Francesca Totolo (Unico canale)

Diverse persone mi hanno chiesto perché ho concesso un’intervista a Piazzapulita e chi mi segue da tempo perché proprio ad Andrea Palladino, il quale fece partire la prima campagna di fango contro la sottoscritta. A differenza dei “democratici”, io sono sempre pronta al confronto e sono convinta che i dati reali, che ho riportato anche nei miei 5 libri, facciano a pezzi la sterile propaganda. Comunque, settimana prossima, vedremo cosa ne hanno fatto di più di un’ora di girato.

📚Ho appena inviato la bozza del mio nuovo libro al mio editore. Sarà il manifesto che attesta il fallimento della società multiculturale in Italia e in Europa, uno spaccato crudo e reale, senza censure. In anteprima, posso dirvi che conterrà la lettera scritta dalla mamma di Pamela Mastropietro.

L’autore di Piazzapulita mi ha appena informato che la mia intervista andrà in onda settimana prossima.

Questa sera, andrà in onda su Piazzapulita la mia intervista riguardante immigrazione e ONG: il girato è durato più di un’ora. Vedremo cosa verrà mandato in onda. Nel frattempo, preparate il rogo.

Continua l’opera della Schlein di distribuzione del Pd: ora rilancia pure lo ius soli. P.S. Nessun sinistro ha mai spiegato quali diritti sono negati ai figli degli immigrati in Italia.

Il primo maggio della Cgil in uno scatto

Quando l’art 1 della Costituzione, “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, venne sospeso.

A proposito di farmaci “sicuri e efficaci”, negli anni ‘50, i farmici a base di talidomide venivano somministrati con tranquillità, pure alle donne in gravidanza. Si scoprì poi che causava teratogenicità, ovvero le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti.

E niente, per Landini, il lavoro degli immigrati in Italia è indispensabile, altrimenti “le navi non uscirebbero”. Forse sta cercando nuovi tesserati tra gli stranieri che, come sappiamo, “fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare”?

Dopo essere stato scoperto con le mani nella marmellata, il leader della sinistra radicale norvegese Bjornar Moxnes si è dimesso e ha preso un periodo di malattia dal suo seggio in parlamento (secondo le norme vigenti in Norvegia, è impossibile rinunciare a funzioni elettive, come quelle di deputato, durante il mandato).