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RangeloniNews

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A Donetsk lo stillicidio di sangue innocente a Donetsk prosegue ogni giorno, silenziosamente. Le morti causate dalle bombe ucraine, ormai, fanno notizia solamente quando si verificano attacchi massicci con numerose vittime. Se in seguito alla conquista di Avdeevka sono sensibilmente diminuiti i bombardamenti sulla parte centrale e settentrionale della città, nei quartieri occidentali il rischio di bombardamenti rimane costante. Ieri pomeriggio a causa dell’esplosione di una munizione a grappolo per artiglieria accanto alla fermata dell’autobus di fronte alla scuola 106, nel distretto Petrovskij della città, (uno di quei proiettili forniti dagli Stati Uniti, dopo che Zelensky aveva promesso che non avrebbe usato contro aree abitate da civili) quattro donne sono rimaste uccise mentre tornavano a casa dal mercato. Una delle donne uccise si trovava con la figlia di 5 anni, la quale è rimasta ferita ed orfana. Quando c’è bisogno di aiutare le persone in difficoltà al fronte, tra i primi a rispondere c’è Andrei Lysenko, un amico e volontario che ogni giorno rischia la propria vita per tendere la mano a chi soffre. Appena ha appreso la notizia è partito verso la “Petrovka”. Non distante dal luogo della tragedia, i soldati ucraini hanno deciso di colpire con alcuni droni kamikaze il suo furgone color crema che usa per consegnare gli aiuti umanitari ai suoi concittadini e fortunatamente ad Andrey è andata bene. Si, da diverso tempo è prassi consolidata. I soldati ucraini non fanno distinzione tra veicoli militari e civili. Seppur questi episodi non vengano raccontati dai nostri giornali, fanno ormai parte della routine, sono centinaia i civili rimasti uccisi o feriti in questo modo. ✍️ RangeloniNews
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📆 Venerdì 17 maggio 🕘 Ore 20:30 📍I quater stagion | via Montello 30, Orsenigo (CO) 🤝🏻 Cena di beneficienza a favore dei progetti umanitari di Una Voce nel Silenzio e Vento dell’Est 📹 Intervento in videocollegamento del giornalista e reporter di guerra Vittorio Nicola Rangeloni 📞 Per info e prenotazioni whatsapp 345/4327804
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Oggi in Burkina Faso si celebra per la prima volta il “giorno della Tradizione e dei costumi”. Questa ricorrenza è stata recentemente istituita per volere del capo del governo di transizione Ibrahim Traore, il quale oggi ha esortato gli abitanti del Burkina Faso e gli amici del Paese a reintrodurre l’abitudine di visitare i luoghi del patrimonio nazionale per comprendere meglio le proprie origini, la storia e la ricca cultura. Nel corso della giornata si sono celebrati numerosi riti, balli tradizionali e attività culturali.
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⚡️Docu-serie “solo vita” condotta dal deputato del parlamento russo ed ex campione del mondo di boxe wba Nikolai Valuev e dall’atleta di arti marziali miste Jeff Monson. In questo episodio viene intervistato Riccardo Emidio Cocco coordinatore del progetto umanitario “dal popolo italiano con amore” e proprietario della pizzeria “riccardino”, unica attività italiana presente nella città di Lugansk. L’intervista è completamente sottotitolata in italiano. Per ricevere tutti gli aggiornamenti SEGUI https://t.me/dalpopoloitalianoconamore 🇮🇹❤️🇷🇺
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Burkina Faso - Oggi, 9 maggio, a Ouagadougou, con il supporto dell’associazione culturale “African Initiative” ho presentato la mia mostra fotografica “10 anni di guerra in Donbass”. Sono rimasto profondamente impressionato dalla curiosità, dalla sensibilità e dall’interesse dimostrato dalle numerosissime persone che hanno visitato la mostra. Nonostante le migliaia di chilometri di distanza con il Donbass, la popolazione locale comprende le dinamiche di questo conflitto, voluto dagli stessi Paesi che per lungo tempo hanno oppresso il continente africano, depredando e le risorse e destabilizzando intere regioni.
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❗️Per la prima volta la Federazione Russa ha dichiarato di essere pronta a colpire basi militari al di fuori dell’Ucraina Come riporta l’agenzia russa Ria Novosti, il Ministero degli Esteri russo ha dichiarato che
“l’ambasciatore (della Gran Bretagna, n.d.r.) è stato avvertito che in risposta agli attacchi ucraini con l'uso di armi britanniche verso il territorio della Russia potrebbero seguire azioni verso qualsiasi impianto militare e equipaggiamento britannico in Ucraina e al di fuori di essa”.
Il Ministero degli Esteri russo ha esortato la Gran Bretagna a “riflettere sulle conseguenze catastrofiche delle mosse ostili di Londra e confutare immediatamente le dichiarazioni di Cameron", il quale ha affermato che l'Ucraina può colpire il territorio della Federazione Russa con le armi ricevute da Londra.
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L’influenza degli Stati Uniti nell’Africa occidentale è sempre più limitata. In questi giorni il contingente USA in Niger sta facendo le valigie, sostituito da quello russo che già si trova nella stessa base. Intanto in Burkina Faso Washington rischia di perdere anche l’ambasciata. L’esercito Burkinabé, impegnato nella lotta al terrorismo, recentemente è stato accusato dai governi di Stati Uniti e Gran Bretagna di aver commesso crimini contro la propria popolazione, massacrando 223 persone. Le istituzioni locali e la popolazione definiscono infondate ed assurde le accuse ed inaccettabile il tentativo di discreditare l’esercito e di destabilizzare il paese. “Gli Stati Uniti sono la culla e lo sponsor del terrorismo, non accettiamo che coloro che hanno massacrato impunemente innocenti in Siria, in Iraq e in molti altri paesi del mondo ci accusino di crimini”, afferma Ibrahim, uno dei manifestanti giunti di fronte all’ambasciata americana. “Oggi siamo venuti qui in pace, vogliamo che ci chiedano scusa. Ma se dovessero continuare le provocazioni, torneremo per accompagnarli fuori dal nostro Paese”. Video della manifestazione di ieri: https://youtu.be/95sNj-dgFRM?feature=shared
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Nuove proteste anti-USA in Africa

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Repost from La terza ROMA
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Domani gli ortodossi festeggeranno la Santa Pasqua. ▪️E proprio nella Settimana Santa la persecuzione contro la chiesa si fa più stringente. Per i religiosi ciò è normale, proprio perché Satana teme la resurrezione di Cristo che è portatrice di salvezza. Per i rappresentanti dei servizi ucraini è semplicemente un modo per fare pressione psicologica, anche perché sanno che i monaci effettuano in questo periodo un lungo periodo di digiuno e privazioni. ▪️ I servizi ucraini hanno effettuato una perquisizione nella casa del metropolita di Zaporozhye Luca e gli hanno consegnato un mandato di arresto con l'accusa di diffusione di odio religioso. Il solito reato d'opinione che tanto piace all'occidente, la colpa del metropolita e di non riconoscila chiesa scissionista e di avere detto ai fedeli che la salvezza dell' anima, può avvenire solo rimanendo nella chiesa canonica. Per questo è stato denunciato e rischia 6 anni di carcere. ▪️Ma il rischio di finire in carcere non ha scoraggiato il metropolita, il quale ha asperso di acqua Santa gli agenti che lo perquisivano e ha detto che pregherà per loro. ▪️Il metropolita (è la più alta carica religiosa ortodossa e corrisponde al cardinale della Chiesa Cattolica) Luca ha aggiunto che non prova“odio” nei confronti della "Chiesa non canonica dell'Ucraina", ma ha consigliato ai suoi parrocchiani di non aderirvi, perché in essa non c'è la salvezza
“Vogliono condannarmi per aver detto la verità. Perché ho detto la verità. Non in senso politico o geopolitico, ma la verità della nostra chiesa. Noi preghiamo per il nostro paese, per le autorità e per l'esercito. Perché questo è il nostro dovere, pregare perché le loro anime vengano illuminate. Anche se sono caduti nell'eresia, dobbiamo pregare per loro. Questo è quello che facciamo”, ha detto il metropolita.
https://t.me/terzaroma
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🇺🇸🇧🇫 Burkina Faso: “Gli USA se ne devono andare” Oggi nella capitale del Burkina Faso si è tenuta una partecipata manifestazione di protesta di fronte all’ambasciata statunitense. “USA terroristi”, hanno scandito più volte gli oltre mille manifestanti scesi in strada in difesa del proprio esercito impegnato nella lotta contro il terrorismo islamico, accusato dai governi di Stati Uniti e Gran Bretagna di crimini contro l’umanità. Per i manifestanti ed il governo locale si tratta di accuse infondate volte a discreditare l’esercito Burkinabé nonché a destabilizzare il Paese. L’ex colonia francese ha da tempo deciso di limitare drasticamente l’influenza di Washington e Parigi nella regione.
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Odessa, 2 maggio 2014 - Sono trascorsi 10 anni dalla strage di Odessa, quando una cinquantina di persone vennero barbaramente ammazzate da coloro che pochi mesi prima avevano - con altrettanta violenza - ottenuto il potere con un colpo di Stato in nome della democrazia e dei cosiddetti “valori occidentali”. La strage del palazzo dei sindacati di Odessa non avvenne per caso o per errore. No, fu un’operazione premeditata, nonché un preciso segnale da parte di Kiev verso coloro che non avevano accettato il colpo di Stato figlio del Maidan. Quel giorno le autorità ucraine vollero dimostrare che non ci sarebbe più stato margine per opposizione e pluralismo, ma solo violenta repressione. Fu Kiev a scegliere la via della guerra contro una parte della propria popolazione. L’Occidente stette a guardare e non fece nulla per scongiurare tutto ciò. Queste sono le fondamenta della guerra di oggi che molti continuano ad ignorare.
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