Life in Russia

Donetsk - 1 gennaio, anno nuovo e vecchie abitudini: nella notte il centro città è stato colpito da 25 razzi ucraini Colpite diverse abitazioni, numerose attività commerciali, il Teatro dell’Opera e la biblioteca. Tre i civili feriti. Prima di questo attacco, alle 00:00, i militari ucraini avevano aperto il fuoco verso il centro di Makeevka, cittadina confinante con Donetsk, dove sono rimaste ferite 15 persone.

Ennesima tragedia nella tragedia Glubokoe, un bombardamento ucraino, 5 bambini rimasti all'addiaccio #bastaarmiallUcraina https://www.aasib.org/le-armi-occidentali-peggiorano-la-tragedia-dei-civili-del-donbass.html

IL SISTEMA MEDIATICO È COLLASSATO. Io credo che per tutti noi sarebbe saggio sospendere ogni giudizio sulle infinite atrocità che stanno dilagando nel mondo. Di sospenderlo perché del tutto privi di informazioni obiettive su quanto accade in Israele, in Ucraina, in Iran, in India. La grande sconfitta di questo periodo è la verità. È il sistema mediatico ad essere collassato, ridotto a pubblicità progresso. Il sistema mediatico punta sul sentimento, ad annullare la capacità di discernimento, a creare la spirale del silenzio per chi ha domanda, a impedire che le crepe delle narrazioni possano essere portate alla luce. Io sospenderei il giudizio. Non so nulla di quello che sta succedendo, non posso distinguere una rivolta di popolo da una rivoluzione arancione sponsorizzata dai soliti servizi angloamericani. In questi anni abbiamo visto come tutte le nostre indignazioni fossero state costruite. Le fosse comuni nella ex Jugoslavia costruite dai servizi segreti inglesi, le prove di armi chimiche in mano a saddam inventate da americani e da quel progressista di Tony Blair, gli accordi di Minsk fatti per imbrigliare i russi e avere il tempo di riempire di armi l’ucraina. Bastano quattro persone, le televisioni giuste, le giuste inquadrature, e si costruisce la realtà. La realtà, questa sconosciuta. Come possiamo giudicare senza essere vittime? Forse la prima richiesta, la prima esigenza, prioritaria persino alla giustizia, è il diritto di sapere in che mondo viviamo. E non lo sappiamo affatto. Vincenzo Costa. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist

Mariupol. Uno dei complessi residenziali costruiti ex novo dopo la fine della battaglia. In primo piano, lo scorcio di alcuni veicoli distrutti durante i combattimenti e raccolti in un deposito antistante. ⚡️ Segui il canale Telegram ⚡️ https://t.me/mauriziovezzosi

“Nessun lavoro è insignificante. Ogni lavoro che elevi l'umanità ha dignità ed importanza e dovrebbe essere intrapreso con scrupolosa eccellenza”. Questo, il pensiero di Martin Luther King che condivido in ogni sua singola parola. Fatta questa doverosa premessa, va detto che la sottoccupazione in Italia è comunque un problema. Ma dai titoli di molte testate sulla laureata che, in un'intervista di questi giorni, si dice felice di aver vinto un concorso da operatrice ecologica, non trapela alcun livello di denuncia, su un fenomeno sociale che vede molte persone svolgere attività non adeguate alla propria qualifica: "Ho una laurea, ma sono felice di aver vinto il concorso da netturbina", afferma Federica, ventiquattrenne di Napoli. Quel che si coglie dai titoli, è dunque un'accettazione passiva dei fatti, uno stato di totale anestesia rispetto al collasso sociale del nostro paese. Le persone stanno imparando a rassegnarsi al peggio. Visto il periodo, attendiamo, a questo punto, articoli "di rassegnazione" anche sui benefici del freddo, per chi vive per strada e per i condomini cui hanno già sospeso la fornitura del gas. -Mario: "Avevo una casa, ma sono felice di dormire per strada, ora son libero, come un clochard". -Anna: "Un tempo, tenevo il riscaldamento acceso, ma sono felice di vivere al freddo: ora tonifico il corpo, brucio più calorie". Solidarietà alle famiglie che lottano ogni giorno e a tutti i giovani non valorizzati, che incontrano continue difficoltà. @sarareginella

🚫☦️🇺🇦 Persecuzioni religiose in Ucraina, blitz dell'SBU nella diocesi di Kharkov Gli agenti hanno mostrato le immagini degli oggetti "sospetti" che proverebbero l'attività sovversiva della chiesa come "centro del mondo russo": dei soldi dentro una cassaforte, dei libri di preghiera, delle foto di una chiesa, delle vecchie riviste russe, un monaco con un passaporto russo. La cosa interessante è che hanno rinvenuto delle reazioni secche dell'esercito russo, le stesse che vengono distribuite come aiuti. Sono esposte come prova di collaborazionismo con i russi. Sono le stesse razioni che apparivano in tante foto accanto ai corpi di civili uccisi a Bucha. Anche loro collaborazionisti? Mi sa di sì... Segui 👉 @ClaraStatello

🇽🇰🇷🇸 Escalation in Serbia, Kosovo e Metochia La situazione alla fine del 10 dicembre 2022 Dopo la dichiarazione del Presidente dell'autoproclamata Repubblica del Kosovo, Vyosa Osmani, sul possibile rinvio della data delle elezioni anticipate nel nord del Kosovo e Metohija, la situazione nella provincia è solo peggiorata. ▪️ La sera del 10 dicembre, i serbi del Kosovo hanno iniziato a erigere barricate nella zona di Rudare. I residenti della regione non intendono lasciarli tutta la notte. ▪️ La polizia del Kosovo ha bloccato il checkpoint di frontiera "Yarinje" per l'ingresso e l'uscita. A seguito della provocazione delle forze di sicurezza del Kosovo, si è formato un ingorgo al posto di blocco. ▪️Secondo i media locali, due esplosioni sono avvenute nella zona di Mitrovica, e poi c'è stata una piccola sparatoria. La polizia del Kosovo ha confermato il fatto di aver aperto il fuoco. ▪️ A Zvecan si sono sentite anche esplosioni di granate stordenti. ❗️ In relazione alla situazione attuale, Aleksandar Vucic si è rivolto alla nazione. 🔻 Secondo lui, quest'anno la regione ha registrato un numero record di attacchi da parte di albanesi del Kosovo contro la popolazione serba. Per proteggerlo, la Serbia richiederà alla KFOR di coordinare il ritorno delle forze dell'ordine serbe in Kosovo. Al momento si stanno diffondendo informazioni sui media locali per aumentare la tensione, e quindi è difficile fare previsioni precise sull'evolversi della situazione. Tuttavia, al momento, si sta registrando la più grave escalation del conflitto in Kosovo dall'autunno dello scorso anno