Venerabile Fulton J. Sheen
pillole di saggezza cattolica - blog personale
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Il lavoro è un dovere morale e non, come molti pensano, una necessità meramente fisica. San Paolo diceva: “Se uno non vuole lavorare, non mangi neanche lui”. Quando il lavoro è considerato dovere morale, è chiaro che esso contribuisce non solo al bene sociale, ma rende anche altri servizi al lavoratore stesso: impedisce l'ozio, da cui possono nascere non pochi pericoli, e mantiene il corpo soggetto alla ragione.
L’amore è dono eterno di sé e contemporaneamente comporta il recupero nella carne, o nell’anima, o in Cielo, di tutto ciò che fu donato e sacrificato. Questa è la garanzia dell’amore: tutto verrà raccolto di quanto si è dato e nessun frammento andrà perduto.
La famiglia umana ha le sue tribolazioni, epperò Egli le santificò vivendo in una famiglia. La fatica e le opere compiute col sudore della fronte erano la sorte dell'umanità, epperò Lui, «il Figlio dell'Uomo», lavorò da falegname. Nessuna delle
tribolazioni umane che capitano all'uomo in conseguenza del peccato sfuggi alla Sua identità con l'uomo.
La società può essere salvata soltanto se l’uomo è salvato dai suoi conflitti intollerabili, e l’uomo può esserne liberato soltanto se è salvata la sua anima.
Se c’è un argomento che offende il sentimentalismo moderno, questo è l’inferno. La nostra generazione chiede a gran voce un “decano morbido”, che non parli mai dell’inferno alle orecchie educate, e la nostra epoca vuole un Cristianesimo annaffiato per rendere il Vangelo di Cristo nient’altro che una gentile dottrina di buona volontà, un programma sociale di miglioramento economico, e uno schema mite di idealismo progressista.
Prima che venisse la grazia agivate a modo vostro, dopo aver ricevuto la grazia agite a modo suo. La differenza è tutta qui. La vostra coscienza si è svegliata e ciò che prima era prezioso per voi adesso sembra nulla, mentre ciò che prima sembrava spazzatura adesso è prezioso. Questa è la grazia: è il potere soprannaturale che illumina la vostra mente per vedere le cose al di sopra della ragione; è quel potere soprannaturale che rafforza la vostra volontà a fare le cose che prima non avreste potuto fare.
La grazia ha il suo D-day e Dio può venire in ciascuna di queste persone. Quando cerchiamo di curare una persona dai vizi, non possiamo mai estrarre il vizio, ma solo emarginarlo. Come si fa? Mettendovi qualcos’altro di nuovo. La grazia di Dio viene quando iniziamo ad amarlo; allora, questi vizi iniziano a fuoriuscire.
Immaginiamo la luce del sole che splende attraverso una vetrata. Notate come si diffonde facendo risaltare ogni colore. Ecco ciò che fa la grazia all’intelletto: dà una visione nuova. La fede diventa per la ragione qualcosa di simile al telescopio per l’occhio: non distrugge l’occhio, lo perfeziona. Quando la fede viene in noi, abbiamo una nuova certezza che oltrepassa la ragione.
Ogni Sacerdote, quando si troverà al cospetto del Signore per essere giudicato, si sentirà chiedere: «Dove sono i tuoi figli?». La vocazione prima di ogni Sacerdote è quella di generare anime in Cristo...Siamo responsabili di ogni anima, e molte entrerebbero a far parte della Chiesa se soltanto lo chiedessimo loro. L’errore di molti Sacerdoti è quello di interessarsi maggiormente alle questioni amministrative che a quelle evangeliche.
Essere forzato ad amare è la vera negazione dell' amore. Questo è l'inferno!...Voi mi domandate:"come può Dio essere così crudele da condannare le anime all'Inferno per l'eternità?" Ricordate che non Dio ci condanna all'inferno, ma siamo noi che ci condanniamo.