💬 🇺🇸🏴🇺🇦 🇺🇳 🇷🇺 Tra circa 1 ora, in risposta alla dichiarazione di Putin (che stiamo traducendo) che riconosce l'integrazione dei 4 territori ucraini nella Federazione russa, si svolgerà il discorso del rappresentante della Nato Stoltenberg, insieme tra l'altro anche al leader delle Nazioni Unite. Si preannunciano "dichiarazioni senza precedenti".
In giornata, Zelensky ha invitato la Nato ad accelerare il processo di integrazione dell'Ucraina nella Nato.
La Russia ora, riconoscendo i territori liberati come territori ufficialmente russi, risponderanno ogni attacco ad essi come un attacco alla Russia stessa. Da ciò, la mobilitazione parziale (con l'aggiunta di 260.000 uomini ai 160.000 già impiegati in Ucraina, che andranno a rappresentare in totale il 18% delle forze armate russe), la preparazione della Bielorussia all'accesso, di nuovo, delle truppe russe.
Collegate i punti, e troverete risposte che non possono essere che catastrofiste.
La Nato, se vogliosa di anticipare l'apocalisse, vorrà far entrare l'Ucraina per tempo nell'alleanza, così da aver il pretesto di rispondere seriamente a Mosca. La Russia, dal canto suo, vuole assediare Kiev come all'inizio dell'operazione speciale, e stavolta senza ripensamenti.
Sia occidente che Russia si scambiano minacce atomiche, con il primo che, dal secolo scorso, mantiene una politica volta all'utilizzo del nucleare anche per "scopi precauzionali", e la seconda che non esita a "rispondere con tutti i mezzi possibili".
In tal caso, la Nato avrà spaccature interne, in quanto la Turchia e l'Ungheria eserciteranno il proprio potere di veto per opporsi, e l'alternativa sarebbe scacciarli arbitrariamente, come si è accennato in sede Nato qualche mese fa.
Il tutto è accompagnato dalla dichiarazione che verrà del rappresentante dell'ONU, che, in un contesto come quello odierno, e fatto in parallelo alla Nato, non nasconde i propri allineamenti (geo)politici. È da mesi che gli Usa e l'Ucraina, e in certe occasioni anche altri Stati e figure occidentali, invitano a scacciare la Russia dalla sede permanente presso il Consiglio di Sicurezza. Non sarebbe "legale", ma di fatto le sedi stanno a Ginevra e New York, e in ambedue i luoghi i russi hanno avuto difficoltà a recarsi, vuoi per lo spazio aereo chiuso per le sanzioni, vuoi per gli Usa che non rilasciano il visto neanche ai diplomatici. Succederà?
In tal caso, è ovvio che la spaccatura mondiale sarà senza precedenti storici, e si formerà un'altra Onu, accelerando il processo di coesione tra i Paesi anti-occidentali.
Stiamo esagerando? Si saprà tra un'ora.