Matteo Brandi - Canale Ufficiale

"La mia aspettativa è che la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando." Queste le parole di Giorgia Meloni. Sostegno senza se e senza ma al mattatoio ucraino. Nel frattempo, c'è chi, saggiamente, dialoga con più attori internazionali contemporaneamente.

Paola Pietrafesa, amministratore delegato di Allianz Bank, spiega che i giovani devono "imparare a risparmiare" e che l'educazione finanziaria sarà sempre più importante per le nuove generazioni al fine di garantire un tenore di vita accettabile. Uscite come questa, che farebbero impallidire persino Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena, ci permettono di capire come sia stato possibile che, in certi momenti bui, intere collettività abbiano salutato con entusiasmo la ghigliottina e il Terrore. Forse (forse, eh!) sarebbe il caso di cambiare strada prima che il patto sociale si rompa davvero. 👉 Segui PRO ITALIA Telegram | Twitter | Facebook | Instagram | YouTube | Sito ufficiale

E Orban vola anche a Pechino. Nel giro di pochi giorni, il presidente ungherese ha parlato sia con Putin che con Xi Jin Ping. Fottendosene delle grida isteriche dei servi europei, che concepiscono la diplomazia nella stessa maniera con cui pensano alla democrazia: una cerimonia ipocrita e autoreferenziale in cui non esiste reale dibattito. E invece Budapest sta dimostrando come la politica estera la si faccia, guarda un po', ascoltando l'altro.

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La Francia è un paese diviso, spaccato, ormai irriconoscibile. La faglia che spezza in (almeno) due parti la nazione non riguarda più solo le tematiche economiche bensì quelle identitarie. Il voto degli immigrati di fede islamica è decisivo, e il 70-80% di loro supporta l'estrema sinistra di Melenchon (Nouveau Front Populaire), che conquista 182 seggi. Rassemblement Nationale si ferma a 143 seggi, mentre i macroniani di Ensemble ne portano a casa 168. La "desistenza" (ammucchiata è il termine più corretto) ha funzionato nel fermare la Le Pen. Il risultato è una Francia totalmente ingovernabile, con un Parlamento in cui è davvero difficile scorgere una maggioranza chiara, a meno di ulteriori ammucchiate. All'orizzonte si profilano le politiche di austerità made in Bruxelles per appianare gli squilibri delle bilance commerciali e in conformità col nuovo Patto di Stabilità. E chi meglio della sinistra, magari con qualche arcobaleno di contorno e una spruzzata di centrismo, può impugnare la mannaia dei "conti in ordine"? Vedremo. Di certo non c'è nulla. Per ora l'Eliseo, che guida saldamente la politica estera, osserva un paese in fiamme e in subbuglio. Allah è grandeur...

Bell'evento a Sanremo, dove ho avuto modo di parlare a tanta gente interessata a sentire un punto di vista diverso. Ho parlato per circa un'ora e poi ho risposto alle domande dei presenti, constatando la volontà di rimettersi in gioco nonostante le difficoltà. Perché, come ho avuto modo di ripetere: la Storia non è finita. Domani mi aspettano parecchi chilometri fino a Roma. Ma oggi, a Sanremo, ho contribuito a far sentire una musica finalmente nuova. Matteo

L'Ungheria fa parte dell'UE e della Nato. Eppure Viktor Orban dialoga con Mosca, dimostrando come non vi sia vincolo esterno che tenga per chi pone giustamente l'interesse nazionale sopra qualsiasi altra cosa. Tutto il resto sono scuse per pavidi, buffoni e morti di sonno.

Eccomi davanti alla sede del PD a Sanremo.

Il termine "libertà" non è un significante vuoto che si può riempire con qualunque sciocchezza ci passi per la testa. Ce lo spiega Jordan Peterson: esistono dei vincoli con cui deve confrontarsi la nostra libertà e questi vincoli sono proprio ciò che garantisce senso alle nostre scelte. 👉 Segui PRO ITALIA Telegram | Twitter | Facebook | Instagram | YouTube | Sito ufficiale

Il ballottaggio in Francia sta venendo raccontato come il solito bivio tra il bene e il male. La classica narrazione per gonzi in cui da una parte c'è il mondo petaloso e dall'altra il regno della malvagità. Tradotto: democrazia contro fascismo. Sempre, costantemente, questa divisione demenziale. In confronto a questa roba le fiabe per bambini sembrano trattati di filosofia politica. Più si dichiano democratici e più temono le elezioni. Che spasso.