PER ONU E UNESCO I COMPLOTTISTI DEVONO ESSERE PUNITI COME TERRORISTI
Le Nazioni Unite dichiarano da tempo guerra ai "complottisti", definendo l'aumento di persone che pensano in maniera alternativa come "preoccupante e pericoloso" e fornendo al pubblico gli strumenti necessari per "smontare" e "prevenire" chiunque osi suggerire che l'élite mondiale non sia del tutto onesta, corretta e impegnata per il nostro interesse. Ciliegina: l'ONU avverte anche che George Soros, i Rothschild e lo Stato di Israele non devono essere associati a nessuna "presunta cospirazione". Tutto questo, per l'ennesima volta, non ci sorprende affatto.
I globalisti sanno perfettamente che la divulgazione di pensieri alternativi, diversi o indipendenti dal loro cappio sono la loro criptonite. L'ONU sbava quindi di disperazione, continuando a spingere avanti la sua vile agenda mondialista, cercando di annientare o governare qualsiasi tipo di opposizione. Lo hanno fatto con l'ecologismo radicale, lo hanno fatto con interi paesi come l'Italia, lo stanno facendo ancora tramite organizzazioni non governative e le multinazionali, i veri soviet del turbosocialismo tecnocratico.
Ed ecco una delle prime infami organizzazioni, nata nel 1945 per "proteggere" l'Educazione, la Scienza e la Cultura, la Comunicazione e l'Informazione, tirare i suoi colpi di maglio. L'UNESCO si è alleata con Twitter, la Commissione europea e il Congresso ebraico mondiale (WJC) per
lanciare la campagna denominata #PensaPrimaDiCondividere: Frena la diffusione delle teorie complottiste.
Le Nazioni Unite vogliono che tu sappia che gli avvenimenti NON sono "manipolati di nascosto da poteri forti con intenti negativi" e se incontri qualcuno che crede che l'élite globale stia complottando per prendere il potere e dettare gli eventi globali, devi agire.
Secondo l'UNESCO, "se sei certo di aver incontrato una teoria complottista" su internet, devi "reagire" immediatamente postando un link rilevante a un sito di fact-checking nei commenti ed evitando come la peste la condivisione del post infetto di complottismo.
L'UNESCO fornisce anche consigli per le persone comuni (cosiddette normies) che incontrano un vero complottista in carne ed ossa. "Qualsiasi argomento può essere considerato come prova che fai parte della cospirazione e rafforzare questa convinzione" e il complottista probabilmente "argomenterà duramente per difendere le sue credenze".
L'ultima cosa che l'ONU vuole permetterti è conversare con qualcuno che ha fatto le proprie ricerche. Ciò che devi fare è invece chiudere la conversazione mostrando "empatia" ed evitando di "deriderli" per poi "segnalarli" sui social media e "contattare il consiglio stampa locale/nazionale o l'ordine dei giornalisti".
L'alligatore nella vasca da bagno dell'UNESCO, il piccolo problema rispetto a questo frame sulla teoria del complotto "reale" è peraltro che i media sono completamente governati dagli stessi organi, o loro subordinati, che governano ONU e UNESCO.
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Ciò nonostante la maggior parte delle persone normali sarebbe profondamente preoccupata se il loro cervello non fosse pieno di propaganda: il periodo in cui viviamo, appesantito dall'infodemia, è quindi caratterizzato da una pigrizia mentale dovuta prevalentemente alla necessità di "essere lasciati in pace".
I media sono così impegnati a creare il nostro consenso, lavorando per i loro datori di lavoro, le agenzie coperte da acronimi e il grande soviet delle multinazionali tecnosocialiste, per manipolarci sin dalla radice dei nostri pensieri, educarci, ammaestrarci come dei cani. È in questo modo che la "democrazia" entra in scena con l'aiuto dei media che fungono da macchina propagandistica.
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