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Vi siete mai chiesti perché, nonostante una buona notte di sonno, vi sentiate spesso stanchi durante la giornata? Il Dott. Daniele Ruini, parte del team di Solo Natura, ci illumina su una delle cause più comuni di questa persistente sensazione di stanchezza: la carenza di vitamine del gruppo B. Le vitamine del gruppo B sono essenziali per trasformare il cibo che mangiamo in energia, supportare il sistema nervoso e mantenere la salute della pelle e dei muscoli. Una loro carenza può lasciarci stanchi, irritabili e meno resilienti allo stress. https://shorturl.at/dACG8

La vitamina K è in realtà un gruppo di vitamine liposolubili con una struttura molecolare simile, esistente come K1, molteplici isoforme di K2 e la forma sintetica meno comune K3. Perché la vitamina K è importante? Questo nutriente svolge un ruolo vitale nella coagulazione, poiché funge da cofattore per le proteine necessarie per la coagulazione del sangue; è anche essenziale per il metabolismo osseo, la funzione cellulare e la prevenzione della calcificazione dei tessuti molli. Assumere abbastanza vitamina K2 può aiutare a proteggere dalle malattie cardiovascolari, può migliorare la densità minerale ossea e la salute dello scheletro e può persino supportare la funzione endocrina e la salute del cervello; ci sono anche alcune prove limitate che abbia proprietà antitumorali e antinfiammatorie. Quali alimenti contengono vitamina K? Le fonti alimentari più ricche di vitamina K1 sono gli alimenti vegetali ad alto contenuto di clorofilla come le verdure a foglia verde (in particolare bietole, cavoli, bietole, spinaci, senape, prezzemolo, cavoli e lattuga), cavoletti di Bruxelles e broccoli. La vitamina K2 si trova nel natto (un prodotto a base di soia fermentata), negli organi (soprattutto nel fegato), nei tuorli d'uovo, in alcuni formaggi a pasta dura, nel burro, nel maiale e nella carne di pollo scura. L’olio d’oliva di alta qualità contiene anche vitamina K. Curiosità: mentre la maggior parte delle vitamine sono state nominate in ordine alfabetico, la "K" della vitamina K deriva in realtà dalla parola danese che significa coagulazione del sangue, koagulazione, a causa del suo ruolo importante nella formazione dei coaguli di sangue. In effetti, la vitamina K fu scoperta per caso per la prima volta durante esperimenti sul colesterolo nel 1929, quando gli scienziati scoprirono che nutrire i polli con diete prive di grassi portava a un eccessivo sanguinamento, portandoli a dedurre che esistesse una “vitamina della coagulazione” ed era stata eliminata insieme all’assunzione alimentare di grassi.

Vitex agnus-castus, l’Agnocasto, è una pianta con una lunga storia di utilizzo per disturbi ginecologici. Viene menzionata dal filosofo e naturalista greco Platone (circa 428–348 aC), che descrisse gli effetti afrodisiaci dell'erba. La capacità del frutto dell'agnocasto di stimolare il flusso mestruale fu segnalata da Lonicero nel 1582. Le donne che hanno difficoltà a rimanere incinte possono trarre beneficio da questa erba perché il suo utilizzo riduce la prolattina, un ormone che aumenta nelle persone che soffrono di stress. L'agnocasto ha effetti benefici anche per la sindrome premestruale e la perimenopausa. Ha proprietà oppioidergiche, dopaminergiche, epatoprotettive, antinfiammatorie e antiproliferative. Gran parte della sua efficacia clinica deriva dall’attività agonista sui recettori della dopamina-2. Riesce ad agire come un riequilibratore dei livelli di estrogeni e progesterone e permette di ridurre molto quelli che sono i sintomi fisici della menopausa.

Il sistema immunitario è un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l'organismo da agenti esterni, i quali possono causare infezioni. Tutte le componenti di questo “istituto di vigilanza” si trovano sparse in diverse aree del corpo umano e comunicano tra di loro grazie a interconnessioni chiamate vasi linfatici. Nello specifico il sistema immunitario è costituito da: • cellule specializzate, chiamate globuli bianchi o leucociti, capaci di circolare sia nel sangue che nei tessuti. Queste cellule si suddividono ulteriormente in granulociti, monociti e linfociti; • organi linfatici principali, e cioè midollo osseo e timo, e organi linfatici secondari, e cioè linfonodi, milza e tessuto linfoide associato alle mucose (tonsille, appendice e placche intestinali di Peyer); • proteine specializzate nel ruolo di mediatori chimici, chiamate citochine: queste proteine orchestrano le diverse risposte immunitarie, scambiandosi segnali tra di loro al fine di controllare il lavoro dei diversi organi e dei tessuti linfatici. Le cellule immunitarie più importanti sono i globuli bianchi che si distinguono in tre categorie: granulociti, monociti e linfociti. Per far sì che il corpo sia sempre pronto ad affrontare qualsiasi tipo di attacco, l’arma migliore è condurre uno stile di vita sano, basandosi su questi principi fondamentali: 1 Mangiare sano ed equilibrato, assumendo cibi naturali e ricchi di vitamine e sali minerali. Prediligere il consumo di verdure e frutta fresche e di stagione e mangiare agrumi e kiwi, frutti ricchi di Vitamina C; 2 Tenersi in forma svolgendo un’attività fisica, almeno leggera; 3 Non fumare e non abusare di alcool; 4 Cercare di limitare o eliminare fonti di stress. Lo stress, infatti, influisce sul numero dei globuli bianchi che risultano meno responsivi a stimoli esterni, rendendo l’organismo più “attaccabile” da agenti che causano malattie; 5 Cercare di “dormire bene”: un sonno di buona qualità, caratterizzato da un regolare ritmo sonno-veglia, influenza positivamente il sistema immunitario rendendolo più pronto ad attivare le difese immunitarie. Esistono parecchie sostanze in natura che possono portare grandi benefici al sistema immunitario, le più note sono l’echinacea e l’uncaria conosciuta anche come unghia di gatto. Di grande interesse il colostro, ricco di preziose sostanze fondamentali per la salute del sistema immunitario. Una menzione particolare meritano poi la rosa canina e l’acerola, pianta sempreverde molto ricca di vitamina C, vitamina A, vitamine del gruppo B, sali minerali e flavonoidi. https://www.solonatura.shop/forum/topic/sistema-immunitario-i-principi-fondamentali/

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Si ritorna a scuola e ci sono periodi in cui lo studio e l’impegno mentale possono farsi molto intensi: proprio in questi momenti può essere utile sostenere il sistema nervoso nel suo con la Vitamina B12. É una vitamina essenziale per lo sviluppo del cervello e delle funzioni di apprendimento e concentrazione. La Vitamina B12 può essere a un livello basso nel nostro organismo e va integrata. L’integrazione di Vitamina B12 si è dimostrata molto utile anche per combattere il peggioramento della memoria ed è utile coniugarla con quella di Acidi Grassi Essenziali Omega – 3, per potenziarne l’effetto. Questa combinazione si è dimostrata efficace anche sulle persone anziane, permettendo di rallentare le perdite di memoria. Meglio scegliere un integratore naturale che contenga non solo la Vitamina B12, ma anche le altre vitamine del gruppo B. come Vitamina B1 e Vitamina B6, molto importanti per mantenere il corretto metabolismo energetico e un livello adeguato di omocisteina.

La Carnitina è un amminoacido a catena corta. È una sostanza essenziale per la produzione di ATP. Quasi tutti i processi dell’organismo che richiedono energia, hanno bisogno della conversione di ATP (adenosina trifosfato) in ADP (adenosina difosfato), tra queste vi sono la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare. In ambito più propriamente sportivo la carnitina avrebbe la capacità di facilitare il recupero muscolare dopo la performance atletica e di facilitare la riparazione del tessuto muscolare in caso di danni; aiuterebbe poi a ritardare l'insorgenza della fatica, a mantenere livelli di energia elevati per periodi prolungati. La carnitina è una molecola presente naturalmente nell’organismo umano e negli alimenti di origine animale. Il suo ruolo biologico è di primaria importanza in quanto trasporta gli acidi grassi all’interno dei mitocondri, che sono le “centrali energetiche” delle nostre cellule. Solo all’interno dei mitocondri gli acidi grassi possono essere degradati in varie tappe con formazione di energia. La carnitina ha quindi un ruolo fondamentale e non sostituibile nell’organismo, in particolare nel catabolismo lipidico (lipolisi). Infatti un suo deficit dovuto a difetti genetici porta ad una vera e propria malattia, la deficienza da carnitina sistemica, in cui il metabolismo dei grassi è alterato.   Studi scientifici hanno evidenziato come un’integrazione di carnitina permette, durante un esercizio molto intenso o di lunga durata, di facilitare la conversione dei grassi in energia (Natali et al, Metabolism, 1993).  Che l’assunzione di 3 g di L-carnitina 40’ prima di un esercizio aerobico e di un breve esercizio anaerobico, favorisce l’utilizzo delle riserve lipidiche a scopo energetico rispetto ai carboidrati (Natali et al, Metabolism, 1993). La maggiore ossidazione dei grassi permette di disporre maggior disponibilità di energia spendibile per l’esercizio fisico, come dimostrato da diversi studi, un aumento della VO2max (cioè il volume massimo di ossigeno che si può consumare nell'unità di tempo per contrarre la muscolatura) che si traduce in un innalzamento della soglia aerobica e quindi in un miglioramento della performance ad alta intensità (Hetlelid et al, BMJ Open Sport Exerc Med, 2015). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6343764/