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📢 𝗧𝗛𝗜𝗡𝗚𝗦 - 𝘣𝘺 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙤 𝙍𝙤𝙣𝙘𝙝𝙞

THINGS: Condivisione pensieri, spunti e contenuti su tecnologia, digitale e cose del mondo. di Francesco Ronchi Founder di https://synesthesia.ithttps://linktr.ee/qba75

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Non so se li avete già usati, io ammetto di averli per un po’ sottovalutati (dopo aver provato qualche prima versione un po acerba): sto parlando dei software AI per generare musica. Da qualche giorno sto giocando con Suno, e devo dire che è davvero stupefacente: https://suno.com/. In pochi secondi genera una canzone praticamente con qualunque stile, genere o testo (anche in italiano) semplicemente scrivendo un breve prompt, su qualunque argomento vi venga in mente. Poi c’e Udio (https://www.udio.com/) che permette anche di modificare, estendere e remixare le tracce create. Entrambi permettono di generare un tot di canzoni gratis. Da provare 😉
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✨#AI Riflettevo in queste settimane su quanto tutto sommato sia già oramai riconoscibile lo “stile-GPT” in un testo scritto. La struttura del discorso è sostanzialmente sempre la stessa (“da un lato”, “dall’altro”, “in conclusione possiamo dire…”) , l’approccio molto diplomatico (“democristiano” si sarebbe detto una volta), la modalità relazionale sempre assai lusinghiera (fateci caso: per Chat GPT-4 e gli LLM avete sempre ottime idee e buoni spunti di riflessione; anche se dite intenzionalmente delle castronerie galattiche). Oramai ricevo mail che davvero mi trattengo dal risponde “ok, mi è chiaro cosa volevi dirmi, però la prossima volta scrivila tu e non farla scrivere a ChatGPT per favore, la preferisco con qualche errore ma più genuina”. Senza variazioni insomma, i testi generati sono spesso un po’ “stucchevoli” e ridondanti. Pensavo a questo, e poi ieri mi sono imbattuto in questo articolo che parla proprio dell’”AI-se”. Ah, in questo articolo c’è anche un passaggio finale che torna sul fatto che i testi generati da Chat-GPT sembrano avere una ricorrenza maggiore del verbo “delve” (“approfondire”) e forse si sta capendo il perché. Non faccio “spoiler”. Anche perché tocca un tema molto interessante, su cui voglio tornarci preso. 👉https://www.fanpage.it/innovazione/tecnologia/chatgpt-ha-cominciato-a-parlare-una-nuova-lingua-i-segreti-nascosti-dietro-lai-ese/
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https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-bozza-disegno-legge-meloni/
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🌍 Com'è cambiato Il movimento per il libero accesso alle informazioni L'Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente ordinato la chiusura di Anna's Archive, una libreria online che offre accesso gratuito, ma illecito, a libri e contenuti accademici e culturali, aggiungendosi ad altri archivi bloccati nel corso degli anni. Questi archivi digitali, noti anche come librerie ombra, fungono da piattaforme che consentono l'accesso gratuito a contenuti protetti da diritto d'autore o difficili da ottenere legalmente - come gli studi scientifici e l'editoria accademica. Il movimento che ha portato alla creazione di questi archivi è quello per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche. Tuttavia, oggi questo movimento ha perso slancio a causa di vari motivi: pesanti sanzioni, mancanza di ricambio generazionale, centralizzazione dei contenuti su poche piattaforme, predominanza dei dispositivi mobili rispetto ai computer, e dopaminizzazione (spazi digitali sempre più progettati per trattenere lɜ utenti e stimolarlɜ a consumare pubblicità). Oggi, nonostante la diminuzione di attivistɜ, i risultati delle loro battaglie persistono. Ad esempio, Sci-Hub, archivio di pubblicazioni scientifiche fondato dalla ricercatrice casaca Aleksandra Elbakyan, continua ad essere ampiamente utilizzato, rappresentando una forma di disobbedienza civile contro il sistema di gestione degli accessi alle pubblicazioni scientifiche. Sebbene stiano emergendo modelli legali più accessibili, il dover pagare le riviste scientifiche per accedere agli articoli rimane infatti un grosso ostacolo alla libera circolazione delle informazioni. https://www.ilpost.it/2024/01/12/fine-guerrilla-open-access/ #Riflessione #Attivismo @EticaDigitale
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05
✨ #AI Google Vids è un nuovo strumento legato all'intelligenza artificiale generativa che sarà integrato in Google Workspace. Questo strumento permetterà di creare video partendo da una descrizione testuale, offrendo funzionalità come la generazione di storyboard, l'assemblaggio di video, l'inclusione di immagini e musica di sottofondo, la possibilità di impostare voiceover e strumenti per la collaborazione e la condivisione. Google Vids farà il suo debutto all'interno di Workspace Labs nel mese di giugno 👉 https://www.youtube.com/watch?v=4SCjXcBeW1E
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06
Credo di essere un grande consumatore di informazioni, proprio come tutte le persone che hanno a che fare con la mia newsletter oltre che con questo canale. La rete ci ha benedetto con l'accesso alle informazioni, ma ci ha anche fatto conoscere un nuovo termine "TMI". TMI sta per Too Much Information (troppe informazioni). Davvero troppe informazioni! Money quote: "So, relax, there will always be new things, and you will never be able to learn everything. If you find something interesting now, and you have time to read it, do it now! (it might not be interesting tomorrow) When you read it, understand it properly as you are using your mental effort." https://prertik.com/read-it-never
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07
Come saranno le call del futuro? Una possibile visione in anteprima ce la fornisce Apple, con le “Spatial Personas” in Vision Pro: https://www.techspot.com/news/102479-apple-spatial-personas-apple-vision-pro-bring-facetime.html
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Non so se li avete già usati, io ammetto di averli per un po’ sottovalutati (dopo aver provato qualche prima versione un po acerba): sto parlando dei software AI per generare musica. Da qualche giorno sto giocando con Suno, e devo dire che è davvero stupefacente: https://suno.com/. In pochi secondi genera una canzone praticamente con qualunque stile, genere o testo (anche in italiano) semplicemente scrivendo un breve prompt, su qualunque argomento vi venga in mente. Poi c’e Udio (https://www.udio.com/) che permette anche di modificare, estendere e remixare le tracce create. Entrambi permettono di generare un tot di canzoni gratis. Da provare 😉
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Suno is building a future where anyone can make great music.

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✨#AI Riflettevo in queste settimane su quanto tutto sommato sia già oramai riconoscibile lo “stile-GPT” in un testo scritto. La struttura del discorso è sostanzialmente sempre la stessa (“da un lato”, “dall’altro”, “in conclusione possiamo dire…”) , l’approccio molto diplomatico (“democristiano” si sarebbe detto una volta), la modalità relazionale sempre assai lusinghiera (fateci caso: per Chat GPT-4 e gli LLM avete sempre ottime idee e buoni spunti di riflessione; anche se dite intenzionalmente delle castronerie galattiche). Oramai ricevo mail che davvero mi trattengo dal risponde “ok, mi è chiaro cosa volevi dirmi, però la prossima volta scrivila tu e non farla scrivere a ChatGPT per favore, la preferisco con qualche errore ma più genuina”. Senza variazioni insomma, i testi generati sono spesso un po’ “stucchevoli” e ridondanti. Pensavo a questo, e poi ieri mi sono imbattuto in questo articolo che parla proprio dell’”AI-se”. Ah, in questo articolo c’è anche un passaggio finale che torna sul fatto che i testi generati da Chat-GPT sembrano avere una ricorrenza maggiore del verbo “delve” (“approfondire”) e forse si sta capendo il perché. Non faccio “spoiler”. Anche perché tocca un tema molto interessante, su cui voglio tornarci preso. 👉https://www.fanpage.it/innovazione/tecnologia/chatgpt-ha-cominciato-a-parlare-una-nuova-lingua-i-segreti-nascosti-dietro-lai-ese/
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ChatGPT ha cominciato a parlare una nuova lingua: i segreti nascosti dietro l’AI-ese

La lingua utilizzata da ChatGPT presenta alcune carattistiche molto riconoscibili. Dagli esperti è stata rinominata 'AI-ese' e dall'analisi della sua struttura è possibile perfino trovare alcuni indizi del lavoro umano che c'è dietro il funzionamento del chatbot più usato al mondo.

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Cosa c'è nella bozza del disegno di legge sull'intelligenza artificiale

Dai bollini anti-deepfake all'aggravante per AI, dai soldi (niente cenno al miliardo) alla fondazione per la ricerca. Wired ha visionato in esclusiva la minuta della legge del governo Meloni

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Repost from 📢 Etica Digitale
🌍 Com'è cambiato Il movimento per il libero accesso alle informazioni L'Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente ordinato la chiusura di Anna's Archive, una libreria online che offre accesso gratuito, ma illecito, a libri e contenuti accademici e culturali, aggiungendosi ad altri archivi bloccati nel corso degli anni. Questi archivi digitali, noti anche come librerie ombra, fungono da piattaforme che consentono l'accesso gratuito a contenuti protetti da diritto d'autore o difficili da ottenere legalmente - come gli studi scientifici e l'editoria accademica. Il movimento che ha portato alla creazione di questi archivi è quello per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche. Tuttavia, oggi questo movimento ha perso slancio a causa di vari motivi: pesanti sanzioni, mancanza di ricambio generazionale, centralizzazione dei contenuti su poche piattaforme, predominanza dei dispositivi mobili rispetto ai computer, e dopaminizzazione (spazi digitali sempre più progettati per trattenere lɜ utenti e stimolarlɜ a consumare pubblicità). Oggi, nonostante la diminuzione di attivistɜ, i risultati delle loro battaglie persistono. Ad esempio, Sci-Hub, archivio di pubblicazioni scientifiche fondato dalla ricercatrice casaca Aleksandra Elbakyan, continua ad essere ampiamente utilizzato, rappresentando una forma di disobbedienza civile contro il sistema di gestione degli accessi alle pubblicazioni scientifiche. Sebbene stiano emergendo modelli legali più accessibili, il dover pagare le riviste scientifiche per accedere agli articoli rimane infatti un grosso ostacolo alla libera circolazione delle informazioni. https://www.ilpost.it/2024/01/12/fine-guerrilla-open-access/ #Riflessione #Attivismo @EticaDigitale
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Che fine ha fatto il movimento per il libero accesso alle pubblicazioni accademiche

Negli ultimi dieci anni ha perso forza e popolarità, perché internet è cambiata completamente, ma quei problemi sono rimasti

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✨ #AI Google Vids è un nuovo strumento legato all'intelligenza artificiale generativa che sarà integrato in Google Workspace. Questo strumento permetterà di creare video partendo da una descrizione testuale, offrendo funzionalità come la generazione di storyboard, l'assemblaggio di video, l'inclusione di immagini e musica di sottofondo, la possibilità di impostare voiceover e strumenti per la collaborazione e la condivisione. Google Vids farà il suo debutto all'interno di Workspace Labs nel mese di giugno 👉 https://www.youtube.com/watch?v=4SCjXcBeW1E
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Introducing Google Vids

Meet your new AI-powered video creation app for work. Google Vids is a new app that helps you easily share ideas and create rich video content. Coming soon to Gemini for Google Workspace. What is Google Workspace →

https://goo.gle/3IYTB4f

Set up Google Workspace →

https://goo.gle/49gTgV3

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#GoogleWorkspace

Repost from Mostly, I Write
Credo di essere un grande consumatore di informazioni, proprio come tutte le persone che hanno a che fare con la mia newsletter oltre che con questo canale. La rete ci ha benedetto con l'accesso alle informazioni, ma ci ha anche fatto conoscere un nuovo termine "TMI". TMI sta per Too Much Information (troppe informazioni). Davvero troppe informazioni! Money quote: "So, relax, there will always be new things, and you will never be able to learn everything. If you find something interesting now, and you have time to read it, do it now! (it might not be interesting tomorrow) When you read it, understand it properly as you are using your mental effort." https://prertik.com/read-it-never
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Read it never... — (recur think)

I believe I’m a huge consumer of information just like every other people with the internet. The internet has blessed us with access to i...

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Come saranno le call del futuro? Una possibile visione in anteprima ce la fornisce Apple, con le “Spatial Personas” in Vision Pro: https://www.techspot.com/news/102479-apple-spatial-personas-apple-vision-pro-bring-facetime.html
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Apple's Spatial Personas for the Vision Pro bring your FaceTime callers into the room

Personas are avatars that look like their users. In that sense, they are similar to Memojis on iPhone. The primary difference is that Personas look way more...

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