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Centro Studi Eurasia e Mediterraneo (CeSEM)

Centro Studi Eurasia Mediterraneo

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🇮🇱🇵🇸 #Gaza Le atrocità a Gaza sono l’incarnazione perfetta dei “valori occidentali” https://www.cese-m.eu/cesem/2023/12/le-atrocita-a-gaza-sono-lincarnazione-perfetta-dei-valori-occidentali/ _
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Le atrocità a Gaza sono l'incarnazione perfetta dei "valori occidentali" - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Quando il presidente israeliano Isaac Herzog ha descritto l'assalto a Gaza come una guerra "per salvare la civiltà occidentale, per salvare i valori della civiltà occidentale", non stava mentendo. Stava dicendo la verità, ma forse non nel modo in cui la intendeva.

🇰🇿 Kazakhstan Un report fondamentale per capire l'evoluzione del mondo verso il multipolarismo. Il ruolo del Kazakhstan nell'Organizzazione per la Cooperazione di Shangai e la sua importanza per la stabilizzazione dell'Asia Centrale. Grazie a SpecialEurasia e CeSEM - Centro Studi Eurasia Mediterraneo https://www.cese-m.eu/cesem/2023/12/il-ruolo-del-kazakistan-nellorganizzazione-per-la-cooperazione-di-shanghai-e-il-suo-contributo-per-stabilizzare-lasia-centrale/ _
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Il ruolo del Kazakistan nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e il suo Contributo per Stabilizzare l’Asia centrale - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Il Kazakistan ricopre un ruolo fondamentale nel panorama geopolitico dell’Asia centrale grazie alla sua posizione geografica strategica e alle ricche risorse naturali, fattori che hanno suscitato l’interesse sia delle potenze regionali che internazionali, nonché degli investitori stranieri. Il Kazakistan vanta la più grande economia dell’Asia centrale, superando l’insieme delle economie di tutti gli stati confinanti. L’abbondanza di risorse naturali, idrocarburi e metalli delle terre rare rappresenta un’attrazione significativa per gli investimenti e per il mondo imprenditoriale straniero, elementi che rendono il paese un attore cruciale nei mercati globali delle risorse. Inoltre, la sua importanza geografica lo posiziona come un potenziale fulcro nel collegamento dei mercati europei e asiatici, favorendo così un aumento del commercio regionale e internazionale che ha sempre suscitato grande interesse per importanti attori come Pechino impegnata a promuovere la Belt and Road Initiative oppure Mosca attiva nel…

L'ASTUZIA DELLA RAGIONE: APPUNTAMENTO A GALBIATE Venerdi 22 dicembre 2023, alle ore 18:00, presso la Tinara del Belvedere (via Madonnina 8) a Galbiate – Frazione Bartesate, appuntamento con il convegno L’Astuzia della Ragione, organizzato dal Centro Culturale “Liberi di Pensare”. Interverranno in qualità di relatori: Diego Fusaro, Cosimo Massaro e Marco Ghisetti, responsabile dell’area anglosassone del Centro Studi Eurasia e Mediterraneo. 👉🏻 CLICCA QUI PER MAGGIORI INFORMAZIONI https://www.cese-m.eu/cesem/2023/12/savethedate-venerdi-22-dicembre-2023-18h00-a-galbiate-lc-lastuzia-della-ragione/
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#SaveTheDate | Venerdì 22 Dicembre 2023 18H00 a Galbiate (LC) | "L'Astuzia della Ragione" - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Il Centro Studi Eurasia e Mediterraneo è lieto di informare che il giorno venerdi 22 dicembre 2023, alle ore 18H00, presso la Tinara del Belvedere, Via Madonnina 8 a Galbiate - Frazione Bartesate si terrà l'evento dal titolo L'Astuzia della Ragione, organizzato dal Centro Culturale "Liberi di Pensare".

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"Fermare la spirale di odio in Terra Santa" | Marco Ghisetti (CeSE-M) interviene all'evento organizzato da Ignis - Fuoco Italico - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Il video della conferenza Fermare la spirale di odio in Terra Santa organizzato dall’associazione Ignis – Fuoco Italico che si è tenuta domenica 3 dicembre 2023 a Milano.

Repost from Giubbe Rosse
TAVOLA ROTONDA CESEM E POLIS ETICA: SICUREZZA O INSICUREZZA EUROPEA? Tanti i temi discussi il 27 novembre a Roma, alla Tavola Rotonda organizzata dal Centro Studi Eurasia Mediterraneo, in collaborazione con Polis Etica, dal titolo "Sicurezza o insicurezza europea? Alla ricerca della stabilità perduta": si è parlato di migranti, guerra, diritti umani, energia. Tra i tanti intervenuti, Stefano Vernole, il Gen. Piero Laporta e il prof. Nino Galloni. Nel documento finale (qui è possibile leggere la sintesi integrale dei lavori) particolare importanza viene data alla subalternità dell'UE rispetto alle esigenze belliche statunitensi: "Oggi non esiste una strategia occidentale per uscire dall’attuale situazione di caos globale; per gli Stati Uniti è prioritario combattere la Russia senza coinvolgere il proprio territorio ma utilizzando quello europeo" si legge. E ancora: "I due errori fondamentali dell’Europa riguardano proprio il mancato dialogo con la Russia dopo il 1989 e la sua scelta monetarista. Dopo il 2008 è diventata sempre più evidente la spaccatura tra finanza ed economia reale, ereditata dalla subordinazione al modello statunitense; perciò, andrebbe innanzitutto recuperata la sovranità monetaria e successivamente andrebbero iniettate risorse nell’economia reale, finanziando beni come la salute pubblica, il patrimonio culturale, l’istruzione. L’Italia può farlo rimanendo all’interno dei parametri imposti dall’Unione Europea? Sicuramente no". Nette, infatti, le posizioni sull'Italia e sulla politica estera del governo: "Il mondo sta tornando alle origini: oggi esiste una piccola parte di Paesi aggressivi e la stragrande maggioranza del Pianeta che vuole solo commerciare pacificamente. L’Italia non può avere un ruolo da protagonista finchè rimane legata al vincolo esterno atlantico e fa parte di un blocco politico-militare, quello a guida statunitense, definito “disperato” dai suoi stessi protagonisti (Henry Kissinger). Per sfuggire al destino di portaerei nordamericana sul Mediterraneo, Roma dovrebbe guardare ad Ankara; quest’ultima, pur rimanendo nella NATO, è capace di salvaguardare il proprio interesse nazionale e influire concretamente sugli scenari geopolitici vicini". 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | TwitterFacebook | Instagram | Truth | Odysee
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DOCUMENTO FINALE | "SICUREZZA O INSICUREZZA EUROPEA? Alla ricerca della stabilità perduta" - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Lunedì 27 novembre, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale a ROMA (Piazza Montecitorio 101), si è tenuta la tavola rotonda organizzata dal Centro Studi Eurasia Mediterraneo in collaborazione con Polis Etica dal titolo:  “SICUREZZA O INSICUREZZA EUROPEA? Alla ricerca della stabilità perduta”

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VIDEO COMPLETO | Tavola Rotonda: "Sicurezza o insicurezza europea? Alla ricerca della stabilità perduta" - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

La registrazione completa dei lavori della Tavola Rotonda "Sicurezza o insicurezza europea? Alla ricerca della stabilità perduta che si è tenuta il giorno lunedi 27 novembre a Roma.

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Anche la Nigeria punta all’ingresso nei BRICS per sviluppare la propria economia - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

La Nigeria, la più grande economia dell’Africa, mira ad unirsi al BRICS entro due anni, al fine di diversificare le sue alleanze globali e ridurre la dipendenza dalle tradizionali relazioni con l’Occidente.

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"Nuove conferme dall’Ucraina: il conflitto con la Russia poteva terminare nel marzo 2022" | "Il Contesto" di Giacomo Gabellini (1.12.2023) - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Dall’Ucraina stanno arrivando nuove conferme di quanto dichiarato da Putin lo scorso giugno, secondo cui il conflitto russo-ucraino si sarebbe potuto concludere nel marzo del 2022 qualora gli Stati Uniti (e la Gran Bretagna) non fossero intervenuti spingendo il governo ucraino a violare gli impegni presi. Osservazioni di questo tenore e la tempistica con cui sono state formulate indicano che l’apparato dirigenziale di Kiev sta acquisendo consapevolezza sempre maggiore circa le ridottissime possibilità che l’Ucraina ha di volgere a proprio favore le sorti del conflitto. E forniscono un’ulteriore, plastica dimostrazione del fatto che quella in corso non è una guerra tra Russia e Ucraina, ma un conflitto tra Russia e Nato in cui l’Ucraina è stata sfruttata come carne da cannone dallo schieramento atlantista.

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Il Vietnam promuove il connubio tra prosperità economica ed ecologia - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

In occasione della Settimana dei Leader Economici dell’APEC di San Francisco, il Presidente vietnamita Võ Văn Thưởng ha confermato l’impegno del Paese nel perseguire uno sviluppo economico verde, ma ha anche sottolineato la necessità di effettuare una transizione energetica giusta.

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Presidente bielorusso Lukashenko al vertice sul clima di Dubai - Centro Studi Eurasia e Mediterraneo

Il 1° dicembre, il Presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è intervenuto alla sessione plenaria del Vertice mondiale sulla lotta ai cambiamenti climatici. Durante il suo intervento, il capo di Stato si è apparentemente discostato dalle tesi programmate e ha aggiunto acutezza al suo discorso. Di conseguenza, le parole del leader bielorusso sono state applaudite in sala (forse, ad eccezione dei primi oratori - Alexander Lukashenko ne parlerà più tardi). Non si è trattato di un normale applauso per ringraziare ogni oratore: il Capo di Stato ha ricevuto una standing ovation. Ecco l'intero discorso del Presidente della Bielorussia.