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NON RINUNCIO ALLA DENUNCIA

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Repost from Rossella Fidanza
La ricostruzione di Gaza costerà 30-40 miliardi di dollari - Agenzia ONU Secondo le stime del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, la ricostruzione di Gaza potrebbe durare decenni, se portata avanti attraverso processi regolari, con circa 37 milioni di tonnellate di macerie lasciate dai bombardamenti di Israele. "L'entità della distruzione è enorme e senza precedenti... Si tratta di una missione che la comunità globale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale", ha dichiarato l'assistente segretario generale delle Nazioni Unite Abdallah al-Dardari. Riparare Gaza = 30 miliardi di dollari. Ultimo "pacchetto di aiuti" per prolungare la guerra = 60 miliardi di dollari. Benvenuti nella Bidenomica! https://www.theguardian.com/world/article/2024/may/02/rebuilding-homes-in-gaza-will-cost-40bn-and-take-16-years-un-finds
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Rebuilding homes in Gaza will cost $40bn and take 16 years, UN finds

Agency pushing to raise funds as research shows 44 years of development in health and education could be erased by the war

Grandissima Ornella Mariani 👏 https://youtu.be/Jw-exu0O7Ys?si=GBVQ-iFSFjofJNWf
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Prof. Ornella Mariani senza freni in diretta TV a Canale Italia

Interventi tratti dalla trasmissione di venerdì 12 Aprile 2024 che potete vedere in versione integrale a questo link

https://www.youtube.com/watch?v=EPbI_RBLkgY&list=PLREnjsW9RpXynyNwF6r9Y2q_0uBvb6k-U&index=7

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Nell'era dell'informazione, l'ignoranza è una scelta !

Repost from Rossella Fidanza
Rafah viene decimata, non c’è più nessun altro posto dove andare. Israele sta attualmente bombardando più di 1,7 milioni di civili intrappolati a Rafah, l'ultimo luogo di rifugio di Gaza. In questo momento a Rafah è in corso un massacro e il mondo tace. https://x.com/mhdksafa/status/1785433472233816525
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Autovelox approvati ma non omologati, i timori dell’Anci: “In Italia sono quasi tutti così” - la Repubblica https://www.repubblica.it/cronaca/2024/04/21/news/autovelox_omologati_cassazione_treviso_anci_multe-422667135/ QUINDI NULLI😁😁 QUINDI ANCHE TUTTE LE MULTE🤷🤷🤷 NULLE.... https://t.me/DanieleCasu IL PIANO - LA RINASCITA DELL'UMANITÀ🔴
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Autovelox approvati ma non omologati, i timori dell’Anci: “In Italia sono quasi tutti così”

La sentenza della Corte di Cassazione a favore di un automobilista di Treviso apre una serie di possibili ricorsi. E le casse dei Comuni rischiano di svuotarsi

Repost from Rossella Fidanza
Alla fine, quello che aveva mandato in onda Report a dicembre 2023 sembra plausibile... Al posto di Vannacci poteva esserci qualunque altro militare di carriera Pinco Pallino, il punto non è questo, ma cosa è stato mosso. Qui potete rivedere il servizio completo https://www.raiplay.it/video/2023/12/Il-candidato-al-contrario--Report-10122023-726199e6-a028-49d1-bb85-5df6a1ecfa6b.html?wt_mc%3D2.app.cpy.raiplay_vod_Report_Il+candidato+al+contrario.%26wt
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Repost from Rossella Fidanza
È di questi giorni una lettera firmata dalla più autorevoli associazioni per i diritti digitali – AccessNow ed Edri – che assieme ad altre decine di gruppi hanno scritto una lettera aperta all’Europa, chiedendo di rivedere quel semaforo verde. Per i motivi tecnici che sono gli stessi del 2011: perché in Israele non c’è nessuna norma che obblighi la trasparenza nell’uso dei dati, non esiste possibilità per un cittadino di un altro paese di ricorrere contro l’uso distorto dei suoi dati, perché è stata sempre troppo ampia la discrezionalità assegnata all’esercito e alle forze di polizia. Accentuata dal tentativo – pre 7 ottobre, va ricordato – di Netanyahu di minare ulteriormente l’indipendenza della magistratura. Ma oltre a tutto ciò, c’è quel che è avvenuto e sta avvenendo a Gaza. Dove ora si sa che le stragi dell’esercito israeliano sono state compiute, guidate dall’intelligenza artificiale, istruita rubando i dati dei palestinesi. Controllando, sorvegliando qualsiasi cosa, dai telefonini, alle tv, alle mail. Un immenso database all’origine delle stragi. Eppure l’Europa, questa Europa, ha dato il via libera al governo di Tel Aviv. Ignorando le denunce e le stesse leggi europee. Ce n’è una che imporrebbe il giudizio automatico di «non adeguatezza» per gli Stati che prelevano dati da altri paesi senza autorizzazione. E i territori occupati, così come il Golan, per la giurisprudenza internazionale non fanno parte del territorio di Israele. L’Europa, questa Europa, ha dunque ignorato qualsiasi norma, qualsiasi sua norma. Ma soprattutto, in questi mesi, ha ignorato, una volta di più, qualsiasi obbligo morale. Dice Marwa Fatafta che per AccessNow, segue da anni le vicende in Medio Oriente. «I trasferimenti indiscriminati di dati personali da e verso i territori occupati sono stati determinanti per la costruzione dell’apparato di sorveglianza di massa, decisivi per la costruzione di database biometrici dei palestinesi e il loro utilizzo per liste di uccisioni generate dall’intelligenza artificiale a Gaza. Israele non può in alcun modo essere considerato un paradiso per la protezione dei dati». La Commissione europea deve ripensarci. E deve ripensarci ora. (2/2)
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European Commission's decision to allow data flows to Israel alarms privacy experts - European Digital Rights (EDRi)

The European Commissioner for Justice must provide further clarity on the decision to renew Israel’s status in the adequacy review.

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Repost from Rossella Fidanza
Israele potrà trasferire nel suo paese i dati dei cittadini europei. Come se niente fosse, come non ci fosse un genocidio, come se fosse un paese sicuro dal punto di vista della privacy. Come se sulla sorveglianza di massa non avesse costruito gli strumenti per le stragi a Gaza. La notizia è di qualche tempo fa, ma si è saputa solo ora: la Commissione di Bruxelles ha dato via libera alla possibilità del trasferimento dei dati da e verso Israele. Dati dei cittadini del vecchio continente. Che ora potrebbero essere profilati, controllati, spiati da Tel Aviv. In Europa, come sanno tutti, la materia è regolata da una serie di leggi, racchiuse nel Gdpr. Sono le norme più avanzate nel mondo, che garantiscono – forse sarebbe meglio usare il condizionale: che garantirebbero, perché non sempre sono applicate rapidamente ed in ogni loro parte -,molte difese. A tutela della privacy, contro i tentativi di profilazione, che assicurano un diritto di scelta delle persone sull’uso dei propri dati. C’è però il problema di come questi dati vengono utilizzati – o inviati – in paesi extra europei. Un tema regolato anche questo dalle leggi, perché per ogni stato preso in esame, la Commissione deve fornire un giudizio «di adeguatezza». Deve insomma decidere se quel paese garantisce gli stessi standard del Gdpr. Un tema del quale si è sempre discusso molto, perché la grande maggioranza delle big tech o dei gruppi che controllano i social hanno – o avevano – sede al di fuori del vecchio continente, negli States. Dove il Gdpr non ha «competenza», non è applicabile. Si è provato a superare l’impasse – una impasse che infastidiva molto i giganti del settore – con accordi quadro fra la Ue e gli Usa. Va anche detto che tanti colossi hanno scelto di inventarsi una filiale “autonoma” nei paesi europei, in modo da evitare il giudizio della Commissione. Ma per gli altri si è ricorso ad intese. Accordi improbabili, però, firmati con tanto di cerimonie ufficiali, visto che in America le tutele a difesa dei dati sono meno che minime. Accordi che la Corte di Bruxelles ha sempre bocciato, dopo le denunce delle associazioni per i diritti, guidati soprattutto dal gruppo noyb – none of your business -, fondato da un giovane avvocato austriaco, Max Schrems. Ed infatti le sentenze che hanno bocciato quelle intese perché non erano in grado di garantire ai cittadini europei gli stessi diritti, sono chiamate nella giurisprudenza Schrems1, Schrems2, e via così. L’ultima intesa, con Biden, un po’ di mesi fa. Anche questa ora sottoposta da Max Schrems al vaglio dei giudici. Analogo – ma con molta meno risonanza mediatica – il discorso che riguarda Israele. Che già nel 2011 fu considerato paese non proprio sicuro. E molti, anche fra i tecnici incaricati dalla Ue, suonarono un campanello di allarme, sostenendo che le leggi israeliane non garantivano la tutela della privacy. All’epoca, la Commissione si accontentò della promessa di Tel Aviv di adeguare qualche norma. Cosa che non è avvenuta. Eppure, all’inizio di quest’anno (ma come detto, lo si è saputo solo ora), la Commissione ha di nuovo concesso il semaforo verde al trasferimento dei dati verso Israele. Stavolta però rispetto a quel che è avvenuto tredici anni fa, è insorto il mondo delle associazioni, delle ong. (1/2)
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👆PDF AGGIORNATO AL 23 aprile 2024👆 Grazie a Germano per averlo creato❤️ ‼️Qui trovate gli agricoltori, da cui si possono acquistare i loro prodotti e aiutarli a non fallire. 🍀L’agricoltore ribelle col cuore . . . e non solo... Affinché gli alberi e le piante si schiudano, affinché gli animali che se ne nutrono prosperino, affinché gli uomini vivano, la terra deve essere onorata.” 🌟Pierre Rabhi🌟
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PATRIA o UE. Tertium un non datur. Roberto Martina Avvocati Liberi Questo è il poster ufficiale affisso a #Maastricht per pubblicizzare il dibattito tra i candidati presidente della @EU_Commission L’immagine che viene data dell’Italia 🇮🇹 è totalmente falsa e offensiva oltre che razzista. La realtà è ben diversa: siamo il 3⁰ maggior contribuente netto al bilancio UE e miglior e più affidabile restitutore di debito pubblico dell'intera UE da oltre 30 anni. Per sottostare all’incubo europeo 🇪🇺 dal 1992 a oggi abbiamo tagliato 908,5 miliardi di spesa pubblica a suon di avanzi primari. Nel frattempo qualcun altro come la Germania 🇩🇪 ne ha immessi nella sua economia altrettanti solo negli ultimi anni ma senza farli risultare a bilancio (vedi qui). La Germania, questa sì, è la vera "palla al piede" Se avesse un minimo di patriottismo e dignità il Governo italiano dovrebbe attivare l’art. 50 TUE e abbandonare per sempre l’Unione. ➡️Segui ALI su telegram 👉 qui❤️ ➡️Per sostenere Avvocati Liberi 👉qui🙏
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Con 3⃣7⃣ voti a favore, 0⃣ contrari e 0⃣ astenuti, lo Stato della Louisiana (uno dei 50 stati federali degli USA con circa 5 milioni di abitanti e un’estensione superficiale di circa la metà di quella italiana) mette fuorilegge L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e il Forum Economico Mondiale (WEF). Dal 1 Agosto 2024 queste entità non avranno più alcuna giurisdizione o potere all’interno dello Stato della Louisiana. Il documento recita così:
La legislatura della Louisiana ha emanato la legge: §24. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite e il Forum Economico Mondiale non avranno alcuna giurisdizione o potere all’interno dello Stato della Louisiana. Nessuna norma, regolamento, tassa, imposta, politica o mandato di qualsiasi tipo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, delle Nazioni Unite e del Forum Economico Mondiale potranno essere applicati o implementati dallo Stato della Louisiana o da qualsiasi agenzia, dipartimento, consiglio, commissione, suddivisione politica, entità governativa dello Stato, parrocchia, comune o qualsiasi altra entità politica. fonte: LegiScan.org
Questo dimostra che WE CAN; uno Stato se vuole può. Con questa presa di posizione verso le tre Organizzazioni internazionali globaliste che, soprattutto durante l'emergenza sanitaria, hanno guadagnato un ruolo sempre più dominante tra i 194 paesi membri, la Louisiana crea un clamoroso precedente nel campo della legislazione internazionale. Le ingerenze di queste organizzazioni sovrannazionali, sempre più profonde, negli affari interni di Stati Sovrani, stanno generando cortocircuiti costituzionali e malumori crescenti, soprattutto tra la popolazione degli stati membri, che hanno subito sulla propria pelle - e continuano a farlo - le conseguenze di scelte illogiche e scellerate della politica sanitaria operata dai propri governi, eterodiretti dal volere e dagli interessi delle élite globali. Tutti ormai conosciamo quali sono state le misure di risposta al covid-19 che ci ha imposto lo Stato, ubbidendo alle indicazioni assunte dall’OMS, organismo che si regge sul potere economico della Bill & Melinda Gates foundation e della Gavi Alliance (sempre di Bill Gates), che da soli pesano 4,6 miliardi di dollari su un budget complessivo di 5,6 miliardi. Questa è una di quelle tipiche notizie che non sarà mai diffusa dal main stream in quanto non funzionale al sistema di controllo dell’opinione pubblica. Leggi qui la notizia 👉qui👈 ➡️Segui ALI su telegram 👉 qui❤️ ➡️Per sostenere Avvocati Liberi 👉qui🙏
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Lo Stato della Louisiana mette fuorilegge OMS ONU e WEF - Dubito Ergo Sum

Lo Stato della Louisiana mette fuorilegge OMS ONU e WEF che non hanno più alcuna giurisdizione o potere all'interno dello Stato

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