L’educazione sessuale ed affettiva negli istituti scolastici di Milano
A Palazzo Marino la società britannica Reckitt Health celebra il programma “A LUCI ACCESE” promosso da Durex, dedicato all’educazione affettiva e sessuale e realizzato in collaborazione con l’Associazione ALA Milano Onlus.
Per l’occasione viene presentato un accordo con il Comune di Milano, che sosterrà la diffusione del programma nelle scuole superiori della città.
La società in questione, Reckitt Benckiser Group LPC, colosso anglo-olandese multinazionale dei presidi medico chiururgici, farmaci ed alimenti per neonati, è attivamente impegnata nella
diffusione dell'ideologia LGBT+ sia all'interno dell'azienda stessa che al pubblico, partecipando a numerose iniziative, l'ultima delle quali il
Pride Month 2023.
Durex, società controllata da Reckitt, è stata più volte sotto i riflettori a causa delle sue campagne pubblicitarie quantomeno discutibili (infatti ritirate successivamente). In
una di queste, che pubblicizzava profilattici XXL, c'era il primo piano di una donna con la bocca lacerata e incerottata; non c'è bisogno di spiegare il sottinteso.
In un'altra, pensata per il mercato thailandese, la pubblicità recitava: "Il 28% delle donne che hanno lottato hanno finito per essere consenzienti".
L'ipocrisia del comune di Milano, sempre in prima fila nel propagandare l'ideologia gender ed esasperare il concetto sacrosanto di parità di genere, è imbarazzante. Da un lato si fa finta di tutelare le donne, dall'altra si organizzano eventi patrocinati da aziende accusate più volte di averne sfruttato l'immagine e di aver tenuto una condotta irrispettosa e cincettualmente violenta con allusioni disgustose in un periodo in cui la violenza sulle donne è sempre sulle prime pagine.
Tralasciando i guai
legali di Reckitt dovuti alla commercializzazione in Corea del Sud di disinfettanti per bambini che hanno causato la morte e la malattia di centinaia di persone, qui siamo di fronte ad un'iniziativa destinata a degli adolescenti e patrocinata da aziende che fanno propaganda LGBT+, normalizzano la violenza sulle donne e, cosa sicuramente casuale ma quantomeno curiosa, con un logo che è pressoché identico ad uno dei simboli utilizzati dai circuiti pedofili descritti
dall'FBI.
Cosa potrebbe andare storto?
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