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Tricolore del Sangue Italico(canale)

Canale di discussione con l'unico fine la discussione culturale e politica e di ideali tra persone con pensieri simili. Il canale si limita attualmente alla discussione Pacifica.

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ANNIVERSARIO DELL'UNITÀ D'ITALIA Oggi 17 Marzo è l'anniversario dell'unità d'Italia, evento ovviamente importantissimo. Italia che finalmente si unifica tardivamente sotto il Regno d'Italia Sabaudo. È giusto è sacro celebrare questo giorno, la variegata Italia animata da uno spirito comune si unifica finalmente ponendo fine a più di un millennio di divisioni ed anche interferenze che hanno cercato di fermare un unificazione in periodi precedenti(vedasi lo stato della chiesa). La penisola è animata dal comune spirito Italico che fin dall'antichità si manifesta, a partire da Roma che ha unificato i popoli della penisola sotto il suo dominio ed espanso il concetto d'Italia prendendolo dagli oscoumbri e piantandolo in tutta la penisola, la fiorente espressione medievale e rinascimentale, fino al Risorgimento. Risorgimento che purtroppo ha anche i suoi lati bui e negativi, anche se non per questo non possiamo vederne la grande positività dell'unità nazionale. Mani massoniche ed allogene hanno infilato le loro mani nel progetto di unificazione, lo stesso Garibaldi era un massone. Queste influenze sono rimaste molto radicate nel regno d'Italia, come ancora oggi nell'Italia moderna ovviamente. Questo fattore insieme al malgoverno dei Savoia hanno minato e distorto l'Italia e non ci hanno dato troppi motivi per essere fieri di essa dal 1861 al 1922, quando abbiamo potuto per un ventennio assaporare il momento migliore dell'Italia dalla sua unità ad oggi(e questo dice molto se permettete). Ma bando alle ciance, questo non ci demoralizzerà o vieterà di vedere ed apprezzare ciò che c'è stato di positivo e di ricordare e celebrare chi ha creduto nell'Italia e chi ha lavorato o dato la vita per essa. Da filosofi e poeti come Macchiavelli e Dante fino agli uomini che hanno combattuto e sono morti per la nazione. Ma soprattutto ciò che può esserci nel futuro. Bisogna infatti puntare ad un rinnovamento, evitando errori del passato e ricostruire da capo una nuova Italia che possa ergersi fieramente sulle ceneri come una fenice. L'Italia è autentica, radicata e genuina ma è compito di tutti noi ridarle nuova vita. Viva l'Italia! -Thomas @TricoloreDelSangueItalico
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GLI ETRUSCHI Dopo il post sui Sanniti, vogliamo riprendere a parlarvi dei popoli italici preromani raccontandovi degli Etruschi, antica civiltà che fiorì nell'Italia centrale tra l'VIII e il III secolo a.C., e che rappresenta uno dei popoli più enigmatici e affascinanti della storia antica e dell'Italia preromana. Stanziatisi nell'attuale Toscana, essi discenderebbero dai Villanoviani, a loro volta staccati dalle prime culture Indoeuropee nell'Europa centrale. Tuttavia, ai tempi vi erano dubbi sulle loro origini: secondo Erodoto, erano originari della Lidia, regione dell'Asia minore, mentre lo storico greco Dionigi di Alicarnasso sosteneva la loro autoctonia. Recenti ricerche sul DNA comunque mostrano una genetica similissima agli altri italici. Mancanti di unità politica, le città etrusche erano costituite come vere e proprie polis, governate da un sovrano detto Lucumone, che veniva eletto da un consiglio di anziani aristocratici, sostituiti poi da magistrati eletti annualmente, gli Zilath. Le città erano governate da gruppi ristretti di proprietari terrieri e ricchi commercianti. Le prime e più antiche città sorsero nell'odierna Toscana. In seguito gli Etruschi si espansero nella Pianura Padana orientale e fino all'Adriatico. Seppur non unite politicamente, le varie città etrusche stabilirono tra loro alleanze, di cui la più nota a noi è la dodecapoli che riuniva 12 città. Tra cui importati sono Veio e Tarquinia. Lingua e arte degli Etruschi sono rimaste misteriose e ancora oggi in gran parte sconosciuti. Tuttavia, tramite le tombe monumentali, le iscrizioni e gli oggetti d'arte ritrovati, possiamo intravedere un popolo raffinato, abile nell'arte dell'oreficeria, dell'artigianato e del commercio, con grandi tecniche di affreschi e ceramiche. Anche la religione etrusca nasconde molti misteri. Per alcuni aspetti c'è chi parla di una "religione rivelata", in quanto, secondo il mito, il suo "Profeta" sarebbe stato Tagete dalla sapienza sovrumana, le cui parole sarebbero state poi rivelate a Tarconte che le trascrisse in Libri Sacri. Permangono comunque numerose similitudini alla religione romana (con cui presenta numerosi sincretismi) pur possedendo divinità antropomorfe autoctone, quali Voltunna. La Trinità Divina principale è composta da Tinia, Uni e Menrva. Le divinità sono in gran parte assimilabili a quelle greco-romane ed alcune hanno evidente origine greca anche nel nome: Hercle(Eracle), Apulu(Apollo), Artumus(Artemide). L'aruspicina era l'esame delle viscere degli animali sacrificati e si basava sulla concezione di un unità cosmica secondo cui l'ordine dell'universo si riprodurrebbe negli organi. L'Aruspice analizzava per trarre interpretazioni e per avere risposte alle domande poste alla divinità. Livio afferma infine, che gli Etruschi erano il popolo più legato alla religiosità. La lingua etrusca veniva scritta in un'alfabeto che era riadattamento di quello greco, ma nonostante ciò la lingua etrusca non è indoeuropea(testimoniato dalle numerose iscrizioni a noi rimaste dall'VIII secolo a.C.). Gli Etruschi hanno decisamente lasciato la loro impronta sull'Italia e l'hanno fatto decisamente anche con la loro marcata influenza sull'antica Roma (ricordiamoci che gli ultimi tre re di Roma erano Etruschi e che la Roma monarchica era una "città cliente" della realtà politica etrusca). Hanno contribuito in modo significativo alla formazione della cultura romana, lastricando la strada per lo sviluppo dell'urbanizzazione, dell'ingegneria idraulica e dell'arte, ponendo le basi per il futuro Impero Romano. Inoltre, gli stessi simboli del potere supremo, gli Insignia imperii, erano considerati di derivazione etrusca, dal trionfo a cavallo ed il mantello di porpora, e si pensa fino ad addirittura i 12 fasci littori che rifletterebbero il numero delle città della dodecapoli.
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Nonostante il loro declino politico, causato dalla pressione dei Celti e dalla espansione dei Romani a cui si assimilarono, gli Etruschi continuano a suscitare curiosità e ammirazione per la loro civiltà sofisticata e il loro enigmatico retaggio. Post scritto in collaborazione con @socialnazionalismo
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"Gli antichi romani" In copertina un subsahariano. "Brescia ai Bresciani" è stato semplice e coinciso, non è necessario aggiungere altro. https://t.me/brescia_ai_bresciani/2294
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Brescia Ai Bresciani

In vendita alla Feltrinelli e, immagino, in molte altre librerie. Storicamente accurato? Ovviamente no. E allora perché raffigurare un romano prototipico come subsahariano? Si chiama indottrinamento e condizionamento della psiche. Se ai bambini mostri che la società multietnica e multirazziale è sempre esistita in Occidente, avranno molta più difficoltà a valutarla criticamente da grandi. Difficilmente mettiamo in discussione ciò che diamo per scontato, che ci è stato inculcato come "normalità".

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