39% in più; i giovani adulti 12-39 anni con booster il 36% in più e gli adulti 40-59 anni il 64% più. Solo fra 80enni e over 80 i dati ISS mostrano nei vaccinati con un booster meno infezioni dei non vaccinati. “Emerge che più dosi si fanno, più aumenta la suscettibilità all’infezione e che le percentuali sono in peggioramento rispetto ai bollettini…
Si discute in questi giorni in merito alle sanzioni irrogate agli over50 non vaccinati, per volere del precedente Governo Draghi.Effetto della Legge di conversione n. 18 del 4 marzo 2022, il tema è stato oggetto di interesse non solo sul piano sanitario, ma anche su quello giuridico/amministrativo: facendo il pari con il principio di minimizzazione dei dati (art. 5 del GDPR), il problema andava a vertere su quale fosse il soggetto ideale per il trattamento delle informazioni sanitarie dei soggetti interessati. Dopo un primo atto da parte del MinSalute, attraverso la comunicazione dell'avvio di procedimento sanzionatorio, sono arrivate a pioggia in tutta Italia le multe da 100 €. Tutto ciò nonostante un emendamento presentato dalla Lega in occasione della nuova Legge di Bilancio del Governo Meloni, teso ad una prima proroga della scadenza al 30 giugno 2023, per arrivare con molta probabilità alla totale sanatoria. L'argomento si sposta così inevitabilmente sul piano politico, in realtà non sottraendosi anche…