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Rete Kurdistan Italia

Canale della rete italiana di solidarietà con il popolo curdo. https://www.retekurdistan.it/

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🗞️KURDISTAN IRANIANO: LA SCOMPARSA DI WARISHEH MORADI Warisheh Moradi è una di queste donne attive del Kurdistan. Al momento del suo rapimento, era impegnata in attività politiche e civili e nell’organizzazione segreta delle donne in Iran. Le sue attività hanno fatto infuriare la Repubblica islamica che spesso reagisce prendendo di mira le donne che rivendicano libertà. Questo regime misogino e teocratico agisce deliberatamente e sistematicamente per eliminare la volontà delle donne, soprattutto impegnandosi in sparizioni forzate e mettendo in atto tutti i tipi di tortura mentale e fisica. In special modo in questo periodo in cui donne come Warisheh, svolgono un ruolo centrale nel movimento rivoluzionario Jin, Jiyan, Azadi in Kurdistan e Iran. https://alkemianews.it/2024/06/14/kurdistan-iraniano-scomparsa-di-warisheh-moradi/
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KURDISTAN IRANIANO: LA SCOMPARSA DI WARISHEH MORADI

Nel Kurdistan iraniano è scomparsa Warisheh Moradi, detta “Ciwana Sine”. Il regime continua prosecuzione alle donne della Repubblica Islamica

🗞Shengal: a dieci anni dal genocidio del popolo ezida ancora molto resta da fare "Dopo le stragi operate dall’Isis nel 2017, solo una parte degli ezidi superstiti sono tornati nel distretto montagnoso di Shengal e molti vivono all’estero o nei campi profughi nel Kurdistan irakeno. Il riconoscimento del genocidio ezida da parte del governo italiano, finora arenato alla Camera, potrebbe costituire un valido aiuto in questa complicata situazione https://www.dinamopress.it/news/shengal-a-dieci-anni-dal-genocidio-del-popolo-ezida-ancora-molto-resta-da-fare/
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Shengal: a dieci anni dal genocidio del popolo ezida ancora molto resta da fare - DINAMOpress

Dopo le stragi operate dall’Isis nel 2017, solo una parte degli ezidi superstiti sono tornati nel distretto montagnoso di Shengal e molti vivono all’estero o nei campi profughi nel Kurdistan irakeno. Il ritorno è reso difficile dalla persistente ostilità turca e dagli interessi congiunti del partito kurdo di Barzani (che governa il Kurdistan) e del governo nazionalista irakeno, contrari alla loro autonomia e che vorrebbero eliminate proprio quelli che li avevano difesi in passato, le unità di resistenza curde del Rojava (YPG e YPJ). Il riconoscimento del genocidio exida da parte del governo italiano, finora arenato alla Camera, potrebbe costituire un valido aiuto in questa complicata situazione

❗Assolti gli assassini di Tahir Elçi Tahir Elçi, ex presidente dell'Ordine degli avvocati di Diyarbakır, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ad Amed (Diyarbakır) otto anni fa. L'avvocato curdo per i diritti umani era stato arrestato e in seguito rilasciato dopo aver affermato alla CNN Türk il 14 ottobre 2015 che: "Il PKK non è un'organizzazione terroristica, ma un movimento politico armato le cui rivendicazioni politiche godono di grande sostegno tra la gente." Da allora era bersaglio di un linciaggio mediatico. Il 28 novembre 2015 è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante una conferenza stampa durante l'assedio turco di Sur, in seguito distrutta dall'esercito. l governo ha provato a far ricadere la colpa sulle Unità di Protezione Civile (YPS). Tuttavia, un'indagione di Forensic Architecture della Goldsmiths University di Londra, ha stabilito attraverso una ricostruzione video completata nel febbraio 2019 che solo tre agenti di polizia potrebbero essere gli autori del reato e che Uno di loro era "certamente" l'assassino. Rivelando inoltre che per circa 13 minuti una telecamera ha ripreso la polizia girare attorno al corpo di Elçi senza prestare soccorso. Nonostante le prove e le ricostruzioni, i poliziotti imputati sono stati assolti poiché secondo la corte Tahir Elçi è stato ucciso da un proiettile la cui origine non poteva essere determinata.
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📑DEMOCRATIC CONFEDERALISM IN ROJAVA North-East Syria Autonomous Administration (Syria) Il progetto EUArenas, che compie ricerche su forme di democrazia partecipativa, ha inserito l'Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord-Est nella sua toolbox. La toolbox è un contenitore di esempi di modelli di democrazia partecipativa che possono essere utilizzati per implementare progetti di inclusione delle persone nei processi decisionali o di governance, nonché nella gestione dei beni pubblici, fornendo ad amministratori, organizzazioni dal basso e comunità, strumenti, metodi e buone pratiche per estendere le loro conoscenze sul tema della partecipazione. https://euarenas-toolbox.eu/the-tool/democratic-confederalism-in-rojava/
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Democratic Confederalism in Rojava – EUARENAS

The  Democratic Autonomous Administration of North and East Syria (DAANES), was established in 2012, after the outbreak of the war, and is a self-governing system called Democratic Confederalism, regulating various aspects of society and life. The territory has a Kurdish majority, with the presence of many minorities, languages, religions and cultures, such as Arabs, Syriac Assyrians, Turkmen, Armenians, Circassians, Chechens, Muslims, Christians and Yazidis.

🗞️Arresti e bombe sui campi: nel silenzio globale la Turchia aggrava la repressione dei curdi "Prima gli attacchi alle centrali elettriche, poi gli attacchi di artiglieria e di mortaio e i roghi di centinaia di ettari di terreni agricoli: la Turchia sta cercando in ogni modo di destabilizzare le zone a nord-est della Siria, in corrispondenza della regione del Rojava, dove il prossimo 11 giugno avrebbero dovuto svolgersi le elezioni municipali." https://www.lindipendente.online/2024/06/10/arresti-e-bombe-sui-campi-nel-silenzio-globale-la-turchia-aggrava-la-repressione-dei-curdi/
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Arresti e bombe sui campi: nel silenzio globale la Turchia aggrava la repressione dei curdi

Prima gli attacchi alle centrali elettriche, poi gli attacchi di artiglieria e di mortaio e i roghi di centinaia di ettari di terreni agricoli: la Turchia sta cercando in ogni modo di destabilizzare le zone a nord-est della Siria, in corrispondenza della regione del Rojava, dove il prossimo 11 giugn

🏗️Raqqa continua a crescere, inaugurato un nuovo ponte sull'Eufrate l’Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord-Est (DAANES) ha inaugurato il nuovo ponte Al-Rashid a Raqqa. La città sta vivendo una crescita significativa delle attività commerciali e agricole grazie alla sua posizione strategica tra il distretto di al-Jazeera e l’interno della Siria e gli sforzi dell'amministrazione Autonoma per ricostruire la città, un tempo proclamata capitale dall'ISIS.
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La vendetta di Erdogan «Contro i curdi si applica la legge antiterrorismo: tutte le attività politiche vengono criminalizzate. Lo si vede in queste sentenze. Possono anche rilasciarci, non significa che siamo liberi». Intervista a Sebahat Tuncel, prima deputata curda eletta dal carcere e ora condannata in Turchia nel maxi processo Kobanê: 108 imputati dell’Hdp e centinaia di anni di galera. https://ilmanifesto.it/la-vendetta-di-erdogan
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La vendetta di Erdogan | il manifesto

Israele (Internazionale) «Contro i curdi si applica la legge antiterrorismo: tutte le attività politiche vengono criminalizzate. Lo si vede in queste sentenze. Possono anche rilasciarci, non significa che siamo liberi». Intervista a Sebahat Tuncel, prima deputata curda eletta dal carcere e ora condannata in Turchia nel maxi processo Kobanê: 108 imputati dell’Hdp e centinaia di anni di galera. Di Tiziano Saccucci

🗞️Il petrolio per bombardare Rafah passa da Ankara Il governo turco, a differenza di ciò che dichiara, continua a sostenere Israele direttamente e indirettamente. Oggi, nel mirino delle proteste c’è l’azienda petrolifera azera Socar, che fornisce il 40% del fabbisogno energetico di Tel Aviv e lo fa attraverso la Turchia. https://ilmanifesto.it/il-petrolio-per-bombardare-rafah-passa-da-ankara
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Il petrolio per bombardare Rafah passa da Ankara | il manifesto

Turchia (Internazionale) La compagnia azera Socar rifornisce Tel Aviv attraverso i porti turchi. Di Murat Cinar

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🗳️La Commissione elettorale del Nord-Est della Siria ha rinviato le elezioni municipali ad agosto. La commissione ha rinviato le elezioni su richiesta di alcuni partiti e alleanze politiche per garantire elezioni democratiche. In particolare secondo i richiedenti Il tempo assegnato per il periodo di campagna elettorale non è stato sufficiente per consentire a tutti i candidati di presentarsi adeguatamente. Inoltre questi ritengono necessario più tempo per garantire la partecipazione delle organizzazioni internazionali come osservatori, per monitorare il corretto ed equo svolgimento del processo elettorale.
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