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I Messaggi della Madonna nel Mondo

Meditiamo e diffondiamo i messaggi di Maria Vergine Santissima di Gesù Cristo nostro Signore. San Paolo (1 Tes): “Non disprezzate le profezie; 21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;”. Dio ci Ama immensamente, amiamoLo anche noi!

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MESSAGGI DI CARBONIA - COLLE DEL BUON PASTORE CALA IL SIPARIO SU QUESTA ERA ANTICA, IL TEMPO NUOVO VIENE NELLA BELLEZZA DEL DIO VIVENTE. Carbonia 15.05.2024 Cala il sipario su questa Era antica, il tempo nuovo viene nella bellezza del Dio vivente. "La Casa di Davide si affaccia a questa Umanità incredula e perversa, la Mano di Dio già discende nella Sua giustizia! Popolo Mio, popolo eletto, a te oggi Mi rimetto: Sono il tuo Salvatore, il tuo Dio Amore, chiedo conforto e fedeltà a Me, non deviare dai Miei Comandi, non volgere il tuo cuore altrove, Io sono Colui che tutto può. Siate amorevoli tra di voi, non ostacolate la Mia Opera, non tradite! Le vostre offerte a Me siano veritiere, non offendete il vostro Dio Amore perché la Sua giustizia non vi colga. Cala il sipario su questa Era antica, il tempo nuovo viene nella bellezza del Dio vivente. Amati figli, oh voi tutti che lavorate per la realizzazione del Mio Progetto salvifico, in verità vi dico: siate uomini di pace e amore, convertite i vostri fratelli, conduceteli a Me; bramo aprirvi il Mio Giardino celeste, colmo di ogni Mio bene, da vivere nella pienezza del Mio Tutto. Vi attendo davanti al Cancello per aprirlo al vostro arrivo. Desidero donarvi a godere la vera vita in Me. Sono tutto Amore, sono Amore puro, in Me è la Vita eterna nel gaudio immenso dell’infinito Mio Amore. Figli di Gerusalemme, eccomi a voi, vi prendo per mano e vi nutro del Mio Santo Spirito. La vostra vita sta per cambiare, state per essere trasfigurati in Me. Gioiscano le vostre anime, a breve godranno della loro libertà, gioiscano i vostri corpi nella loro trasformazione a esseri nuovi e perfetti in Dio. La grazia di Dio è per i Suoi eletti, per coloro che Lo hanno riconosciuto e seguito senza incertezze. Tuona la voce del Creatore su questa Umanità perdutasi nelle illusioni del Demonio. Dio richiama a Sé i Suoi amati figli, desidera ardentemente la loro salvezza, brama riaverli Suoi. Abbracciate il santo Vangelo, o uomini, credete alle profezie di Fatima. Il mostro dalle sette teste e dieci corna vi sta avvolgendo a Sé, attenti a non cadere nella sua rete mortale. Pregate e digiunate, o uomini, abbandonate le cose di questo mondo, rivolgete il vostro cuore al Cielo da dove viene la vostra salvezza. Nubi nere, dense di fumo, avvolgeranno a breve la Terra. Satelliti in caduta verso la Terra. Potenti esplosioni solari in corso. Grandine, pioggia, vento, tornado, metteranno in ginocchio questa Umanità. Scosse telluriche in corso. Mari in forte agitazione stanno per abbattersi sulla terra ferma. Non state vicini alle coste. Malattie sconosciute già colpiscono l’uomo: ci saranno molte morti. L’avversario sta mettendo in azione il suo male peggiore: … il nucleare! Chiedo al Mio amato popolo la vera conversione. Tornate al Padre vostro che è nei Cieli, o uomini, non c’è tempo da perdere, la mossa del nemico infernale è per scatenarsi su questa Umanità ignara del male che la colpirà all’improvviso. Mettetevi al riparo o uomini! Consacratevi al Cuore Immacolato di Maria! Affidatevi a Lei! Confidate nel Suo Materno aiuto."
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CONTRO IL MODERNISMO “Quando ci fosse un pericolo per la Fede, i sudditi sarebbe tenuti a rimproverare i loro Prelati, anche pubblicamente!” S. Tommaso d’Aquino “La verità, soprattutto quando incombe un pericolo, deve essere predicata pubblicamente, né deve farsi il contrario per il fatto che alcuni se ne scandalizzano!” S. Tommaso d’Aquino
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STORIA DI UN’ANIMA Santa Teresina di Lisieux (o del Bambino Gesù) “PRIMA COMUNIONE E SOFFERENZE GRANDI” (ventiquattresima parte) Quando seppi della partenza di Maria la mia camera perse per me ogni incanto, non volevo lasciare un solo istante la mia cara sorella che doveva volarsene via presto... Quanti atti di pazienza le ho fatto praticare! Ogni volta che passavo davanti alla porta della sua camera bussavo fino a che mi apriva e l'abbracciavo con tutto il cuore, volevo fare provvista di baci per tutto il tempo che dovevo restarne priva. Un mese prima del suo ingresso al Carmelo, Papà ci portò ad Alencon, ma il viaggio fu lontano dal rassomigliare al primo, e tutto in esso fu per me tristezza e amarezza. Non potrei dire le lacrime che versai sulla tomba di mamma, perché avevo dimenticato di portare un mazzo di fiordalisi colti per lei. Mi facevo un dolore di tutto! Era il contrario di adesso, perché il Buon Dio mi fa la grazia di non essere abbattuta da nessuna cosa passeggera. Quando mi ricordo del tempo passato l'anima mia trabocca di riconoscenza vedendo i favori che ho ricevuti dal Cielo, in me c'è stato un cambiamento tale che non mi si riconosce... È vero che desideravo la grazia “di avere un impero assoluto sulle mie azioni, di esserne la signora e non la schiava”. Queste parole dell'imitazione mi toccavano profondamente, ma io dovevo per così dire comprare con i miei desideri questa grazia inestimabile; non ero ancora che una bambina che non pareva aver altra volontà che quella degli altri, e la cosa faceva dire alle persone di Alencon che ero debole di carattere... Fu durante questo viaggio che Leonia fece il suo tentativo dalle clarisse; provai dolore per il suo ingresso straordinario, perché l'amavo molto e non avevo potuto abbracciarla prima della sua partenza.
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https://telegra.ph/CROCIATE-DI-PREGHIERA-05-16-2
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Clara, non pregare per me! Sono dannata! Testimonianza scioccante (seconda parte) Per noi qui tutto è lo stesso. I miei genitori neanche dormivano più nella medesima camera; ma io con la mamma e il papà nella camera attigua, dove poteva rincasare liberamente a qualsiasi ora. Beveva molto; in tal modo scialacquava il nostro patrimonio. Le mie sorelle erano ambedue impiegate e abbisognavano esse stesse, dicevano, del denaro che guadagnavano. La mamma cominciò a lavorare per guadagnare qualche cosa. Nell’ultimo anno di vita, papà picchiava spesso la mamma, quando lei non gli voleva dar nulla. Verso di me, invece, fu sempre amorevole. Un giorno – te l’ho raccontato e tu, allora, ti sei urtata del mio capriccio (di che cosa non ti sei urtata nei miei riguardi?) – un giorno dovette portare indietro, per ben due volte, le scarpe comprate, perché la forma e i tacchi non erano per me abbastanza moderni. La notte in cui mio padre fu colpito da apoplessia mortale, avvenne qualche cosa che io per timore di un’interpretazione disgustosa non riuscii a confidarti. Ma ora devi saperlo. È importante per questo: allora, per la prima volta, fui assalita dal mio spirito tormentatore attuale. Dormivo in una camera con mia madre: i suoi respiri regolari dicevano il suo profondo sonno. Quand’ecco mi sento chiamare per nome. Una voce ignota mi dice: «Che sarà se muore papà»? L’amore nelle anime in stato di grazia Non amavo più mio padre, dacché trattava così villanamente la mamma; come del resto non amavo fin d’allora assolutamente nessuno, ma ero solamente, affezionata ad alcune persone che erano buone verso di me. L’amore senza speranza di contraccambio terreno vive solo nelle anime in stato di Grazia. E io non lo ero. Così risposi alla misteriosa domanda senza darmi conto donde venisse: «Ma non muore mica»! Dopo una breve pausa, di nuovo la stessa domanda chiaramente percepita. «Ma non muore mica»! mi scappò ancora di bocca, bruscamente. Per la terza volta fui richiesta: «Che sarà se muore papà»? Mi si presentò alla mente come papà spesso veniva a casa piuttosto ubriaco, strepitava, maltrattava la mamma e come egli ci aveva messo in una condizione umiliante dinanzi alla gente. Perciò gridai indispettita: «E gli sta bene»! Allora tutto tacque. La mattina seguente, quando la mamma volle mettere in ordine la stanza del babbo, trovò la porta chiusa a chiave. Verso mezzogiorno si forzò la porta. Mio padre, mezzo vestito, giaceva cadavere sul letto. Nell’andare a prendere la birra in cantina doveva essersi buscato qualche accidente. Era già da lungo tempo malaticcio. Marta (*) e tu mi avete indotta ad entrare nell’Associazione delle Giovani. Veramente non ho mai nascosto che trovavo abbastanza intonate con la moda parrocchiale le istruzioni delle due direttrici, le signore (*). I giochi erano divertenti. Come sai, vi ebbi subito una parte direttiva. Ciò mi andava a genio. Anche le gite mi piacevano. Mi lasciai perfino indurre alcune volte ad andare alla Confessione e alla Comunione. A dire il vero, non avevo nulla da confessare. Pensieri e discorsi per me non avevano importanza. Per azioni più grossolane, non ero abbastanza corrotta. Tu mi ammonisti una volta: «Anna, se non preghi ti dannerai»! Io pregavo davvero poco, e anche questo solo svogliatamente. Allora tu avevi purtroppo ragione. Tutti coloro che bruciano nell’inferno non hanno pregato o non hanno pregato abbastanza. Il primo passo verso Dio La preghiera è il primo passo verso Dio. E rimane il passo decisivo. Specialmente la preghiera a Colei che fu Madre di Cristo, il nome della quale noi non nominiamo mai. La devozione a Lei strappa al demonio innumerevoli anime, che il peccato gli consegnerebbe infallibilmente nelle mani. Proseguo il racconto consumandomi d’ira. È solo perché devo. Pregare è la cosa più facile che l’uomo possa fare sulla Terra. E proprio a questa cosa facilissima Dio ha legato la salvezza di ognuno.
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A chi prega con perseveranza Egli, a poco a poco, dà tanta luce, lo fortifica in maniera tale che alla fine anche il peccatore più impantanato si può definitivamente rialzare. Fosse pure ingolfato nella melma fino al collo. Negli ultimi tempi della mia vita non ho più pregato come di dovere, e così mi sono privata delle grazie, senza le quali nessuno può salvarsi. Qui non riceviamo più nessuna grazia. Anzi, quand’anche le ricevessimo, le rifiuteremmo cinicamente. Tutte le fluttuazioni dell’esistenza terrena sono cessate in quest’altra vita. Da voi, sulla Terra, l’uomo può salire dallo stato di peccato allo stato di grazia e dalla grazia cadere nel peccato, spesso per debolezza, talvolta per malizia. Con la morte questo salire e scendere finisce, perché ha la sua radice nella imperfezione dell’uomo terreno. Ormai abbiamo raggiunto lo stato finale. Già col crescere degli anni, i cambiamenti divengono più rari. È vero, fino alla morte si può sempre rivolgersi a Dio o rivolgergli le spalle. Eppure, quasi trascinato dalla corrente, l’uomo, prima del trapasso, con gli ultimi deboli resti della volontà, si comporta come era abituato in vita. La consuetudine, buona o cattiva, diviene una seconda natura. Questa lo trascina con sé. Così avvenne anche a me. Da anni vivevo lontana da Dio. Per questo, nell’ultima chiamata della grazia mi risolvetti contro Dio. Non fu il fatto che peccassi spesso a esser fatale per me, ma che io non volli più risorgere. Tu mi hai più volte ammonita di ascoltare le prediche, di leggere libri di pietà. «Non ho tempo», era la mia risposta ordinaria. Non ci mancava altro per aumentare la mia incertezza interna! Del resto, devo constatare questo: dal momento che la cosa era ormai così avanzata, poco prima della mia uscita dall’Associazione delle Giovani, mi sarebbe riuscito enormemente gravoso mettermi su un’altra via. Io mi sentivo malsicura ed infelice. Ma davanti alla conversione si ergeva una muraglia. Tu non lo devi aver sospettato. Tu te l’eri rappresentata così semplice, quando un giorno mi dicesti: «Ma fa una buona confessione, Anna, e tutto è a posto». Io sentivo che sarebbe stato così. Ma il mondo, il demonio, la carne mi tenevano già troppo saldamente nei loro artigli. Il demonio influisce sulle persone All’influsso del demonio non credetti mai. E ora attesto che egli influisce gagliardamente sulle persone che si trovano nella condizione in cui mi trovavo io allora. Soltanto molte preghiere, di altri e di me stessa, congiunte con sacrifici e sofferenze, mi avrebbero potuta strappare da lui. E anche ciò, a poco a poco. Se ci sono pochi ossessi esternamente, di ossessi internamente ce n’è un formicaio. Il demonio non può rapire la libera volontà a coloro che si danno al suo influsso. Ma in pena della loro, per dir così, metodica apostasia da Dio, questi permette che il maligno si annidi in essi. Io odio anche il demonio. Eppure egli mi piace, perché cerca di rovinare voialtri; odio lui e i suoi satelliti, gli spiriti caduti con lui al principio del tempo. Essi si contano a milioni. Girovagano per la Terra, densi come uno sciame di moscerini, e voi neanche ve ne accorgete. Non tocca a noi riprovati di tentarvi; questo è ufficio degli spiriti decaduti. Veramente, ciò accresce ancor più il tormento ogni volta che essi trascinano quaggiù all’inferno un’anima umana. Ma che cosa non fa l’odio? Benché io camminassi per sentieri lontani da Dio, Dio mi seguiva. Preparavo la via alla grazia con atti di carità naturale, che compivo non di rado per inclinazione del mio temperamento. Talvolta, Dio mi attirava in una chiesa. Allora sentivo come una nostalgia. Quando curavo la mamma malaticcia, nonostante il lavoro d’ufficio durante il giorno, e in certo modo mi sacrificavo davvero, questi allettamenti di Dio agivano potentemente. Una volta, nella chiesa dell’ospedale, in cui tu mi avevi condotta durante la pausa del mezzogiorno, mi venne qualcosa addosso che sarebbe bastato un solo passo per la mia conversione: io piansi!
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Ma poi la gioia del mondo passava di nuovo come un torrente sopra la grazia. Il grano soffocava tra le spine.
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BUONGIORNO FRATELLI E SORELLE! PREGHIAMO INCESSANTEMENTE LA NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA COME GESU' AVEVA DETTO A MARIA VALTORTA! SANTA PREGHIERA! Maria Valtorta - Quadernetti 26-5-53 «Fammi conoscere, Io-Misericordia, e fa conoscere le mie preghiere dettate a Suor Maria Faustina a quanti più puoi. Ogni anima che porti a Me-Misericordia ti accresce un grado di gloria. Se tu sapessi quale fiume di grazie Io riverso su chi prega Me-Misericordia! Fammi, fammi, fammi conoscere, e ogni anno, dal Venerdì santo, giornata per te sempre fatidica, alla Domenica in Albis, fa la Novena alla Divina Misericordia, per ricondurre a Me tutti quelli che in essa sono ricordati». **** Maria Valtorta - Quadernetti 28-5-53 «Falla, senza attendere il tempo proprio della Novena vera e propria alla Misericordia, per i comunisti, specie per quelli che ti sono vicini, per gli eretici, scismatici, fratelli separati; e anche per i Sacerdoti d’ogni ordine, perché tornino come i miei primi Sacerdoti: eroici, ardenti; vero sale che dà sapore alle anime, vero lume che dà luce alle anime». ***** 3° Giorno Novena alla Divina Misericordia “Che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina. Le viscere della Mia Misericordia si inteneriscono per coloro che recitano questa coroncina”. St Faustina Diario n 848. TERZO GIORNO: OGGI CONDUCIMI TUTTE LE ANIME DEVOTE E FEDELI «Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli, ed immergile nel mare della Mia misericordia. «Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza». Oh Gesù misericordiosissimo, che elargisci a tutti in grande abbondanza le Tue grazie dal tesoro della Tua misericordia, accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non farci uscire da esso per tutta l’eternità. Te ne supplichiamo per l’ineffabile amore, di cui il Tuo Cuore arde per il Padre Celeste. Sono imperscrutabili le meraviglie della Tua misericordia, non riesce a scandagliarle né il peccatore né il giusto. A tutti rivolgi sguardi di compassione, e attira tutti al Tuo amore. Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime fedeli, come all’eredità del Figlio Tuo e, per la Sua dolorosa Passione concedi loro la Tua benedizione e accompagnale con la Tua protezione incessante, affinché non perdano l’amore ed il tesoro della santa fede, ma con tutta la schiera degli angeli e dei santi glorifichino la Tua illimitata misericordia nei secoli dei secoli. Amen. (Si reciti la Coroncina della Divina Misericordia) Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=vD9md49_ji4&list=PLcWzdmwFoBsuv6sJkfeXrPZcg8G4FM9GU&index=26
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MARIA VALTORTA La buona volontà è condizione essenziale perché la venuta di Cristo dia i frutti per cui fu dal Padre voluta Dice lo Spirito Santo: (…) La parola angelica della notte di Betlem (Lc 2,13-14) non è stata parola di gaudio e promessa soltanto. È stata lezione agli uomini presenti e futuri che quell’Innocente, accolto in una mangiatoia e destinato a morire su una croce, era, sì, il Principe della Pace, il Principe del secolo futuro, il Salvatore Jeosciua il Messia, il Promesso nell’ora stessa della condanna ai Primogenitori, il Redentore e Pontefice Ss. ed Eterno della vera e perfetta religione, ma che per essere tutto questo alle moltitudini dei discendenti di Adamo era necessario, da parte loro, la “buona volontà”. Con essa non sarebbe rimasto inutile per i singoli il sacrificio di un Dio che si incarna e del Figlio dell’Uomo che muore su una croce. Con essa i singoli avrebbero avuto la pace, la vera pace. Pace del cuore sulla Terra, nel tempo dell’esilio. Pace dello spirito, e poscia dello spirito e della carne risorta, nel Regno del Cielo, pace di smisurato gaudio. Pace fra gli uomini, fra paesi e città e nazioni. Condizione essenziale perché la venuta del Cristo dia i frutti per cui fu dal Padre voluta, è la buona volontà dell’uomo. Nelle opposte voci del Bene e del Male, che Dio lascia pur che operi per saggiare gli uomini, e dal Male stesso trarre motivo di gloria eterna per i suoi figli adottivi, eroici nel vincere il Male e volere il Bene, la volontà libera dell’uomo ha modo di conquistare il posto che lo attira più fortemente. Ogni azione dell’uomo trae origine dalla sua volontà. Se la sua volontà è buona, l’uomo farà azioni buone, o almeno desidererà fortemente di farle. Se la sua volontà è cattiva, l’uomo farà azioni cattive, o almeno desidererà fortemente di farle. E qui, anima mia, ti ricordo una lontana parola dell’Eterno Amore che si incise con caratteri indelebili nel tuo spirito, e là splende, faro a tutta la tua vita ed alla tua via verso il tuo Amore: Iddio. “Il male non basta non farlo. Bisogna anche non desiderare di farlo” (Autobiografia prima edizione. pag. 155). Fu detto a te. Per condurti ove sei giunta e ove finirai. Ma andrebbe detto a tutti. Predicato. Scritto nei libri e nelle chiese, e più nelle anime. Perché colui che oggi desidera di fare il male, domani lo farà veramente. Per questo il Verbo disse: “Colui che guarda una donna con desiderio è già adultero nel suo cuore” (Mt 5,27-28). Mentre colui che desidera oggi di fare il bene, e lo desidera ogni giorno, veramente è come se lo compisse, anche se, per malattia od altro ostacolo, gli è vietato di compierlo. Un desiderio infocato dall’amore perché Dio sia amato, conosciuto, servito, perché un peccatore si ravveda, può conquistare più anime a Dio che non un attivo prodigarsi privo di puro amore, e quindi anche da sacrificio nascosto. Perché il desiderio infocato d’amore perché Dio sia amato e siano redente le anime, talmente si fonde all’eterno sospiro e desiderio del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, da fare della creatura umana “una cosa sola” (Gv 17,11-21) con Dio, cooperando alla gloria del Padre, alla redenzione del Figlio, alla santificazione dello Spirito Santo. Gli uomini di buona volontà, che con le azioni o col desiderio martirizzante di compierle, talora più consumante della stessa azione, così vivono, possiedono la saggezza dello spirito e quindi praticano la legge della Carità e del Decalogo divino e pervengono alla gloria eterna. Veri figli di Dio, viventi secondo lo spirito, pur obbligati a lottare contro gli assalti del male e della carne, restano fedeli all’ordine, all’armonia, all’amore verso Dio ed il prossimo e finiscono a fondersi alla Perfezione eterna, mentre coloro che volontariamente eleggono la sapienza della carne, nemica a Dio e alla sua Legge, dopo il transitorio e impuro trionfo terreno, conoscono la disperazione dei respinti da Dio e l’orrore dell’Abisso il cui re è Satana.» Valtorta - Romani - 26 gennaio 1950 - lezione 29a
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https://telegra.ph/CONSACRAZIONE-ALLA-DIVINA-VOLONTA---Luisa-Piccarreta-05-16-2
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ROSARIO ALLA SANTISSIMA TRINITÀ. Dato da San Michele Arcangelo a Luz de Maria (25 /11/2019) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Recitare il Credo. Esame di coscienza. Primo Mistero: L’umanità sia colmata con la virtù della forza. Sul grano grande: Padre nostro. E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, invia i Tuoi Cori Celesti a proteggere tutta l’umanità, la soccorrano, perché abbandoni le cattive intenzioni e la mente ed il pensiero umano rimangano in Te. Sui grani piccoli del Santo Rosario: Si recita 10 volte: Sapienza Divina, discendi dal Tuo Trono Trinitario, per guidarci sulla via del bene. Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio. Secondo Mistero: Che l’ira non controlli la vita dell’uomo. Sul grano grande: Padre Nostro. E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, dà al Tuo Popolo la pazienza, affinché l’ira ed i suoi effetti disordinati non si impossessino del cuore dell’uomo e le difficoltà siano allontanate dall’umanità. Su grandi piccoli del Santo Rosario: Si recita 10 volte: Sapienza Divina, allontana da tutta l’umanità i problemi e le insidie del demonio. Che le lotte siano allontanate dalle persone e che la sofferenza non ci raggiunga. Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio. Terzo Mistero: L’umanità sia benedetta dalla Trinità Sacrosanta ed ogni uomo si disponga ad essere il servitore dei suoi fratelli. Sui grani grandi: Padre Nostro. E di seguito sullo stesso grano: Venga sull'umanità l'equanimità, perché la rettitudine nelle opere e negli atti sia testimonianza dei figli di Dio. Sui grani piccoli del Santo Rosario: Si recita 10 volte: Sapienza Divina, che come umanità non perdiamo i valori né le credenze e che siamo retti in ogni momento, per dare Onore e Gloria a Dio. Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio. Quarto Mistero: L'avanzata del male sia fermata dalla decisione di tutta l'umanità di piacere a Dio. Sui grani grandi: Padre Nostro. E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, i saggi spirituali sono quelli che con le loro opere e azioni piacciono a Dio, lo adorano e lo acclamano a nome di tutte le creature umane. Sui grani piccoli del Santo Rosario: Si recita 10 volte: Sapienza Divina, che tutta l'umanità si rivolga a Te con la certezza che Sei un Dio compassionevole e Misericordioso, Giusto Giudice, al quale è impossibile piacere senza fede. Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio. Quinto Mistero: Che l’ira non si impossessi della vita dell’uomo. Sui grani grandi: Padre Nostro. E di seguito sullo stesso grano: Santissima Trinità, Il tuo Amore sia accolto da tutta l’umanità cosicché la sincerità, il rispetto e la benevolenza si manifestino nel Tuo Popolo a Tua somiglianza e diventiamo una cosa sola nel Tuo Cuore. Sui grani piccoli del Santo Rosario: Si recita 10 volte: Sapienza Divina, l'Amore Divino è fonte di ogni bene, che questo stesso Amore sia in tutto il Popolo di Dio, che gli interessi umani si fermino, che cessi la discordia e la spiritualità sia in ogni uomo lo specchio del Tuo Amore. Giaculatoria: Sii la mia forza ed il mio rifugio. Sui tre grani del Santo Rosario: Trinità Divina: Che la Pace Divina inondi i cuori di tutti gli uomini, senza distinzione. Trinità Divina: Che lo Spirito Santo ci inondi con il Suo Amore. Trinità Divina: La Pace della Nostra Madre Santissima, che va al di là di ogni comprensione, venga a noi. PREGARE LA SALVE REGINA, IN ONORE DELLA SANTISSIMA REGINA E MADRE. Offerta: Santissima Trinità, che sia la benignità a dirigere la nostra vita e che l'umanità raggiunga il necessario pentimento per sradicare dalla Terra l'avanzata del male. Madre, guidaci al pentimento e ad essere come Te, discepoli fedeli e messaggeri del Tuo Amore. Fare questa offerta sinceramente e terminare con un momento di riflessione spirituale. Amen. Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=TqG6zHy3k4w&list=PLcWzdmwFoBsuv6sJkfeXrPZcg8G4FM9GU&index=14
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13 novembre 2011 – Ora pregate, rilassatevi e gioite, poiché questo tempo è breve MESSAGGIO DA GESU' CRISTO A MARIA DELLA DIVINA MISERICORDIA Mia amatissima figlia, i Miei Messaggi a volte ti confondono, ma questo è comprensibile. Le Mie vie e i piani Divini elaborati da parte del Mio Eterno Padre non sono facili da capire. Mantieni i tuoi pensieri su di Me. Concentrati solo sulla preghiera ed in particolare su quelle preghiere che contribuiranno a salvare i peccatori incalliti dalle fiamme dell’Inferno. Trascorri questo periodo di tempo in silenziosa contemplazione e vera preghiera. Questo è tutto ciò su cui ognuno dei Miei figli deve concentrarsi. Essi devono mirare a portare le loro famiglie e gli amici a Me, in preparazione del Mio arrivo. Pregate, pregate e pregate la Mia Divina Coroncina, per assicurare la salvezza a quelle anime così infestate dal male, per le quali, l’unica salvezza avverrà grazie alle vostre preghiere. Non cercate di spiegare questi tempi ai vostri figli, poiché non capiranno. A molti ciò potrebbe causare inutili paure. Ancora una volta dico a tutti i Miei preziosi figli: Io sto venendo a salvarvi. Ricordate questo: se Io non venissi in questo tempo voi scivolereste via da Me, a causa dei poteri delle forze del male, così prevalenti nel vostro mondo. Io Sono la vostra salvezza e la vostra via di fuga dagli orrori a cui state assistendo nel mondo, causati dalle influenze sataniche presenti ovunque voi guardiate. Figli, dovete aver fiducia nel Mio Amore per voi. Non sapete che Io non vi permetterei di continuare a sopportare questa malvagità? Ad ognuno di voi, figli Miei, Io prometto questo: voi godrete la Nuova Era del Paradiso, come Miei figli scelti. Tuttavia dipenderà da ogni uomo, donna e bambino in età della ragione decidere, se unirsi insieme, come un sol uomo, per godere di questa gloriosa esistenza. Ora pregate, rilassatevi e gioite, poiché questo tempo è breve. Cantate in lode al Mio Eterno Padre, per la gloria che Egli conferirà a tutti coloro che accetteranno la Mia Mano Misericordiosa. Il vostro amato Gesù Salvatore dell’Umanità
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MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A GLYNDA LOMAX DEL 18 SETTEMBRE 2017 IL MOVIMENTO DELLA FLUIDITÀ "Figli Miei, IO vi ho detto che la fine di tutte le cose è iniziata e così è stato. Vedrete svolgersi adesso tutto quello che fu predetto nella Mia Santa Parola, passo dopo passo, passo dopo passo. C'è un movimento che sta arrivando che vi scioccherà. Il nemico vuole essere come Me e sta facendo partire un movimento per provare a creare l'uomo a sua immagine. Questo movimento, Il Movimento della Fluidità, sarà un tentativo di persuadere tutti gli umani ad essere sia maschio che femmina.   Se voi volete conoscere la fine delle cose, guardate all'inizio, nella Mia Santa Parola. È tutto lì."     Nota della veggente: il Signore mi ha mostrato  come Egli ha cominciato a parlarmi che questo movimento sarà un movimento di persone che si opereranno in modo tale divenire equivalenti chirurgici degli ermafroditi. Se voi avete visto una statua di Satana, egli è rappresentato come un ermafrodita, un essere con caratteristiche sessuali sia del sesso maschile, sia del sesso femminile. Isaia 14:12-14 12 Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; 14 salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo». Genesi 5:2 li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.
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Nemo, vincitore festival Eurovision
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https://youtu.be/kua3H0W97xo?feature=shared
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Foto miracolosa di Gesù Cristo Nostro Signore in una chiesa ortodossa, mentre hanno fotografato il calice con la Santissima Eucarestia.
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https://youtu.be/mgWO7BuMvMQ?si=h7Ww1JJ7FFnaKa_f
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MESSAGGIO DI DIO PADRE ONNIPOTENTE A GLYNDA LOMAX DELL'11 MAGGIO 2024, repost 26 APRILE 2016 VINCERE "Figli Miei, lottate per vincere nelle sfide che IO vi ho messo davanti. IO ho scelto ognuna delle vostre sfide per prepararvi per ciò che deve venire nella vostra vita. Se non fosse stato necessario, se non avesse portato un buon risultato, IO non ve lo avrei chiesto. IO ricompenso grandemente i Miei figli ubbidienti che percorrono le Mie Vie - IO non tratterrò da voi le cose buone! IO sono il maestro e solo IO posso vedere cosa sta davanti a voi. IO conosco le trappole del nemico che ha messo per voi. IO conosco quello che vi riserva il vostro futuro. IO so come aumentare le vostre ricompense celesti. UbbiditeMi ora e siate felici." Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!». Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio. Proverbi 8:32 Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! Genesi 4:7 Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo».
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"Mia amata, dì ai tuoi fratelli che tutto procederà, anche quando sembrerà che la sofferenza si sia arrestata". È nei momenti di stallo che dobbiamo rimanere maggiormente vigili, con la candela accesa e tenerci per Mano alla Madonna. Ricordiamoci che alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà e che quello che accadrà sulla Terra viene annunciato dal Cielo; le stelle brilleranno sempre, anche se gli uomini non le guarderanno. Coperti dal Manto della Madonna, restiamo uniti nei Sacri Cuori. Amen.
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MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A LUZ DE MARIA - 12 MAGGIO 2024 Miei amati figli, vi benedico, vi amo. Quanta incertezza e quanto dolore stanno vivendo i Miei figli in questo momento! LA STOLTEZZA DEI MIEI FIGLI NON PERMETTE LORO DI VIVERE NELLA REALTÀ... (Cf. Prov. 1,7; Prov. 18,2; Prov. 29,11) CONTINUANO A NON ESSERE COERENTI CON QUELLO CHE STANNO VIVENDO E CON LA VERITÀ DI QUESTO MOMENTO. Figli amati, nel corso della vita pregate in ogni momento, cosicché con la preghiera, con le opere e con le azioni, vi trasformiate interiormente, senza sbandierarlo, senza dirlo, ma con umiltà, favorendo un comportamento e un modo di agire a Mia Somiglianza. ORA! ORA! ORA! È IL MOMENTO DELLA CONVERSIONE FIGLI MIEI! Non aspettate un altro momento, il momento è questo, in cui assieme al cambiamento della Creazione, voi dovete condividere il cambiamento interiore. Per essere partecipi dell'effusione del Mio Spirito, (cfr. Gv. 14, 15-17;25-26) dovete essere degni di ricevere le benedizioni del Mio Spirito, che porterà frutti negli uomini di buona volontà. Miei amati, in Cielo e sulla Terra vedrete altri segnali, perché vi possiate risvegliare da quel letargo in cui vi sta mantenendo il Nemico dell'anima. La terra continuerà a tremare fortemente cosicché vi destiate e vi convertiate; le acque si agiteranno in continuazione, per purificare il peccato dell'umanità, che Mi rifiuta e Mi disobbedisce. Io sono Misericordia e vi sto chiamando, pertanto ciascuno di voi deve uscire dal fango in cui state vivendo spiritualmente ed elevarsi al di sopra di questo fango, lasciandovi nutrire dal Mio Spirito, per poter essere persone nuove e, tenendo per Mano la Mia Santissima Madre, superare l'umana volontà. Con l'umiltà e il silenzio della Mia amata Madre, che ogni vostro comportamento e modo di agire siano per la Mia Gloria, mettendovi all'ultimo posto tra i vostri fratelli, così renderete testimonianza di essere Miei figli. ANCHE A FATIMA, MIA MADRE VI HA LASCIATO LA SUA PAROLA, CHE RIGUARDA TUTTA L'UMANITÀ, INCLUSE LE BENEDIZIONI E LA SOFFERENZA DI QUESTA GENERAZIONE, EVIDENZIANDO CHE VOI SIETE I SUOI FIGLI E CHE VI AMA TUTTI. MIA MADRE VI ASPETTA E VI HA TRAMANDATO LA SUA FEDELTÀ ALLA NOSTRA SACRA TRINITÀ. LEI È LA MIA AMATISSIMA MADRE, LA PORTA DEL CIELO E IL SUO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ. Pregate figli Miei, pregate, le tensioni cresceranno, altre nazioni entreranno nello scenario della guerra. Pregate figli Miei, pregate, l'Europa soffrirà a causa dell'avanzare della guerra; le parole del leader della Russia vi faranno meditare sulle vicissitudini della Terza Guerra Mondiale, ma non temete figli, non temete. Io interverrò prima che la superbia umana distrugga ciò che è di proprietà Divina. Pregate figli Miei, pregate, le acque si innalzeranno sulla terra, pregate; dove abitano tanti dei Miei figli la terra tremerà, pregate per San Francisco. Pregate figli Miei, pregate, Mia Madre è Madre dell'umanità e si prende cura dei Suoi figli, Lei vi protegge e vi ama, figli Miei. Pregate figli Miei, pregate, arriverà l'oscurità, voi mantenete la Mia Luce nel vostro cuore. Miei amatissimi, ricevete la Mia Benedizione, vi amo. Il vostro Gesù AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO COMMENTO DI LUZ DE MARIA Fratelli: Nostro Signore Gesù Cristo mi ha chiesto di condividere con voi queste parole: In quanto Suoi figli, la Sua Infinita Misericordia rimane aperta per noi; quello che dobbiamo fare è pentirci al più presto e ricorrere al Sacramento della Confessione, mettendo in pratica la penitenza. Fratelli, la cosa più importante, al di sopra di tutto quello che sta succedendo in questo momento, è la preparazione spirituale e non dobbiamo dimenticarlo. Con santa pazienza, noi siamo in attesa di gravi accadimenti, ma tra l’umanità c'è un gran numero di nostri fratelli che non sanno cosa stia succedendo e che cosa potrà accadere da un momento all'altro. Nostro Signore mi ha detto:
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STORIA DI UN’ANIMA Santa Teresina di Lisieux (o del Bambino Gesù) “PRIMA COMUNIONE E SOFFERENZE GRANDI” (ventitreesima parte) L’anno dopo, che fu quello della partenza della mia cara Madrina, la Zia mi invitò ancora, ma questa volta da sola, e io mi trovai così spaesata che dopo due o tre giorni caddi ammalata e mi dovettero riportare a Lisieux; la mia malattia che si pensava fosse grave, non era altro che la nostalgia dei Buissonnets, appena vi misi piede tornò la salute... Ed era ad una bambina così che il Buon Dio avrebbe portato via l'unico appoggio che la teneva attaccata alla vita!... Appena seppi la determinazione di Maria, io decisi di non prendermi più alcuna gioia sulla terra... Dopo l'uscita dal pensionato, mi ero sistemata nell'antica stanza di pittura di Paolina e l’avevo sistemata a piacer mio. Era un vero bazar, un miscuglio di pietà e stranezze, un giardino e una voliera... Così, sul fondo spiccava sul muro una grande croce di legno nero senza Cristo, qualche disegno che mi piaceva; su un altro muro, una cesta con guarnizione di mussola e di nastri rosa con erbe profumate e fiori; sull'ultima parete campeggiava, solo, il ritratto di Paolina a dieci anni; sotto quel ritratto c'era un tavolo su cui era appoggiata una grande gabbia che racchiudeva un grande numero di uccelli il cui cinguettio melodioso rompeva la testa ai visitatori, ma non alla loro padroncina che li amava tanto... C'era anche il “mobiletto bianco” pieno dei miei libri di studio, quaderni, ecc... su quel mobile era posata una statua della Vergine Santa con dei vasi sempre ornati di fiori veri, e dei candelieri; attorno c'erano tante piccole statue di santi e di sante, panierini di conchiglie, scatole di cartoncino bristol, ecc...! Infine il mio giardino appeso davanti alla finestra dove curavo vasi da fiori (i più rari che potevo trovare); avevo ancora una giardiniera dentro il “mio museo”, e ci tenevo la mia pianta preferita... Davanti alla finestra c'era il mio tavolo coperto da un tappeto verde, e su quel tappeto avevo messo, proprio in mezzo, una clessidra, una statuetta di San Giuseppe, un portaorologi, dei cestini di fiori, un calamaio ecc...alcune sedie zoppe, e il letto incantevole della bambola di Paolina completavano tutto il mio arredamento. Davvero quella povera soffitta era un mondo mio, e come il Sig. De Maistre potrei comporre un libro intitolato: “Passeggiata attorno alla mia camera”. Era in questa camera che mi piaceva restare sola per ore intere per studiare e meditare davanti alla bella veduta che si apriva davanti ai miei occhi...
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https://telegra.ph/CROCIATE-DI-PREGHIERA-05-15-2
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Spiritualmente incatenati, guardiamo inebetiti «con urla e stridore di denti» la nostra vita andata in fumo: odiando e tormentati! Senti? Noi qui beviamo l’odio come acqua. Anche l’uno verso l’altro. Soprattutto noi odiamo Dio. Te lo voglio rendere comprensibile. I beati in Cielo devono amarlo, perché essi lo vedono senza velo, nella sua bellezza abbagliante. Ciò li beatifica talmente, da non poterlo descrivere. Noi lo sappiamo, e questa cognizione ci rende furibondi. Gli uomini in Terra, che conoscono Dio dalla creazione e dalla Rivelazione, possono amarLo; ma non ne sono costretti. Il credente – lo dico digrignando i denti – il quale, meditabondo, contempla Cristo in croce, con le braccia stese, finirà con l’amarLo. Ma colui, al quale Dio si avvicina solo nell’uragano, come punitore, come Giusto Vendicatore, perché un giorno fu da lui ripudiato, come avvenne di noi. Costui non può che odiarLo, con tutto l’impeto della sua malvagia volontà, eternamente, in forza della libera accettazione con la quale, morendo, abbiamo esalato l’anima nostra e che neppure ora ritiriamo e non avremo mai la volontà di ritirarla. Comprendi ora perché l’inferno dura eternamente? Perché la nostra ostinazione giammai si scioglierà da noi. Costretta, aggiungo che Dio è misericordioso persino verso di noi. Dico «costretta», poiché anche se dico queste cose volutamente, pure non mi è permesso di mentire, come volentieri vorrei. Molte cose le affermo contro la mia volontà. Anche la foga d’improperi, che vorrei vomitare, la devo strozzare. Dio fu misericordioso verso di noi col non lasciare esaurire sulla Terra la nostra malvagia volontà, come noi saremmo stati pronti a fare. Ciò avrebbe aumentato le nostre colpe e le nostre pene. Egli ci fece morire anzi tempo, come me, o fece intervenire altre circostanze mitiganti. Ora Egli si dimostra misericordioso verso di noi col non costringerci ad avvicinarci a Lui più di quanto lo siamo in questo remoto luogo infernale; ciò diminuisce il tormento. Ogni passo che mi portasse più vicino a Dio, mi cagionerebbe una pena maggiore di quella che a te recherebbe un passo più vicino ad un rogo ardente. Ti sei spaventata, quando io una volta, durante il passeggio, ti raccontai che mio padre, pochi giorni prima della tua prima Comunione, mi aveva detto: «Annettina, cerca di meritarti un bel vestitino: il resto è una montatura». Per il tuo spavento quasi mi sarei perfino vergognata. Ora ci rido sopra. L’unica cosa ragionevole in quella montatura era che ci si ammetteva alla Comunione solo a dodici anni. Io allora ero abbastanza presa dalla mania dei divertimenti mondani; così, senza scrupoli, mettevo in un canto le cose religiose e non diedi grande importanza alla prima Comunione. Che parecchi bambini vadano ora alla Comunione già a sette anni, ci mette in furore. Noi facciamo di tutto per dare ad intendere alla gente che ai bambini manca una cognizione adeguata. Essi devono prima commettere alcuni peccati mortali. Allora la bianca Particola non fa più in essi gran danno, come quando nei loro cuori vivono ancora la fede, la speranza e la carità – puh! questa roba – ricevute nel Battesimo. Ti ricordi come abbia già sostenuto sulla Terra questa opinione? Ho accennato a mio padre. Egli era sovente in lite con la mamma. Te ne feci allusione solo raramente; me ne vergognavo. Cosa ridicola la vergogna del male!
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Clara, non pregare per me! Sono dannata! Testimonianza scioccante (prima parte) Clara e Annetta, giovanissime, lavoravano in una ditta commerciale a (***), in Germania. Non erano legate da profonda amicizia, ma da semplice cortesia. Lavoravano ogni giorno l’una accanto all’altra e non poteva mancare uno scambio di idee. Clara si dichiarava apertamente religiosa e sentiva il dovere d’istruire e richiamare Annetta, quando questa si dimostrava leggera e superficiale in fatto di religione. Trascorsero qualche tempo assieme; poi Annetta contrasse matrimonio e si allontanò dalla ditta. Nell’autunno di quell’anno, Clara trascorreva le vacanze in riva al Lago di Garda. Verso la metà di settembre la mamma le mandò dal paese natio una lettera: «È morta Annetta. è rimasta vittima di un incidente automobilistico. L’hanno sepolta ieri nel Waldfriedhof». La notizia spaventò la buona signorina, sapendo che l’amica non era stata tanto religiosa. Era preparata a presentarsi davanti a Dio?… Morendo all’improvviso, come si sarà trovata?… L’indomani ascoltò la santa Messa e fece anche la Comunione in suo suffragio, pregando fervorosamente. La notte, dieci minuti dopo la mezzanotte, ebbe luogo la visione… «Non pregare per me: sono dannata»! Clara, non pregare per me! Sono dannata! Se te lo comunico e te ne riferisco piuttosto lungamente, non credere che ciò avvenga a titolo d’amicizia. Noi qui non amiamo più nessuno. Lo faccio come costretta. Lo faccio come «parte di quella potenza che sempre vuole il male e opera il bene». In verità vorrei vedere anche te approdare a questo stato, dove io ormai ho gettato l’ancora per sempre. Non stizzirti di questa intenzione. Qui, noi pensiamo tutti così. La nostra volontà è impietrita nel male, in ciò che voi appunto chiamate «male». Anche quando noi facciamo qualche cosa di «bene», come io ora spalancandoti gli occhi sull’inferno, questo non avviene con buona intenzione. Ti ricordi ancora che quattro anni fa ci siamo conosciute a (***), Allora avevi ventitré anni e ti trovavi là già da mezzo anno quando ci arrivai io. Tu mi hai levata da qualche impiccio; come principiante, mi hai dato dei buoni indirizzi. Ma che vuol dire «buono»? Io lodavo il tuo «amore del prossimo». Ridicolo! Il tuo soccorso derivava da pura civetteria, come, del resto, io sospettavo già fin d’allora. Noi non conosciamo qui nulla di buono. In nessuno. Il tempo della mia giovinezza lo conosci. Certe lacune le riempio qui. Secondo il piano dei miei genitori, a dire il vero, non sarei neanche dovuta esistere. Capitò loro appunto una «disgrazia». Le mie due sorelle avevano già quattordici e quindici anni, quando io venni alla luce. Non fossi mai esistita! Potessi ora annientarmi, sfuggire a questi tormenti! Nessuna voluttà uguaglierebbe quella con cui lascerei la mia esistenza; come un vestito di cenere, che si perde nel nulla. Ma io devo esistere. Devo esistere così, come mi sono fatta io: con una esistenza fallita. Quando papà e mamma, ancora giovani, si trasferirono dalla campagna in città, ambedue avevano perduto il contatto con la Chiesa. E fu meglio così. Simpatizzarono con la gente non legata alla Chiesa. Si erano conosciuti in un ritrovo danzante e dopo sei mesi «dovettero» sposarsi. Nella cerimonia nuziale rimase attaccata a loro tant’acqua santa, che la mamma si recava in chiesa alla Messa domenicale un paio di volte l’anno. Non mi ha mai insegnato a pregare davvero. Si esauriva nella cura quotidiana della vita, benché la nostra situazione non fosse disagiata. Parole, come «Messa», «istruzione religiosa», «Chiesa», le dico con una ripugnanza interna senza pari. Aborrisco tutto questo, come odio chi frequenta la Chiesa e in genere tutti gli uomini e tutte le cose. Odio verso Dio Da tutto, infatti, ci deriva tormento. Ogni cognizione ricevuta in punto di morte, ogni ricordo di cose vissute o sapute, è per noi una fiamma pungente. E tutti i ricordi ci mostrano quel lato che in essi era grazia e che noi di sprezzammo. Quale tormento è questo! Noi non mangiamo, non dormiamo, non camminiamo con i piedi.
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MESSAGGI DI CARBONIA - COLLE DEL BUON PASTORE CALA IL SIPARIO SU QUESTA ERA ANTICA, IL TEMPO NUOVO VIENE NELLA BELLEZZA DEL DIO VIVENTE. Carbonia 15.05.2024 Cala il sipario su questa Era antica, il tempo nuovo viene nella bellezza del Dio vivente. "La Casa di Davide si affaccia a questa Umanità incredula e perversa, la Mano di Dio già discende nella Sua giustizia! Popolo Mio, popolo eletto, a te oggi Mi rimetto: Sono il tuo Salvatore, il tuo Dio Amore, chiedo conforto e fedeltà a Me, non deviare dai Miei Comandi, non volgere il tuo cuore altrove, Io sono Colui che tutto può. Siate amorevoli tra di voi, non ostacolate la Mia Opera, non tradite! Le vostre offerte a Me siano veritiere, non offendete il vostro Dio Amore perché la Sua giustizia non vi colga. Cala il sipario su questa Era antica, il tempo nuovo viene nella bellezza del Dio vivente. Amati figli, oh voi tutti che lavorate per la realizzazione del Mio Progetto salvifico, in verità vi dico: siate uomini di pace e amore, convertite i vostri fratelli, conduceteli a Me; bramo aprirvi il Mio Giardino celeste, colmo di ogni Mio bene, da vivere nella pienezza del Mio Tutto. Vi attendo davanti al Cancello per aprirlo al vostro arrivo. Desidero donarvi a godere la vera vita in Me. Sono tutto Amore, sono Amore puro, in Me è la Vita eterna nel gaudio immenso dell’infinito Mio Amore. Figli di Gerusalemme, eccomi a voi, vi prendo per mano e vi nutro del Mio Santo Spirito. La vostra vita sta per cambiare, state per essere trasfigurati in Me. Gioiscano le vostre anime, a breve godranno della loro libertà, gioiscano i vostri corpi nella loro trasformazione a esseri nuovi e perfetti in Dio. La grazia di Dio è per i Suoi eletti, per coloro che Lo hanno riconosciuto e seguito senza incertezze. Tuona la voce del Creatore su questa Umanità perdutasi nelle illusioni del Demonio. Dio richiama a Sé i Suoi amati figli, desidera ardentemente la loro salvezza, brama riaverli Suoi. Abbracciate il santo Vangelo, o uomini, credete alle profezie di Fatima. Il mostro dalle sette teste e dieci corna vi sta avvolgendo a Sé, attenti a non cadere nella sua rete mortale. Pregate e digiunate, o uomini, abbandonate le cose di questo mondo, rivolgete il vostro cuore al Cielo da dove viene la vostra salvezza. Nubi nere, dense di fumo, avvolgeranno a breve la Terra. Satelliti in caduta verso la Terra. Potenti esplosioni solari in corso. Grandine, pioggia, vento, tornado, metteranno in ginocchio questa Umanità. Scosse telluriche in corso. Mari in forte agitazione stanno per abbattersi sulla terra ferma. Non state vicini alle coste. Malattie sconosciute già colpiscono l’uomo: ci saranno molte morti. L’avversario sta mettendo in azione il suo male peggiore: … il nucleare! Chiedo al Mio amato popolo la vera conversione. Tornate al Padre vostro che è nei Cieli, o uomini, non c’è tempo da perdere, la mossa del nemico infernale è per scatenarsi su questa Umanità ignara del male che la colpirà all’improvviso. Mettetevi al riparo o uomini! Consacratevi al Cuore Immacolato di Maria! Affidatevi a Lei! Confidate nel Suo Materno aiuto."
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CONTRO IL MODERNISMO “Quando ci fosse un pericolo per la Fede, i sudditi sarebbe tenuti a rimproverare i loro Prelati, anche pubblicamente!” S. Tommaso d’Aquino “La verità, soprattutto quando incombe un pericolo, deve essere predicata pubblicamente, né deve farsi il contrario per il fatto che alcuni se ne scandalizzano!” S. Tommaso d’Aquino
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STORIA DI UN’ANIMA Santa Teresina di Lisieux (o del Bambino Gesù) “PRIMA COMUNIONE E SOFFERENZE GRANDI” (ventiquattresima parte) Quando seppi della partenza di Maria la mia camera perse per me ogni incanto, non volevo lasciare un solo istante la mia cara sorella che doveva volarsene via presto... Quanti atti di pazienza le ho fatto praticare! Ogni volta che passavo davanti alla porta della sua camera bussavo fino a che mi apriva e l'abbracciavo con tutto il cuore, volevo fare provvista di baci per tutto il tempo che dovevo restarne priva. Un mese prima del suo ingresso al Carmelo, Papà ci portò ad Alencon, ma il viaggio fu lontano dal rassomigliare al primo, e tutto in esso fu per me tristezza e amarezza. Non potrei dire le lacrime che versai sulla tomba di mamma, perché avevo dimenticato di portare un mazzo di fiordalisi colti per lei. Mi facevo un dolore di tutto! Era il contrario di adesso, perché il Buon Dio mi fa la grazia di non essere abbattuta da nessuna cosa passeggera. Quando mi ricordo del tempo passato l'anima mia trabocca di riconoscenza vedendo i favori che ho ricevuti dal Cielo, in me c'è stato un cambiamento tale che non mi si riconosce... È vero che desideravo la grazia “di avere un impero assoluto sulle mie azioni, di esserne la signora e non la schiava”. Queste parole dell'imitazione mi toccavano profondamente, ma io dovevo per così dire comprare con i miei desideri questa grazia inestimabile; non ero ancora che una bambina che non pareva aver altra volontà che quella degli altri, e la cosa faceva dire alle persone di Alencon che ero debole di carattere... Fu durante questo viaggio che Leonia fece il suo tentativo dalle clarisse; provai dolore per il suo ingresso straordinario, perché l'amavo molto e non avevo potuto abbracciarla prima della sua partenza.
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Clara, non pregare per me! Sono dannata! Testimonianza scioccante (seconda parte) Per noi qui tutto è lo stesso. I miei genitori neanche dormivano più nella medesima camera; ma io con la mamma e il papà nella camera attigua, dove poteva rincasare liberamente a qualsiasi ora. Beveva molto; in tal modo scialacquava il nostro patrimonio. Le mie sorelle erano ambedue impiegate e abbisognavano esse stesse, dicevano, del denaro che guadagnavano. La mamma cominciò a lavorare per guadagnare qualche cosa. Nell’ultimo anno di vita, papà picchiava spesso la mamma, quando lei non gli voleva dar nulla. Verso di me, invece, fu sempre amorevole. Un giorno – te l’ho raccontato e tu, allora, ti sei urtata del mio capriccio (di che cosa non ti sei urtata nei miei riguardi?) – un giorno dovette portare indietro, per ben due volte, le scarpe comprate, perché la forma e i tacchi non erano per me abbastanza moderni. La notte in cui mio padre fu colpito da apoplessia mortale, avvenne qualche cosa che io per timore di un’interpretazione disgustosa non riuscii a confidarti. Ma ora devi saperlo. È importante per questo: allora, per la prima volta, fui assalita dal mio spirito tormentatore attuale. Dormivo in una camera con mia madre: i suoi respiri regolari dicevano il suo profondo sonno. Quand’ecco mi sento chiamare per nome. Una voce ignota mi dice: «Che sarà se muore papà»? L’amore nelle anime in stato di grazia Non amavo più mio padre, dacché trattava così villanamente la mamma; come del resto non amavo fin d’allora assolutamente nessuno, ma ero solamente, affezionata ad alcune persone che erano buone verso di me. L’amore senza speranza di contraccambio terreno vive solo nelle anime in stato di Grazia. E io non lo ero. Così risposi alla misteriosa domanda senza darmi conto donde venisse: «Ma non muore mica»! Dopo una breve pausa, di nuovo la stessa domanda chiaramente percepita. «Ma non muore mica»! mi scappò ancora di bocca, bruscamente. Per la terza volta fui richiesta: «Che sarà se muore papà»? Mi si presentò alla mente come papà spesso veniva a casa piuttosto ubriaco, strepitava, maltrattava la mamma e come egli ci aveva messo in una condizione umiliante dinanzi alla gente. Perciò gridai indispettita: «E gli sta bene»! Allora tutto tacque. La mattina seguente, quando la mamma volle mettere in ordine la stanza del babbo, trovò la porta chiusa a chiave. Verso mezzogiorno si forzò la porta. Mio padre, mezzo vestito, giaceva cadavere sul letto. Nell’andare a prendere la birra in cantina doveva essersi buscato qualche accidente. Era già da lungo tempo malaticcio. Marta (*) e tu mi avete indotta ad entrare nell’Associazione delle Giovani. Veramente non ho mai nascosto che trovavo abbastanza intonate con la moda parrocchiale le istruzioni delle due direttrici, le signore (*). I giochi erano divertenti. Come sai, vi ebbi subito una parte direttiva. Ciò mi andava a genio. Anche le gite mi piacevano. Mi lasciai perfino indurre alcune volte ad andare alla Confessione e alla Comunione. A dire il vero, non avevo nulla da confessare. Pensieri e discorsi per me non avevano importanza. Per azioni più grossolane, non ero abbastanza corrotta. Tu mi ammonisti una volta: «Anna, se non preghi ti dannerai»! Io pregavo davvero poco, e anche questo solo svogliatamente. Allora tu avevi purtroppo ragione. Tutti coloro che bruciano nell’inferno non hanno pregato o non hanno pregato abbastanza. Il primo passo verso Dio La preghiera è il primo passo verso Dio. E rimane il passo decisivo. Specialmente la preghiera a Colei che fu Madre di Cristo, il nome della quale noi non nominiamo mai. La devozione a Lei strappa al demonio innumerevoli anime, che il peccato gli consegnerebbe infallibilmente nelle mani. Proseguo il racconto consumandomi d’ira. È solo perché devo. Pregare è la cosa più facile che l’uomo possa fare sulla Terra. E proprio a questa cosa facilissima Dio ha legato la salvezza di ognuno.
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A chi prega con perseveranza Egli, a poco a poco, dà tanta luce, lo fortifica in maniera tale che alla fine anche il peccatore più impantanato si può definitivamente rialzare. Fosse pure ingolfato nella melma fino al collo. Negli ultimi tempi della mia vita non ho più pregato come di dovere, e così mi sono privata delle grazie, senza le quali nessuno può salvarsi. Qui non riceviamo più nessuna grazia. Anzi, quand’anche le ricevessimo, le rifiuteremmo cinicamente. Tutte le fluttuazioni dell’esistenza terrena sono cessate in quest’altra vita. Da voi, sulla Terra, l’uomo può salire dallo stato di peccato allo stato di grazia e dalla grazia cadere nel peccato, spesso per debolezza, talvolta per malizia. Con la morte questo salire e scendere finisce, perché ha la sua radice nella imperfezione dell’uomo terreno. Ormai abbiamo raggiunto lo stato finale. Già col crescere degli anni, i cambiamenti divengono più rari. È vero, fino alla morte si può sempre rivolgersi a Dio o rivolgergli le spalle. Eppure, quasi trascinato dalla corrente, l’uomo, prima del trapasso, con gli ultimi deboli resti della volontà, si comporta come era abituato in vita. La consuetudine, buona o cattiva, diviene una seconda natura. Questa lo trascina con sé. Così avvenne anche a me. Da anni vivevo lontana da Dio. Per questo, nell’ultima chiamata della grazia mi risolvetti contro Dio. Non fu il fatto che peccassi spesso a esser fatale per me, ma che io non volli più risorgere. Tu mi hai più volte ammonita di ascoltare le prediche, di leggere libri di pietà. «Non ho tempo», era la mia risposta ordinaria. Non ci mancava altro per aumentare la mia incertezza interna! Del resto, devo constatare questo: dal momento che la cosa era ormai così avanzata, poco prima della mia uscita dall’Associazione delle Giovani, mi sarebbe riuscito enormemente gravoso mettermi su un’altra via. Io mi sentivo malsicura ed infelice. Ma davanti alla conversione si ergeva una muraglia. Tu non lo devi aver sospettato. Tu te l’eri rappresentata così semplice, quando un giorno mi dicesti: «Ma fa una buona confessione, Anna, e tutto è a posto». Io sentivo che sarebbe stato così. Ma il mondo, il demonio, la carne mi tenevano già troppo saldamente nei loro artigli. Il demonio influisce sulle persone All’influsso del demonio non credetti mai. E ora attesto che egli influisce gagliardamente sulle persone che si trovano nella condizione in cui mi trovavo io allora. Soltanto molte preghiere, di altri e di me stessa, congiunte con sacrifici e sofferenze, mi avrebbero potuta strappare da lui. E anche ciò, a poco a poco. Se ci sono pochi ossessi esternamente, di ossessi internamente ce n’è un formicaio. Il demonio non può rapire la libera volontà a coloro che si danno al suo influsso. Ma in pena della loro, per dir così, metodica apostasia da Dio, questi permette che il maligno si annidi in essi. Io odio anche il demonio. Eppure egli mi piace, perché cerca di rovinare voialtri; odio lui e i suoi satelliti, gli spiriti caduti con lui al principio del tempo. Essi si contano a milioni. Girovagano per la Terra, densi come uno sciame di moscerini, e voi neanche ve ne accorgete. Non tocca a noi riprovati di tentarvi; questo è ufficio degli spiriti decaduti. Veramente, ciò accresce ancor più il tormento ogni volta che essi trascinano quaggiù all’inferno un’anima umana. Ma che cosa non fa l’odio? Benché io camminassi per sentieri lontani da Dio, Dio mi seguiva. Preparavo la via alla grazia con atti di carità naturale, che compivo non di rado per inclinazione del mio temperamento. Talvolta, Dio mi attirava in una chiesa. Allora sentivo come una nostalgia. Quando curavo la mamma malaticcia, nonostante il lavoro d’ufficio durante il giorno, e in certo modo mi sacrificavo davvero, questi allettamenti di Dio agivano potentemente. Una volta, nella chiesa dell’ospedale, in cui tu mi avevi condotta durante la pausa del mezzogiorno, mi venne qualcosa addosso che sarebbe bastato un solo passo per la mia conversione: io piansi!
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